giovedì 17 gennaio 2008

CAPITOLO 4: L'EPOCA DELLA CHIESA SMIRNEANA

Apocalisse 2:8-11
“E all’angelo della chiesa in Smirne scrivi: Queste cose dice il Primo e l’Ultimo, Che morì e tornò in vita.
Io conosco le tue opere, la tua tribolazione e la tua povertà (tuttavia tu sei ricco), e la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.
Non temere ciò che dovrai soffrire; ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione per mettervi alla prova, e voi avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: chi vince non sarà certamente colpito dalla seconda morte.”
INTRODUZIONE
Allo scopo di rinfrescarvi la memoria, vorrei di nuovo dare enfasi sul come siamo arrivati a trovare i nomi dei messaggeri delle varie epoche. Nella Sua sovrana volontà, Dio ha fatto in modo che la storia della chiesa del Nuovo Testamento non andasse perduta, così come Egli fece pure che la storia d’Israele non andasse persa, mettendola nella Bibbia e confermandola anche tramite i numerosi rotoli contenuti in vasi di terra, ed altri documenti manoscritti che gli archeologi hanno scoperto ed interpretato. In realtà, noi abbiamo un corrente commentario della storia Biblica, dalla prima pagina fino all’attuale periodo. Così, tramite la lettura della storia, noi possiamo scoprire quale uomo o quali uomini, nelle varie epoche, furono i più vicini al modello originale di Dio cioè, all’Apostolo Paolo. Coloro che Dio usò per ricondurre il Suo popolo alla Parola di verità, saranno coloro che esamineremo. Fra di loro dunque, deve essercene uno che in ogni epoca risalta più chiaramente quale il più vicino al modello ed alla potenza della Parola. Quel tale dovrebbe essere il messaggero. Le epoche sono state trovate anche tramite uno studio della storia. Avete solo bisogno di leggere le epoche come sono riportate in Apocalisse, per vedere che tutto coincide perfettamente con la storia, come d’altronde CIÒ DEVE ESSERE. Dunque, dato che le epoche della chiesa sono state predette da Dio, rivelando pure le loro esatte condizioni, ecco che, per necessità, la storia che ne segue dovrà essere come la dichiara la Bibbia. È così semplice!—però questa semplicità è la chiave della Parola. Ora, in tutto ciò, io non sono stato semplicemente uno studioso od uno storico, ma ho cercato di essere un uomo Spirituale, e fu solo dietro definita approvazione dello Spirito di Dio che io scelsi gli uomini che ho scelto. Com’è vero che Dio conosce il mio cuore, questa è la verità.
IL MESSAGGERO
Facendo uso della nostra regola dataci da Dio per la scelta del messaggero per ciascuna epoca, senza esitare noi dichiariamo che Ireneo fu elevato dal Signore a tale posizione. Egli fu il discepolo di quel grande e santo guerriero della fede: Policarpo. E, senza alcun dubbio, sedendo egli ai piedi di quel grande uomo, egli imparò la grazia Cristiana che scorreva dalla sua vita consacrata, poiché Policarpo fu uno dei più celebri santi di tutte le epoche, se visto alla luce di una vita irreprensibile. Dalle vostre stesse letture, di certo vi ricorderete che Policarpo fu martirizzato. Troppo vecchio per fuggire, e uomo troppo sincero per permettere ad un altro di nasconderlo per poi magari dover portare la pena per averlo fatto, egli dette se stesso alla morte. Ma prima di farlo, chiese ed ottenne di poter pregare due ore per i suoi fratelli nel Signore, per il governatore, per i suoi nemici e per coloro che l’avevano catturato. Come i grandi santi di tutte le epoche, col desiderio di una migliore risurrezione, egli rimase irremovibile, rifiutando di rinnegare il Signore, e morì con la coscienza a posto. Egli fu messo su di un palo (a sua richiesta non fu nemmeno legato), ed il fuoco venne acceso. Ma il fuoco si allontanò dal suo corpo, rifiutandosi di toccarlo. Allora, visto ciò, i suoi persecutori lo trafissero con una spada. Fatto questo, dell’acqua uscì dal suo costato soffocando le fiamme. Il suo spirito fu realmente visto partire nella forma di una colomba bianca che uscì dal suo petto. Eppure, nonostante questa grande testimonianza, questo scolaro di Giovanni non militò affatto contro il sistema dei Nicolaiti, poiché egli stesso era piuttosto propenso verso l’organizzazione, non realizzando che il desiderio di comunione, e di ciò che appariva un buon piano per tutelare l’opera di Dio, in realtà non era altro che una trappola del nemico.
Questo però con Ireneo non avvenne. Egli fu attivamente contro ogni forma di organizzazione. Anche la storia della sua vita, nella quale egli servì il Signore, fu caratterizzata da molta manifestazione dello Spirito Santo; e la Parola venne insegnata con una straordinaria chiarezza ed in conformità ai suoi precetti originali. Le sue chiese in Francia erano conosciute per avere in mezzo ad esse i doni dello Spirito, poiché i santi parlavano in lingue, profetizzavano, risuscitavano i morti e guarivano gli ammalati tramite la preghiera della fede. Egli intravide il pericolo di ogni forma di fratellanza organizzata fra gli anziani, i pastori, ecc. Egli difese fermamente il principio circa una chiesa locale unita, ripiena dello Spirito e con la manifestazione dei doni. E Dio lo onorò, poiché la potenza di Dio veniva manifestata fra i santi.
Egli aveva pure una ben chiara comprensione della Deità. E, dato che egli fu discepolo di Policarpo, e questi a sua volta fu discepolo di San Giovanni, allora noi sappiamo per certo che su questo soggetto egli ebbe il più perfetto insegnamento possibile. Nel Vol. 1, pagina 412 del libro dei Padri Pre-Niceani, noi abbiamo questa sua dichiarazione circa la Deità: “Tutte le altre espressioni, parimenti, indicano il titolo di uno e medesimo essere: il Signore della Potenza, il Signore, il Padre di Tutti, Dio Onnipotente, l’Eccelso, il Creatore, l’Artefice, ed altri simili; questi non sono i nomi ed i titoli di una successione di esseri differenti, bensì di uno e del medesimo”. Egli indicò chiaramente che questi non sono altro che titoli, come lo sono: Rosa di Saron, Splendente Stella Mattutina, il più Bello fra Diecimila, ecc. Eppure non vi è che UN SOLO Dio. Il Suo Nome è Signore Gesù Cristo.
Così, tramite la sua stretta aderenza alla Parola, la sua meravigliosa comprensione della Scrittura, ed il riversarsi della potenza di Dio sul suo ministero, egli è la giusta scelta per l’epoca. È altrettanto pietoso constatare che le altre epoche non ebbero nei loro messaggeri un tale equilibrio di frutti, potenza, e direttiva dello Spirito Santo e della Parola.
SMIRNE
La città di Smirne era un po’ a nord di Efeso, sull’imboccatura del Golfo di Smirne. A motivo del suo ottimo porto, essa era un centro commerciale rinomato per le sue esportazioni. Essa si distingueva pure per le sue scuole di retorica, filosofia, medicina, scienze, e per i suoi bei edifici. Vi abitavano molti Giudei, i quali si opponevano aspramente alla Cristianità anche più di quanto lo facessero i Romani. Infatti, Policarpo, il primo vescovo di Smirne, fu martirizzato dai Giudei, ed è detto che i Giudei profanarono persino il loro giorno sacro (Sabato) per portare la legna destinata al suo rogo mortale.
La parola Smirne significa, “amaro,” giacché deriva dal vocabolo, mirra. La mirra serviva ad imbalsamare i morti. Così noi abbiamo trovato un duplice significato nel nome di questa epoca. Essa fu un’epoca amara, ripiena di morte. Le due viti all’interno dell’opera della chiesa, si allontanarono con sempre maggiore amarezza dalla vera vite, tendendo dalla parte della falsa. La morte non fu solo il seme della falsa vite, ma anche nella vera vite stava facendosi strada una paralisi ed un’impotenza, dovute al fatto che essi si erano già allontanati dall’inadulterata verità dei primi pochi anni dopo la Pentecoste; e nessun vero credente può esser forte e spiritualmente sano e vivente, se non per la sua conoscenza ed aderenza alla pura Parola di Dio, com’è visto dai molti esempi nell’Antico Testamento. L’organizzazione stava crescendo rapidamente, confermando e aumentando la morte dei membri, dato che la direzione dello Spirito Santo era stata messa da parte e la Parola era stata rimpiazzata da credi, dogmi, e riti escogitati dall’uomo.
Quando Israele entrò in alleanze illegali col mondo, ed ebbe comunione con esso tramite i matrimoni, venne finalmente il giorno in cui il mondo prese il sopravvento, e Babilonia condusse il popolo di Dio in schiavitù. Ora, quando essi andarono in cattività, essi vi andarono avendo un sacerdozio, un tempio e la Parola. Ma quando ritornarono, essi avevano dei rabbini, un ordine teologico di Farisei, una sinagoga, ed il Talmud. E quando venne Gesù, essi erano così corrotti che Egli li definì come il loro padre, il diavolo, e questo, nonostante il fatto che, secondo la carne, essi fossero figli di Abrahamo. In questa epoca noi vediamo che avviene la stessa cosa. Come dunque ‘tutto Israele’ non è Israele, ma solo un piccolo gruppo erano i veri Israeliti Spirituali, così pure, fino a che Egli non verrà per i Suoi, vi sarà sempre un piccolo gruppo di veri Cristiani; la sposa di Cristo.
In questa città vi erano due famosi templi. Uno era il tempio eretto per l’adorazione a Zeus, e l’altro era eretto a Cibele. Tra questi due templi, fu scoperta la più bella strada dei tempi antichi, chiamata: la Strada d’Oro. Per me ciò dimostra un’ulteriore infiltrazione del paganesimo che era già cominciato nella prima epoca, ma che si sapeva esistesse solo a Roma. L’unione dei due templi dedicati ad un dio e ad una dea, è il seme della Mariolatria nella quale Maria viene chiamata la madre di Dio e riceve onori, titoli e poteri, rendendola uguale a Gesù Cristo. La Strada d’Oro che li unisce, è una figura dell’avidità che fece sì che gli organizzatori Nicolaiti unissero Stato e chiesa, giacché essi conoscevano la ricchezza ed il potere che esso offriva loro. Come l’Epoca Efesina non fu che il luogo d’incubazione del seme per la tragica Epoca Pergamiana che era ancora nel futuro, così questa Epoca Smirneana ne fu la pioggia, il sole, ed il nutrimento che consolidò la vile corruzione che avrebbe confermato la chiesa nell’idolatria, la quale è fornicazione spirituale, e dalla quale essa non si sarebbe mai più rialzata. La morte stava infiltrando la sua radice, ramificandosi, e coloro che ne presero parte, presero parte all’amarezza ed alla morte.
Questa epoca durò dal 170 al 312 d.C.
IL SALUTO
Ap. 2:8: “Queste cose dice il Primo e l’Ultimo, Che morì e tornò in vita.”
“Il Primo e l’Ultimo, Che morì e tornò in vita.” Ora, queste non sono le parole di un uomo. Un semplice uomo (se potesse parlare dalla tomba) direbbe: “Io sono il primo e l’ultimo, che fui in vita e sono morto.” La prima cosa che capita ad un uomo è che egli nasce (è vivente), e l’ultima cosa che gli capita è che egli muore. Così, qui non sta parlando un uomo. Questa è Deità! L’uomo (Adamo) prese la vita e la mutò in morte. Ma quest’UOMO (Gesù) prese la morte e la mutò in vita. Adamo prese l’innocenza e la mutò in colpevolezza. Quest’Uno prese la colpa e la mutò in giustizia. Adamo prese il paradiso e lo mutò in un terribile e desolato deserto; ma quest’Uno sta per ritornare per mutare questa terra arida e distrutta, in un altro Eden. Adamo prese una vita di comunione e di gioia con Dio, e la mutò in un deserto di tenebre spirituali che produsse ogni sorta di peccato, decadenza morale, dolore, sofferenza, delusione e corruzione che guerreggiano nell’intimo dell’animo umano. Ma quest’Uno, dalla tragica morte e degradazione che riempì l’umanità, portò fuori una vita di giustizia e di bellezza, così che, come un tempo il peccato regnava a morte, così ora gli uomini tramite quest’Uno, Gesù Cristo, possono regnare nella giustizia; e indipendentemente da quale fosse l’offesa, benché essa fosse veramente terribile, ora il Suo dono è ancor più a vita eterna.
Ed eccoLo qui, che cammina in mezzo a coloro che Egli ha redenti, cioè: la Sua chiesa. E chi erano coloro che erano redenti? Non erano molti come Paolo, cioè assassini e corruttori? Non erano molti come il ladrone morente, briganti ed uccisori d’uomini? Però ora sono tutti trofei della Sua Grazia! Tutti riscattati dalla morte! Tutti resi VIVENTI in Cristo Gesù, il Signore.
Io mi chiedo se avete notato il saluto alla prima epoca, e poi notato quello a questa epoca. Metteteli semplicemente insieme. “Queste cose dice Colui che tiene le sette stelle nella Sua destra, e che cammina in mezzo alle chiese. Queste cose dice il Primo e l’Ultimo, che morì e tornò in vita.” Questa è una e la medesima persona. Ed Egli vuol farci sapere che la chiesa è Sua. Come il seme del frutto si trova nel mezzo del frutto, così è Lui, il Seme Reale, in mezzo alla chiesa. Come solo il seme ha vita in se stesso, così è Lui, quale autore della vita per la chiesa. Il Suo camminare significa: la Sua instancabile cura per essa. Egli è il Sommo Pastore che veglia sopra i Suoi. Questo è il Suo diritto, poiché Egli comprò quella chiesa col Suo proprio sangue. Quel sangue è il sangue di Dio. Colui che possiede quella chiesa è Dio, il vero Dio. Egli è il ‘Primo e l’Ultimo.’ Questo titolo implica eternità. Egli morì e tornò in vita. Egli pagò il prezzo, e perciò Egli solo è proprietario del tempio di Dio. Egli lo governa. In esso Egli è adorato. Egli si risente quando qualcuno vorrebbe scavalcare la Sua autorità e Signoria. Senza dubbio, è questa la ragione per cui in ciascuna epoca Egli introduce Se stesso quale Deità, per avvertire e confortare il popolo. Egli ammonisce la falsa vite, ma conforta la vera vite. Questo è l’UNICO VERO ONNIPOTENTE DIO. AscoltateLo, e vivrete!
