venerdì 18 gennaio 2008

Tavola Del Contenuto

Prefazione

Introduzione

Capitolo 1: La Rivelazione Di Gesù Cristo

Capitolo 2: La Visione Di Patmos

Capitolo 3: L'Epoca Della Chiesa Efesina

Capitolo 4: L'Epoca Della Chiesa Smirneana

Capitolo 5: L'Epoca Della Chiesa Pergamiana

Capitolo 6: L'Epoca Della Chiesa Tiatiriana

Capitolo 7: L'Epoca Della Chiesa Sardiceana

Capitolo 8: L'epoca Della Chiesa Filadelfiana

Capitolo 9: L'epoca Della Chiesa Laodiceana

Capitolo 10: Un Riassunto Delle Epoche

PREFAZIONE


"IO STO SCRIVENDO UN LIBRO, IL MIO COMMENTARIO SUI PRIMI QUATTRO CAPITOLI DELL'APOCALISSE. IO SPERO DI AVERLO PRONTO MOLTO PRESTO".

William Branham, 12 Dicembre, 1964

William Branham, durante il tempo della sua vita, riconobbe principalmente come sua una sola opera letteraria: Una Esposizione Delle Sette Epoche Della Chiesa. Egli predicò più di 1.100 sermoni, eppure la lista di quelli che furono successivamente redatti e pubblicati prima del 1966 come opuscolo o libricino è sorprendentemente breve: "Hai Paura Del Cancro?", "Come L'Aquila Desta La Sua Nidiata", "L'Undicesimo Comandamento", "Come L'Angelo Venne A Me", "Gesù Cristo Lo Stesso Ieri, Oggi, E In Eterno" e "Io Non Fui Disubbidiente Alla Celeste Visione". A quel tempo il più grande volume del materiale pubblicato da William Branham poteva essere trovato nelle pagine della rivista L'Araldo Della Fede, il quale stampava e redigeva un sermone (a volte in forma di serie) in quasi ogni tiratura per 10 anni. Il 100° sermone: Un Messaggio di Natale, fu pubblicato nel Dicembre del 1965. La biografia scritta da Gordon Lindsay, William Branham, Un Uomo Mandato Da Dio, e l'opuscolo Guarigione Divina Nelle Campagne Di Branham, furono entrambi scritti in collaborazione con William Branham, una distinta opera letteraria nella quale erano d'accordo entrambi, il soggetto e lo scrittore. William Branham raccomandò molto il libro e lo offrì a basso costo nelle campagna di guarigione e dal suo proprio ufficio. Un Profeta Visita Il Sud Africa, e Un Profeta Porta Il Suo Messaggio (due volumi) scritti da Julius Stadsklev ricevettero altrettanto credito e promozione. Tutto il materiale sopraccitato fu compilato e/o redatto da anici e collaboratori nel ministero, con l'eccezione dell'opuscolo Gesù Cristo Lo Stesso Ieri, Oggi, E In Eterno, che il Fratello Branham dettò a sua moglie e che lei scrisse a mano. Gordon Lindsay, Anna Jeanne Moore Price, Joseph Mattson Boze, Julius Stadsklev, Leo Mercier ed altri, presero la responsabilità di presentare al pubblico le parole di William Branham attraverso varie pubblicazioni. Però l'unzione era sul profeta per scrivere un libro, e proprio come lo Spirito comandò a Giovanni in Apocalisse 1:11, "...Ciò che tu vedi scrivilo in un libro...", cosi pure William Branham veniva costretto dallo Spirito Santo a esporre una testimonianza per la gente del mondo. "Se io esprimessi questo ed esso venisse scritto, dopo che io me ne sarò andato le parole continueranno a vivere", disse lui alla sua congregazione. (1)
Oggi, Una Esposizione Delle Sette Epoche Della Chiesa è un libro disponibile, però per molti esso è pure un libro chiuso. Gli eventi che hanno circondato la pubblicazione di questa autorevole opera sono stati molto sovente visti ed analizzati attraverso gli occhiali colorati dell'opinione dell'uomo, tanto che in molte parti del mondo esso non è più letto né da esso viene più preso insegnamento, perfino da devoti seguaci del ministero di William Branham. In questo articolo, noi daremo uno sguardo ravvicinato ad entrambi: i fatti e le controversie relativi alla pubblicazione di questo ineguagliabile libro.

L’APPROCCIO

La mattina del 4 Dicembre 1960, ogni sedia nel santuario era occupata, e la gente stava appoggiata spalla-a-spalla attorno alle mura del Tabernacolo in Jeffersonville. L'atmosfera era piena di aspettativa mentre veniva cantato l'inno Solo Abbi Fede e il Fratello Branham saliva sul pulpito. Non appena le persone si sedettero, egli immediatamente dichiarò il suo scopo per aver programmato gli otto giorni di servizi che stavano davanti a loro. Lo Spirito Santo gli aveva rivelato che doveva scrivere un libro e che doveva mandarlo in tutto il mondo, come ammonimento e per ricordare che noi siamo nel tempo della fine. (2)
Questo commentario che stava preparandosi a scrivere sarebbe stato sulle sette epoche della chiesa di Apocalisse, e per settimane egli aveva fatto ricerche nei libri quali: Le Due Babilonie, di Hislop; il Libro Dei Martiri, di Fox; Nicea E I Padri Post-Niceani; i Padri Anti-Niceani; La Storia, di Broadbent; Fatti Della Nostra Fede, e molti altri, per preparare la base storica per ciascun capitolo del libro. L'ispirazione, la quale avrebbe portato avanti la rivelazione spirituale del materiale del soggetto, sarebbe venuta tramite lo Spirito Santo mentre egli predicava dal pulpito della sua chiesa. Egli sapeva che la trascrizione di questi messaggi ispirati, avrebbe provveduto la base per il libro che egli fu commissionato a scrivere. (3)
Il Fratello Branham passò i quattro giorni precedenti le riunioni, isolato nel suo studio, cercando la mente del Signore, e in quel tempo lo Spirito Santo portò alla sua attenzione molti fatti storici e spirituali dei quali egli non aveva conoscenza prima. Poi, la mattina del 4 Dicembre, egli rilasciò davanti alla sua chiesa il primo messaggio della serie: La Rivelazione di Gesù Cristo, e durante gli otto giorni di servizi, egli predicò per un totale di 23 ore. Egli aveva posto il fondamento per il libro che egli stava per scrivere. Trascrivere i 10 sermoni dai nastri a bobina sui quali essi erano stati registrati, fu un'impresa ardua. La Sorella Ruth Sumner di Tifton, Georgia, offri la sua abilità nel battere a macchina e il 14 Ottobre, 1962, ella consegnò il completo manoscritto al Fratello Branham al Tabernacolo in Jeffersonville. Alcuni momenti dopo egli salì sul palco e la ringraziò pubblicamente per il suo lavoro. (4)
Altri 13 mesi sarebbero passati prima che ulteriore progresso fosse fatto verso il completamento del libro. Però, il Fratello Branham aveva un piano nella sua mente.

IL MANOSCRITTO

Nel 1948, quando la prima pubblicazione del La Voce della Guarigione andò in stampa, una ragazza di diciannove anni d'età aveva un ruolo vitale in quella pubblicazione. Il suo nome era Anna Jeanne Moore, ed ella era la figlia del Fratello Jack Moore di Shreveport, Louisiana, un intimo amico ed associato al Fratello Branham. I vividi ricordi di Anna Jeanne di quella spinta iniziale delle grandi campagne di guarigioni, della quale ella ne fu una parte, provvedette una straordinaria veduta interna di ciò che avveniva in quei giorni straordinari: "Vi era semplicemente gente, gente, gente che lo [il Fratello Branham] seguiva e, naturalmente, per me, io collegavo questo ai giorni di Cristo e come essi devono aver seguito Cristo. Io penso che Dio deve aver conferito in lui questa meravigliosa formula onde attirare l'attenzione su Se stesso, poiché questo è ciò che accadeva. Ciò faceva si che la gente, tutto ad un tratto, diveniva conscia di Dio. Noi siamo vissuti in un tale avvolgente sentimento tanto da aspettare la Domenica per stare insieme in compagnia, dimenticandoci semplicemente del mondo materialista. Tutto ad un tratto, sembrava proprio come se il mondo si fosse fermato. Era proprio come essersi trasferiti ai giorni di Cristo. Io ho paragonato me stessa ad una seguace, come Maria e Marta, che erano così prese dalla presenza di Dio nell'uomo, tanto che tutte le altre cose perdevano semplicemente ogni significato. Tu proprio non riuscivi a pensare ad esse! E tutte le mie amiche erano nella medesima situazione. Esse lasciarono il lavoro, lasciarono il collegio, esse lasciarono come dire 'l'ansia della vita', onde godere di questa bella atmosfera che potevi sentire in quelle riunioni". (5)
Ella, pure, lasciò il collegio onde poter aiutare nella pubblicazione della rivista, un lavoro che ella svolse per quattro anni, utilizzando le sue abilità sia di eccellente scrittrice come pure di una efficiente manager d'ufficio. Il modo esperto in cui ella trattava i suoi doveri e la sua condotta esemplare, erano note ed apprezzate dal Fratello Branham. Secondo la sua opinione, il successo della rivista Voce della Guarigione stava nella creatività e competenza di Anna Jeanne. Nel 1963, Anna Jeanne e suo marito, Don Price, vivevano a Dallas, Texas, dove erano situati gli uffici della Voce della Guarigione. Anna Jeanne aveva due piccoli bambini e non era più in grado di lavorare nella rivista, ma ora a dirigere la pubblicazione era suo marito. Essi un giorno furono entrambi sorpresi nel ricevere una telefonata dall'ufficio del Fratello Branham, nella quale le veniva chiesto se lei fosse stata interessata nel lavoro di redazione di un lungo manoscritto che il Fratello Branham stava preparando per la pubblicazione. Benché ella fosse più che cosciente che le esistenti responsabilità familiari non le avrebbero permesso abbastanza tempo per il progetto, la sua alta stima per il Fratello Branham la spinse a concludere che lei avrebbe almeno potuto dare uno sguardo al testo prima di prendere una decisione finale. Il manoscritto verbale venne messo nelle sue mani nel tardo Novembre di quell'anno, mentre ella assisteva alle riunioni tenute dal Fratello Branham al Tabernacolo Life, la chiesa di suo padre in Shreveport. Benché la sua conoscenza di prima mano del risveglio di guarigione negli anni del ministero di William Branham fosse vasta, Anna Jeanne Moore Price non era familiare con l'insegnamento il quale divenne rilevante negli ultimi anni del suo ministero. Conseguentemente, mentre ella studiava il manoscritto, lei realizzò la sua incapacità d'entrare nelle questioni dottrinali che esso presentava, e che quindi ciò avrebbe reso difficile per lei il procedere oltre con questo progetto. Ma c'era pure una seconda ragione che impedì la sua partecipazione. La persona che a Shreveport porse a lei il manoscritto le disse che l'unico compito che a lei era permesso era di porre la punteggiatura. Il testo doveva rimanere verbale. Entrambi, sia i suoi istinti naturali sia la sua preparazione quale editrice, la bloccarono al solo pensiero di pubblicare un testo sgrammaticato. Stranamente, a lei non fu mai detto che queste istruzioni venivano dall'immaginazione del corriere, e non dall'autore del libro. Anna Jeanne voleva dirlo al suo amico, in persona, che lei non era capace di aiutarlo col suo libro. Lei e i suoi parenti volarono a Birmingham, Alabama, nell'aprile del 1964 per incontrarsi col Fratello Branham e ritornargli il manoscritto che lei aveva in possesso da cinque mesi. Otto anni più tardi, quando le fu chiesto circa quella esperienza, lei rilasciò i seguenti particolari: "Il babbo ed io andammo al motel dove si trovava il Fratello Branham. Io proprio volevo dire a lui personalmente che, secondo il mio parere, egli avrebbe dovuto avere qualcuno del suo gruppo che potesse viaggiare con lui ed essere con lui per scrivere (a quel tempo egli aveva un buon gruppo di persone che avevano semplicemente lasciato la casa per andare insieme a lui). Gli dissi che io non potevo fare ciò, per cui, non sarebbe stato meglio se a scrivere fosse stato qualcuno che era con lui? Essi potevano, forse, avvicinarlo ogni giorno e dirgli: 'Ora, Fratello Branham, qui c'è una sentenza che è incompleta. Cosa intendevi dire?"'. (6) Lei non espresse mai la sua apprensione concernente il fatto che (secondo le errate istruzioni che le erano state date) il libro doveva essere stampato in modo verbale. Il Fratello Branham apparve essere turbato dal suo rifiuto, e lei senti che egli era stato profondamente colpito. Alcuni momenti più tardi lei cominciò a percepire proprio quanto egli aveva contato sulla sua abilità editoriale, quando egli disse: "Anna Jeanne, io penso che abbandonerò l'idea di questo libro. Tu puoi proprio buttar via quel manoscritto, se vuoi". Incapace di prendere da se stessa un tale drastico passo, lei pensò piuttosto ad un uomo che lei sapeva essere amico del Fratello Branham, e del quale lei senti fosse qualificato per quell'opera. Il suo nome era il Fratello Lee Vayle. Come il Fratello Vayle ricorda: "Un giorno in Birmingham, Anna Jeanne Price venne da me e disse: 'Fratello Vayle, io sono molto turbata per il fatto che non posso aiutare il Fratello Branham in quello che egli mi ha chiesto di fare. Tu lo conosci e sai ciò che egli insegna. Vorresti fare tu questo per lui? Vuoi che io ti dia il manoscritto?'. Cosi io andai dal Fratello Branham e dissi: ‘Fratello Branham, Anna Jeanne mi ha dato questo manoscritto, e se tu vuoi, io farò con esso quello che tu vuoi. Io lo grammatizzerò'. Egli disse: 'Veramente, Fratello Vayle?'. Io dissi: 'Certamente'. Egli disse: 'Grazie. Io questo lo apprezzo'. Io dissi: 'Tu però devi aiutarmi, il che significa che tu devi controllare e leggere ogni cosa che io faccio'. Lui fu d'accordo, e questo è come ciò ebbe inizio". (7)