CONDIZIONI DELL’EPOCA
Ap. 2:9: “Io conosco le tue opere, la tua tribolazione e la tua povertà (tuttavia tu sei ricco), e la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.”
La chiave per questa epoca è chiaramente la tribolazione. Se nella prima epoca vi fu tribolazione, in tutta questa seconda epoca è ora predetto un’acutizzarsi della tribolazione. Non c’è alcun dubbio nell’applicare le seguenti parole di Paolo a tutta la massa dei Cristiani, ovunque si trovassero nel mondo, ed in ogni epoca. Eb. 10:32-38: “Ora, ricordatevi dei giorni passati nei quali, dopo essere stati illuminati, avete sostenuto una grande lotta di sofferenza, talvolta esposti a oltraggi e tribolazioni, altre volte facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti avete anche sofferto con me nelle mie catene e avete accettato con gioia di essere spogliati dei vostri beni, sapendo di avere per voi dei beni migliori e permanenti nei cieli. Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso. ‘Ancora un brevissimo tempo, e Colui Che deve venire verrà e non tarderà. E il giusto vivrà per fede; ma se si tira indietro l’anima mia non lo gradisce.’”
Lo stesso associarsi della gente bene intenzionata col vero credente potrebbe, nonostante la loro gentilezza, recargli morte.
Ora, il Signore Iddio Onnipotente dice: “IO CONOSCO.” EccoLo qui che cammina in mezzo al Suo popolo. EccoLo qui, il Sommo Pastore del gregge. Ma, respinge Egli la persecuzione? Frena Egli la tribolazione? No, Egli non lo fa! Egli dice semplicemente: “IO CONOSCO la tua tribolazione—Io non sono affatto insensibile alle tue sofferenze”. Quale pietra d’inciampo è mai questa per così tanta gente! Come Israele, essi si chiedono se Dio realmente li ama. Come può Dio essere giusto ed amoroso, se Egli se ne sta in disparte, osservando il Suo popolo che soffre? Questo è ciò che essi si chiedono in Mal. 1:1-3: “Oracolo, Parola dell’Eterno, rivolta ad Israele per mezzo di Malachia. Io vi ho amati, dice l’Eterno; e voi dite: ‘In che ci hai Tu amati?’ Esaù non era egli fratello di Giacobbe? dice l’Eterno; e nondimeno Io ho amato Giacobbe ed ho odiato Esaù, ho fatto dei suoi monti una desolazione, ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto.” Vedete? Essi non potevano spiegarsi l’amore di Dio. Essi pensavano che amore significasse non dover soffrire. Essi pensavano che amore fosse come la cura che hanno i genitori per un bambino. Ma Dio disse che il Suo amore era amore “elettivo.” La prova del Suo amore è l’ELEZIONE—senza tener conto di ciò che accadde, il Suo amore fu veramente provato dal fatto che essi furono scelti a salvezza (giacché Dio ti ha scelto a salvezza tramite la santificazione dello Spirito e la fede della verità). Egli può destinarti alla morte, come Egli fece con Paolo. Egli può destinarti alla sofferenza, come Egli fece con Giobbe. Questa è la Sua prerogativa. Egli è sovrano. Ma tutto ciò è per uno scopo. Se Egli non avesse uno scopo, allora Egli sarebbe l’autore della frustrazione, e non della pace. Il Suo scopo è che, dopo che noi abbiamo sofferto per un tempo, possiamo essere resi perfetti, essere stabili, fortificati e raffermati. Come disse Giobbe: “Egli mette forza in noi.” (Giob. 23:6). Come vedete, Egli stesso soffrì. Egli imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì. Egli fu veramente reso perfetto proprio tramite le cose che Egli soffrì. Eb. 5:8-9: “Benché fosse Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì; e, reso perfetto, divenne autore di salvezza eterna per tutti coloro che Gli ubbidiscono”. In altre parole, il carattere stesso di Gesù fu reso perfetto tramite la sofferenza. E, secondo Paolo, Egli ha lasciato alla Sua chiesa una misura di sofferenza in modo che anche essi, tramite la loro fede in Dio, mentre soffrono per Lui, sarebbero giunti ad uno stato di perfezione. Perché Egli vuole questo? Giac. 1:2-4: “Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti”.
Perché Egli sta in disparte? La ragione è in Romani 8:17-18: “E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con Lui, per essere anche con Lui glorificati. Io ritengo infatti, che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi.” A meno che non soffriamo con Lui, non possiamo regnare con Lui. Per regnare tu devi soffrire! La ragione di questo sta nel fatto che, senza la sofferenza il carattere non viene mai formato. Il carattere è una VITTORIA, non un dono. Un uomo senza carattere non può regnare, poiché il potere senza carattere è Satanico. Invece potenza con carattere, è atto a governare. E siccome Egli vuole spartire con noi persino il Suo trono, come Egli ha vinto e si è seduto sul trono di Suo Padre, su questa stessa base, anche noi dobbiamo essere vincitori affinché possiamo sederci con Lui. La leggera e temporanea sofferenza che noi ora attraversiamo, non è da comparare alla meravigliosa gloria che sarà rivelata in noi quando Egli verrà. Oh, quali tesori sono depositati lassù per coloro che sono volenterosi ad entrare nel Suo regno attraverso molta tribolazione!
“Non lasciatevi disorientare per la fiamma che arde in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano.” Questo è ciò che diceva Pietro. È forse strano che Dio voglia sviluppare in noi un carattere simile a quello di Cristo che viene tramite la sofferenza? Nossignore! E noi tutti abbiamo prove. Infatti, quali figli, siamo tutti provati e castigati. Nessuno è esente dal passare attraverso questo. La chiesa che non soffre e non viene provata, non c’è l’ha—essa non è da Dio. Eb. 12:6,8: “Perché il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che accoglie. Ma se rimanete senza correzione, di cui tutti hanno avuta la loro parte, allora voi siete dei bastardi e non dei figli.”
Or questa speciale condizione in Smirne, deve essere applicata ad ogni epoca. Non v’è nessuna epoca esente da ciò. Nessun vero credente è esente da questo. Ciò è da Dio. Questa è la volontà di Dio. Essa è necessaria. Noi abbiamo bisogno che il Signore c’insegni questa verità: che dobbiamo soffrire e, così facendo, saremo simili a Cristo. “L’amore soffre molto, ed è gentile.” Mat. 5:11-12: “Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa Mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi.”
I cieli nuvolosi e burrascosi della vita, non sono segni della disapprovazione di Dio. E neppure i cieli sereni e le acque chete sono segni del Suo amore ed approvazione. La Sua approvazione per ognuno di noi è soltanto NELL’AMATO. L’amore che Egli ebbe per noi prima della fondazione del mondo, è elettivo. Ci ama Egli veramente? Ah, sì! Ma come possiamo saperlo? Noi lo sappiamo perché Egli HA DETTO COSÌ, ed Egli ha manifestato che ci ha amati per il fatto che ci ha riportati a Se stesso e ci ha dato del Suo Spirito, ponendoci perciò quali figliuoli. E, come potrei io dimostrare a Lui il mio amore? Tramite il credere ciò che Egli disse e tramite il condurmi con gioia in mezzo alle prove che Egli, nella Sua saggezza, permette mi avvengano.
“Io conosco la tua povertà (tuttavia tu sei ricco).” Eccolo di nuovo qui! OsservateLo andare e venire in mezzo alla Sua Chiesa. Come un padre, Egli guarda giù sulla Sua famiglia. Egli è il Capo della Sua casata. Egli è Colui che provvede. Egli è il protettore. Eppure Egli guarda sulla loro povertà. Oh, come s’intoppano in questo gli ignari credenti! Come può Dio star fermo nel vedere i Suoi in un momento di così tanto bisogno, senza porvi fine—senza cedere e largire su loro ogni cosa materiale?
Qui è proprio il punto in cui dovete di nuovo credere nell’amore, nella bontà e nella saggezza di Dio. Questo, pure, è necessario. Ricordatevi che Egli ammonì: “Non siate con ansietà solleciti per il domani, di quello che mangerete, o di che vi vestirete. Il Padre vostro conosce le cose di cui avete bisogno. Colui che veste i gigli e nutre i passeri, farà per voi molto di più. Queste cose fisiche non sono le necessità basilari della vostra vita, poiché la vita dell’uomo non consiste nelle cose che egli possiede. Cercate piuttosto prima il regno di Dio e la Sua giustizia, e tutte le necessità materiali vi saranno sopraggiunte.” Il popolo di Dio non è incline alle cose materiali. Essi sono inclini a Cristo! Essi non cercano i tesori che sono quaggiù; essi cercano quelli di lassù. È assolutamente vero che la maggior parte dei Cristiani NON sono ricchi. Essi sono piuttosto dalla parte dei poveri. Fu così al tempo di Gesù. Ciò fu vero al tempo di Paolo, e ciò dovrebbe essere vero anche oggi. Oh! Oggi ciò non è troppo vero, poiché l’Epoca Laodiceana è una delle più ricche, ove spesso il criterio di spiritualità è misurato dall’abbondanza dei beni terreni. Oh, come la chiesa è ricca di beni! Ma com’è povera nello Spirito! “Beati voi poveri, perché il regno di Dio è vostro. Il regno di Dio NON è bere e mangiare.” Esso non è materiale. Esso è DENTRO di noi! Un uomo ricco, è ricco in Dio, e non in cose mondane.
“Oh!” Grida lo Spirito: “Io vedo la tua povertà. Io vedo il tuo bisogno. Tu non hai molto di che vantarti. Ciò che avevi, ti è stato tolto. Tu hai gioiosamente preferito rinunciare alle tue proprietà, in cambio di quelle eterne. Tu sei deriso. Tu sei turlupinato. Tu non hai delle risorse materiali su cui puoi appoggiarti. Ma, nonostante tutto questo, tu sei ricco. La tua sicurezza risiede in Lui, il Quale è il tuo scudo e la tua abbondante e grande ricompensa. Il tuo regno deve ancora venire. Ma esso verrà! E sarà un regno eterno. Sì, Io sono attento alle tue tribolazioni e dolori. Io so quanto è duro andare avanti! Ma Io mi ricorderò di tutto questo quando ritornerò per reclamarti quale Mio, ed allora, Io ti ricompenserò.”
Ora, questo non vuole affatto essere contro la gente ricca, perché Dio può salvare anche un uomo ricco. Alcuni dei figli di Dio sono ricchi. Però il denaro può essere una tale trappola! Non solo per quelli che ce l’hanno, ma anche per coloro che non ce l’hanno. Già là dietro nella prima epoca, Giacomo sgridava quelli che facevano affidamento sulla gente benestante: “Non associate favoritismi personali alla fede del Nostro Signore Gesù Cristo.” Là i poveri, anziché confidare in Dio, cercavano di innalzare i ricchi in modo da ottenere aiuto. “Non fate questo,” dice Giacomo. “Non fatelo! Perché il denaro non è il tutto. I soldi non sono la risposta.” Ed anche oggi il denaro non è la risposta. Noi abbiamo più ricchezza ora di quanta ne avessimo mai avuta prima, eppure Spiritualmente viene fatto di meno! Non è col denaro che Dio opera. Egli agisce tramite il Suo Spirito. E questo agire dello Spirito viene solo ad una vita che è consacrata alla Parola.
LA SINAGOGA DI SATANA
Ap. 2:9: “Io conosco la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.”
Qui c’è un verso che implica un importante pensiero, non solo perché è molto particolare nel suo contenuto, ma anche perché esso è virtualmente ripetuto in un’epoca che è oltre mille anni più tardi.
Ap. 2:9: “Io conosco le tue opere, la tua tribolazione e la tua povertà (tuttavia tu sei ricco), e la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.” Tanto per cominciare, la parola, Giudei, non vuol descrivere la religione del popolo Giudeo. Essa si riferisce solo al popolo di Giuda ed ha lo stesso identico significato come se io dicessi che sono Irlandese di nascita. Queste persone dicevano di essere realmente Giudei, veri Giudei di nascita. Essi erano bugiardi. Essi non erano né Giudei di nascita né Giudei di religione.
Se tutto ciò è vero, cosa erano essi? Essi erano gente sedotta, che faceva già parte della chiesa. Essi appartenevano alla falsa vite.
Essi non erano della vera chiesa, bensì della falsa chiesa, poiché Dio disse che “essi erano la sinagoga di Satana.” Ora, la parola sinagoga non è la stessa che noi usiamo per chiesa. Nella Bibbia, chiesa significa “i chiamati fuori,” oppure “quelli raccolti insieme.” Il Salmista disse in merito a questo popolo eletto: “Beato l’uomo che TU SCEGLI e FAI avvicinare a TE perché abiti nei Tuoi cortili.” Salmo 65:4. Ma il significato di sinagoga è “assemblea o riunione”. Questa può essere buona o cattiva, ma in questo caso essa è cattiva, perché questi sono coloro il cui riunirsi non è da Dio ma da loro stessi. Di loro Isaia disse: “Ecco, essi certamente si radunano insieme; ma NON SECONDO ME. Chiunque si raduna contro te, cadrà a motivo di te.” Is. 54:15. [Così riporta la versione King James—N.d.T.] E dato che questi erano contro la vera vite, un giorno Dio tratterà con loro, distruggendoli.
Ora, perché nell’opera strutturale della chiesa abbiamo persone mischiate che chiamano se stessi Giudei? La ragione è questa: giacché erano bugiardi, essi potevano avere ogni sorta di pretesa che volevano. Essi potevano dire quello che volevano e, facendolo passare per vero, si tenevano aggrappati ad esso. In questo caso essi potevano mentire con in mente un pensiero veramente potente. Non era forse così che la chiesa primitiva era composta, cioè: quasi, se non completamente, di Giudei, facendo sì che essi fossero i membri originali del Suo corpo? I dodici apostoli erano Giudei, e gli apostoli che vennero dopo furono sia Giudei che proseliti. Perciò, per quegli uomini, il giurare di essere Giudei dava loro la preminenza e la pretesa dell’originalità. Di’ una bugia! Insistici sopra! Non preoccuparti dei fatti o della storia. Dilla semplicemente, e continua a ripeterla alla gente, e presto la gente l’accetterà.
Ora, hai qui afferrato qualcosa? Non è questo stesso spirito ancora oggi nella chiesa? Non c’è forse un gruppo che pretende di essere l’originale e la vera chiesa, e che la salvezza si trova solo in lei? Non pretendono essi d’avere le chiavi del regno le quali ricevettero da Pietro? Non pretendono essi che Pietro fu il loro primo papa, e che egli risiedette in Roma, sebbene vi sia ASSOLUTAMENTE NESSUN FATTO STORICO IN MERITO? Eppure, perfino i suoi più istruiti e conosciuti aderenti credono alla sua menzogna. Sinagoga di Satana! E se Satana è suo padre, ed egli è il padre delle menzogne, allora non è affatto strano che quelli della sua sinagoga siano pure bugiardi.
Considera il pensiero di bestemmia. In questo caso, costoro della sinagoga di Satana non stavano bestemmiando Dio (benché ciò è sottinteso), ma essi stavano bestemmiando la vera chiesa. Certamente! Come Caino perseguitò ed uccise Abele, giacché egli (Caino) era dal maligno, così anche i seguaci morti e formalisti Giudei (Gesù disse che essi erano dal loro padre, il diavolo) cercarono di distruggere i Cristiani già nei primi pochi anni della prima epoca, e questo stesso gruppo (la falsa vite) sta ora tentando ancor più tenacemente di distruggere il vero credente della seconda epoca. Quello spirito anticristo sta ora crescendo.
Il gruppo che si fece strada così lentamente nella chiesa tramite le sue OPERE (Nicolaitismo), non temette più di essere esposto ma si organizzò apertamente in un gruppo, riunito da loro stessi, e venendo contro la vera chiesa con evidente ostilità.
Ora, quando dico che questa era una chiesa organizzata ed anticristo, io vi sto dando la verità dalla storia autenticata. La prima chiesa fondata in Roma (noi tracceremo la sua storia nell’Epoca Pergamiana) aveva già trasformata la verità di Dio in una menzogna, tramite l’introduzione di una religione pagana con nomi ed intenti Cristiani. Così, nella seconda epoca, essa era tanto pagana (benché pretendesse di essere la vera chiesa) che Policarpo, sebbene molto vecchio d’età, venne da una distanza di circa 2400 chilometri per esortarli a tornare indietro. Ma essi non lo fecero. Essi avevano una solida gerarchia ed una solida organizzazione, ed un completo allontanamento dalla Parola. Questa dunque è la sinagoga di Satana, piena di bestemmia, nella quale c’erano già i semi della dottrina del Nicolaitismo, e che di lì a poco sarebbe diventata l’attuale sede o potere della religione Satanica. Ciò è esattamente giusto, poiché in Ap. 2:9 NON dice che questa gente sono DELLA sinagoga di Satana, bensì dice che essi SONO UNA SINAGOGA DI SATANA.
Questo spirito anticristo non è nuovo. Questo non è qualcosa che venne soltanto nelle epoche della chiesa. Esso è stato qui in ogni tempo. Per avere una chiara comprensione di come esso agisce, come esso va contro a Dio e prende possesso nella chiesa, guardate al Vecchio Testamento e lì lo vedrete. Esaminiamo questo spirito allorquando fu manifestato in Israele mentre usciva dall’Egitto per essere la chiesa nel deserto.
Proprio come la chiesa primitiva ebbe il suo inizio sotto il puro ministero dello Spirito Santo, con segni e meraviglie e manifestazioni, quali: profezia, lingue ed interpretazioni, sapienza, conoscenza e guarigione, così nei giorni d’Israele, quando essi lasciarono l’Egitto, essi erano sotto la guida dello Spirito di Dio manifestata in doni. La guida del popolo era Dio. In realtà, Egli era il loro Re. Egli era un Re-Padre. Egli prese cura d’Israele come un uomo cura la sua famiglia. Egli li nutrì, combatté le loro battaglie, appianò le loro difficoltà e risolse i loro problemi. Egli Stesso si occupava di loro. Essi erano la sola nazione verso la quale Egli era veramente Dio. Ma un giorno essi cominciarono a guardarsi attorno, e videro che i Filistei ed altre nazioni avevano dei re sopra di loro. Questo attrasse i loro occhi ed essi decisero che dovevano umanizzare la loro guida, così vollero un re. Dio avrebbe umanizzato la guida in Se stesso, nella Persona del Signore Gesù Cristo, ma essi Lo vollero precedere. Satana conosceva il piano di Dio, e così egli mise nel cuore del popolo di precedere Dio (la Parola).
Quando essi s’accostarono a Samuele e domandarono un re, Samuele fu così costernato che il suo cuore quasi gli venne meno. Dio aveva guidato il Suo popolo tramite questo profeta consacrato e confermato dalla Scrittura, ed ora egli sentiva di essere stato rigettato. Egli riunì il popolo e li scongiurò di non allontanarsi da Dio, Colui che li aveva portati come dei figliuoli, facendoli prosperare e benedicendoli. Ma essi insistettero! Essi dissero a Samuele: “Tu non sei mai stato in errore nel guidarci. Tu non sei mai stato disonesto nelle cose finanziarie. Tu hai fatto del tuo meglio per tenerci in linea con la Parola del Signore. Noi apprezziamo i miracoli, la saggezza, la provvidenza e la protezione di Dio. Noi crediamo in questo! A noi piace questo. Anche nel futuro noi non vogliamo restare senza questo. Noi vogliamo semplicemente un re che ci guidi nella battaglia. Ora, è certo che quando andiamo fuori in battaglia, rimane nostra intenzione avere ancora i sacerdoti che ci precedano, con Giuda che li segue; noi suoneremo le trombe e canteremo e grideremo. Noi non intendiamo smettere alcunché di tutto questo. MA NOI VOGLIAMO UN RE CHE SIA UNO DI NOI, PER GUIDARCI.”
E Dio disse a Samuele: “Vedi, essi non hanno rigettato te, ma hanno rigettato ME, affinché non regni su di loro.”
Oh, come ciò fu tragico! Ben poco essi realizzarono che quando chiedevano a Dio di essere come il resto del mondo, essi Lo stavano rigettando, poiché Dio aveva ordinato che il Suo popolo agisse differentemente dal mondo. Essi non sono del mondo, non assomigliano al mondo e non agiscono come il mondo. Essi sono crocifissi per il mondo ed il mondo è crocifisso per loro. 2a Cor. 6:17-18: “Perciò, uscite di mezzo a loro, e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed Io vi accoglierò, e sarò come un Padre per voi, e voi sarete per Me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente.”
Vedete, era Dio l’unica differenza fra Israele ed il resto delle nazioni. Misero Dio da parte, ed Israele divenne come una qualunque altra nazione. Quando Sansone tagliò i suoi capelli, egli divenne come un qualunque altro uomo. Mettete da parte la guida dello Spirito Santo, e la chiesa NON È ALTRO CHE IL MONDO CON IL NOME DI DIO ATTACCATO AD ESSA. Il mondo e la chiesa sono entrambi dello stesso ceppo, proprio come Giacobbe ed Esaù erano dagli stessi genitori, ma lo Spirito di Dio ne fa la differenza.
Non importa se chiami te stesso un Cristiano. Chiunque lo può fare! Il punto è: se tu hai o no lo Spirito di Dio in te, poiché senza quello Spirito tu sei un reprobo; tu non sei dei Suoi. Amen!
Or non fa molto, chiesi ad una signora se ella fosse una Cristiana. Ella mi disse: “Signore, io vorrei che sappiate che ogni sera io accendo una candela.” Cosa mai al mondo ha ciò a che fare con l’essere Cristiana? Io sono un Metodista, io sono un Battista, io sono un Pentecostale! Tutto ciò non ha nulla a che fare con l’essere Cristiano. Si tratta dello Spirito Santo o di perire!
Ebbene, iniziando là dietro fin dalla prima chiesa, la gente cominciò a pensare e a ragionare su come migliorare in Dio. Allora le opere dei Nicolaiti cominciarono a manifestarsi. Poi si formò un gruppo. Quindi essi si allontanarono dal modello della Parola. Tutto ciò che occorre è cambiare semplicemente una parola, poi quel po’ di lievito lievita tutta la pasta. Colui che avrà fallito in un sol punto della legge è colpevole su tutta. Eva cambiò semplicemente una parola. Questo è ciò che occorre!
E quando fu formato questo gruppo centrato su Satana, esso cominciò a odiare e a combattere i veri credenti, insistendo che loro (gli alieni) erano la chiesa di Dio.
Notate come l’organizzazione genera odio. Essa distrugge la comunione. Essa crea amarezza. Questo è ciò che significa la mirra. Questo è ciò di cui era piena Smirne. Amarezza! Una radice d’amarezza ne contamina molti. Così entrava sempre più sozzura. Ed ogni epoca ne avrebbe portato le cicatrici.
La chiesa di Smirne si era allontanata molto dall’originale. Essa era divenuta ibrida. Essa aveva ibridizzato se stessa nel modo in cui fece Eva. Voi sapete che un ibrido è ciò che proviene da due specie mescolate. Il risultato non è più puro come l’originale. Esso è un miscuglio. Ebbene, quando Eva permise che la bestia mescolasse il suo seme con quello di lei, ella produsse una creatura chiamata Caino, il quale non era puramente umano. Egli era da QUEL MALIGNO! Notate come egli era diverso da Abele. Notate come egli era diverso da Seth. Egli odiava Dio, e non volle obbedire alla Parola e perseguitò ed uccise il giusto. Egli pose se stesso al di sopra della Parola di Dio.
Pure la chiesa si è dipartita da quel che essa era originariamente. Essa è un ibrido! Proprio così; la chiesa nominale è un ibrido. La gente dice: “Io sono un Battista.” Ma al principio non era così! “Io sono un Metodista.” Ma al principio non era così! Invece della dritta Parola di Dio; invece di uomini ripieni dello Spirito che nella chiesa erano condotti dalla rivelazione data dallo Spirito, vi sono ora credi, leggi sussidiarie, ed i dotti credono ad altri uomini dotti. L’apprendimento ha preso il posto della rivelazione. Il ragionamento ha rimpiazzato la fede. I programmi hanno sostituito la spontanea lode nello Spirito Santo. Nel principio non era così! L’intera specie è cambiata. Essa è diventata una chiesa ibrida!
Ora dunque, quando la chiesa diventa ibrida, può essa produrre dei Cristiani puri? Essa non lo può! La vita o il seme che fa nascere i Cristiani non è in essa. Il simile produce il simile. I Battisti producono più Battisti, ed essi agiscono come Battisti. I Metodisti producono Metodisti, ed essi agiscono come Metodisti. Non ve n’è nessuno che sia conosciuto tramite la potenza di Dio, e neppure lo possono essere, perché la potenza non è lì. Essi sono conosciuti per via della loro maniera cerimoniale nell’adorare Dio, e per i loro credi e dogmi.
Parliamo ora circa un ibrido. Conoscete il più famoso ibrido del mondo? Esso si trova fra di noi da molte epoche. Esso è il mulo. Esso è un incrocio fra un’asina e un cavallo. Egli è uno strano tipo di animale. Egli non può riprodurre se stesso. Esso non ha vita per poter far ciò. Ma, parliamo di lavoro. Esso può sorpassare il cavallo o l’asino. Ma osservate la sua natura. Esso è ostinato e voi non potete mai aver fiducia di lui. Egli è un’immagine perfetta della religione ibrida. Un incrocio fra verità e tenebre, poiché il cavallo è un tipo del vero credente, mentre l’asino è una figura dell’ingiusto. Mischiateli, ed avrete una religione formale e sterile. Essa non ha il seme della vita. Essa è morta! Essa può parlare della verità, ma non può produrla. Essa non ha Dio nel suo mezzo, eppure si riuniscono insieme e parlano intorno a Dio, ma sistematicamente nel frattempo ne negano la potenza. Essi negano la Parola perfino nel Nome del Signore. E per essi non vi sarà mai speranza alcuna. Avete constatato che nessuna religione organizzata ha mai avuto un risveglio? Mai! Una volta organizzati, essi muoiono. Essi non possono mai ritornare indietro. Nossignore! Io posso mostrarvelo con la tipologia. In Esodo 13:13: “Ma riscatta ogni primo parto dell’asino con un agnello; e se non lo vuoi riscattare, fiaccagli il collo; riscatta anche ogni primogenito dell’uomo fra i tuoi figliuoli.” Vedete, l’asino può essere riscattato! Ogni miserabile peccatore può essere redento tramite il sacrificio di sangue di Gesù Cristo, ma rigettando Cristo, egli stesso sarà rigettato. Però il mulo non potete riscattarlo. Per lui non v’è redenzione. Per lui non v’è sangue! Non vi può essere, poiché il mulo si rifugia nella chiesa, mentre l’asino si rifugia nel sangue. Il mulo non ha “seme” in sé che possa essere risvegliato, mentre invece l’asino ha il seme.
Ebbene, proprio poche settimane fa, io lessi un articolo. Sì, era un articolo di un incredulo uomo d’affari; non di un Cristiano. Egli diceva di essere stupito circa le chiese. Egli non riusciva a comprenderle. Esse hanno dei seminari pieni di professori, i quali insegnano la Parola di Dio per distruggerLa. Quest’uomo, dunque, non riusciva a spiegarselo. Egli era sgomentato da questo. Egli diceva inoltre che poteva comprendere gli ateisti o i comunisti, o i liberi pensatori ed altri del genere. Ma quando la chiesa stessa distrugge la Parola di Dio, allora è come dire che è un assassinio premeditato. ECCO QUI LA VOSTRA RELIGIONE IBRIDA. RISVEGLIATI AMERICA, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!
Quando la chiesa si allontana dalla Parola, allora essa crederà a qualunque altra cosa. È come con Eva. Quando nacque Caino ella disse: “Ho acquistato un uomo dal Signore.” Ora, realizzate che ella voleva dire realmente questo? Ella pensò d’avere ricevuto un uomo dal Signore. Vedete, una volta che ella venne sedotta tramite il prendere la parola di Satana anziché la Parola di Dio, allora ella pensò che fosse giusta qualunque cosa ella dicesse. Se ella disse che ebbe un uomo da Dio, allora ella ebbe un uomo da Dio. Ma nel Suo universo, Dio ha stabilito delle leggi. Un buon seme può solo portare buon frutto, ed il seme malvagio può solo portare cattivo frutto. Ora, ciascun seme, sebbene differente, utilizzerà la stessa terra, lo stesso nutrimento, la stessa umidità ed il medesimo sole, però esso produrrà secondo la sua stessa specie. Notate la storia della linea di Caino. Notate la storia della linea di Seth. V’è solo una differenza fra loro—il seme originale. Niente altro.