LO SCRIVERE

Il Fratello e la Sorella Vayle affittarono un piccolo appartamento in Beaumont, Texas, e immediatamente iniziarono a lavorare su una bozza del manoscritto. Nei tre anni che erano trascorsi da quando 'Le Sette Epoche Della Chiesa ‘erano state predicate, diversi altri essenziali messaggi erano stati predicati, inclusa la serie intitolata: 'La Rivelazione Dei Sette Sigilli'. Il Fratello Branham voleva che molto di quel materiale venisse incluso nel libro onde renderlo il più completo possibile. Per cui, una parte del compito del Fratello Vayle fu di ricostruire il manoscritto originale e 'aggiornarlo'. Man mano che ciascun capitolo veniva completato, le pagine dattiloscritte venivano inviate al Fratello Branham per le correzioni. A diverse persone venne data l'opportunità di dare uno sguardo al nuovo libro quando il Fratello Branham chiedeva loro di leggerglielo ad alta voce. Billy Paul e Rebecca, entrambi spesero innumerevoli ore con il loro padre, rivedendo e correggendo il manoscritto. Betty Collins Philips, figlia del Fratello Willard Collins, e il Fratello Pearry Green, un ministro che a quel tempo viveva in Texas, glielo lessero pure ad alta voce in diverse occasioni. Ad ogni persona che era in lista per aiutare, furono date le stesse istruzioni: "Leggi lentamente ed in modo chiaro; fai pausa per alcuni momenti alla fine di ciascun paragrafo". Molte volte il Fratello Branham richiedeva che essi rileggessero una certa frase, paragrafo, o pagina, per diverse volte. La maggior parte delle correzioni vennero fatte a penna, direttamente sulla pagina o sulla parte posteriore del foglio, mentre il Fratello Branham le dettava. Egli sapeva che la sua scrittura era troppo difficile da leggere. Le correzioni lunghe venivano dattiloscritte, poi numerate per indicare dove esse dovevano essere inserite. In aggiunta, il Fratello Branham spese molte ore registrando un nastro per rispondere alle domande che il Fratello Vayle chiedeva onde chiarire ancor meglio un punto del libro. In almeno una occasione, la sua lunga risposta fu preceduta da una nota personale al Fratello Vayle: "Ora, Vayle, metti pure questo, poiché, sai, tu stesso sei una persona intellettuale, e tu sai ciò che attrae la gente intellettuale. Se ciò a te suona bene, inseriscilo pure". (8) La corretta fraseologia per un paragrafo sulla predestinazione fu sistemata durante una conversazione telefonica di 45 minuti. Un'altra questione venne sistemata in un pomeriggio tra un servizio e l'altro, dopo quattro ore e mezza di discussione in una camera di motel. La sezione che tratta con il Libro della Vita dell'Agnello fu scritta dopo che il Fratello Branham e il Fratello Vayle spesero 11 giorni insieme in Tucson delineando il soggetto. Quando egli ricevette il capitolo sull'Epoca della Chiesa Pergamiana, il Fratello Branham prese con sé, per leggere nel deserto, le pagine dattiloscritte. Egli tenne il manoscritto per 30 giorni, controllando ogni dettaglio per assicurarsi che la base storica, la quale il Fratello Vayle aveva ricercato ed aggiunto al testo originale, fosse accurata. Quando il nuovo manoscritto fu completato, esso venne inviato alla grande tipografia della Voce della Guarigione, in Dallas, Texas, per la composizione grafica e la stampa del libro. Senza l'uso del computer d'oggi, correggere le bozze era un compito arduo e stressante. Sarebbe stato più facile per il Fratello Vayle avere avuto localmente la composizione grafica del libro. Invece, il materiale veniva spedito avanti e indietro tra la sua casa in Beaumont e la tipografia in Dallas. Poiché, molto più importante dell’incontinenza, era il fatto che il Fratello Branham voleva che il lavoro venisse fatto da qualcuno che egli conosceva e di cui aveva fiducia, il suo amico, Gordon Lindsay, proprietario ed operatore della Dallas company. Cinquemila copie vennero prodotte al tempo della prima stampa. Una copertina color sabbia venne designata e ordinata, ma l'ordine venne cancellato all'ultimo momento, lasciandolo essere un semplice libro blu scuro. Le lettere dorate sul dorso dicevano che esso era Una Esposizione Delle Sette Epoche Della Chiesa di William Branham. Mentre il libro era ancora in legatoria, parlando dal pulpito della chiesa del Fratello Jack Moore in Shreveport, il Fratello Branham disse: "Voi tutti lo vedrete nel mio libro...esso sarà descritto nelle Sette Epoche Della Chiesa, come Egli me l'ha detto; e il quale io sostengo come un testimone di Dio che per esso ho da essere giudicato nel giorno del Giudizio. Esso viene da Dio, non dal mio pensiero". (9) Le prime copie del libro completo vennero rilasciate al Fratello Branham la sera del 4 Dicembre 1965, in Yuma, Arizona, ove egli aveva appena predicato 'Il Rapimento'.

LE CONTROVERSIE

Per mesi, prima che esso venisse distribuito, rumori erano circolati che vi erano degli importanti errori nel libro Una Esposizione Delle Sette Epoche Della Chiesa. La crescente ansia tra il ministero era che forse esso era il libro di Lee Vayle, e non il libro del Fratello Branham. In un tentativo di calmare la tempesta che stava infuriando, il Fratello Branham fece notare che vi sarebbero alcuni che sarebbero stati confusi per via Delle cose che egli disse nel libro concernente i due libri della Vita. Egli dette una breve definizione, poi menzionò che egli era andato sul soggetto prima, in quel giorno, con il Fratello Vayle ed aveva determinato che il modo in cui esso era scritto era corretto. (10) Però quella era solo una delle molte controversie che venivano vociferate, per cui il dibattito continuò a crescere. In Yuma, il dispiacere di Billy Paul con il libro venne quando egli vide la prima pagina. L'intera pagina con la foto di suo padre era rovinata, secondo la sua opinione, per il fatto ché il disegno dalla parte opposta della pagina era molto visibile attraverso la carta. Le stelle, che rappresentavano i messaggeri alle epoche della chiesa, potevano essere ben viste attraverso la fronte del Fratello Branham. "Io non riesco a credere che Gordon Lindsay abbia usato una simile carta scadente!", si lagnò lui con rabbia. Il Fratello Branham guardò la pagina in questione e la scrutò attentamente. "Paul", disse lui, "Gordon Lindsay non ha niente a che fare con questo. Questo non é un errore; ciò doveva essere in questo modo". (11) Un Fratello al quale venne offerta una delle prime copie del libro, espresse la sua ansia apertamente: "Fratello Branham, io ho sentito che il Fratello Vayle ha fatto degli errori dottrinali in questo libro. È vero?". Senza rispondere, il Fratello Branham si volse a Billy Paul e gli disse che non dovevano essere più distribuiti libri fino a che egli ne avesse avuta la possibilità di leggerlo lui stesso interamente e averne parlato col Fratello Vayle. "Chiama Lee e digli di incontrarmi in Tucson tra qui e una settimana", disse lui. (12) Privatamente egli chiese a un suo amico: "Pensi che qualcuno abbia inserito qualcosa nel mio libro prima che esso venisse stampato?". La mattina seguente, il Fratello Branham, Billy Paul, Rebecca, e la sua amica Betty Collins, lasciarono Yuma per Rialto, California, ove quella sera dovevano essere tenuti dei servizi. Nella station wagon, mentre Billy guidava, le ragazze a turno leggevano ad alta voce, al Fratello Branham, il libro appena pubblicato. Betty ricorda che egli richiedeva che lei rileggesse un paragrafo molte volte, e più di una volta egli disse: "Quello è veramente buono!". (13) Subito dopo essere ritornato a Tucson, il Fratello Branham si fermò presso la casa del Fratello Willard Collins, affinché gli controllasse un problema meccanico che egli aveva con la sua macchina. Il Fratello Collins ricorda che, mentre lavorava, gli tirò fuori il soggetto del libro: "'Fratello Branham, io ho sentito che nel nuovo libro ci sono cose che proprio non suonano giuste'. Egli disse: 'Quali sono?'. Io dissi: 'Bene, una cosa è che io ho sentito che la gente sarà in grado di andare in cielo senza essere nata di nuovo'. Egli disse: 'Quello non suona esattamente corretto. Lasciami andare a casa a controllarlo e poi te lo farò sapere'. Quando egli chiamò, io era andato via così egli parlò con mia moglie. Egli le disse di dirmi che il Libro delle Sette Epoche della Chiesa è corretto. Più tardi, io mi misi in contatto con lui ed egli mi spiegò alcune delle cose che mi avevano turbato,ed egli enfatizzò che il Libro delle Sette Epoche della Chiesa era corretto. Io compresi che quando egli disse che 'Il Libro delle Sette Epoche della Chiesa è corretto', egli includeva l'intero libro". (14) Il 12 Dicembre, il Fratello Lee Vayle si incontrò con il Fratello Branham in casa di Billy Paul, a Tucson, ed insieme essi passarono sui punti controversi del libro, in particolare le sezioni che trattano con il Libro della Vita e Il Libro della Vita dell'Agnello, il quale sembrava fosse il fulcro di molta della controversia. Soddisfatto, quella sera il Fratello Branham predicò il messaggio 'Comunione', al Tabernacolo Tucson. Dopo il servizio, nell'ufficio del Fratello Pearry Green, egli compilò un assegno per il prezzo di stampa e dette istruzione che le duemila copie del libro (che erano già state consegnate) dovevano essere distribuite. Egli autografò approssimativamente 15 copie da essere date al ministero.

NOTA DELL'AUTORE

Ogni anno,tra il 1965 e il 1989, l'Associazione Evangelistica William Branham ha stampato 10.000 copie di Una Esposizione Delle Sette Epoche Della Chiesa. Nel 1990, 30.000 libri vennero stampati per la distribuzione nelle librerie dalla Voice of God, intorno al mondo. (15) Esso è stato tradotto in più di una dozzina di lingue. Però la controversia che circonda il libro è continuata, senza scemare. Ripetuti sforzi sono stati compiuti per discreditarlo e, in certe occasioni, le persone che hanno dubitato che esso fosse il libro del Fratello Branham, han fatto fuoco con le sue pagine. Io considero queste azioni essere una vittoria per Satana, e una tragedia per il Credente. Nella mia mente non c'è dubbio alcuno che Una Esposizione Delle Sette Epoche Della Chiesa sia il libro di William Branham. E conoscendo, di prima mano, come egli lottò strenuamente perché esso venisse pubblicato, io non posso rimanere neutrale sul soggetto di chi ne è l'autore. Se tu non hai fatto questo, io vorrei incoraggiarti a dare un altro sguardo a questo importante libro blu. Rivolgendosi alla sua chiesa in Jeffersonville, durante il tempo che il libro veniva composto graficamente, il Fratello Branham si riferì al fatto che una domanda che aveva continuato a turbare per anni il suo ministero, sarebbe stata subito risolta nelle pagine del Libro Delle Epoche Della Chiesa. Nella sua voce c'era eccitazione mentre egli diceva, "...ma, aspettate fino a che avrete il libro! Voi comprenderete questo, se solo avete in voi un po' di Luce". (16)

REFERENZE

1 - L'Epoca della Chiesa Laodiceana', di William Branham; registrato l'11 Dicembre 1960. La Rivelazione di Gesù Cristo, pagina 541, paragrafo 286.

2 - La Rivelazione Di Gesù Cristo', di William Branham; registrato il 4 Dicembre 1960. La Rivelazione Di Gesù Cristo, pagina 10, paragrafo 10.

3 - L'Epoca della Chiesa Laodiceana', di William Branham; registrato l'11 Dicembre 1960. La Rivelazione di Gesù Cristo, pagina 541, paragrafo 282.

4 - La Statura di un Uomo Perfetto’, di William Branham; registrato il 14 Ottobre 1962. Vol. 2, N°18, pagina 2.

5 - Price, Anna Jeanne Moore, intervista con Davide E. Harrel, Jr; Shreveport, Louisiana; Luglio, 1972. Nastro disponibile al Centro Ricerche dello Spirito Santo, Università dì Oral Roberts, Tulsa, Oklahoma.

6 - Nello stesso posto.

7 - Vayle Lee. Intervista con George Smith; De Graff, Ohio; Luglio1990.

8 - 'Istruzioni a Lee Vayle concernenti il Libro delle Epoche della Chiesa'. Una lettera su nastro da William Branham; 1965.

9 - Cercando Di Fare Un Servizio à Dio', di William Branham; registrato l'11 Novembre Vol. 7, N° 2, pagina 48.

10 - 'Le Opere Sono La Fede Espressa , di William Branham; registrato il 26 Novembre 1965. Voi. 7, N° 1, pagina17.

11 - Billy Paul Branham. Intervista con Rebekah Smith; Jeffersonville, Indiana; Luglio 1990.

12 - Nello stesso posto.

13 - Philips, Betty Collins. Intervista con Rebekah Smith; Jeffersonville, Indiana; Ottobre 1990.

14 - Collins, Willard. Intervista telefonica con Rebekah Smith; Jeffersonville, Indiana/Tucson, Arizona; Agosto1990.

15 - Billy Paul Branham. Intervista con Rebekah Smith; Jeffersonville, Indiana; Luglio 1990.

16 - 'Gli Unti Al Tempo Della Fine', di William Branham; registrato il 25 Luglio 1965. Vol. 5, N° 3, pagina 46.

Questo articolo è stato tratto dalla Rivista "Only Believe", Vol. 4, N° 2, Giugno 1991, di Rebekah Branham Smith.

giovedì 17 gennaio 2008

INTRODUZIONE

Benché questo volume si occupi in se stesso delle varie maggiori dottrine (quali la Deità, Battesimo in Acqua, ecc.) che si trovano nell'Apocalisse, dal capitolo Primo fino al Terzo, il suo tema principale è quello di portare avanti uno studio dettagliato delle Sette Epoche della Chiesa. Questo è necessario onde poter studiare e comprendere il resto dell'Apocalisse, poiché fuori dalle Epoche vengono i Sigilli, e fuori dai Sigilli vengono le Trombe, e fuori dalle Trombe vengono le Piaghe. Come il primo bagliore di una candela Romana, le Epoche della Chiesa sorsero con una iniziale potente illuminazione, senza la quale non vi sarebbe ulteriore luce. Ma una volta che per rivelazione Divina ci viene data la brillantezza delle Sette Epoche della Chiesa, seguirà luce dopo luce, fino a che l'intera Apocalisse si apre davanti ai nostri occhi meravigliati; e noi, edificati e purificati tramite il Suo Spirito, veniamo resi pronti per la Sua gloriosa apparizione: quella del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, l'Unico Vero Dio.