Se voi osservate attentamente questa affermazione di Eva, vi accorgerete che ella aveva molto più intendimento di quanto possiate realizzare. Ella non attribuì il suo figlio a Satana, altrimenti ciò lo avrebbe fatto uguale a Dio. Solo Dio poteva creare l’ovulo nel grembo di Maria. Satana non poteva fare ciò. Questo Eva lo sapeva. Satana può solo pervertire. Così egli la sedusse con il falso seme. Fu il seme del serpente che generò Caino. Fu il seme di Adamo che generò Abele e Seth. Quei semi passarono esattamente attraverso lo stesso processo, però i figliuoli furono differenti, poiché essi provenivano da semi diversi.
Ella credette che Caino era da Dio. Ella accettò la menzogna del diavolo come fosse la verità di Dio. Questo è esattamente ciò che abbiamo ora. Le chiese si ergono da se stesse quali sorgenti di verità, ma la verità non è in loro; eppure i figliuoli da loro generati giurano per esse e sono pronti perfino ad uccidere, pur di sostenere il loro errore.
Se pensate che questa sia un’esagerazione, leggete tutto il capitolo 3 della seconda epistola a Timoteo, ed i primi cinque versi del capitolo quarto. 2a Tim. 4:1-5: “Ti scongiuro dunque davanti a Dio e al Signore Gesù Cristo, che ha da giudicare i vivi e i morti, nella Sua apparizione e nel Suo regno: predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina. Verrà il tempo infatti, che non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, fa’ l’opera di evangelista e adempi interamente il tuo ministero.”
Quando la chiesa permise a se stessa di allontanarsi dall’originale, come fecero Adamo ed Eva, allora entrò la morte.
In essa non v’è forza alcuna. Ella è divenuta una mostruosità. Nell’istante stesso in cui la chiesa si mosse verso la formalità e la cerimonia, e verso il sacerdozio tramite l’organizzare i ministri in un gruppo che decide la guida mettendo da parte lo Spirito Santo e la Sua Parola, allora in quello stesso momento entrò la morte ed ella cominciò ad ammalarsi, ed ammalandosi, ella si mutò in un gruppo di gente impotente la cui sola arma era l’argomento. Essa non poteva produrre più nulla nello Spirito, poiché le sue speranze erano basate sui programmi e non sulla fede nella Sua Parola. Essi seminarono programma e così raccolsero programma. Essi seminarono perversione e così raccolsero figliuoli pervertiti.
Voi manomettete ciò che è di Dio, e raccoglierete esattamente quel che avete iniettato. L’uomo dovrebbe imparare questo dalla natura. Egli ha alterato la natura. Egli ha iniettato le proprie idee nella natura rimaneggiando le molecole, ecc., ed ora egli sta raccogliendo il vento. Osservate semplicemente al modo in cui allevano il pollo. Lo fanno crescere così rapidamente che è diventato come una vera macchina da riproduzione. Esso non è più buono come cibo, è soffice e non è buono da mangiare. Essi iniettano delle sostanze nella carne che noi mangiamo, ed a motivo di questo, il corpo umano sta cambiando sì che le donne stanno diventando strette nei fianchi e larghe di spalle, mentre gli uomini diventano semplicemente l’opposto. Ora, se scherzando con la natura voi ottenete una mostruosità ed un effetto contrario, cosa succederà se voi cambiate la verità in una menzogna? La risposta è: voi genererete un anticristo, un sistema religioso senza Dio, che è talmente pervertito da non assomigliare né produrre ciò che fece l’originale. La sola risposta che Dio ha per una situazione simile è: lo stagno di fuoco.
Quella povera Epoca Smirneana stava morendo. Quando essa morì, non poté più riaversi. Nessuna epoca può mai ritornare. Nessun risveglio può mai ritornare. Essa non può avere in sé la vita di Dio tramite naturale generazione. Ci vuole una rigenerazione dall’alto. Questa attuale ultima epoca iniziò con il fuoco di un risveglio Pentecostale, ma essi si sono di nuovo organizzati! Anziché prendere la Parola, essi presero le loro proprie idee e fecero esattamente quello che ha fatto ogni epoca—sostituirono la Parola con dei manuali. Uscite semplicemente da quel manuale, e vedrete cosa vi capiterà. Tu vieni messo fuori, fratello! Ed essi ti perseguiteranno pensando di piacere a Dio. Oh, come essi amano la loro organizzazione! Non c’è da meravigliarsi. Essi sono Pentecostali di seconda generazione e, dato che Dio non ha nipoti, essi sono semplicemente figli dei loro padri, conosciuti per via dei loro credi e della loro forma di adorazione. Essi possono ben parlare di ciò che fu un tempo, ma ora non possono più produrlo. Una volta avevano il lampo, ma ora tutto ciò che ne rimane è il tuono. Ma lascia che ti parlino circa le glorie del loro movimento! Essi ti diranno: “Sissignore! io voglio che sappiate che questo è un movimento che nessun uomo ha iniziato. Esso nacque spontaneamente. Lo Spirito discese sul mondo intero. Sissignore! noi avemmo appunto quel che gli altri ebbero a Pentecoste. Ciò non venne dagli uomini, ma da Dio.” PERCHÉ ALLORA ESSI NON SI TENNERO IN QUEL MODO? SE L’HA COMINCIATO DIO, COME MAI EGLI NON HA POTUTO MANTENERLO E PORTARLO A TERMINE? Se Dio per iniziarlo non scrisse alcun manuale di credi e formule e dogmi, quale diritto allora avevano essi per farlo? Dio sparse il Suo Spirito sui Battisti, Metodisti, Nazareni, Avventisti, Presbiteriani, Fratelli, Chiesa di Dio (e diversi altri così chiamati), ecc. Tutti questi fratelli erano cresciuti su diverse dottrine, regole, manuali di chiesa, ecc. Ma Dio spazzò via tutto! Egli distrusse le loro teorie dispensazionali e restaurò i doni dello Spirito, provando che Egli è il medesimo, ieri, oggi, ed in eterno. Ma impararono quei Pentecostali la loro lezione circa l’organizzazione? Nossignore! Essi si organizzarono seduta stante, scrivendo i loro propri libri di testo, statuti, ed i loro manuali di chiesa, libro per la comunione, ecc., con un solo scopo in mente, cioè: quello di provare che ora essi hanno tutta la verità, conoscono tutte le risposte, e perciò sono l’élite di Dio conoscendone la strada e che, come guide stabilite da Dio, possono mostrarla agli altri. Però essi non ce l’hanno! Essi hanno ibridizzato se stessi proprio come quei gruppi dai quali sono venuti fuori. Se vogliono essere nella sposa, essi devono uscire esattamente come fecero i loro antenati.
Essi sono come tutti gli altri. Il risveglio è passato. Essi cercano di vivere di nome, ma sono morti. Pur continuando a parlare intorno allo Spirito di Dio, essi presero l’organizzazione. Essi parlano circa l’evidenza dello Spirito Santo. Però essi dimenticano che anche il diavolo può parlare in lingue. In mezzo a loro c’è la confusione di Babele, e chiamano questo: lo Spirito di Dio! Noi vediamo ancora una volta che l’uomo detta a Dio, anziché Dio dettare all’uomo.
Ora, forse voi desiderate rimproverarmi per quel che ho appena detto. Benissimo! Essi chiamano se stessi Pentecostali e del Pieno Vangelo. Lasciate che lo provino! A Pentecoste venne il fuoco in una nuvola e si spartì come una lingua, posandosi su ciascuno di loro. Ma dov’è il fuoco? A Pentecoste essi parlarono in lingue, e tutti coloro che li udivano comprendevano. Dov’è ora questo? L’intera moltitudine dei credenti agiva come una famiglia. Invece i Pentecostali sono malamente separati come qualunque altro gruppo nella storia. Nessun uomo osava da se stesso unirsi alla chiesa primitiva; era solo Dio ad aggiungerli. Ma ora essi hanno tra di loro tanti capri quanti ve ne sono fra gli altri. Essi pretendono di essere nel pieno Vangelo, ma non possono provarlo. Le loro chiese sono prive di potenza, come le altre. Se essi fossero veramente del pieno Vangelo, allora è meglio che ammettiamo che la Bibbia fa un errore quando descrive gli uomini del pieno Vangelo della Pentecoste. Essi cantano: “Un gran cambiamento è avvenuto in me.” In questo hanno ragione. Ma tale cambiamento non è stato per il meglio! È ormai tempo di ritornare a Dio! Essi hanno un nome con cui vivono, ma sono morti. Le lingue non sono l’evidenza del risveglio. Esse sono l’evidenza della morte. Le lingue proclamarono l’evidenza che la religione cerimoniale dei Giudei era finita, e che una nuova epoca era cominciata. Oggi le lingue stanno calando il sipario sull’epoca della chiesa Gentile ed il Vangelo sta per ritornare ai Giudei. La gente parla riguardo alle lingue annunciando un grande movimento Spirituale. Invece essi hanno perso la barca! La verità invece è che si sta scrivendo la fine di ogni idea umana, programmi e regni, e che il regno di Dio sta per iniziare. Svegliati o popolo di Dio! Svegliati!
Se pensi che ciò non sia vero, allora ascolta semplicemente questo. Ovunque nel mondo, entrambi i gruppi, Pentecostali e fondamentali, si stanno organizzando in gruppi di uomini d’affari. Essi hanno invaso i pulpiti senza avere una chiamata da Dio. Essi si sono fatti da se stessi pescatori di uomini e fondatori di un movimento di Dio, dicendo che il dono di ministero di Efesini 4:10-13, che Dio dette alla chiesa, è venuto meno; per questo essi ne stanno prendendo le redini. Qui noi ci troviamo proprio in mezzo al compimento della profezia adombrata nel detto di Kore, ed essi non sanno nemmeno che l’hanno adempiuta. Essi vanno avanti ciecamente predicando esperienza, invece che verità. Voglia il Signore avere pietà di loro! Possano i loro occhi aprirsi prima che sia troppo tardi! Oh, ascoltatemi! Quando mai il prestigio del denaro, direzione sociale, abilità negli affari o la pura abilità mentale, hanno mai qualificato un uomo ad essere un conduttore spirituale o a dargli importanza nella Parola di Dio? Quando in qualche modo i valori materiali o umani cominciano a mostrarsi quale mezzo attraverso il quale Dio opera, anziché SOLO tramite lo Spirito Santo, allora noi stiamo lottando contro Dio, e non per Lui.
Ora qui io voglio che questo sia ben chiaro. Io non sto parlando contro gli anziani nella chiesa. Nossignore! Un anziano potrebbe essere il più povero fra i più poveri, o essere l’uomo più ricco del mondo, l’importante è che egli sia un anziano nel suo cuore e nei fatti. Io non esiterei nemmeno un attimo ad ordinare un uomo qualunque, purché abbia le vere qualifiche Spirituali di anziano o diacono, senza badare alla sua finanza o posizione sociale. Ma quando voi vedete che una struttura sociale o finanziaria entra nella chiesa e che questa in un modo o nell’altro divide i membri—allora ciò non è da Dio. Questo è un altro segno dei tempi nei quali proprio ora viviamo, in questa Epoca Laodiceana fisicamente ricca, ma Spiritualmente impoverita.
“Io Conosco la tua povertà.” Avete notato che nel medesimo versetto la loro povertà è connessa con la sinagoga di Satana? Sì, è la ricca e potente organizzazione che possiede la ricchezza, che sempre caccia fuori il piccolo popolo che serve Dio. Quando lo Spirito di Dio si muove nel cuore degli uomini, chi sono coloro che lasciano gli edifici e la proprietà? È sempre il piccolo gregge che perde a pro’ della grande organizzazione. E dove va allora questo popolo? Essi adorano nelle case, in vecchi magazzini, negli scantinati, proprio come fecero gli altri, quando andavano nelle catacombe.
Queste persone erano poveri nei beni di questo mondo. Certo! Però essi erano ricchi nello Spirito.
“Io conosco la loro calunnia.” Qui ora il pensiero non è che questi bugiardi stiano calunniando Dio, sebbene ciò è sottinteso. Ma essi stanno calunniando la vera chiesa. È sempre stato così! In principio i Giudei di Gerusalemme calunniarono la chiesa. I Gentili politeisti fecero lo stesso. Se c’è qualcuno di cui si parla male, sarà sempre del vero seme. Nei giorni di Nerone, per ogni calamità si incolpavano i Cristiani—perfino per l’incendio di Roma. Nei Paesi comunisti il piccolo gregge è sempre il primo ad essere sterminato, sebbene insignificanti in quanto al numero. Benché i Cristiani siano gente brava e leale, e che fanno solo del bene, essi saranno sempre perseguitati fino alla fine, allo scopo di distruggerli fisicamente.
La ragione perché questo è così, sta nel fatto che essi sono un rimprovero per l’empio. Come il dito sulla piaga, così sono essi davanti al malvagio. E sebbene il giusto non intenda far del male al malvagio, ma anzi del bene, ciononostante essi trovano che loro sono impostori, come lo fu Giovanni il Battista per Erode. Giovanni non voleva offendere né Erode né sua moglie, ma voleva solo salvarli dall’ira di Dio. Questo non fu soltanto radicalmente incompreso ed assolutamente rigettato, ma per questo Giovanni fu messo a morte. E nonostante tutto il bene che il popolo di Dio faccia, essi continuano ugualmente ad essere votati al pubblico obbrobrio ed alla morte. Certo, dietro a questa gente che non si fa alcun scrupolo di coscienza, vi deve essere una qualche forza sinistra che li spinge a ricambiare col male quelli che fecero loro del bene. Sì, deve esserci una simile forza! Essa è Satana. La risposta si trova nel versetto seguente.
DIECI ANNI DI TRIBOLAZIONE
Ap. 2:10: “Non temere ciò che dovrai soffrire; ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione per mettervi alla prova, e voi avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.”
Ogni volta che il Signore usa queste parole, “Non temere”, vuol dire che v’è in arrivo un combattimento e che comporta grande pericolo, sofferenza e privazione. Ora, Egli non dice chiaramente, in modo secco: “Sta arrivando la tribolazione.” Questo li avrebbe spaventati. Ma come una mamma che sta per spegnere la luce e, per non spaventarlo, dice gentilmente al suo bambino: “Non spaventarti ora, perché la luce si spegnerà e sarà buio. Ma ricordati che io sono qui con te.” Così Egli dice: “Non abbiate paura dell’uomo o di quello che egli vi possa fare. Io sono con voi, e per voi la Mia grazia è sufficiente. Quando passerete per le acque, esse non vi sommergeranno. Voi non sarete sconfitti nemmeno nella morte. Voi siete più che vincitori.”
Il grande apostolo, Paolo, conosceva per esperienza la realtà di queste parole, perciò egli scrisse in Romani 8:35-39: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? Come sta scritto: ‘Per amore Tuo noi siamo tutto il giorno messi a morte; noi siamo stati reputati come pecore da macello.’ Ma in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori in virtù di Colui Che ci ha amati. Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” No, noi non dobbiamo aver paura. Il Suo amore caccia via ogni paura.
Ora, notate ciò che Egli dice: “Ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova.” I Giudei stavano facendo questo proprio in quel momento. I preti pagani stavano facendo questo proprio in quel momento. I governatori gettavano a morte migliaia di Cristiani distruggendoli tramite leoni e gladiatori, cercando di ottenere il favore del pubblico, dato che al popolo piaceva l’arena. Cos’ha a che fare il diavolo con questo? Perché accusare lui? Ah, sì! Ma dietro tutto questo c’è l’odio del diavolo! Dietro tutto questo c’è lui, poiché egli odia Dio. Ciò su cui Dio ha messo il Suo cuore, Satana cerca di distruggerlo. Ma osservate. Qui c’è qualche delucidazione. Se Satana è dietro ai Giudei i quali trascinano i Cristiani nei tribunali, allora i Giudei non sono della religione di Dio, ma del diavolo. La loro riunione è pure della sinagoga di Satana. E se nelle Epoche Oscure, [Ciò che nell’originale è chiamato ‘Epoche Oscure,’ equivale a quel che noi chiamiamo ‘Medio Evo’. Per cui, essendo che i due termini vogliono indicare lo stesso periodo storico, saranno usati alternativamente secondo le esigenze di traduzione—N.d.T.] ed in tutte le altre epoche, la Chiesa Cattolica Romana uccise moltitudini di credenti, allora anch’essi sono del diavolo ed appartengono a Satana.
E se pensate che ciò sia scioccante, allora aspettate semplicemente fino a che sia compiuta la profezia di Ap. 13. È sorprendentemente vero che gli Stati Uniti d’America siano in questo capitolo! Lo stesso numero tredici, è il simbolo di questa nazione. Essa cominciò con tredici colonie. La sua bandiera ha tredici stelle e tredici strisce. E nel capitolo tredici v’è il suo destino. Nell’immagine che è menzionata in questo capitolo, vi si trova tutta la malvagità della bestia che era prima di essa. Come la bestia si levò al Concilio di Nicea, così l’immagine verrà fuori dal Concilio Mondiale delle Chiese con tutta l’empia potenza Satanica, per sfogare la collera del diavolo sulla vera vite di Dio. Essa sarà una ripetuta esecuzione di tutte le astute e diaboliche crudeltà.
Coloro che combattono gli umili del Signore e li beffano e li distruggono—lasciateli fare! E farlo essi vogliono. E faranno tutto nel Nome di Dio e della religione! Però essi mentono. Essi non sono da Dio. Essi sono dal loro padre, il diavolo. Essi, tramite le loro opere contro QUALUNQUE persona, mostrano se stessi per quel che sono. Lasciateli che si organizzino e ripudino il piccolo gregge! Essi così non fanno altro che rivelare meglio a tutti che sono del diavolo. Essi sono la falsa vite—la vite che ammazza. Il loro odio prova chi sono. La chiesa Nicolaita ed anticristo: ecco ciò che essi sono!
“Essi saranno gettati in prigione.” Sì, essi sono trascinati davanti ai tribunali ed accusati falsamente, processati ed imprigionati. E, naturalmente, tutto viene fatto nel nome della religione, della decenza ed oltraggiata innocenza. Tutto fatto per una buona causa. Questo mi fa pensare alla Suprema Corte che domina sulla preghiera e la lettura della Bibbia nelle scuole. Chi è dietro a tutto questo? È Satana! Questa è semplicemente un’altra esplosione rabbiosa contro Dio.
“Avrete una tribolazione per dieci giorni.” Qui c’è una profezia. E tramite essa si può determinare la lunghezza di vita dell’Epoca Smirneana. Diocleziano, il più crudele di tutti gli imperatori, lanciò una terribile campagna contro i santi di Dio che, se non fosse stato per la misericordia di Dio, avrebbe spazzato via tutti i credenti. Nella storia, essa fu la più sanguinosa, e durò dieci anni (i dieci giorni di Ap. 2:10), dal 302 al 312.
“Sii fedele fino alla morte.” Qui Egli intende dire di essere fedele non solo fino alla morte, ma bensì anche attraverso la morte. Forse tu devi sigillare la tua testimonianza col tuo proprio sangue. Migliaia, anzi milioni, sono morti durante tutte le epoche. Essi morirono per la fede. Come Antipa, il martire fedele, essi non ritennero preziose le loro vite davanti alla morte. Spesso noi pensiamo che sia quasi impossibile essere un martire. Ma osiamo ricordare che la fede che noi usiamo quotidianamente per trionfare in Cristo Gesù, è la medesima fede che sostenne i Policarpi, e tutti i martiri. La suprema fede ci darà una grazia suprema per l’ora suprema. Sia Dio benedetto in eterno!
“E ti darò la corona della vita.” Poiché nemmeno un solo bicchier d’acqua fresca, data nel Nome del Signore, non mancherà di ricevere la sua ricompensa, quanto più grande sarà la ricompensa per colui che dà la sua vita quale un martire per il Nome del Signore Gesù! Forse possiamo avere una piccola idea se confrontiamo questa corona con la corona vinta in una gara. In 1a Cor. 9:24, Paolo dice: “Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo.” Al vincitore dei giochi Olimpici, veniva data una corona che era una ghirlanda di rami d’ulivo. Ma la corona di cui si parla qui in Apocalisse, e che viene data ad un martire, è la corona della regalità. Gesù la chiama la corona della vita. Una corona è per quelli che hanno lottato; l’altra è per coloro che hanno dato. Entrambe corone sono incorruttibili. Esse non periranno. I vincitori nelle gare della vita mondana, presto perderanno la gioia dell’applauso del mondo. La loro gloria verrà meno. Ma coloro che han dato la loro vita per Dio, sia nella lotta quotidiana sia versando il loro sangue quale coronamento del sacrificio della loro vita, gli sarà data la corona della vita.
Troppo poco tempo si dedica nel lavorare per le eterne ricompense di Dio! La ricompensa di Dio è stimata troppo superficialmente! Se noi crediamo nella realtà della risurrezione del corpo e ad un regno di sostanza eterna, allora noi dovremmo depositare su nel cielo quei bei tesori che sono disponibili ai santi fedeli.
LA RICOMPENSA PER IL VINCITORE
Ap. 2:11: “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: chi vince non sarà certamente colpito dalla seconda morte.”
Ora, ancora una volta lo Spirito sta parlando a tutte le epoche. Questo messaggio è oggi di conforto a noi come ha confortato i nostri fratelli di tutte le altre epoche. Ciò che Egli ci dice è che la seconda morte non ci colpirà.
Noi tutti sappiamo che la morte seconda è lo stagno di fuoco. Ap. 20:14: “Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda.” Naturalmente, ciò significa che tutti quelli che erano là dentro, furono gettati nello stagno di fuoco. Ora dunque, io qui vorrei mettere per voi qualcosa in evidenza. Senza dubbio, questo farà sì che la gente argomenterà sulla mia strana dottrina. Ma io sto qui sull’autorità della Parola di Dio e nego che un incredulo vada a finire in un inferno eterno, per bruciar là eternamente. In primo luogo, l’inferno, o lo stagno di fuoco, o come altro volete chiamarlo, non è eterno. Come lo può essere se esso ha avuto un principio? In Mat. 25:41, è detto che “il fuoco eterno fu preparato per il diavolo e per i suoi angeli.” Ora, se esso fu preparato, ciò vuol dire che esso non fu senza un principio. Se dunque esso ebbe un principio, allora non può essere eterno. Naturalmente, forse tu t’intoppi per l’idea che hai della parola ‘eterno’. Ma questa parola significa “nei secoli dei secoli,” ed ha inoltre diversi impliciti significati. In 1 Sam. 3:13-14, Dio disse a Samuele che Egli avrebbe giudicato la casa di Eli in eterno, e che essi, quali Suoi sacerdoti, non avrebbero più offerto sacrifici “in eterno.” E in 1 Re 2:27, Salomone privò del sacerdozio l’ultimo discendente di Eli. Ciò avvenne quattro o più generazioni più tardi. Ora voi potete ben vedere che “eterno” non può essere paragonato con ciò che è “eterno,” vale a dire, ciò che non ha né principio né fine. Qui, in questo caso, la parola eterno significa: “fino al punto che svanisce.” Questo è ciò che avvenne. Essi svanirono.
Guardate alla parola, “distruzione”, in 2a Tes. 1:9: “Questi saranno puniti con la distruzione eterna.” In Greco “distruzione” in realtà significa “annichilimento”. E la parola “distruzione,” NON vuol dire distruggere. Ora, “distruggere” significa qualcosa che va sempre più deteriorandosi. Perciò, cosa può significare annichilimento eterno? Esso non vuol dire continuare ad annichilire, altrimenti al posto di “distruzione” la parola dovrebbe essere “distruggere.” Essa significa “distruzione totale.” Finirla!
Ora, forse tu ti domandi quando puoi usare la parola “eterno,” senza utilizzarla nel modo in cui ci è stato insegnato. Questo è semplice. Quando essa si applica a Dio, allora vuol dire che è senza principio e senza fine, cioè che dura da sempre e senza cessar mai. E quando tu parli della vita eterna che hai in mente, quella è la vita di Dio. “E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita.” Ora, dunque, soltanto i figliuoli di Dio hanno vita eterna, cioè di quel genere che non ebbe mai alcun principio, ma che è sempre stata. Proprio così! Proprio ora tu hai qualcosa in te che è eterno—senza inizio né fine. Esso è lo Spirito di Dio. Esso è una parte di Dio Stesso. Essa è la vita di Dio.
Ora, se un peccatore va all’inferno per soffrirvi allo stesso modo che tu vai in cielo per goderti il cielo, allora significa che egli ha lo stesso genere di vita che tu hai già.
Bene, poi vi possono essere di quelli che dicono che vita eterna significa il benessere dei figliuoli di Dio. Essa è il benessere e la gioia a cui essi sono destinati. Mentre, dall’altra parte, il peccatore va alla sua punizione: ma, così facendo, noi riduciamo la seconda morte ad un luogo di punizione. Dicono che vita eterna significa cielo, mentre punizione eterna significa inferno. Voi sareste sorpresi nel vedere che questo lo credono quegli uomini che sono stati esaltati quali teologi! Ma sapete invece che cosa comporta questo? Questo fa sì che, anziché trattarsi di una Persona, fa della vita eterna una questione geografica. La vita eterna è Dio,—il Signore Gesù Cristo. Come può qualcuno credere ad una simile cosa, cioè, che la vita eterna è una questione di luogo? Ciò sorpassa la mia comprensione! Il solo pensare questo, mi sconcerta.
Nossignore! Vi è un solo genere di vita eterna. Questa ce l’ha Dio. Se noi abbiamo Dio, allora noi abbiamo vita eterna in Lui e per mezzo di Lui.
Così voi vedete che quella parola ‘eterno,’ o ‘in perpetuo’, può essere applicata in vari modi; ma quando essa si applica a Dio, allora essa ha un significato, essendo che Lui è Colui che è. Essa significa la continuità di Dio. Tu non puoi applicarla allo stesso modo a qualsiasi altra cosa. Dio solo è eterno; e poiché Egli vive, noi viviamo con Lui.
Ora, che nessuno dica che io non credo allo stagno di fuoco ed alla punizione. Io lo credo. Io non so quanto esso durerà, ma alla fine esso sarà distrutto. In Ap. 21:8, dice che quei peccatori menzionati avranno la loro parte nello stagno di fuoco. Ma la vera interpretazione della parola non è ‘parte’ bensì è ‘tempo.’ Vedete? Eccola qui!
Così, i malvagi saranno gettati nell’inferno (Ades o la tomba), e l’inferno nello stagno di fuoco. Separati da Dio. Che terribile cosa sarà quella!
Ma con i giusti non sarà così! Essi non hanno da temere. Essi sono stati redenti da Dio. Essi si trovano nel Suo seno. Essi sono i vincitori. E, chi è colui che vince? Colui che crede che Gesù è il Cristo.
Perché questo vincitore, questo credente, scamperà ed andrà nelle sfere della vita e beatitudine eterna? Esso è perché Gesù pagò un prezzo per riscattarci dal peccato. Egli riempì la voragine della separazione, e noi che eravamo lontani, ora siamo stati avvicinati tramite il sangue.
Essi non verranno mai condannati. Essi non saranno mai in quello stagno di fuoco. Essi non potranno mai perdersi, poiché Egli non perderà nessuno di loro. Nemmeno uno dei redenti sarà da qualche altra parte eccetto che là, dove è Gesù.
Lo sai perché è così? Voglio illustrartelo. Io ho un piccolo ragazzo, Giuseppe. Egli è una parte di me, a prescindere da quanto possa accadere. Se io fossi stato un uomo ricco, il peggior male che avrei potuto fargli sarebbe stato quello di togliergli l’eredità, ma non c’è niente che io avrei potuto fare per rinnegarlo. Io non lo posso, poiché egli è una parte di me. Ecco, facciamo il test del sangue. Confrontiamo il suo sangue col mio. Esso proverà che Giuseppe è mio figlio. Egli è mio!
È il test del sangue che mostra se tu appartieni a Dio o no!
Non posso fare a meno di pensare al tempo in cui usavo condurre la mandria, di pura razza Herefords, là fuori nel Colorado. Usualmente questi armenti noi dovevamo portarli dentro per l’ispezione statale, se volevamo farli pascolare sui terreni dello stato. Essi non permettevano che un solo animale entrasse senza che avesse sull’orecchio l’etichetta del sangue. L’etichetta indicava che era di razza pura. I controllori non guardavano mai al marchio. Essi guardavano semplicemente all’etichetta per vedere che il sangue fosse il giusto sangue. Alleluia! Se esso è il giusto sangue, allora tutto è in regola.