Questa composizione è presentata in prima persona, poiché è un messaggio dal mio cuore al cuore delle persone. Particolare cura è stata tenuta nel mettere in maiuscolo tutti i nomi, titoli, sostantivi, pronomi, ecc., che si riferiscono alla Deità, come pure le parole: Bibbia, Scrittura e la Parola, poiché abbiamo ritenuto questo appropriato, dato che si parla della maestà della Persona di Dio e della Sua Santa Parola.

Io prego che la benedizione di Dio sia su ciascun lettore, e possa l'Ispirazione dello Spirito di Dio essere la porzione speciale per ciascuno.

William Marrion Branham

CAPITOLO 1: LA RIVELAZIONE DI GESU' CRISTO

Apocalisse 1:1-20
1. Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai Suoi servi le cose che devono accadere rapidamente e che Egli fece conoscere, mandandola per mezzo del Suo angelo, al Suo servo Giovanni,
2. Il quale ha testimoniato la Parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, e tutte le cose che ha visto.
3. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino.
4. Giovanni, alle sette chiese che sono nell’Asia: Grazia a voi e pace da Colui Che È, Che Era e Che Ha da Venire, e dai sette Spiriti Che sono davanti al Suo trono,
5. E da Gesù Cristo, il Testimone Fedele, il Primogenito Dai Morti e il Principe dei re della Terra. A Lui, Che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel Suo sangue,
6. E ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre Suo, a Lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen.
7. Ecco, Egli viene con le nuvole e ogni occhio Lo vedrà, anche quelli che Lo hanno trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per Lui. Sì, Amen.
8. “Io sono l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine,” dice il Signore “Che È, Che Era e Che Ha da Venire, l’Onnipotente”.
9. Io Giovanni, vostro fratello e compagno nell’afflizione, nel regno e nella costanza di Cristo Gesù, ero nell’isola chiamata Patmos, a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo.
10. Mi trovai nello Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una forte voce, come di una tromba,
11. Che diceva: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, e Ciò che tu vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese che sono in Asia: ad Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea.”
12. Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me. E, come mi fui voltato, vidi sette candelabri d’oro.
13. E, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un Figlio d’Uomo, vestito d’una veste lunga fino ai piedi e cinto d’una cintura d’oro al petto.
14. Il Suo capo e i Suoi capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i Suoi occhi somigliavano ad una fiamma di fuoco.
15. I Suoi piedi erano simili a rame lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace e la Sua voce era come il fragore di molte acque.
16. Egli aveva nella Sua mano destra sette stelle e dalla Sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il Suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza.
17. Quando Lo vidi, caddi ai Suoi piedi come morto. Ed Egli mise la Sua mano destra su di me, dicendomi: “Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo,
18. E Il Vivente; Io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli, Amen; e ho le chiavi della morte e dell’Ades.
19. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che stanno per accadere dopo queste,
20. Il mistero delle sette stelle che hai visto nella Mia destra, e quello dei sette candelabri d’oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri che hai visto sono le sette chiese.”
INTRODUZIONE AL CAPITOLO UNO
Ap. 1:1-3: “Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai Suoi servi le cose che devono accadere rapidamente e che Egli fece conoscere, mandandola per mezzo del Suo angelo, al Suo servo Giovanni, il quale ha testimoniato la Parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, e tutte le cose che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le Parole di questa profezia e serbano le cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino.”
Lo scrivente (non l’autore) di questo libro è San Giovanni. Gli storici sono d’accordo nell’affermare che egli trascorse l’ultima parte della sua vita in Efeso, sebbene al tempo in cui scrisse questo libro si trovasse sull’Isola di Patmos. Esso non è la storia della vita di Giovanni, bensì è la Rivelazione di Gesù Cristo nelle future epoche della chiesa. Nel versetto tre essa è chiamata profezia, e questo è ciò che in realtà è.
Questo libro viene comunemente chiamato l’Apocalisse di San Giovanni, ma ciò non è corretto. Esso è la Rivelazione di Gesù Cristo che fu data a Giovanni per i Cristiani di tutte le epoche. In tutta la Bibbia esso è l’unico libro che è scritto da Gesù Stesso, tramite la personale apparizione allo scrivente.
Esso è l’ultimo libro della Bibbia, eppure esso racconta il principio e la fine delle dispensazioni del Vangelo.
Ora, la parola Greca per rivelazione è “apocalisse,” la quale significa “svelare”. Questo svelare è perfettamente descritto nell’esempio di uno scultore che scopre o svela la sua opera di scultura, per esporla all’osservatore. Esso è uno scoprire, il rivelare ciò che prima era nascosto. Ora, questo scoprire non è soltanto la rivelazione della Persona di Cristo, bensì essa è LA RIVELAZIONE DELLE SUE FUTURE OPERE NELLE PROSSIME SETTE EPOCHE DELLA CHIESA.
L’importanza della rivelazione tramite lo Spirito, ad un vero credente, non sarà mai troppo enfatizzata. La rivelazione è per te più di quanto tu forse possa realizzare. Ora, io non sto parlando circa questo Libro dell’Apocalisse e di te. Io sto parlando riguardo a TUTTA la rivelazione. Essa è molto importante per la chiesa. Vi ricordate la domanda che fece Gesù in Matteo 16, quando chiese ai discepoli: “Chi dicono gli uomini che Io, il Figlio dell’Uomo, sia? Ed essi dissero: ‘Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti.’ Ed Egli disse loro: ‘E voi, chi dite che Io sia?’ E Simon Pietro, rispondendo, disse: ‘Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.’ E Gesù, rispondendo, gli disse: ‘Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre Mio Che è nei cieli. Ed Io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia Io edificherò la Mia chiesa e le porte dell’Inferno non la potranno vincere.’” I Cattolici Romani dicono che la chiesa è edificata su Pietro. Ora, questo è veramente carnale! Come avrebbe potuto Dio edificare la Sua chiesa su di un uomo tanto instabile che rinnegò il Signore Gesù, e che imprecava mentre lo faceva? Dio non può edificare la Sua chiesa su di un uomo nato nel peccato. E non era neppure una qualche roccia che giaceva lì, a cui Dio si riferì in quel momento. E non è neanche come dicono i Protestanti, che la chiesa è edificata su Gesù. Essa era la RIVELAZIONE! Leggetelo nel modo in cui è scritto: “Né la carne né il sangue ti hanno RIVELATO questo, MA TE LO HA RIVELATO IL PADRE MIO, e SOPRA QUESTA ROCCIA (RIVELAZIONE) IO EDIFICHERÒ LA MIA CHIESA.” La chiesa è edificata sulla Rivelazione, sul “Così Dice il Signore.”
Come faceva Abele a sapere cosa fare onde offrire un appropriato sacrificio a Dio? Per fede egli ricevette la rivelazione che doveva essere il sangue. Caino (benché avesse il comandamento) non ebbe tale rivelazione, perciò egli non poté offrire il giusto sacrificio. Fu una rivelazione da Dio che fece la differenza e che dette ad Abele vita eterna. Ora, tu puoi prendere quel che dice il pastore, o quel che insegna il seminario, e benché ciò ti possa essere insegnato con molta eloquenza, fino a che Dio non ti rivela che Gesù è il Cristo, e che è il sangue che ti purifica, e che Dio è il tuo Salvatore, tu non potrai mai avere vita eterna. È solo la rivelazione Spirituale che fa questo!
Ora, io ho detto che questo Libro dell’Apocalisse è la rivelazione di Gesù, e di ciò che Egli sta facendo nelle chiese per queste sette epoche. Essa è una rivelazione, poiché i discepoli, loro stessi, non conoscevano queste descritte verità. Questo non era ancora stato loro rivelato. Vi ricordate quando, nel Libro degli Atti, essi vennero a Gesù e Gli chiesero: “Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?” Ma Egli disse loro: “Non sta a voi di sapere i tempi e i momenti adatti.” Quegli uomini stavano ancora pensando che Gesù avrebbe avuto un regno terreno. Ma era un regno spirituale che Egli avrebbe edificato! Anche Lui non poteva dir loro nulla circa la Sua posizione in esso, poiché il Padre non glieLo aveva ancora rivelato. Però ora, dopo la Sua morte e risurrezione, ed in questo particolare momento del Suo ministero di mediazione, Egli è qui in grado di mostrare, in questa rivelazione di Se stesso a Giovanni, ciò che significa e fa la Sua gloria e presenza nella chiesa.
In questa rivelazione Egli ci dice quale sarà la fine del diavolo. Egli ci dice come Egli tratterà col diavolo e come lo getterà nello stagno di fuoco. Egli rivela la fine degli empi che seguono Satana. E questo Satana lo odia.
Avete mai notato come Satana odia due libri della Bibbia più di tutti gli altri? Tramite i teologi liberali e gli pseudo-scienziati, egli attacca sempre il Libro della Genesi e il Libro dell’Apocalisse. In entrambi questi libri noi troviamo l’origine di Satana, le sue terribili maniere e la sua distruzione. Ecco perché egli li attacca! Egli odia essere smascherato, ed in questi libri egli viene scoperto tale quale egli è. In merito a Satana, Gesù disse: “Egli non ha parte in Me ed Io non ho parte in lui.” Il diavolo vorrebbe dimostrare il contrario, ma egli non lo può; perciò egli fa tutto quello che può per distruggere la confidenza nella Parola. Ma quando la chiesa non crede a Satana e crede alla rivelazione dello Spirito circa la Parola, allora le porte dell’inferno non potranno prevalere contro di lei.
Lasciate che qui io inserisca una parola dal mio stesso ministero, se a voi non dispiace. Voi tutti sapete che nella mia vita questo dono è soprannaturale. Esso è un dono tramite il quale lo Spirito Santo è capace di discernere le malattie, i pensieri dei cuori degli uomini, ed altre cose nascoste, che solo Dio può sapere e poi me le rivela. Mi piacerebbe che voi poteste essere con me e vedere i volti delle persone, quando Satana sa che sta per essere smascherato! Ora, non è delle persone che io sto parlando. Il fatto è che Satana ha fatto presa nella loro vita tramite il peccato, l’indifferenza e la malattia. Ma voi dovreste vedere i loro volti! Satana sa che egli sta per essere smascherato, e così dei cambiamenti molto peculiari avvengono sull’espressione della gente. Satana ha paura. Egli sa che lo Spirito di Dio sta per far conoscere alla gente circa le sue opere. Ecco perché egli odia più che mai queste riunioni! Satana odia quando sono chiamati i nomi e rivelate le malattie. Ora, che cos’è questo? Questo non è lettura del pensiero, questo non è telepatia, e neppure è stregoneria. Essa è una RIVELAZIONE tramite lo Spirito Santo. Questa è l’unica maniera per cui io possa saperlo. Naturalmente, la mente carnale, lo chiamerà in tutt’altro modo eccetto che Spirito Santo.
Permettetemi di mostrarvi un’altra ragione del perché Satana odia questo Libro della Rivelazione [Apocalisse-N.d.T.] di Gesù Cristo nella chiesa. Egli sa che Gesù Cristo è il medesimo ieri, oggi e in eterno, e che Egli non muta. Egli sa questo persino meglio del novanta per cento dei teologi. Egli sa che, essendo che Dio è immutabile nella Sua natura, allora Egli è altrettanto immutabile anche nelle Sue vie. Per cui Satana sa con certezza che la chiesa originale di Pentecoste con la potenza di Dio (Marco sedici in azione), è la Vera Chiesa che Gesù rivendica quale Sua propria. Tutto il resto è falso. Deve per forza esserlo!
Ora, ricordatevi questo. Cristo, nella Vera Chiesa, è una continuazione del Libro degli Atti. Però il Libro dell’Apocalisse mostra come lo spirito anticristo sarebbe venuto nella chiesa, contaminandola, rendendola tiepida, formale e impotente. Esso smaschera Satana, rivelando le sue opere (con le quali tenta di distruggere il popolo di Dio, discreditando la Parola di Dio) proprio fino al tempo in cui egli sarà gettato nello stagno di fuoco. Egli combatte questo. Egli non lo sopporta. Egli sa che se le persone afferrano la VERA RIVELAZIONE della VERA CHIESA e ciò che ella è, quello in cui poggia e che ELLA PUÒ FARE DELLE OPERE ANCORA PIÙ GRANDI, allora ella sarà un esercito invincibile. Se essi avessero una vera rivelazione dei due spiriti esistenti dentro la cerchia della chiesa Cristiana, e tramite lo Spirito di Dio discernere ed opporsi allo spirito anticristo, allora, di fronte a lei, Satana sarà impotente. Egli oggi sarebbe altrettanto definitivamente atterrato come lo fu con Cristo, quando nel deserto si oppose ai suoi tentativi coi quali cercava di avere potere su di Lui. Sì, Satana odia la rivelazione! Però, noi la amiamo. Con la vera rivelazione nella nostra vita, le porte dell’inferno non prevarranno su di noi, bensì saremo noi a prevalere su di esse.
Voi ricorderete che, all’inizio di questo messaggio, io ho menzionato che questo Libro, che noi stiamo studiando, è l’attuale rivelazione di Gesù Stesso nella chiesa, e la Sua opera nelle epoche future. Poi ho menzionato che deve essere lo Spirito Santo a darci la rivelazione, altrimenti noi mancheremo di afferrarla. Portando insieme questi due pensieri, voi vedrete che non ci vorrà un semplice studio o una riflessione ordinaria per rendere reale questo Libro. Ci vuole l’operazione dello Spirito Santo! Ciò vuol dire che questo Libro non può essere rivelato a chiunque, ma solo ad una speciale classe di persone. Ci vorrà qualcuno con percezione profetica. Esso richiede l’abilità di sapere ascoltare Dio. Ciò richiede l’istruzione soprannaturale, e non semplicemente uno studente che compara versetto con versetto, sebbene ciò sia buono. Ma un mistero richiede l’insegnamento dello Spirito, altrimenti esso non diverrà mai chiaro. Quanto è necessario che noi diamo ascolto a Dio, e aprire noi stessi onde essere arresi allo Spirito per udire e conoscere!
Come ho già detto, questo Libro (Apocalisse) è il compimento delle Scritture. Nel cànone delle Scritture, esso è perfino correttamente posizionato: alla fine. Voi potete ora sapere perché esso dice che ognuno che lo legge o che l’ascolta, è benedetto. Esso è la rivelazione di Dio, la quale vi dà autorità sul diavolo. Così voi potete vedere perché sono maledetti coloro che vi aggiungono o vi tolgono qualcosa. Ciò deve essere così, perché chi può aggiungere o togliere qualcosa dalla perfetta rivelazione di Dio, e poi vincere il nemico? È tanto semplice! Non v’è alcuna potenza tanto predominante quanto lo è la rivelazione della Parola. Vedete, nel verso tre viene pronunciata una benedizione su coloro che prestano speciale attenzione a questo Libro. Io penso che questo si riferisce all’usanza dei sacerdoti dell’Antico Testamento quando, al mattino, leggevano la Parola alla congregazione. Vedete, molti non sapevano leggere, così il sacerdote doveva leggere per loro. Fintanto che si trattava della Parola, la benedizione era lì. Non importava se Essa veniva letta o ascoltata.
“Il tempo è vicino.” In precedenza il tempo non era vicino. Nella saggezza e nell’economia di Dio, questa potente rivelazione (benché a Dio pienamente conosciuta) non poteva venire prima. Per cui noi impariamo immediatamente un principio-la rivelazione di Dio, per ciascuna epoca, può solo venire in quella epoca, e in uno specifico tempo. Guardate la storia d’Israele. La rivelazione di Dio a Mosé venne solo in uno specifico momento della storia, ed ancor più specificamente essa venne quando il popolo gridò a Dio. Gesù, Lui Stesso, venne alla pienezza del tempo; Lui, che era la completa Rivelazione della Deità. Ed in questa epoca (Laodiceana) la rivelazione di Dio verrà nel suo tempo stabilito. Essa non mancherà, né sarà prematura. Pensate su questo, e prestate ben attenzione, poiché oggi noi siamo nel tempo della fine.
IL SALUTO
Ap. 1:4-6. “Giovanni, alle sette chiese che sono nell’Asia: Grazia a voi e pace da Colui Che È, Che Era e Che Ha da Venire, e dai sette Spiriti Che sono davanti al Suo trono, e da Gesù Cristo, il Testimone Fedele, il Primogenito dai Morti e il Principe dei Re della Terra. A Lui, Che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel Suo sangue, e ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre Suo, a Lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen.”
La parola, Asia, è attualmente l’Asia Minore. Essa è una piccola striscia di terra pressa a poco grande come l’Indiana [Stato degli Stati Uniti d’America-N.d.T.]. Le sette chiese furono prese in modo speciale dalle altre chiese a motivo delle loro caratteristiche, le cui stesse caratteristiche si sarebbero riscontrate nelle epoche successive, secoli più tardi.
I sette Spiriti dinanzi al trono, è lo Spirito Che fu in ciascuno dei sette messaggeri, dando loro i ministeri per l’epoca in cui ciascuno visse.
Ora, tutte queste espressioni, ‘Colui Che È,’ e ‘Colui Che Era,’ e ‘Colui Che Ha da Venire,’ e ‘Testimone Fedele,’ e ‘Primogenito dai Morti,’ e ‘Principe dei Re della Terra,’ e ‘Alfa e Omega,’ e ‘Onnipotente,’ sono titoli e descrizioni di un’UNICA E MEDESIMA PERSONA, la Quale è il Signore Gesù Cristo, Colui che ci ha lavati dai nostri peccati nel Suo proprio sangue.
Lo Spirito di Dio in Giovanni si esprime in questa maniera per dimostrare la Suprema Deità di Gesù Cristo, e per rivelare la Deità quale un UNICO Dio. Oggi esiste un grande errore. Esso è che vi sono tre Dèi invece di uno. Questa rivelazione, data a Giovanni da Gesù Stesso, corregge tale errore. Non è che vi siano tre Dèi, bensì un Dio con tre uffici. C’è un UNICO Dio con tre titoli: Padre, Figlio e Spirito Santo. Questa potente rivelazione è ciò che aveva la chiesa primitiva, ed essa deve essere restaurata in questo ultimo giorno insieme alla formula corretta del battesimo in acqua.
Ora, i teologi moderni non saranno d’accordo con me, perché ecco qui cosa stava scritto in una grande rivista Cristiana. “Quell’insegnamento (riguardo la Trinità) è il vero cuore ed il nocciolo dell’Antico Testamento. Esso è anche altrettanto il cuore ed il nocciolo del Nuovo Testamento. Il Nuovo Testamento è altrettanto contrario al pensiero che vi sia più di un Dio, come lo è l’Antico Testamento. Tuttavia, il Nuovo Testamento insegna con uguale chiarezza che il Padre è Dio, che il Figlio è Dio e che lo Spirito Santo è Dio, e che questi tre NON sono tre aspetti della stessa Persona, bensì sono tre persone le quali si trovano in una vera relazione di parentela fra di loro. Per cui noi abbiamo la grande dottrina delle Tre Persone, ma un solo Dio.”
Essi inoltre affermano che: “Dio, secondo la Bibbia, non è solo una Persona, bensì Egli è tre persone in un Dio. Questo è il grande mistero della Trinità.”
Certo che lo è! Come possono tre persone essere in un Dio? Non solo in merito non esiste niente nella Bibbia, ma ciò mostra pure la mancanza di un ragionamento intelligente. Tre distinte persone, sebbene identiche nella essenza, fanno tre dèi, oppure il linguaggio ha perso completamente il suo significato!
Ascoltate semplicemente ancora una volta queste parole: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, dice il Signore, Che È, Che Era e Che Ha da Venire, l’Onnipotente.” Questa è Deità! Questo non è semplicemente un profeta, un uomo. Questo è Dio! E questa non è la rivelazione di tre Dèi, ma di UN UNICO Dio, l’Onnipotente.
All’inizio della chiesa, essi non credevano in tre Dèi. Voi non troverete mai un simile credo tra gli apostoli. Fu soltanto dopo l’epoca apostolica che sorse questa teoria, e che poi al Concilio di Nicea essa ne divenne il tema ed una dottrina cardinale. La dottrina della Deità fu in Nicea causa di una doppia separazione. E da quella separazione vennero fuori due estremi. Uno finì in realtà nel politeismo, credendo in tre Dèi, e l’altro invece andò nell’unitarianesimo. Certo, allora questo era appena iniziato, ma comunque iniziò, e ce l’abbiamo fino ad oggi. Però la Rivelazione, che tramite lo Spirito Giovanni ricevette per le chiese, fu: “Io sono il Signore Gesù Cristo, ed Io sono TUTTO questo. Non v’è alcun altro Dio.” E su questa Rivelazione Egli ha posto il Suo sigillo.
Considerate questo: Chi fu il Padre di Gesù? Mat. 1:18 dice: “Ella si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.” Ma Gesù, Lui stesso, asserì che Dio era Suo Padre. Dio il Padre e Dio lo Spirito Santo, come sovente noi esprimiamo questi termini, fanno il Padre e lo Spirito, UNO. Certo che lo sono, altrimenti Gesù avrebbe avuto due Padri! Ma notate come Gesù disse che Lui e Suo Padre erano Uno non due. Questo fa UN UNICO Dio.
Dato che questo è storicamente e Scritturalmente vero, la gente allora si chiede da dove provengono i tre. Essa divenne una dottrina fondamentale al Concilio di Nicea, nel 325 d.C. Questa trinità (parola assolutamente antiscritturale) si basò sui numerosi dèi di Roma. I Romani avevano molti dèi ai quali essi rivolgevano preghiere. Essi pregavano pure gli antenati, quali mediatori. Vi fu semplicemente un breve passo per dare nuovi nomi ai vecchi dèi, così che coi nomi dei santi si rese questo ancor più Biblico. Per cui, al posto di Giove, Venere, Marte, ecc., noi ora abbiamo Paolo, Pietro, Fatima, Cristoforo, ecc., ecc. Essi non potevano con un solo Dio praticare la loro religione pagana, così Lo spartirono in tre, e dei santi essi ne fecero degli intercessori, proprio come essi avevano fatto dei loro antenati degli intercessori.
Da allora in poi gli uomini hanno mancato di realizzare che vi è solo un Dio con tre uffici o manifestazioni. Essi sanno che secondo le Scritture v’è un solo Dio, tuttavia essi cercano di fare una fantastica teoria che Dio è come un grappolo d’uva: tre persone con la stessa Divinità condivisa egualmente da tutti. Ma qui, nell’Apocalisse, ci dice chiaramente che Gesù è “Colui Che È,” “Colui Che Era,” e “Colui Che Ha da Venire.” “Egli è l’Alfa e l’Omega,” il che significa che Egli è dalla “A alla Z,” o IL TUTTO DI TUTTO. Egli è ogni cosa-l’Onnipotente! Egli è la Rosa di Saron, il Giglio della Valle, la Splendente Stella Mattutina, La Vera Vite, il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo. Egli è Dio, l’Onnipotente Iddio! UNICO DIO.
1a Tim. 3:16 dice: “E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in Gloria.” Questo è ciò che dice la Bibbia. Qui Essa non dice nulla circa una prima o seconda o terza persona. Essa dice che Dio fu manifestato in carne. Un Solo Dio. Questo UNICO DIO fu manifestato in carne. Con ciò questo caso dovrebbe essere chiuso. Dio venne in forma umana. E questo non Lo fa essere UN ALTRO DIO. EGLI ERA DIO, IL MEDESIMO DIO! Come fu una rivelazione allora, così è anche ora una rivelazione. Un solo Dio!
Ritorniamo alla Bibbia, e vediamo che cosa Egli era nel principio, secondo la rivelazione che Egli dette di Se stesso. Il grande Geova apparve ad Israele in una colonna di fuoco. Quale l’Angelo del Patto, Egli viveva in quella colonna di fuoco e guidava quotidianamente Israele. Nel tempio Egli annunciava la Sua venuta con una grande nuvola. Poi un giorno Egli si manifestò in un corpo nato dalla vergine, il quale era stato preparato per Lui. L’Iddio che abitò al di sopra delle tende d’Israele, prese ora su Se stesso una tenda di carne ed abitò come un uomo fra gli uomini. Però Egli era lo STESSO DIO!
La Bibbia insegna che DIO ERA IN CRISTO. Il CORPO era Gesù. In Lui abitò CORPORALMENTE tutta la pienezza della Deità. Niente può essere più chiaro di questo! Mistero? Sì! Ma è vera verità-ciò non può essere più chiaro! Così, se dunque Egli non era tre persone allora, Egli non può essere tre nemmeno ora. UN SOLO DIO! E questo stesso Dio fu fatto carne.
Gesù disse: “Io vengo da Dio e vado (ritorno) a Dio.” Giov. 16:27-28. Questo è ciò che avvenne esattamente. Tramite la Sua morte, sepoltura, risurrezione ed ascensione, Egli sparì da questa terra. In seguito Paolo Lo incontrò sulla via di Damasco ed Egli parlò a Paolo e gli disse: “Saulo, Saulo, perché Mi perseguiti?” Paolo disse: “Chi sei Tu, Signore?” Ed Egli rispose: “Io sono Gesù.” Egli era una colonna di fuoco, una luce accecante. Egli era ritornato esattamente come Egli aveva detto che avrebbe fatto. Ritornò nella stessa forma in cui Egli era prima che prendesse su un tabernacolo di carne. Questo è esattamente come Lo vide Giovanni. Giov. 1:18: “Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è Colui che Lo ha fatto conoscere.” Notate dove Giovanni dice che È Gesù. Egli è NEL seno del Padre.
Luca 2:11 dice: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, Che è Cristo, il Signore.” Egli nacque quale Cristo, ed otto giorni dopo, quando fu circonciso, Egli venne chiamato Gesù, proprio come l’angelo aveva loro detto. Io nacqui quale un Branham. Quando io nacqui essi mi diedero il nome William. Egli era CRISTO, però qui fra gli uomini Gli fu dato un nome. Il tabernacolo esteriore che gli uomini potevano vedere, fu chiamato Gesù. Egli era il Signore della Gloria, l’Onnipotente manifestato in carne! Egli è Dio il Padre, Figlio, e Spirito Santo. Egli è tutto questo!
Padre, Figlio, e Spirito Santo sono semplicemente titoli. Essi non sono nomi. Ecco perché noi battezziamo nel Nome del Signore Gesù Cristo, poiché questo è un nome, non un titolo. Esso è il nome di quei titoli, proprio esattamente come quando prendete un neonato, il quale è un figlio, e gli date un nome. Bambino è ciò che egli è; figlio è un titolo, poi voi lo chiamate John Henry Brown. Voi non battezzate semplicemente nel ‘Nome di Gesù.’ Nel mondo ci sono migliaia di Gesù, e ve ne sono stati perfino prima di Gesù, il nostro Salvatore. Però ce n’è solo uno di loro che nacque quale il Cristo: “Signore Gesù Cristo.”
La gente parla riguardo a Gesù come essendo l’Eterno Figlio di Dio. Ora, non è questa una contraddizione? Chi ha mai sentito che un ‘Figlio’ sia eterno? I figli hanno un principio, però ciò che è eterno non ha mai avuto un principio. Egli è l’Eterno Iddio (Geova) manifestato nella carne!