Sai tu che Dio guardò giù, e disse: “L’anima che pecca, sarà quella che morrà. Essa è separata da Me. Essa non può avvicinarsi a Me.” Noi sappiamo che tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Ciò significa che morirono tutti, tutti furono separati, e che un giorno sarebbe venuto il tempo in cui anche quel piccolo barlume di vita sarebbe stato spento, e tutto sarebbe finito. Ma Dio, nel Suo amore, prese un animale e gli tolse la vita al posto della vita del peccatore.
Nel Vecchio Testamento il peccatore portava un agnello. E mentre il sacerdote tagliava la gola dell’agnello, egli, il peccatore, metteva le sue mani sull’agnello. Egli lo vedeva sanguinare e l’udiva belare. Egli sentiva come il corpo s’irrigidiva a morte. Egli vedeva il fumo del sangue versato che saliva a Dio. Egli sapeva che l’agnello aveva preso il suo posto. Egli sapeva che la vita dell’agnello si era persa per la sua. Ma la vita di quell’agnello era vita animale, ed essa non poteva ritornare sul peccatore e renderlo puro. Così egli se ne andava col medesimo desiderio di peccare. Egli se ne andava fuori con il peccato nella sua mente, per poi ritornare un anno dopo ed offrire un sacrificio per la stessa cosa.
Però nel Nuovo Testamento non è così. Il nostro Agnello morente è il Figlio di Dio, Colui che dette il Suo sangue quale riscatto per molti. Tramite la fede andiamo su e mettiamo le nostre mani su quell’Agnello—noi Lo vediamo con le ferite sanguinanti, il dorso lacerato, e quelle crudeli spine che lacerano la Sua fronte—noi sentiamo il Suo dolore e Lo udiamo gridare: “Dio Mio, Dio Mio, perché Mi Hai abbandonato?” E, cosa avvenne? La vita che lasciò quella cellula sanguigna spezzata, ritorna sul penitente. La vita che era in Lui, ritorna su di noi. Così noi ce ne andiamo senza più desiderio di peccare, ed ora noi abbiamo in odio le opere ed i desideri della carne.
Guardiamo a noi stessi. Che cos’è la nostra vita? Semplicemente una piccola cellula che provenne dal nostro padre. La femmina non ha l’emoglobina. Ella produce l’ovulo; ella è l’incubatrice. Ma il sangue viene dal maschio. Ecco perché la donna prende il nome dell’uomo. Pure i figli portano il suo nome. La madre è l’incubatrice per i figli che ella porta a lui.
Questo è ciò che avvenne per la nostra redenzione. Lo Spirito Santo venne su Maria, ed ebbe un Figlio che chiamò, Gesù. Il grande Creatore venne giù, e divenne un sacrificio per il nostro peccato. Il Suo sangue era il sangue di Dio. Questo è esattamente ciò che era. Quel sangue di Dio fu versato, e lo Spirito Lo lasciò allorquando Egli moriva in agonia. Poi la STESSA VITA (SPIRITO) ritornò per dimorare nel peccatore penitente, rendendolo libero. Questo peccatore non ha più da ritornare anno dopo anno, sacrificio dopo sacrificio, perché non ce n’è più bisogno. Tramite UN SOLO sacrificio, egli è stato liberato una volta per sempre dal dominio del peccato, ed ha ricevuto la vita di Cristo per mezzo della quale egli regna vittorioso sul peccato, sul mondo, sulla carne e sul diavolo.
È Dio che l’ha fatto. Egli ha fatto tutto! Egli gridò al mondo maledetto nel peccato: “Io vi darò un segno. Ecco, una vergine sarà con un figlio. Una vergine concepirà e partorirà un figlio. Quello sarà il vostro segno. Esso sarà un segno eterno. Quello che ella partorirà sarà l’Emmanuele, Dio con noi.”
Dio venne giù in una cellula sanguigna, non attraverso un uomo, bensì tramite lo Spirito Santo, e nel grembo di quella vergine, venne costruito un tabernacolo che potesse morire. La Progenie della donna venne affinché Egli fosse battuto per portare a noi la nostra salvezza. Quando lo Spirito Santo venne su Maria, Egli creò nel grembo di lei la cellula che, moltiplicandosi, sarebbe divenuta il corpo del nostro Signore. Quella cellula fu creata. Essa fu il Principio della Creazione di Dio. Questo è Ciò che è Gesù. E Quel Santo fu ripieno con sangue Santo, cioè, il sangue di Dio. Quel tabernacolo nacque. Egli crebbe per essere un uomo. Egli andò al Giordano e lì, in quel fiume chiamato Giordano, quel Sacrificio fu lavato da Giovanni. Quando quel Sacrificio accettevole uscì fuori dall’acqua, Dio venne e prese dimora in Lui, riempiendoLo con lo Spirito senza misura. E quando Egli morì e versò il Suo sangue, la perfetta vita di Dio fu liberata per ritornare sul peccatore che avrebbe accettato il Cristo quale suo Salvatore.
Oh, come ciò è straordinario! Geova che nasce piangendo sopra un cumulo di letame. Geova che nasce in una mangiatoia di paglia! Ecco il vostro segno eterno per gli orgogliosi ed i superbi, pseudo-intellettuali, che hanno evoluto la loro propria teologia e rinnegato la verità di Dio! Geova Dio, un neonato che piange in una stalla puzzolente! E poi noi pensiamo di avere il diritto di essere orgogliosi, tirando su il nostro naso, criticando ed agendo come se fossimo qualcuno. Ecco qui il tuo vero segno! Questo è quello giusto. Geova, che gioca come un ragazzo. Geova che lavora in una bottega da falegname. Geova che lava i piedi a dei pescatori.
“Io vi darò un segno,” disse Dio. “Non il segno di un sacerdozio col colletto bianco. Non il segno della ricchezza e potenza. In questo segno non v’è nulla che voi possiate desiderare, o pensare vi sia convenevole. Eppure esso è un segno eterno. Esso è il segno più grande di tutti.” Geova che sta nella corte battuto e sanguinante, con le spine sulla Sua fronte e lo sputo sul Suo volto, beffato e ridotto al nulla. Geova, disprezzato e rigettato, appeso nudo sulla croce, mentre gli ipocriti Lo schernivano e lo sfidavano a venire giù dalla croce. Geova morente! Geova che prega, e niente avviene. Poi Geova morì! Questo ora è il segno per tutti gli uomini! Non ce né un altro simile. Esso è il più grande!
Poi le tenebre vennero sulla terra. Essi Lo misero in una tomba. Egli rimase lì per quei tre giorni e notti, fino a che un terremoto frantumò l’oscurità della notte ed Egli venne fuori. Geova venne fuori! Geova ascese in alto! Poi Geova ritornò per dimorare nella Sua chiesa. Geova ritornò con un vento impetuoso e con fiamme di fuoco. Geova ritornò per camminare in mezzo alla Sua chiesa e rivestire il Suo popolo di potenza. Geova venne ancora una volta, e questa volta per stare nel Suo popolo. Ed ecco che di nuovo Geova guarisce gli ammalati, risuscita i morti e manifesta Se stesso tramite lo Spirito. Geova ritornò, parlando in lingue e dando la risposta con la interpretazione.
Geova venne giù, ed Egli ristabilì la prostituta affinché non peccasse più. Egli venne giù dall’ubriaco che giace incosciente lungo la strada e con le mosche sul suo viso. Sì, Geova venne per manifestarsi in carne e tramite la carne. Geova venne—Dio in noi, la speranza della gloria!
Sì, Gesù venne e versò il Suo sangue, liberando così il prigioniero. Egli venne e redense le Sue pecore perdute. Egli dette loro vita eterna ed esse non periranno mai. Egli non ne perderà nemmeno una, ma le risusciterà nell’ultimo giorno.
Alleluia! La morte seconda non può offenderle. Essa non ha alcun potere su di esse. Poiché esse appartengono all’Agnello, e Lo seguono ovunque Egli vada.
LO SPIRITO SANTO IN OGNI EPOCA
Ap. 2:11: “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.” Non c’è nessuna epoca della chiesa nella quale questo versetto non sia menzionato. Ogni singola epoca ha lo stesso ammonimento per le persone di ogni epoca. “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice.” Però, è assolutamente impossibile che tutti gli uomini ascoltino ciò che lo Spirito dice alle diverse epoche. 1a Cor. 2:6-16: “Or noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non è di questa età, né dei dominatori di questa età, che sono ridotti al nulla, ma parliamo della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha preordinato prima delle età per la nostra gloria, che nessuno dei dominatori di questa età ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: ‘Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che Lo amano.’ Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi tra gli uomini, infatti, conosce le cose dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. Or noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali. Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente. Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno. Infatti, chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo.” Mat. 13:13-16: “Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né comprendano. Così si adempie in loro la profezia d’Isaia, che dice: ‘Voi udirete ma non intenderete; guarderete ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi e non udire con gli orecchi, e per non intendere col cuore e non convertirsi, e perché Io non li guarisca.’ Ma, beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché odono.” Giov. 8:42-44: “Allora Gesù disse loro: ‘Se Dio fosse vostro Padre, voi Mi amereste, perché Io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da Me stesso, ma è Lui che Mi ha mandato. Perché non comprendete voi il Mio parlare? Perché non potete ascoltare la Mia parola. Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna.’” Da queste Scritture è molto evidente che nessun uomo può da se stesso udire Dio. Tale abilità deve essergli data da Dio. Mat. 16:17: “E Gesù, rispondendo, gli disse: ‘Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre Mio Che è nei cieli.’” Mettendo insieme questi versetti, noi vediamo che vi è solo un gruppo di persone, e che esso è un gruppo di persone veramente speciali, i quali sono capaci di udire ciò che lo Spirito dice in ciascuna epoca. Esso è un gruppo speciale che riceve la rivelazione per ciascuna epoca. Questo gruppo è da Dio, poiché il gruppo che non può udire non è da Dio. (Giov. 8:42-44). Il gruppo che può ed ode ciò che lo Spirito sta dicendo, e perciò ne riceve la rivelazione, è quel gruppo descritto in 1a Cor. 2:6-16. Essi sono coloro che hanno lo Spirito di Dio. Essi sono coloro che sono nati da Dio. Essi sono battezzati nel corpo del Signore Gesù Cristo tramite il Suo Spirito. Essi sono battezzati con lo Spirito Santo.
Per rendere ancor più chiaro quanto abbiamo appena detto, e per usare anche una Scrittura che dovrebbe essere tenuta in mente mentre parliamo riguardo a chi è che è battezzato con lo Spirito Santo, vediamo ciò che dice Gesù in Giov. 6:45: “Sta scritto nei profeti: ‘E TUTTI saranno ammaestrati da Dio.’” Ma andiamo in Is. 54:13, da dove questo versetto è preso, e leggiamo: “E tutti i tuoi figliuoli saranno ammaestrati dal Signore.” E TUTTI coloro che sono da Dio sono i FIGLIUOLI di DIO. Per cui è di nuovo dichiarato che, l’evidenza di essere un vero figlio di Dio (colui sul quale è venuto lo Spirito e vi dimora) è: che gli viene insegnata la Parola tramite lo Spirito Santo.
Ora voi potete cominciare a vedere perché le lingue non sono l’evidenza dell’essere battezzati con lo Spirito Santo. In nessuna epoca dice che “colui che ha una lingua dica ciò che lo Spirito sta dicendo”. Questo esclude che le lingue, e perciò l’interpretazione e le profezie, ecc., siano un’evidenza. L’evidenza è l’UDIRE ciò che lo Spirito dice. Lo Spirito sta parlando. Sì, lo Spirito sta insegnando. Questo è esattamente ciò che Gesù disse che Egli avrebbe fatto quando Egli sarebbe venuto. Giov. 14:26: “Egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.” Questo è appunto ciò che avvenne. Ecco come furono scritti i Vangeli! Tramite lo Spirito Santo, questi uomini richiamarono alla loro mente le esatte Parole che Gesù aveva detto. Ecco perché i Vangeli sono così accurati! Essi sono perfetti. Ma lo Spirito non solo riportò alle loro menti tutte le cose, bensì Egli insegnò di più sulla verità che essi avevano già. Ecco come Paolo ricevette le sue rivelazioni! A riguardo egli disse: “Ora, fratelli, vi faccio sapere che l’Evangelo, che è stato da me annunziato, non è secondo l’uomo, poiché io non l’ho ricevuto né imparato (da nessun uomo), ma l’ho ricevuto per una rivelazione di Gesù Cristo.” Gal. 1:11-12. Egli fu istruito dallo Spirito Santo!
Un giorno, quando Gesù era sulla terra, un certo uomo importante venne a farGli visita. Quest’uomo disse: “Maestro, noi sappiamo che Tu sei un dottore venuto da Dio.” Però, voi noterete che Gesù tagliò corto. Egli si rivolse a Nicodemo e le parole che Egli disse possono essere parafrasate pressappoco così: “Io NON sono un maestro. Io sono l’Agnello del Sacrificio per il peccato. Tramite il Mio Spirito Io sto rendendo possibile la Nuova Nascita. Ma v’è Qualcuno Che sta per venire il Quale è il Maestro. Egli è lo Spirito Santo.” Quando Gesù era sulla terra, Egli venne quale l’Agnello e quale il Profeta. Ma quando Egli ritornò sulla chiesa tramite il Suo Spirito, allora Egli divenne il Maestro.
Ed in ogni epoca noi udiamo la medesima verità: “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.” Però, solo un uomo riempito dello Spirito può udire la rivelazione per quella epoca. Nessun altro lo può. Nossignore! Essi non lo possono, perché ciò è esattamente quel che disse Paolo in 1a Cor. 2:6-16.
Ora, questo dovrebbe rallegrarvi! V’è nell’aria una dottrina molto peculiare e che sta provocando molta incomprensione ed un forte risentimento. Infatti, quando i Pentecostali dicono che tu DEVI parlare in lingue altrimenti non sei stato battezzato con lo Spirito Santo, allora essi o stanno negando che grandi uomini come Knox, Moody, Taylor, Goforth ed altri, non ricevettero lo Spirito Santo, oppure dicono che essi tutti segretamente parlarono in lingue e non erano coscienti di che si trattasse. Ora, ciò non è affatto vero. Nossignore! Questo è un grosso errore. Le lingue non sono l’evidenza di essere ripieni dello Spirito. Essa è semplicemente una delle nove manifestazioni menzionate in 1a Cor. 12. Non v’è Scrittura che dica che tu ricevi lo Spirito Santo parlando in lingue, o che tu ricevi lo Spirito Santo tramite il parlare in lingue. Ma invece essa dice che: “Dopo che essi furono riempiti dello Spirito Santo, parlarono in lingue,” e più tardi dice che essi profetizzarono.