Nel Vangelo di San Giovanni, è detto: “Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi.” Egli fu il Vero e Fedele Testimone alla Parola eterna del Padre. Egli fu un Profeta e poteva dire ciò che il Padre Gli faceva dire. Egli disse: “Mio Padre è in Me.” Questo è ciò che Gesù, il tabernacolo, disse: “Mio Padre è in Me.”
Dio ha molti titoli: ‘Nostra Giustizia,’ e ‘Nostra Pace,’ e ‘Onnipresente,’ e ‘Padre,’ e ‘Figlio,’ e ‘Spirito Santo;’ ma Egli ha soltanto un nome umano, e quel nome è Gesù!
Non siate confusi per il fatto che Egli ha tre uffici o che Egli ha una triplice manifestazione. Sulla terra Egli fu un Profeta; in cielo Egli è il Sacerdote; e ritornando sulla terra, Egli è Re dei re. “Colui Che Era”-Questo è Gesù, il Profeta. “Colui Che È”-Questo è Lui, il Sommo Sacerdote, che fa intercessione-Uno Che può essere toccato dalle nostre infermità. “Colui Che Ha da Venire”-Questo è il Re che ritorna. Sulla terra Egli fu la Parola-il Profeta. Mosé disse di Lui: “Il Signore Dio vostro susciterà per voi un Profeta come me. E avverrà che, se qualcuno non darà ascolto alle parole di quel Profeta, egli sarà reciso di mezzo al popolo.”
Notate questi fatti riguardo a Gesù. Sulla terra Egli fu Profeta, Agnello, e Figlio. Però questo non Lo fece essere tre! Queste non erano altro che manifestazioni o uffici di Una Persona, cioè Gesù.
Ora, v’è un passo molto favorito nella Scrittura che i trinitariani pensano provi il loro punto, cioè che nella Deità vi sia più di una Persona. Esso è Ap. 5:6-8: “Poi vidi ritto, in mezzo al trono e ai quattro esseri viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello come ucciso, il Quale aveva sette corna e sette occhi, che sono i sette Spiriti di Dio mandati per tutta la terra. Egli venne e prese il libro dalla mano destra di Colui Che sedeva sul trono. E, quando ebbe preso il libro, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d’oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi.” Infatti questi versetti, se isolati, sembra quasi che provino il loro punto. Ma, notate, io ho detto questi versetti ISOLATI! Leggete però Ap. 4:2-3 e 9-11: “E subito fui rapito in spirito; ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono stava UNO seduto. E Colui Che sedeva era nell’aspetto simile ad una pietra di diaspro e di sardio; e intorno al trono c’era un arcobaleno che rassomigliava ad uno smeraldo. E ogni volta che gli esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui Che siede sul trono, a Colui Che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui Che siede sul trono e adorano Colui Che vive nei secoli dei secoli, e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: ‘Degno sei, O Signore, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché Tu hai creato tutte le cose, e per Tua volontà esistono e sono state create.’” Notate attentamente che nel versetto due è detto: “UNO” (NON due o tre, ma UNO) sedeva sul trono. Nel versetto tre dice: “COLUI” (NON coloro) era nell’aspetto simile ad una pietra di diaspro. Nel versetto nove dice che gli esseri viventi rendono gloria e onore a “COLUI” (NON coloro). Nel versetto dieci dice che gli anziani si prostrano davanti a “COLUI” (NON coloro). Nel versetto undici dice che essi dicevano: “Degno sei, O SIGNORE” (NON Signori). Anche nel versetto undici dice che COSTUI sul trono era il “Creatore,” il Quale è Gesù (Giov.1:3), il Quale è Geova-Spirito-Dio dell’Antico Testamento (Gen.1:1).
Ma non fermiamoci qui. Leggiamo ora in Ap. 3:21: “A chi vince concederò di sedere con Me sul Mio trono, come anch’Io ho vinto e Mi sono posto a sedere col Padre Mio sul Suo trono.” Leggiamo pure in Eb.12:2: “Tenendo gli occhi su Gesù, Autore e Compitore della nostra fede, il Quale, per la gioia che Gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio, e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.” Notate che, secondo Gesù Stesso, Colui che scrisse l’Apocalisse, Egli è seduto CON il Padre. Lo Spirito in Paolo (il Quale Spirito è lo Spirito di Cristo, poiché Quello è lo Spirito di Profezia tramite il Quale viene la Parola) dice che Egli si è posto a sedere alla DESTRA di Dio. Però allorché Giovanni guardò, egli vide soltanto “UNO” sul trono! E ciò non fu che fino ad Ap. 5:6-8 (il quale come sequenza di tempo segue Ap. 4:2-3), quando noi vediamo “l’Agnello” prendere il libro da “COLUI” Che sedeva sul trono, come indicato in Ap. 4:2-3 e 9-10. Che cos’è dunque? Esso è il mistero di un “UNICO DIO.” Egli (Gesù) venne fuori da Dio, fu manifestato in carne, morì e risuscitò, e ritornò nel “Seno del Padre.” Come disse Giovanni: “L’unigenito Figlio, Che è NEL seno del Padre, è Colui che Lo ha fatto conoscere.” Giov. 1:18. Ora era tempo che Dio (Messia) ritornasse per reclamare la Sua sposa per poi presentare Se stesso (far conoscere Se stesso) ad Israele. Così noi vediamo di nuovo che Dio si fa avanti per assumere una fisica affinità all’uomo, quale il “Figlio di Davide, Re dei re e Signore dei signori, nonché Sposo della Sposa Gentile.” NON sono “Due” Dèi, bensì semplicemente un UNICO DIO che manifesta i Suoi potenti triplici titoli e uffici.
La gente sapeva che Egli era un Profeta. Essi conoscevano il segno del Messia, il quale poteva venire solo tramite il profeta. Giov. 1:44-51: “Or Filippo era di Betsaida, la stessa città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: ‘Noi abbiamo trovato Colui, del Quale hanno scritto Mosé nella legge, ed i profeti: Gesù da Nazaret, il figlio di Giuseppe.’ E Natanaele gli disse: ‘Può venire qualcosa di buono da Nazaret?’ Filippo gli disse: ‘Vieni e vedi.’ Gesù vide venirGli incontro Natanaele, e disse di lui: ‘Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno.’ Natanaele Gli disse: ‘Come fai a conoscermi?’ Gesù gli rispose, dicendo: ‘Io ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse.’ Natanaele, rispondendoGli, disse: ‘Maestro, Tu sei il Figlio di Dio; Tu sei il Re d’Israele.’ Gesù rispose e gli disse: ‘Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi; tu vedrai cose maggiori di queste.’ Poi gli disse: ‘In verità, in verità Io vi dico che, da ora in poi, voi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo’.” La capacità di discernere i pensieri del cuore degli uomini diede a comprendere, agli eletti di Dio, che lì c’era il Messia, la Parola unta di Dio. Eb. 4:12: “La Parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.”
Quando la donna al pozzo Lo sentì che discerneva i pensieri del suo cuore, ella Lo riconobbe quale un profeta, dichiarando che il Messia sarebbe stato riconosciuto appunto per questa grande abilità. Giov. 4:7-26: “Una donna di Samaria venne per attingere l’acqua. E Gesù le disse: ‘Dammi da bere,’ perché i Suoi discepoli erano andati in città a comperare del cibo. Ma la donna samaritana Gli disse: ‘Come mai Tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?’ (Infatti i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani). Gesù rispose e le disse: ‘Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed Egli ti avrebbe dato dell’acqua viva.’ La donna Gli disse: ‘Signore, Tu non hai neppure un secchio per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei Tu forse più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?’ Gesù rispose e le disse: ‘Chiunque beve di quest’acqua, avrà ancora sete, ma chi beve dell’acqua che Io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l’acqua che Io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna.’ La donna Gli disse: ‘Signore, dammi quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più qui ad attingere’. Gesù le disse: Va’ a chiamare tuo marito e torna qui.’ La donna rispose e Gli disse: ‘Io non ho marito.’ Gesù le disse: Hai detto bene: Non ho marito, perché tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto la verità.’ La donna Gli disse: ‘Signore, io vedo che Tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato su questo monte; e voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare.’ Gesù le disse: ‘Donna, crediMi: L’ora viene che né su questo monte, né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perché la salvezza viene dai Giudei. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio è Spirito, e quelli che Lo adorano devono adorarLo in Spirito e verità.’ La donna Gli disse: ‘Io so che il Messia, Che è chiamato Cristo, deve venire; quando sarà venuto Lui ci annunzierà ogni cosa.’ Gesù le disse: Sono Io, Colui che ti parla.’”
In Ap. 15:3 è detto: “E cantavano il cantico di Mosé, servo di Dio e il cantico dell’AGNELLO, dicendo: ‘Grandi e meravigliose sono le Tue opere, o Signore, Dio Onnipotente; giuste e veraci sono le Tue vie, o Re delle Nazioni.’” [La versione King James riporta: “Re dei Santi.”—N.d.T.] Lo vedete? L’AGNELLO, il Sommo Sacerdote, che al trono della grazia offre il Suo sangue quale una espiazione per i nostri peccati, è il Signore Iddio Onnipotente! Questo è il Suo attuale ufficio. Questo è ciò che Egli sta facendo ora, intercedendo col Suo sangue per i nostri peccati. Però, un giorno, quell’Agnello diventerà il Leone della Tribù di Giuda! Egli si farà avanti con potenza e gloria e prenderà la Sua autorità per regnare quale Re. Egli è il futuro Re di questa terra. Naturalmente, ciò non vuol dire che Egli ora non sia Re. Poiché Egli è il nostro Re, il Re dei Santi. Proprio ora esso è un regno spirituale. Esso non è del sistema di questo mondo, come anche noi non siamo di questo mondo. Questa è la ragione per cui noi agiamo diversamente dal mondo! La nostra cittadinanza è nel cielo. Noi riflettiamo lo Spirito del mondo della nostra nuova nascita, nel quale Gesù è il Re. Ecco perché le nostre donne non portano abiti maschili, né si tagliano i capelli, né usano tutti quei cosmetici ed altre cose che al mondo piacciono così tanto. Ecco perché i nostri uomini non bevono, non fumano né commettono peccato. Il nostro dominio è il dominio sul peccato, e questo grazie alla potenza che è nello Spirito di Cristo Che dimora in noi. Ogni regno di questa terra sarà buttato giù, ma il nostro durerà!
Or noi abbiamo parlato circa gli uffici e manifestazioni dell’unico vero Dio, ed osservato la Sua gloria in uno studio Scritturale. Però Egli non può essere conosciuto intellettualmente. Egli è conosciuto Spiritualmente, tramite la rivelazione Spirituale. Quest’Uno stesso, il Quale secondo la carne fu conosciuto come Gesù, se ne ritornò nella colonna di fuoco. Però Egli promise che sarebbe ritornato di nuovo, per dimorare fra il Suo popolo tramite lo Spirito. E, nel giorno della Pentecoste, quella colonna di fuoco venne giù, spartì se stessa in lingue di fuoco e si posò su ciascuno di loro. Che stava facendo Dio? Egli stava ripartendo Se stesso nella chiesa, dando a tutti quegli uomini e donne una parte di Se stesso. Egli divise Se stesso nella Sua chiesa proprio come disse che Egli avrebbe fatto. Giov. 14:16-23: “Ed Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore, Che rimanga con voi in perpetuo, lo Spirito della Verità, Che il mondo non può ricevere, perché non Lo vede e non Lo conosce; ma voi Lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. Ancora un po’ di tempo e il mondo non Mi vedrà più, ma voi Mi vedrete; poiché Io vivo, anche voi vivrete. In quel giorno conoscerete che Io sono nel Padre Mio, e che voi siete in Me ed Io in voi. Chi ha i Miei comandamenti e li osserva, è uno che Mi ama; e chi Mi ama sarà amato dal Padre Mio; e Io lo amerò e Mi manifesterò a lui. Giuda, non l’Iscariota, Gli disse: ‘Signore, come mai Ti manifesterai a noi e non al mondo?’ Gesù rispose e gli disse: ‘Se uno Mi ama, osserverà la Mia Parola; e il Padre Mio l’amerà, e Noi verremo a lui e Faremo dimora presso di lui.’” Egli disse che avrebbe pregato il Padre il Quale avrebbe mandato un altro Consolatore il Quale era già CON loro (i discepoli) ma NON IN loro. Quello era Cristo. Poi nel verso ventitré, parlando di Se stesso e del Padre, Egli dice NOI verremo. Eccolo qui: “Lo Spirito viene, cioè lo Stesso Spirito di Dio che si manifestò quale il Padre, e quale il Figlio, e che si manifesterà ancora nei molti”—UN SOLO DIO Che è Spirito.
Ecco perché nessun uomo può mai farsi avanti e dire che l’uomo santo è un papa, o che l’uomo santo è un vescovo od un prete. L’UOMO SANTO è Cristo, lo Spirito Santo, in noi! Con quale diritto la gerarchia osa dichiarare che i laici non hanno alcunché da dire? Ognuno ha qualcosa da dire! Ciascuno ha un compito e ciascuno ha un ministero. Lo Spirito Santo venne a Pentecoste e spartì Se stesso su ciascuno, affinché fosse adempiuto quanto aveva detto Cristo: “In quel giorno conoscerete che Io sono nel Padre Mio, e che voi siete in Me ed Io in voi.” Giov. 14:20.
Il Grande Io Sono, l’Onnipotente Iddio, è venuto quale Spirito per riempire la Sua vera chiesa. Egli ha il diritto di agire ovunque Egli vuole e su chiunque Egli vuole. Noi non facciamo nessun “santo uomo” fra di noi, bensì tutta la vera congregazione del Signore è santa, a motivo della presenza dello Spirito Santo. È Lui, lo Spirito Santo, che è santo, e non la congregazione di per se stessa!
Ora, questa è la rivelazione: Gesù Cristo è Dio. Il Geova dell’Antico Testamento è il Gesù del Nuovo. Non importa quanto tu possa provare, tu non arriverai mai a provare che ci sono TRE Dèi. Però, perché tu comprenda la verità che Egli è Uno, ci vuole la rivelazione tramite lo Spirito Santo. Ci vuole una rivelazione per vedere che il Geova dell’Antico Testamento è il Gesù del Nuovo! Satana si è infiltrato nella chiesa ed ha accecato la gente in merito a questa verità. E quando essi furono accecati a ciò, non ci volle molto tempo fino a che la Chiesa di Roma smise di battezzare nel Nome del Signore Gesù Cristo.
Io ammetto che, in questi giorni in cui ci troviamo, in mezzo a così tanta perversione della Scrittura, ci vuole una vera rivelazione dallo Spirito Santo per vedere la verità circa la Deità. Però la chiesa vittoriosa è edificata sulla rivelazione, così noi possiamo aspettarci che Dio ci riveli la Sua verità. Comunque, voi non avete veramente bisogno di rivelazione per quanto riguarda il battesimo in acqua. Poiché esso è proprio lì, davanti agli occhi vostri! È mai possibile che gli apostoli abbiano forviato anche un solo istante dall’ordine diretto del Signore, di battezzare nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, per poi trovarsi in una volontaria disobbedienza? Essi conoscevano qual’era il Nome, e non v’è in tutta la Scrittura un solo passo in cui essi abbiano battezzato in altro modo che nel Nome del Signore Gesù Cristo. Il buon senso ti dice che il Libro degli Atti è la chiesa in azione, e se essi battezzavano in quel modo, allora vuol dire che quello è il modo di battezzare. Ora, se tu pensi che ciò sia sbagliato, cosa pensi allora di questo? Chiunque non era stato battezzato nel Nome del Signore Gesù, doveva essere ribattezzato di nuovo.
Atti 19:1-6: “Ora, mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le località più alte del paese, giunse ad Efeso e, trovati là alcuni discepoli, disse loro: ‘Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando avete creduto?’ Quelli gli risposero: ‘Non abbiamo neppure udito che vi sia uno Spirito Santo.’ E disse loro: ‘Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?’ Essi risposero: ‘Col battesimo di Giovanni.’ Allora Paolo disse: ‘Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che dovevano credere in Colui Che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù.’ Udito questo, furono battezzati nel Nome del Signore Gesù. E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano.” Ecco qui! Questa brava gente in Efeso aveva inteso parlare del Messia che doveva venire. Lo aveva predicato Giovanni. Essi erano battezzati a ravvedimento dai peccati, guardando in AVANTI per credere in Gesù. Ma ora era giunto il momento di riguardare INDIETRO a Gesù, e di essere battezzati per la REMISSIONE dei peccati. Ora era tempo per ricevere lo Spirito Santo. E quando essi furono battezzati nel Nome del Signore Gesù Cristo, Paolo impose loro le mani e lo Spirito Santo scese su di loro.
Oh, quei cari in Efeso erano delle brave persone! E se mai vi fosse stato qualcuno che avesse avuto il diritto di sentirsi sicuro, erano loro. Notate a che punto essi erano arrivati. Essi erano giunti al punto di accettare il veniente Messia. Essi erano pronti per Lui! Ma, riuscite a vedere che, malgrado tutto ciò, essi Lo avevano mancato? Egli era venuto e se ne era andato! Essi avevano bisogno di essere battezzati nel Nome del Signore Gesù Cristo. Essi avevano bisogno di essere riempiti con lo Spirito Santo.
Se tu sei stato battezzato nel Nome del Signore Gesù Cristo, Dio ti riempirà col Suo Spirito. Questa è la Parola. Atti 19:6 che abbiamo letto, fu l’adempimento di Atti 2:38: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel Nome di Gesù Cristo, per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.” Vedete, Paolo, tramite lo Spirito Santo, disse esattamente quello che disse Pietro tramite lo Spirito Santo. E ciò che fu detto NON PUÒ essere cambiato. Esso deve restare lo stesso dalla Pentecoste fino a che sia battezzato l’ultimo eletto. Gal. 1:8: “Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto.”
Ora alcuni di voi, gente Unitariana, battezzate in modo errato. Voi battezzate per la rigenerazione, come se l’immergervi nell’acqua vi salvasse. La rigenerazione non viene tramite l’acqua; essa è un’opera dello Spirito! L’uomo che per mezzo dello Spirito Santo diede il comando: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel Nome del Signore Gesù,” non disse che l’acqua rigenerasse. Egli disse che ciò era soltanto l’evidenza di una “buona coscienza verso Dio.” Tutto qui! 1a Pie. 3:21: “La quale è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo.” Questo io lo credo!
Se qualcuno avesse qualche falsa idea, cioè che la storia provasse che il battesimo in acqua sia stato praticato diversamente che nel Nome del Signore Gesù Cristo, io vorrei consigliargli di leggere la storia e scoprirlo da se stesso. Quanto segue, è il fedele rapporto di un Battesimo avvenuto in Roma nell’anno 100 d.C., e fu riportato nella Rivista TIME, del 5 Dicembre 1955. “Il diacono alzò la mano e Publius Decius attraversò la porta del battistero. Giù nell’acqua profonda stava Marcus Vasca, un commerciante di legnami. Egli sorrideva, mentre Publius entrava nell’acqua a fianco a lui. ‘Credi?’ Gli chiese. ‘Credo,’ rispose Publius. ‘Io credo che la mia salvezza viene da Gesù, il Cristo, Colui che fu crocifisso sotto Ponzio Pilato. Io muoio con Lui affinché con Lui io abbia Vita Eterna.’ Poi lasciandosi cadere all’indietro nella vasca, egli si sentì sostenere da forti braccia, e udì nelle sue orecchie la voce di Marcus-‘Ti battezzo nel Nome del Signore Gesù’-mentre l’acqua fredda si chiudeva sopra di lui.”
Fino a quando questa verità non si perse (e non ritornò che in questa ultima epoca-cioè, da Nicea fino alla svolta di questo secolo), essi battezzavano nel Nome del Signore Gesù Cristo. Però essa è ritornata! Quando lo Spirito vuole dare la rivelazione, Satana non la può nascondere.
Sì, se ci fossero tre Dèi, allora potreste benissimo battezzare per un Padre, ed un Figlio, ed uno Spirito Santo. Però la RIVELAZIONE DATA A GIOVANNI era che vi è UN SOLO DIO, ed il Suo Nome è: SIGNORE GESÙ CRISTO, e voi battezzate per UN SOLO Dio, e solo uno. Ecco perché a Pentecoste Pietro battezzò in quel modo! Egli doveva essere fedele alla rivelazione, la quale era: “Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che QUEL GESÙ Che voi avete crocifisso, Dio lo ha fatto (ENTRAMBI) SIGNORE e CRISTO.” EccoLo qui! “Il SIGNORE GESÙ CRISTO.”
Se Gesù è ‘ENTRAMBI’ Signore e Cristo, allora Egli (Gesù) è, e non può essere altro che: “Padre, Figlio, e Spirito Santo” manifestato in carne in UNA Persona. Esso NON è “Dio in tre persone, la benedetta trinità,” bensì UN SOLO DIO, UNA PERSONA con tre titoli principali, e con tre uffici che manifestano questi titoli. Ascoltatelo ancora una volta. Questo stesso Gesù è “ENTRAMBI” Signore e Cristo. Signore (Padre) e Cristo (Spirito Santo) sono Gesù, poiché Egli (Gesù) è ENTRAMBI loro (Signore e Cristo).
Se questo non ci mostra la vera rivelazione della Deità, allora nient’altro lo può. Signore NON è qualcun altro; Cristo NON è qualcun altro. Questo Gesù è il Signore Gesù Cristo-UN SOLO DIO.
Un giorno Filippo disse a Gesù: “Signore, mostraci il Padre, e ci basta.” Gesù gli disse: “Da tanto tempo Io sono con voi e tu non Mi hai ancora conosciuto? Chi ha visto Me, ha visto il Padre; come mai dici tu: ‘Mostraci il Padre?’ Io e il Padre Mio siamo Uno.” Una volta io citai questo, ed una donna mi disse: “Un momento, Signor Branham, lei e sua moglie siete uno.”
Le dissi: “Non in quel modo.”
Ella disse: “Vuol ripetere per favore?”
Così io le dissi: “Mi vede lei ora?”
Ella rispose: “Sì.”
Io le dissi: “Vede lei mia moglie?”
Ella disse: “No.”
Io dissi: “Allora tale unione è di un tipo diverso, giacché Egli disse: Quando voi vedete Me, voi vedete il Padre.”
Il profeta disse che in sulla sera vi sarà luce! Nel cantico è scritto:
“In sulla sera vi sarà luce,
Di certo troverai il sentiero che conduce alla gloria, La via dell’acqua, questa è la luce d’oggi, Seppellito nel prezioso Nome di Gesù.
Giovani e vecchi, ravvedetevi da tutti i vostri peccati, Allora lo Spirito Santo di certo entrerà. La luce della sera è venuta-Essa è il fatto che Dio e Cristo sono uno.”
Non molto tempo fa stavo parlando con un Rabbino Giudeo. Egli mi disse: “Voi Gentili non potete tagliare Dio in tre pezzi, e poi darLo a un Giudeo. Noi a riguardo ne sappiamo di più.”
Io gli dissi: “Questo è giusto, Rabbino, noi non tagliamo Dio in tre pezzi. Tu credi ai profeti, nevvero?”
Egli disse: “Certo che lo credo!”
“Credi tu Isaia 9:5?”
“Sì!”
“Di chi stava parlando il profeta?”
“Del Messia!”
Io gli dissi: “Quale relazione avrà il Messia con Dio?”
Egli disse: “Egli sarà Dio!”
Io dissi: “Ciò è giusto.” Amen!
Voi non potete fare Dio in tre persone o in tre parti. Non potete dire ad un Giudeo che v’è un Padre, e un Figlio, ed uno Spirito Santo. Egli vi direbbe subito da dove venne quella idea. I Giudei sanno che questo credo fu stabilito al Concilio di Nicea. Non c’è da stupirsi se essi ci disprezzano quali pagani!
Noi parliamo circa un Dio che non cambia. Anche i Giudei lo credono. Però la chiesa cambiò il suo immutabile Dio da UNO a TRE. Ma sul far della sera la luce sta ritornando! Com’è sorprendente che questa verità sia ritornata proprio nel tempo in cui i Giudei stanno ritornando in Palestina! Dio e Cristo sono UNO. Questo Gesù è ENTRAMBI, SIGNORE E CRISTO.
Giovanni aveva la rivelazione, e la Rivelazione era GESÙ, ed Egli Stesso si è dato a conoscere a noi proprio qui nella Scrittura-“IO SONO Colui Che Era, Colui Che È, e Che Viene, l’Onnipotente. Amen.”
Se la rivelazione è lontana da te, allora guarda in alto e cerca Dio a riguardo. Questa è la sola maniera tramite la quale tu possa ottenerla. Una rivelazione deve venire da Dio. Essa non proviene mai da naturali talenti umani, bensì tramite conferimento Spirituale. Tu potresti perfino memorizzare la Scrittura, e benché ciò sia meraviglioso, questo non può darla! Essa deve essere una rivelazione da Dio. È detto nella Parola che, nessun uomo può dire che Gesù è il Cristo, se non per mezzo dello Spirito Santo. Tu devi ricevere lo Spirito Santo ed allora, e soltanto allora, lo Spirito Santo può darti la rivelazione che Gesù è il Cristo: Dio, l’Unto.
Nessun uomo conosce le cose di Dio, salvo lo Spirito di Dio e colui al quale lo Spirito di Dio le rivela. Noi abbiamo bisogno di chiedere a Dio la rivelazione più che ogni altra cosa al mondo. Noi abbiamo accettato la Bibbia, abbiamo accettato le sue grandi verità, però Essa non è reale per molte persone perché non c’è la rivelazione tramite lo Spirito. La Parola non è stata vivificata! Nella 2a Cor. 5:21, la Bibbia dice che noi siamo divenuti la giustizia di Dio tramite la nostra unione con Gesù Cristo. Avete afferrato questo? Essa dice che tramite l’essere IN CRISTO, NOI SIAMO LA VERA GIUSTIZIA DI DIO STESSO. Essa dice che Lui (Gesù) divenne PECCATO per noi. Essa non dice che Lui divenne peccatore, ma che divenne PECCATO per noi affinché tramite la nostra unione con Lui noi potessimo divenire la GIUSTIZIA di Dio. Se noi accettiamo il fatto (e lo dobbiamo) che Egli divenne letteralmente PECCATO per noi, tramite la Sua sostituzione per noi, allora noi dobbiamo anche accettare il fatto che noi, tramite la nostra unione con Lui, siamo divenuti la STESSA GIUSTIZIA di Dio. Rigettare l’uno significa rigettare anche l’altro. Accettare l’uno vuol dire accettare anche l’altro. Ora, noi sappiamo che questo lo dice la Bibbia. Questo non può essere negato. Però la rivelazione di questo è mancante! Per la maggioranza dei figliuoli di Dio, questo non è reale. Esso è solo un bel versetto Biblico. Però abbiamo bisogno che per noi questo diventi VIVENTE. Per questo ci vuole la rivelazione.