Oggi, tra molta gente, è dato per scontato che tutti coloro che affermano di aver ricevuto lo Spirito Santo tramite il parlare in lingue, parlano in una genuina lingua Spirituale. Eppure questo non è cosí, poiché molta gente parla in una lingua conosciuta ma sotto l’influenza di uno spirito sbagliato. Ora, diciamo che noi ci troviamo in una riunione e tutte le persone parlano in lingue. Come potreste voi sapere quale lingua è dallo Spirito e quale è dal diavolo? Io sono stato fra i pagani ove i loro stregoni bevevano il sangue da un teschio, parlavano in lingue, interpretavano e profetizzavano. Essi possono perfino scrivere in lingue. Ora, se le lingue sono LA evidenza di aver ricevuto lo Spirito Santo, allora ogni lingua dovrebbe essere da Dio. Ma è stato ammesso dalla gente che crede nell’evidenza, che vi sono le vere e le false lingue, poiché Dio ha il genuino e Satana ha il falso. Così la mia domanda è: “Chi conosce qual’è il reale? Chi ha compreso la lingua per sapere ciò che è stato detto? Chi ha il dono di discernimento per saperlo?” Ora, quando noi avremo queste risposte, allora avremo qualcosa su cui andare avanti, ma fino a che ciò avvenga, noi vaghiamo circa la sorgente delle lingue. Voi potete vederlo fin d’ora che, se rimanete sull’evidenza del parlare in lingue senza sapere ciò che viene detto, alla fine voi dovrete arrivare al punto ove tutte le lingue devono essere da Dio. Questo dunque ci porterebbe a credere che il diavolo non può parlare in lingue. Ma non è così; no, assolutamente! Ogni vero missionario sul campo di missione sa fin troppo bene che i diavoli parlano in altre lingue, come lo so io per esperienza.
Anche i teologi Pentecostali ammettono di non aver alcuna Scrittura da indicare ove la gente parla in lingue, quando sono battezzati tramite lo Spirito Santo. Essi ammettono che deducono ciò dall’esperienza indicata nel Libro degli Atti ove, in tre dei cinque casi, la gente parlò in lingue. Essi dicono pure, senza avere alcuna Scrittura, che vi sono due tipi di lingue. Una è la lingua che parlate mentre ricevete lo Spirito Santo e che è la ‘evidenza’, mentre più tardi, se tu credi, tu puoi ricevere il dono delle lingue col quale puoi spesso parlare. Tuttavia, dicono loro, una volta aver parlato in lingue quale l’evidenza d’averLo ricevuto, tu forse non parlerai più di nuovo. Ancora una volta noi siamo ansiosi di sapere dove si trova questo nella Parola! Se ciò non è lì, allora Dio non l’ha detto, e guai a colui che aggiungerà a quella Parola! Però riguardo a questo soggetto c’è qualcosa nella Parola che essi ignorano completamente. 1a Cor. 13. Qui menziona lingue degli uomini e degli angeli. Queste sarebbero lingue conosciute e sconosciute. I Pentecostali moderni dicono che essi possono ricevere lo Spirito Santo parlando in lingue sconosciute, o lingue angeliche. Essi hanno il carro davanti al cavallo, poiché in Atti 2 la gente parlò in un perfetto dialetto tanto che, persino gl’increduli udirono e compresero.
Ora, quando Dio tace, noi faremmo meglio se stessimo zitti. Però, laddove Egli ha parlato, allora anche noi faremmo bene a parlare, e dire ciò che Egli ha già detto. Egli ci ha detto qual’è l’evidenza o quel che sarebbe accaduto dopo esser stati battezzati con lo Spirito Santo, cioè: che sarebbe venuto a noi il Maestro, per insegnarci la verità. Ma questo Maestro era un maestro INTERIORE, e non un’insegnante esteriore. Se lo Spirito non fosse nell’interiore, allora voi non ascoltereste la verità e tanto meno la ricevereste tramite rivelazione, anche se doveste udirla ad ogni istante della giornata. Ai giorni di Paolo, questo fu il segno che lo Spirito dimorava nell’intimo. Coloro che erano ripieni con lo Spirito Santo ascoltarono la Parola, l’accettarono, e vissero tramite essa. Coloro invece che non avevano lo Spirito, l’ascoltarono solo come uomini carnali, vi misero una falsa interpretazione, e finirono nel peccato.
In ogni epoca, dico (ed ogni epoca, per il vero credente, è l’epoca dello Spirito Santo)—in ogni epoca l’evidenza fu sempre la stessa. Coloro che avevano lo Spirito, cioè il Maestro, udirono la Parola, e lo Spirito che era in loro prese la Parola e gliela insegnò (gliela rivelò); ed essi erano di quel gruppo che ascoltò il messaggero ed il suo messaggio, e lo presero e lo vissero.
Lo so che è una grande tentazione il riferirsi a ciò che avvenne là dietro a Pentecoste, come pure al giorno in cui lo Spirito Santo scese in casa di Cornelio, e che pose dunque quelle due identiche esperienze quale l’evidenza del Battesimo con lo Spirito Santo. Ma in ciascuna occasione, le lingue erano comprese dagli ascoltatori. Questo è ben lontano dalla moderna e confusionaria babele delle riunioni Pentecostali. E se ciò non basta per persuaderci a lasciare da parte tale ragionamento, cosa faremmo noi allora, quando siamo confrontati col fatto che persone le quali non hanno mai parlato in lingue hanno nella loro vita alcune delle altre otto manifestazioni, tali quali la parola di sapienza, il discernimento degli spiriti, una parola di conoscenza, fede, guarigione, e perfino miracoli? Inoltre, questa osservazione è tanto più interessante se si considera alla luce che le lingue sono l’ultimo dei nove doni; così, quando vediamo persone che non hanno mai parlato in lingue, eppure fanno uso di doni più grandi di coloro che parlano in lingue, allora noi dobbiamo abbassare completamente tale dottrina ancor più di prima.
Così, voi ora potete vedere che non possiamo permetterci di dire ciò che la Bibbia non ha detto. Quando la Scrittura c’insegna che l’opera dello Spirito Santo, e la manifestazione di quella Benedetta Persona, è di portare in ogni epoca la verità alla vera semenza di quella epoca, allora noi sappiamo che lo Spirito deve dimorare in quella persona o altrimenti egli non può ricevere la verità per quel tempo. Amen! Questo è perfettamente corretto. E se queste epoche portano fuori qualcosa, esse certamente porteranno e produrranno questa verità.
Ora, prima di lasciare questo soggetto, io vorrei essere molto chiaro su ciò che, secondo la Parola, è il Battesimo con lo Spirito Santo. Esso non è secondo me, e non è neppure secondo te. Esso deve essere secondo il “Così dice il Signore,” altrimenti noi siamo falsamente guidati. Amen!
Tanto per cominciare, voi noterete che nelle mie riunioni, quando io termino di predicare il mio sermone evangelistico, o qualche messaggio d’insegnamento, io getto la rete ed invito la gente per una risposta. Io chiedo loro di venire avanti e ricevere lo Spirito Santo. I miei amici Pentecostali, udendomi dire questo, credono che io inviti le persone a venire avanti per essere battezzati con lo Spirito Santo, come se fossero già nati di nuovo. Così, quando io invito coloro che sono ripieni dello Spirito a venire per occuparsi di coloro che hanno risposto all’invito per ricevere lo Spirito Santo, questi cari vengono avanti ed agiscono con le persone in tale maniera come per incoraggiarli ad arrendersi a Dio e credere per parlare in lingue. Questo ha causato una grande confusione, perciò io vorrei dirvi ciò che intendo esattamente significare. Io intendo dire che i peccatori vengano avanti per nascere di nuovo, il che significa essere battezzati nel corpo di Cristo tramite lo Spirito Santo, il che è esattamente ciò che ebbe luogo a Pentecoste, quando la chiesa ebbe inizio. In altre parole, essere nati dallo Spirito vuol dire in verità essere battezzati con lo Spirito Santo. Essa è una e la medesima cosa.
Ora, io qui mi rendo conto che ciò per un momento potrebbe portare confusione, dato che molte persone sanno che io fui ordinato predicatore Battista e che ho fermamente dichiarato che i Battisti l’hanno mancato, poiché essi dicono che voi ricevete lo Spirito Santo NEL MOMENTO IN CUI credete; ma non è così. Tu Lo ricevi “DA QUANDO hai creduto.” Atti 19:2-6: “Egli disse loro: ‘Avete ricevuto lo Spirito Santo, da quando avete creduto?’ Quelli gli risposero: ‘Non abbiamo neppure udito che vi sia uno Spirito Santo.’ E disse loro: ‘Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?’ Essi risposero: ‘Col battesimo di Giovanni’. Allora Paolo disse: ‘Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che dovevano credere in Colui Che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù.’ Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù. E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano.” Eccolo qui! Paolo chiese: “Avete ricevuto DA QUANDO, NON NEL MOMENTO IN CUI voi credeste.” Ed è qui che c’è una grande differenza, poiché è DOPO aver creduto che noi riceviamo. Ef. 1:13 è l’esatta parola ripetuta di ciò che avvenne in Efeso, secondo Atti 19: “In Lui anche voi, DOPO aver udita la Parola della verità (non nel momento in cui l’avete udita), l’evangelo della vostra salvezza, ed aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa.” Ora, ecco qui il mio dunque! Molti dei nostri modernisti, e perfino i nostri (cosiddetti) fondamentalisti, credono alla salvezza in uno specifico momento, che in molti casi è chiamato “prendere una decisione,” e questo è stato chiamato ricevere Cristo o essere nati di nuovo. Ora, ricevere Cristo è ricevere il Suo Spirito. Ricevere il Suo Spirito vuol dire essere nato di nuovo. Ricevere il Suo Spirito vuol dire essere battezzato con lo Spirito Santo. Amen! Questa gente crede. Ciò è meraviglioso. Ma essi si fermano lì! Tu ricevi lo Spirito Santo DOPO che hai creduto. È sempre stato in questo modo, e sempre lo sarà. La prima parola di direttiva che a Pentecoste Pietro indirizzò al popolo, fu: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel Nome di Gesù Cristo, per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, e per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà.”
Queste direttive vennero quale una diretta risposta di Pietro, relativa a quanto era realmente accaduto a Pentecoste. Ciò che era avvenuto era che Dio, secondo Gioele, stava versando su ogni carne lo Spirito Santo promesso. Egli non era stato sparso prima di quel tempo, o dato prima di quel tempo. Ecco che cos’era! Ma da ora in poi QUESTO doveva venire tramite il pentimento, essendo battezzati nel Nome del Signore Gesù Cristo, ed allora Dio era doverosamente vincolato a riempire coloro che sarebbero venuti. Pietro, o gli altri apostoli, non dissero mai: “Voi dovete nascere di nuovo, ed allora sarete riempiti con lo Spirito.”
Che questo è il modello dell’esperienza relativa al ricevere lo Spirito Santo, lo noterete se osserverete attentamente la volta successiva in cui lo Spirito cadde sulle persone. Atti 8:5-17: “Or Filippo discese nella città di Samaria e predicò loro Cristo. E le folle, di pari consentimento, prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, udendo e vedendo i miracoli che egli faceva. Gli spiriti immondi, infatti, uscivano da molti indemoniati, gridando ad alta voce; e molti paralitici e zoppi erano guariti. E vi fu grande gioia in quella città. Or in quella città vi era da tempo un uomo di nome Simone, il quale esercitava le arti magiche e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un grande uomo. E tutti, dal maggiore al minore, gli davano ascolto, dicendo: ‘Costui è la grande potenza di Dio.’ E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva fatti strabiliare con le sue arti magiche. Quando però credettero a Filippo, che annunziava la buona novella delle cose concernenti il regno di Dio e il Nome di Gesù Cristo, uomini e donne si fecero battezzare. Anche Simone credette e, dopo essere stato battezzato, stava del continuo con Filippo; e, vedendo le potenti operazioni ed i segni che erano fatti, ne rimaneva stupito. Ora gli apostoli che erano a Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuta la Parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. Giunti là, essi pregarono per loro, affinché ricevessero lo Spirito Santo, (perché non era ancora disceso su alcuno di loro, ma essi erano soltanto stati battezzati nel Nome del Signore Gesù). Imposero quindi loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo.” Secondo il vs. 12, ESSI CREDETTERO LA PAROLA. Poi essi furono battezzati nel Nome del Signore Gesù. Ma secondo il vs. 16, malgrado tutto ciò, essi NON AVEVANO ANCORA RICEVUTO LO SPIRITO SANTO. Fu solo DOPO aver creduto ed essere stati battezzati correttamente, che essi ricevettero lo Spirito Santo. Questo è il modello esatto come era stato enunciato tramite Pietro in Atti 2:38-39.
Un’altra Scrittura che getta una stupenda luce su questa verità, si trova in Gal. 3:13-14: “Maledetto chiunque è appeso al legno, affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai Gentili in Cristo Gesù, perché (a motivo di ciò) noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.” Ora, in nessun caso si può dire che “la benedizione di Abrahamo” sia la nuova nascita, e che la “promessa dello Spirito” sia il Battesimo con lo Spirito Santo come se fossero due eventi separati. Poiché nella Scrittura si legge così: “Gesù morì sulla croce, e tramite quella morte e risurrezione, la benedizione di Abrahamo venne sui Gentili, lasciando i Giudei. Questo avvenne appunto affinché lo Spirito potesse essere disponibile ai Gentili.”
Ciò che ho appena detto, è per capire e chiarire il perché gli studiosi non hanno mai trovato che Paolo abbia in alcun momento detto: “Nasciate di nuovo e POI siate ripieni dello Spirito”. Essi hanno dedotto che fosse così, e vi hanno messo i loro propri significati per far sì che dicesse ciò, MA LA SCRITTURA NON DICE QUESTO. Anche Gesù non l’ha mai detto. Guardate in Giov. 7:37-39, e leggetelo ora con intendimento. “Or nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi, ed esclamò dicendo: ‘Se qualcuno ha sete, venga a Me e beva. Chi crede in Me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d’acqua viva.’ (Or Egli disse questo dello SPIRITO Che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in Lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato).” Ora, qui essa dice distintamente ed enfaticamente che dal credente, tramite il venire a Gesù ed il bere per fede, sgorgheranno fiumi d’acqua viva. Questa esperienza si riferisce alla Pentecoste. Ora, tenendo questo pensiero in mente, noi leggiamo Giov. 4:10 e 14: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: ‘Dammi da bere.’ tu stessa Gliene avresti chiesto, ed Egli ti avrebbe dato dell’acqua viva. Ma chi beve dell’acqua che Io gli darò non avrà mai più sete in eterno; ma l’acqua che Io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che zampilla in vita eterna.’” Questa medesima acqua viva viene rimenzionata, ma questa volta non è più chiamata fiume; essa è chiamata un pozzo artesiano. È qui dove la gente fa il suo errore! Poiché essa è chiamata un fiume ed una fonte, allora essi pensano che in un posto essa è la vita eterna data tramite lo Spirito, mentre nell’altro passo dove è chiamata fiume (il che implica un grande dinamismo), essa deve essere lo Spirito che ora viene dato come un conferimento di potenza. Ma non è così! Essa è la stessa e medesima cosa. Essa è lo Spirito che da vita e potenza, e questo avvenne a Pentecoste.