Permettetemi che qui io metta qualcosa che vi stupirà e potrà esservi di aiuto. È difficile trovare uno studioso che non creda che il Nuovo Testamento fosse originariamente in lingua Greca. Tutti i nostri grandi studiosi Biblici hanno detto che Dio diede al mondo tre grandi nazioni, con tre grandi contributi per la causa del Vangelo. Egli diede i Greci i quali dettero una lingua universale. Egli ci diede i Giudei i quali ci recarono la vera religione e la vera conoscenza di Dio tramite il Salvatore. Egli ci diede i Romani i quali ci lasciarono un impero unito con leggi, ed un grande sistema stradale. Per cui noi abbiamo: una vera religione, una lingua per esprimerla a molti altri popoli, e il governo e le strade per diffonderla fisicamente. E, storicamente parlando, questo sembra essere veramente esatto. Oggi, i nostri studiosi di Greco, dicono che la lingua Greca dei giorni Biblici è così perfetta ed esatta tanto che, se uno studente di Greco è erudito ed accurato grammaticalmente, egli può sapere con esattezza ciò che insegna la Parola del Nuovo Testamento. Ma, non è questa solo una teoria? È questo vero? Non è forse vero che ogni noto studioso di Greco di una denominazione, dibatte con un altro studioso di un’altra denominazione, e non è forse che i loro argomenti sono basati su identici vocaboli Greci ed identiche regole della grammatica? Certo che è così! Perfino l’addietro, nell’Epoca Pergamiana, proprio prima del Concilio di Nicea del 325, vi furono due grandi studiosi, Ario e Anastasio, i quali si diedero battaglia nel campo dottrinale per una parola Greca. Il loro dibattito divenne così intenso e così mondiale, tanto che gli storici dicono che il mondo fu diviso a causa di un dittongo (il suono di due vocali in una stessa sillaba). Ora, se il Greco è così perfetto, e quindi ordinato da Dio, perché dunque vi fu una tale disputa? Certo, Dio non intendeva mica che tutti noi conoscessimo il Greco? Proprio ancora oggi, noi stiamo argomentando in merito al Greco. Prendete ad esempio il libro del Dr. McCrossan: “La Chiesa di Cristo Paralizzata dai raggi X.” In esso egli vi descrive numerose citazioni uscite da noti grammatici Greci e, a sua propria soddisfazione, prova che le immutevoli regole della grammatica Greca provano in definitiva che la Bibbia insegna che un uomo è battezzato con lo Spirito Santo successivamente alla nuova nascita. Egli inoltre afferma chiaramente che le donne (non) possono prendere possesso del pulpito, poiché la parola profetizzare significa predicare. Però, è egli riuscito a convincere altri studiosi di Greco che sono bravi quanto lui? Giammai! Tutto ciò che avete da fare è di leggere quel che dicono gli studiosi di opposta opinione, e di prestare orecchio alle loro citazioni.
Ora, non solo quel che ho detto è vero, ma facciamo un passo in avanti. Oggi noi abbiamo alcuni studiosi, i quali insistono nell’affermare che i manoscritti originali erano scritti in Aramaico, la quale fu la lingua di Gesù e della gente del Suo giorno. Da loro è sostenuto che la gente di allora non parlava né scriveva Greco, come d’altronde comunemente si suppone. Ed il fatto è che su questo i nostri storici sono divisi! Per esempio, il Dr. Schonfield, uno studioso molto quotato, a sua soddisfazione personale ha dimostrato, previe ricerche, che il Nuovo Testamento fu scritto nella lingua nativa della gente che parlava il Greco di quel giorno. Per il suo credo, egli espone un bell’esempio basato sui vari documenti a sua disposizione. Ma, dall’altra parte, noi abbiamo un altro rinomato studioso, il Dr. Lamsa, il quale è convinto che il Nuovo Testamento fu scritto in Aramaico, ed egli si basa niente meno che sul brillante storico Toynbee, per sostenere la sua tesi che l’Aramaico, e NON IL GRECO, era la lingua della gente; per cui sembra possibile che il Nuovo Testamento sia stato scritto dapprima in Aramaico.
Comunque sia, prima che noi ci preoccupiamo troppo in merito, leggiamo entrambe le versioni: quella di King James e la traduzione del Dr. Lamsa. A nostra soddisfazione, troviamo in entrambe che le parole sono straordinariamente simili, così che non vi è alcuna differenza nel contenuto o nella dottrina. Noi possiamo dunque concludere che Dio ha permesso la scoperta di questi nuovi manoscritti e recenti pubblicazioni di scritture già conosciute, per mostrarci e provarci l’autenticità di quelle che già avevamo. E noi troviamo che benché i traduttori si combattano l’un l’altro, non così però le Scritture.
Voi ora potete vedere che non potete stabilire l’interpretazione sulla profonda conoscenza che quegli studiosi hanno della lingua in cui è scritta la Bibbia. Però se tu questo non puoi ancora vederlo, è perché la tua mente è velata dalla tradizione. Qui c’è un’ultima illustrazione. Nessuno può dubitare che gli Scribi, i Farisei, ed i grandi studiosi dell’anno 33 d.C., non conoscessero le precise regole di grammatica e l’esatto significato delle parole con le quali era stato scritto l’Antico Testamento; eppure, nonostante la loro superba conoscenza, essi mancarono completamente la rivelazione circa la Parola di Dio promessa e manifestata nel Figlio! Nonostante Egli fosse mostrato dalla Genesi fino a Malachia, con interi capitoli dedicati a Lui ed al Suo ministero, ciononostante, eccetto per quei pochi che furono illuminati dallo Spirito, essi Lo mancarono completamente.
Noi ora arriviamo ad una conclusione, conclusione che abbiamo già trovato nella Parola. Per quanto sinceri possiamo essere, fin tanto che noi crediamo nel cercare di trovare i più vecchi e migliori manoscritti onde ottenere il miglior racconto possibile della Parola, tramite lo studio e la comparazione delle Scritture, noi di Essa non afferreremo mai il vero significato. PER SCOPRIRE CIÒ, CI VUOLE LA RIVELAZIONE DA DIO! QUESTO È CIÒ CHE DISSE ESATTAMENTE PAOLO: “NOI NE PARLIAMO, NON CON PAROLE INSEGNATE DALLA SAPIENZA UMANA, MA INSEGNATE DALLO SPIRITO SANTO.” 1a Cor.2:13. La vera rivelazione è Dio che interpreta la Sua stessa Parola tramite la conferma di ciò che è promesso.
Ora, che nessuno sia sviato per via di ciò che ho detto, e pensi che io non creda nell’accuratezza della Parola come ce l’abbiamo ora. Io credo che questa Bibbia è accurata. Quando Gesù era sulla terra autenticò completamente l’intero Antico Testamento, ed esso fu compilato esattamente come lo fu il nostro Nuovo Testamento. Non fate errori a riguardo: ancora oggi noi abbiamo l’infallibile Parola di Dio e nessun uomo oserebbe togliere od aggiungere qualcosa ad Essa. Ma noi abbiamo bisogno dello stesso Spirito che l’ha data, affinché Essa ci sia insegnata.
Oh, come abbiamo bisogno della rivelazione tramite lo Spirito! Noi non abbiamo bisogno di una nuova Bibbia, non abbiamo bisogno di una nuova traduzione, sebbene alcune siano molto buone e io non sono contro ad esse; MA NOI ABBIAMO BISOGNO DELLA RIVELAZIONE DELLO SPIRITO! E, grazie a Dio, noi possiamo avere ciò che abbisogniamo, poiché Dio vuole rivelarci la Sua Parola tramite il Suo Spirito.
Possa Iddio cominciare tramite il Suo Spirito a darci continuamente vita ed una efficace rivelazione! Oh, se la chiesa potesse soltanto avere una fresca rivelazione e tramite essa divenire la Parola vivente manifestata, allora noi faremmo opere maggiori e glorificheremmo Dio, il nostro Padre che è nel cielo!
LIBERATI DAL PECCATO
Ap. 1:5: “A Lui, Che ci ha amati, e ci ha lavati dai nostri peccati nel Suo sangue.” La parola “lavati” significa in realtà “liberati”-“Liberati dai nostri peccati nel Suo sangue.” Non è questo meraviglioso? Ma siete voi spirituali? L’avete afferrato? Fu il Suo PROPRIO sangue che ci ha completamente liberati dai nostri peccati! Esso non fu sangue umano. Esso fu il sangue di Dio! Pietro lo chiamò il sangue di Cristo. Paolo lo chiamò il sangue del Signore, ed il sangue di Gesù. Non tre persone, ma UNA persona! Ecco qui di nuovo quella rivelazione: UN SOLO Dio. Quell’Onnipotente Geova-Dio venne giù e fece per Se stesso un corpo tramite la nascita verginale, e prese dimora in esso, affinché fosse il sangue di Dio a liberarci (liberati interamente) dai nostri peccati e presentarci poi al Suo cospetto senza macchia e con gioia grande e ineffabile.
Vorreste avere un tipo dall’Antico Testamento? Allora rechiamoci nel Giardino dell’Eden. Allorquando in gloria giunse la prima notizia che il figlio, Adamo, si era perso, forse che Dio inviò un angelo? Inviò Egli forse un figlio? Mandò Egli forse qualcun altro simile a noi? No, venne Egli STESSO per redimere quel figlio perduto! Alleluia! Dio non affidò a nessun altro il Suo piano di salvezza. Egli ebbe fiducia soltanto in Se stesso. Dio si fece carne e abitò fra di noi, riconciliandoci così a Se stesso. Noi siamo salvati tramite il “sangue di Dio!” L’Eterno Iddio abitò in un corpo mortale, in modo da portare via il peccato. Egli divenne l’Agnello in modo da versare il Suo sangue e con esso oltrepassare la cortina.
Considera questo. Dato che si tratta del sangue di Dio, esso è sangue perfetto; e se questo sangue perfetto ci libera dal potere e dalla schiavitù e sozzura del peccato, allora la liberazione è perfetta e completa. Perciò non vi è più alcuna condanna. “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è Colui che li giustifica (ci dichiara giusti). Chi è colui che li condannerà? Cristo è Colui che è morto...” Rom. 8:33-34. Ecco qui: la Sua morte ci diede il sangue. Il sangue ci ha liberati. Ora dunque non c’è più alcuna condanna! Come potrebbe esserci? Non v’è più nulla da condannare, poiché il sangue ci ha liberati dal peccato! Noi siamo liberi, senza colpa! Non dare ascolto all’uomo, dai ascolto alla Parola. Tu sei liberato tramite il sangue.
Ora, non lasciarti legare di nuovo tramite tradizioni e credi ed organizzazioni. Non lasciarti forviare dando ascolto a coloro che negano la potenza della Parola e negano che Gesù salva, guarisce, e riempie con lo Spirito Santo e potenza. Voi siete gli uomini liberi di Dio, liberati tramite il Suo proprio sangue. Se tenete la vostra fede ancora attaccata ai credi e denominazioni, allora ciò è di certo l’evidenza che avete perduto la vostra fede nella Parola.
RE E SACERDOTI
Ap. 1:6: “E ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre Suo, a Lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen.”
“Egli ci ha fatti!” Oh! Vi sono certe verità che noi abbiamo bisogno di enfatizzare. Questa ne è una. EGLI! EGLI CI HA FATTI! La salvezza è opera Sua. La salvezza è del Signore. Tutto per grazia! Egli ci ha redenti per uno scopo. Egli ci ha comprati per uno scopo. Noi siamo re; re spirituali. Oh! Noi saremo re sulla terra con Lui, quando Egli si sederà sul Suo trono. Però ora noi siamo dei re spirituali e regniamo sopra un regno spirituale. In Rom. 5:17 è detto: “Infatti, se per la trasgressione di quell’uno solo la morte ha regnato a causa di quell’uno, molto di più coloro che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell’uno, che è Gesù Cristo.” E in Col. 1:13: “Poiché Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno (regnare) del Suo amato Figlio.” Proprio ora noi regniamo con Cristo, avendo il dominio sul peccato, sul mondo, sulla carne, e sul diavolo. Manifestando la Sua lode e gloria, manifestando LUI STESSO, poiché è Cristo in noi, che opera tutto secondo il Suo beneplacito. Sì, è vero, già ora noi siamo seduti nei luoghi celesti in Cristo Gesù!
“E ci ha fatti sacerdoti.” Sì, sacerdoti per Lui, offrendo le lodi spirituali di labbra santificate. Spendendo la nostra vita come un sacrificio a Lui gradevole. Adorando Lui in Spirito e in verità. Intercedendo e supplicando. Sacerdoti e re per il nostro Dio! Non c’è da meravigliarsi se il mondo non si rivolge a noi, e noi siamo un popolo peculiare, zelante per le buone opere. Noi siamo stati ricreati in Lui, per essere figli simili al nostro Padre.
IL DIO CHE VIENE
Ap. 1:7: “Ecco, Egli viene con le nuvole e ogni occhio Lo vedrà, anche quelli che Lo hanno trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per Lui. Sì, Amen.”
Egli sta per venire. È Gesù che sta per venire! È Dio che sta per venire! È il Profeta che sta per venire! È il Sacerdote e Re che sta per venire! È il TUTTO in TUTTO che sta per venire! Sì, Signore Gesù, vieni presto. Amen.
Egli sta per venire. Egli viene nelle nuvole; nuvole di gloria, come quando Egli fu visto sul Monte della Trasfigurazione, e le Sue vesti divennero sfolgoranti mentre la potenza di Dio Lo avvolgeva. Ed OGNI occhio LO vedrà! Questo significa che questo non è il Rapimento. Poiché questo avverrà quando Egli viene per prendere il Suo giusto posto quale Sovrano Mondiale. Questo avverrà quando faranno cordoglio tutti coloro i quali Lo hanno trafitto con i loro credi, e denominazioni, e dottrine, e tutta la gente si lamenterà terrorizzata a motivo di Lui Che è la Parola.
Questa è la storia rivelata in Zac. 12:9-14. Zaccaria profetizzò questo circa 2500 anni fa. Essa sta per realizzarsi. Ascoltate! “E in quel giorno avverrà che io avrò cura di distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme. E spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; ed essi riguarderanno a Me, a Colui ch’essi hanno trafitto...” Ora, quando ritornerà il Vangelo ai Giudei? Quando il giorno dei Gentili è finito! Il Vangelo è pronto per ritornare ai Giudei. Oh, se potessi dirvi qualcosa che sta per accadere proprio in questo nostro giorno! Questa grande cosa che sta per accadere, ci porta su in Apocalisse 11, ove dice di quei due testimoni, quei due profeti, Mosé ed Elia, che riporteranno il Vangelo ai Giudei. Noi siamo in attesa di questo. Ogni cosa è in ordine. Come i Giudei portarono il messaggio ai Gentili, così pure i Gentili lo riporteranno indietro ai Giudei, e il Rapimento verrà.
Ora, ricordatevi ciò che abbiamo letto in Apocalisse e in Zaccaria. Entrambi avverranno proprio subito dopo la tribolazione. La chiesa dei Primogeniti però non andrà attraverso la tribolazione. Questo lo sappiamo. La Bibbia insegna questo.
Essa dice che in quel tempo Dio verserà il Suo Spirito sopra la casa d’Israele. Esso è il medesimo Spirito che, nel loro giorno, fu sparso sui Gentili. “Ed essi riguarderanno a Me, a Colui ch’essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e Lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito. In quel giorno vi sarà un gran lutto in Gerusalemme pari al lutto di Hadadrimmon nella valle di Meghiddon. E il paese farà cordoglio, ogni famiglia da sé; la famiglia della casa di Davide da sé, e le loro mogli da sé; la famiglia della casa di Nathan da sé, e le loro mogli da sé...” ed ognuno della casa da sé, quando Egli verrà nelle nuvole della gloria, alla Sua Seconda Venuta. Quei Giudei che Lo trafissero Lo vedranno, come è detto in un’altra Scrittura: “Dove hai ricevuto quelle ferite?” Ed Egli risponderà: “Nella casa dei Miei amici.” Non solo esso sarà un tempo di lamento per i Giudei che Lo hanno rigettato quale Messia, ma sarà un tempo di lamento pure per tutti quei Gentili rimasti, i quali Lo hanno rigettato quale il Salvatore di questo giorno.
Là vi sarà pianto e lamento! Le vergini addormentate si lamenteranno. Esse rappresentano la chiesa che rifiutò di mettere l’olio (simbolo dello Spirito Santo) nelle loro lampade (simbolo del corpo, o contenitore dell’olio), fino a che poi fu troppo tardi. Non è che esse non fossero brava gente. Esse erano vergini, e ciò significa che esse avevano un alto ordine morale. Però, esse non avevano olio nelle loro lampade, perciò furono buttate fuori ove era il pianto e lo stridore dei denti.
Tutto questo è simboleggiato in Genesi, al capitolo 45, ove Giuseppe incontrò i suoi fratelli in Egitto e si rivelò a loro. Gen. 45:1-7: “Allora Giuseppe non poté più contenersi dinanzi a tutti gli astanti, e gridò: ‘Fate uscire tutti dalla mia presenza!” E nessuno rimase con Giuseppe quando egli si dié a conoscere ai suoi fratelli. E alzò la voce piangendo; gli Egiziani lo udirono e l’udì la casa di Faraone. E Giuseppe disse ai suoi fratelli: ‘Io sono Giuseppe; mio padre vive egli tuttora?’ Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere perché erano sbigottiti alla sua presenza. E Giuseppe disse ai suoi fratelli: ‘Deh, avvicinatevi a me!’ Quelli s’avvicinarono, ed egli disse: ‘Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fossi menato in Egitto. Ma ora non vi contristate, né vi dolga di avermi venduto perch’io fossi menato qua; poiché Iddio mi ha mandato innanzi a voi per conservarvi in vita. Infatti, sono due anni che la carestia è nel paese; e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sarà né aratura, né mèsse. Ma Dio mi ha mandato dinanzi a voi, perché sia conservato di voi un resto sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione.’”
Ora, non combacia questo proprio meravigliosamente con Zac. 12? Mettendo i due insieme, noi siamo costretti ad afferrarlo esattamente.
Quando Giuseppe era molto giovane, egli fu odiato dai suoi fratelli. Perché fu egli odiato dai suoi fratelli? Fu perché egli era Spirituale. Egli non poteva farci niente se vedeva quelle visioni, neppure poteva farci niente se sognava sogni e l’interpretava. Questo era in lui. Egli non poteva manifestare altro che quello che era in lui! Perciò, quando i suoi fratelli lo odiavano, ciò fu senza una ragione. Però egli era il prediletto di suo padre! Suo padre era un profeta, e comprese. Questo rende una perfetta figura di Cristo. Dio il Padre amò il Figlio, ma i fratelli (Scribi e Farisei) Lo odiarono, poiché Egli poteva guarire gli ammalati, fare miracoli e predire il futuro, vedere visioni e interpretarle. Ciò non avrebbe dovuto essere una cagione per odiarLo, eppure essi lo fecero e, come i fratelli di Giuseppe, essi Lo odiarono senza una ragione.
Ora, ricordatevi come quei figli di Giacobbe trattarono Giuseppe. Essi lo gettarono in una cisterna. Essi presero la sua tunica di vari colori, che il padre gli aveva dato, e l’intinsero nel sangue per far sì che suo padre pensasse che il ragazzo fosse stato ucciso da qualche bestia. Essi lo vendettero ad alcuni mercanti di schiavi, i quali lo portarono in Egitto, e lì egli fu rivenduto ad un generale. La moglie di questo generale l’imprigionò ingiustamente ma, dopo un certo tempo, la sua abilità quale un profeta lo portò all’attenzione di Faraone, ed egli fu elevato fino alla destra di Faraone, e con tale autorità che nessuno poteva accostarsi a Faraone senza passare prima da Giuseppe.
Ora, esaminiamo la vita di Giuseppe mentre egli era in Egitto, poiché è qui che noi lo vediamo quale una perfetta figura di Cristo. Mentre egli era nella casa del generale, egli fu accusato falsamente, punito e imprigionato senza ragione; proprio come essi fecero a Gesù. Là, nella prigione, egli interpretò il sogno del coppiere e del panettiere, i quali erano prigionieri insieme a lui. Il coppiere fu graziato e restò in vita, mentre l’altro fu condannato a morte. Cristo fu imprigionato sulla croce, abbandonato da Dio e dall’uomo. D’ambo i lati Egli aveva un ladrone-uno morì, spiritualmente; mentre all’altro fu concessa la vita. E, notate, quando Gesù venne messo giù dalla croce, Egli fu elevato in cielo e siede ora alla destra del Grande Spirito di Geova; e nessun uomo può venire a Dio se non tramite Lui. Vi è UN SOLO mediatore fra Dio e gli uomini; e Lui è tutto quello di cui tu hai bisogno! Non ci sono Marie né santi, ma soltanto Gesù.
Continuando con questo tipo che noi troviamo in Giuseppe, notate come prosperò ogni cosa che egli fece in Egitto. Il suo primo lavoro con il generale prosperò. Perfino la prigione prosperò! Quando Gesù ritornerà, il deserto fiorirà come una rosa. Egli è il “Figlio della Prosperità.” Come nessuna epoca fu così prosperosa quanto quella sotto Giuseppe, così su questa terra verrà un tempo con una tale benedizione quale il mondo non ha mai conosciuto. Ognuno di noi potrà sedersi sotto al proprio albero di fico, e riderà e gioirà, e vivrà per sempre nella Sua presenza. Nella Sua presenza c’è la pienezza della gioia, e nella Sua destra vi sono piaceri eterni. Lode a Dio!
Ora notate che, ovunque Giuseppe andasse, essi suonavano la tromba per annunciare il suo arrivo. La gente gridava: “Inginocchiatevi davanti a Giuseppe!” Non importa quello che un uomo stesse facendo, quando squillava quella tromba, egli piegava il suo ginocchio. Forse egli si trovava sulla strada intento a vendere qualcosa e stava prendendo i suoi soldi, quando quella tromba suonava, egli doveva fermarsi e piegare il ginocchio. Anche se egli era un attore, egli doveva fermare la sua commedia e piegare il ginocchio a Giuseppe, quando lo squillo della tromba annunciava la sua presenza. Ed uno di questi giorni, quando la tromba di Dio suonerà, ogni cosa si fermerà; i morti in Cristo risusciteranno e spunterà un mattino eterno di luce e di bellezza. Allora ogni cosa piegherà il suo ginocchio, poiché sta scritto: “Perciò anche Dio Lo ha sovranamente innalzato, e Gli ha dato un Nome che è al disopra di ogni nome, affinché nel Nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” Fil. 2:9-11.
Ma, notate un’altra gloriosa rivelazione in questa figura di Giuseppe. A Giuseppe, mentre era in Egitto, fu data una sposa Gentile e, tramite ella, egli ricevette una famiglia di due figli: Efraim e Manasse. Giuseppe chiese a suo padre di benedire i due ragazzi. Egli li mise davanti a Giacobbe in modo che Manasse, il primogenito, fosse alla destra di Giacobbe, ed Efraim alla sua sinistra. Ma mentre Giacobbe stava per benedirli, egli incrociò le mani sì che la mano destra cadde sopra il più giovane. Giuseppe gridò: “Non così padre mio, il primogenito è quello alla tua destra!” Ma Giacobbe disse: “Dio ha incrociato le mie mani.” Qui, in simbolo, noi vediamo che la benedizione, la quale apparteneva al primogenito (il Giudeo), fu data al più giovane (al Gentile) tramite la croce (le mani incrociate) del Signore Gesù Cristo. La benedizione viene attraverso la croce! Gal. 3:13-14: “Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi, poiché sta scritto: ‘Maledetto chiunque è appeso al legno,’ affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai Gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.” Tramite la croce, la benedizione di Abrahamo venne ai Gentili. I Giudei rigettarono la croce; perciò, Gesù si prese una sposa Gentile.
Ritorniamo ora indietro, alla storia di Giuseppe che incontra i suoi fratelli. Voi ricorderete che i fratelli non vennero tutti. Giuseppe sapeva questo e così insistette che tutti si presentassero davanti a lui, altrimenti egli non si sarebbe fatto riconoscere da loro. Finalmente, essi condussero colui che mancava: il piccolo Beniamino. Era appunto il piccolo Beniamino il totale fratello di Giuseppe, e questo infiammò la sua anima. E quando il nostro Giuseppe, cioè Gesù, verrà al popolo che ha osservato i comandamenti di Dio e che è ritornato in Palestina, la Sua anima s’infiammerà. Il piccolo Beniamino raffigura i centoquarantaquattromila Israeliti, i quali sono ritornati in Palestina da tutte le parti della terra, per la loro redenzione. Essi staranno là, pronti per riceverLo, Colui che, conoscendoLo bene, è Vita eterna. Essi diranno: “Questo è il Nostro Dio, per il Quale abbiamo atteso!” Allora essi vedranno Colui Che essi hanno trafitto. Ed essi grideranno di sgomento: “Da dove provengono queste terribili ferite? Come è avvenuto?” Ed essi faranno cordoglio e piangeranno, ogni famiglia a sé, ognuno a sé nella sua sofferente agonia.
Ora, dove sarà la Chiesa Gentile mentre Gesù darà a conoscere Se stesso ai Suoi fratelli? Ricordatevi, la sposa di Giuseppe era all’interno del palazzo coi due figliuoli, poiché Giuseppe aveva comandato: “Che ognuno vada via da me; metteteli tutti fuori dalla mia presenza!” Così la sposa Gentile era nascosta nel palazzo di Giuseppe. Dove andrà la Chiesa Gentile al momento del rapimento? Nel palazzo! La sposa sarà tolta via dalla terra. Ella sarà rapita su prima della grande tribolazione, per incontrare nell’aria il suo Signore. Mentre per tre anni e mezzo sarà versata la meritata collera di Dio, ella sarà alla grande Cena delle Nozze dell’Agnello. Poi Egli ritornerà, lasciando la Sua sposa nella “casa di Suo Padre,” mentre Egli si darà a conoscere ai Suoi fratelli. Proprio in quello stesso tempo, il patto anticristo che i Giudei hanno fatto con Roma, sarà infranto. Allora Roma ed i suoi alleati manderanno le loro truppe per distruggere tutti i Giudei che temono Dio, e che dimorano nella Parola. Ma mentre essi vanno verso la città per distruggerla, ecco apparire nei cieli il segno della venuta del Figlio dell’Uomo coi Suoi potenti eserciti, per distruggere coloro che hanno rovinato la terra. Così, sconfitto il nemico, Gesù allora verrà e presenterà Se stesso ai centoquarantaquattromila. Avendo visto le Sue potenti azioni di salvezza, essi conosceranno la Sua potenza. Ma vedendo pure le Sue ferite e sapendo che essi Lo avevano rigettato fino a quel momento, questo farà sì che essi piangeranno di terribile paura ed angoscia, proprio come fecero i loro vecchi fratelli quando stettero davanti a Giuseppe, temendo grandemente di poter essere uccisi. Ma come disse Giuseppe: “Non vi contristate. È tutto a posto. In tutto questo c’era Dio. Egli ha fatto questo per preservare la vita!” Così anche Gesù parlerà a loro di pace e d’amore.
Perché i Giudei rigettarono Gesù? In tutto questo c’era Dio. Questa era l’unica maniera con la quale Egli poteva portare fuori la sposa Gentile. Egli morì sulla croce onde preservare la vita della Chiesa Gentile.
Ora, questi centoquarantaquattromila non sono nella sposa. In Ap. 14:4 essi sono chiamati vergini, e seguono l’Agnello ovunque Egli vada. Il fatto che essi non si sono contaminati con donne, mostra che essi sono eunuchi (Mat. 19:12). Gli eunuchi erano i custodi delle camere nuziali. Essi erano inservienti. Notate come essi non siedono sul trono, ma sono davanti al trono. No, essi non sono nella sposa, però saranno nel glorioso regno milleniale.
Noi allora vediamo che, quando questi ultimi Israeliti si saranno uniti in amore col Signore, ed il nemico sarà stato distrutto, Dio allora preparerà il Suo monte santo, il Suo nuovo Giardino di Eden, per la sposa e per gli inservienti Suoi e di lei, per i mille anni di luna di miele sulla terra. Come Adamo ed Eva furono nel giardino e non finirono i mille anni, ora Gesù, il nostro ultimo Adamo, e la Sua Eva (la Vera Chiesa), adempiranno tutto il piano di Dio.
Oh, come la Bibbia ripete se stessa! La scena di Giuseppe e dei suoi fratelli sta per essere ripetuta, poiché presto Gesù sta per venire.
E, mentre noi lasciamo questa figura di Giuseppe, c’è ancora una cosa su cui vorrei attirare la vostra attenzione riguardo a questo tempo della fine. Voi ricorderete che mentre Giuseppe stava davanti ai suoi fratelli, quando Beniamino non era ancora con loro, egli parlò tramite un interprete, sebbene egli conoscesse bene l’Ebraico. Egli parlò ai suoi fratelli in un’altra lingua. Sapevate che la prima Epoca Gentile (l’Epoca di Babilonia, cioè la testa d’oro) finì con un messaggio in lingue scritto sul muro? E questa epoca finirà allo stesso modo. L’abbondanza di lingue in questo giorno è un’ulteriore prova che i Tempi dei Gentili sono passati, e che Dio si sta rivolgendo ad Israele.
Egli viene presto! L’Alfa e L’Omega, il Profeta, Sacerdote e Re, il Tutto in Tutto, il Signore Iddio degli Eserciti, sta per venire presto. Sì, Signore Gesù, l’Unico ed il Solo Vero Dio, vieni presto!