Che cos’è che ha causato questa incomprensione? La risposta è: “ESPERIENZA.” Noi siamo andati avanti per esperienza e non tramite la Parola. Smettete con l’esperienza quale vostro metro di misura! C’è soltanto un piombino, una sola strada: e quella è la PAROLA! Ora, prestate attenzione ed afferrate questo. Pietro disse: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel Nome di Gesù Cristo, per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo”. Paolo disse: “Riceveste voi lo Spirito Santo DA QUANDO avete creduto?” È proprio qui tutto il nostro problema! Le persone si ravvedono dai loro peccati, si battezzano in acqua, MA NON VANNO AVANTI PER RICEVERE LO SPIRITO SANTO. VOI CREDETE PER RICEVERE LO SPIRITO. Credere in Gesù è il passo nella giusta direzione, il quale è verso lo Spirito Santo. Ma la gente si ferma lì! Essi vanno fino all’acqua e poi si fermano. Essi credono e poi si fermano. La Bibbia non dice che voi ricevete NEL MOMENTO IN CUI credete. Essa dice: “Riceveste voi lo Spirito Santo DA QUANDO avete creduto?” La traduzione esatta e letterale è: “Avete voi, avendo già creduto, ricevuto lo Spirito Santo?” La gente crede e poi si ferma. Voi non ricevete lo Spirito Santo quando credete IN Lui, essendovi ravveduti. Andate avanti, e ricevete lo Spirito Santo! Lo vedete? Questo è ciò che è sbagliato coi nostri fondamentalisti. Essi non hanno potenza, perché si fermano prima della Pentecoste.
Essi sono come i figliuoli d’Israele che uscirono dall’Egitto e si fermarono prima della Terra Promessa. Ora, quei figliuoli d’Israele che lasciarono l’Egitto, erano circa due milioni. Essi viaggiarono tutti insieme, tutti videro gli stessi miracoli di Dio, tutti parteciparono alla medesima manna ed alla stessa acqua che sgorgava dalla roccia percossa, tutti seguirono la stessa nuvola di giorno e la colonna di fuoco di notte, ma SOLO DUE raggiunsero la Terra Promessa! SOLO DUE ERANO REALI O GENUINI CREDENTI! Ciò è esatto, poiché la Parola ci dice che il resto morì a motivo dell’incredulità; ed a motivo dell’incredulità essi non vi poterono entrare. (Eb. 3.19) Per cui, dato che è così, e che solo DUE ENTRARONO, allora tutti gli altri non erano dei veri credenti. Quale fu la differenza? La differenza è che due stettero con la Parola. Quando i cuori delle dieci spie vennero meno a Kades-Barnea, Giosuè e Caleb non vacillarono, poiché essi credevano la Parola, e dissero: “Noi siamo più che capaci di prendere il paese!”. Essi sapevano di poter riuscire, poiché Dio aveva detto: “Io vi ho dato il Paese.” Dopo tutto, quegli Israeliti videro la potenza e la bontà e la liberazione di Dio, eppure non sono entrati nel riposo, il quale è il simbolo dello Spirito Santo. Così, proprio ora, potete vedere che sono molto pochi coloro che crederanno e andranno avanti per ricevere lo Spirito di Dio.
Benissimo; così siamo arrivati fin qui! Ora io vorrei andare avanti, e quando lo farò, io so di suscitare qualche turbamento. Ma questo però è qualcosa di cui io non ne sono responsabile. Io sono responsabile a Dio ed alla Sua Parola, e verso le persone a cui Dio mi ha inviato. Io devo essere fedele in tutto quello che Egli mi dà da dire.
In Giov. 6:37 e 44 dice: “Tutto quello che il Padre Mi dà, verrà a Me; e colui che viene a Me, Io non lo caccerò fuori. Nessuno può venire a Me, se il Padre che Mi ha mandato non lo attira, ed Io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” Giov. 1:12-13: “Ma a tutti coloro che Lo hanno ricevuto, Egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel Suo Nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, MA SONO NATI DA DIO.” Ef. 1:4-5: “Allorché in Lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a Lui, nell’amore, avendoci predestinati ad essere adottati come Suoi figli per mezzo di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della Sua volontà.” Ora, senza lasciarci troppo coinvolgere nel soggetto della sovranità di Dio (poiché solo questo richiederebbe un libro), lasciatemi ribadire qui che, secondo questi versi, Gesù Cristo sceglie la Sua propria sposa proprio nello stesso modo in cui oggi gli uomini scelgono le loro spose. Oggi la sposa non decide semplicemente che ella andrà a prendersi un determinato uomo per marito. Nossignore! È lo sposo che decide e sceglie una certa donna quale sua sposa! (Giov. 15:16: “Non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi.”) Ora, secondo la Parola di Dio, la sposa fu scelta prima della fondazione del mondo. Questa scelta, della sposa, era già decisa in Se stesso. Ef. 1:9. E in Rom. 9:11, essa dice: “Affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio secondo l’elezione.” Voi non potete leggerlo in altro modo! Il proposito del cuore, l’eterno proposito di Dio, era quello di prendere una sposa secondo la Sua PROPRIA scelta, e questo proposito era in Se stesso, ed essendo eterno, allora tale scelta fu decretata prima della fondazione del mondo.
Prestate ora molta attenzione e guardate a questo. Prima che vi fosse mai un granellino di polvere di stella; prima che Dio fosse Dio (Dio è un oggetto di adorazione, e là non v’era ancora nessuno per poterLo adorare, così a quel tempo Egli era Dio solo potenzialmente), Egli era conosciuto solo quale Spirito eterno, e la sposa era già nella Sua mente. Sì, ella lo era! Ella esisteva nei Suoi pensieri! E che ne è di questi pensieri di Dio? Essi sono eterni, nevvero?
Gli eterni pensieri di Dio! Lasciatemi chiedervi: “Sono i pensieri di Dio eterni?” Se voi poteste vedere questo, allora vedreste molte cose! Dio è immutabile sia nell’essenza sia nell’agire. Noi questo l’abbiamo già studiato e provato. Nelle Sue abilità Dio è infinito e perciò Egli, quale Dio, deve essere onnisciente. Se Egli è onnisciente, allora Egli non ha da imparare, né Egli si sta consigliando con Se stesso, e neppure sta Egli in nessun momento aggiungendo alla Sua conoscenza. Se Egli aggiungesse alla Sua conoscenza, allora Egli non sarebbe onnisciente. Noi potremmo dire che Egli a volte lo è. Ma ciò non è Scritturale. Egli È onnisciente! In merito a qualsiasi cosa Egli non ha mai avuto un nuovo pensiero, perché tutti i Suoi pensieri Egli li ha sempre avuti e sempre li avrà, e conosce la fine fin dal principio, poiché Egli è Dio. PERCIÒ I PENSIERI DI DIO SONO ETERNI. ESSI SONO REALI. Essi non sono semplicemente da paragonare ad un uomo ed allo schizzo che egli ha disegnato e che poi un giorno sarà tradotto in sostanza ed in una forma; essi invece sono già reali ed eterni, e sono parte di Dio.
Ora, osservate come questo funziona. Dio ha sempre avuto i Suoi pensieri per Adamo. Adamo, quale Suo pensiero, era ancora inespresso. Il Salmo 139:15-16 potrebbe darvi una piccola idea a riguardo: “Le mie ossa non Ti erano nascoste quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I Tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo, e nel Tuo libro erano già scritti tutti i giorni che erano stati fissati per me, anche se nessuno di essi esisteva ancora.” Questo, come ho detto, non fu scritto in merito ad Adamo, ma ciò vi dà l’idea e la conoscenza che il pensiero era lì, nella Sua mente, e che questo pensiero era eterno e doveva essere espresso. Così, quando Adamo fu formato dalla polvere della terra ed il suo essere spirituale fu creato da Dio, allora Adamo divenne il pensiero di Dio espresso, e quei pensieri eterni furono ora manifestati.
Noi potremmo andare giù attraverso i secoli. Noi troviamo un Mosé, un Geremia, un Giovanni Battista, ed ognuno di questi era il pensiero di Dio espresso a suo tempo. Poi arriviamo a Gesù, il LOGOS. Egli fu il perfetto e completo PENSIERO espresso, ed Egli divenne conosciuto quale la Parola. Ecco ciò che Egli È, e per sempre SARÀ!
Ora, è detto che “Egli ci ha eletti IN LUI (Gesù) prima della fondazione del mondo.” Questo significa che noi eravamo proprio là, CON Lui, nella mente e nei pensieri di Dio, prima della fondazione del mondo. Questo dà all’eletto una qualità ETERNA. Tu non puoi sfuggire da questo!
Permettetemi di iniettare qui un pensiero. Persino la nostra nascita naturale è basata sull’elezione. Le ovaie femminili producono molte, molte uova. Ma com’è che avviene che ad un determinato tempo un certo uovo viene giù invece di un altro? E poi, tra lo sperma maschile, per ragioni sconosciute, un certo germe si attacca all’uovo mentre gli altri che possono facilmente attaccarsi, o che forse hanno una migliore opportunità di farlo, non lo fanno; e così essi periscono. Dietro tutto questo vi deve essere un’intelligenza; altrimenti, cos’è che determina che un bambino sia maschietto o femminuccia, biondo o bruno, con occhi chiari o scuri, ecc.? Con questi pensieri in mente, pensate riguardo a Giosuè e Caleb. Non disse Gesù in Giov. 6:49 “I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono?” Quei genitori che morirono erano necessariamente i progenitori delle persone alle quali Gesù stava parlando. Essi perirono, eppure essi erano nell’elezione naturale di Dio come Giosuè e Caleb lo erano nello Spirituale.
Ma andiamo avanti. Questi eletti non solo erano gli eterni pensieri di Dio che a loro tempo dovevano essere espressi in carne, ma questi stessi eletti sono chiamati con altro nome. Rom. 4:16: “Perciò l’eredità è per fede; in tal modo essa è per grazia, affinché la promessa sia assicurata a tutta la progenie, non solamente a quella che è dalla legge, ma anche a quella che deriva dalla fede di Abrahamo, il quale è padre di tutti noi”. Rom. 9:7-13: “E neppure perché sono progenie di Abrahamo sono tutti figli; ma: ‘In Isacco ti sarà nominata una progenie.’ Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come progenie. Questa fu infatti la parola della promessa: ‘In questo tempo ritornerò e Sara avrà un figlio.’ E non solo questo, ma anche Rebecca concepì da un solo uomo, Isacco nostro padre (infatti, quando non erano ancora nati i figli, e non avevano fatto bene o male alcuno, affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio secondo l’elezione e non a motivo delle opere, ma per Colui Che chiama), le fu detto: ‘Il maggiore servirà al minore,’ come sta scritto: ‘Io ho amato Giacobbe, e ho odiato Esaù.’” Gal. 3:16: “Ora le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua progenie. La Scrittura non dice: ‘E alle progenie’, come se si trattasse di molte, ma come di una sola: ‘E alla tua progenie’, cioè Cristo.” Gal. 3:29: “Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abrahamo, ed eredi secondo la promessa.” Secondo Rom. 4:16, noi troviamo che Dio ha dato una Promessa Sicura a TUTTA la progenie di Abrahamo, e Paolo mette se stesso e tutti i credenti sotto questa designazione, poiché egli dice: “Abrahamo, il quale è padre di TUTTI noi.” Poi egli continua ad andare avanti non solo a restringere questa definizione, ma piuttosto a finalizzarla, poiché in Gal. 3 egli identifica la PROGENIE (singolare) con Gesù, e chiama i “figli della progenie” quali i figli della promessa, e la promessa ha a che fare con “l’elezione,” o “la scelta di Dio.” E ciò è esattamente quello che noi stiamo dicendo. Questi che sono la Progenie Reale, sono gli eletti di Dio; sono i predestinati, i preconosciuti di Dio, ed erano nella mente di Dio e nei Suoi pensieri. In poche parole: la Vera Sposa di Cristo era eternamente nei pensieri di Dio, sebbene non espressa fino a quando ognuno venne avanti nella designata e decretata epoca. Ogni volta che un membro si fece avanti, esso divenne ESPRESSO e prese il suo posto nel corpo. Perciò questa sposa è letteralmente LA SPOSA-PROGENIE-PAROLA-PARLATA. E benché ella è designata al femminile, ella è anche chiamata il “corpo di Cristo.” È ben chiaro che ella doveva essere chiamata così, poiché ella era stata predestinata in Lui, venne dalla stessa fonte, era eterna con Lui, ed ora sta manifestando Dio in un corpo di molte membra, mentre una volta Dio si manifestò in UN MEMBRO, cioè: il nostro Signore Gesù Cristo.
Ora dunque, qui noi stiamo venendo ad una conclusione. Come l’Eterno Logos (Dio) si manifestò nel Figlio, ed in Gesù abitò corporalmente tutta la pienezza della Deità, e che Questo Eterno era il Padre manifestato in carne, e perciò assunse il titolo di Figlio, così anche noi, eterni nei Suoi pensieri, a nostro turno, siamo divenuti i molti membri della Progenie-Parola-Parlata manifestata in carne, e quegli eterni pensieri ora manifestati in carne sono i figliuoli di Dio, proprio così come siamo chiamati. NOI NON DIVENTIAMO PROGENIE TRAMITE LA NUOVA NASCITA. NOI ERAVAMO PROGENIE PERCIÒ SIAMO RINATI, POICHÉ SOLO L’ELETTO PUÒ RINASCERE. La ragione per cui noi siamo potuti essere risvegliati è perché noi ERAVAMO SEME. Se NON V’È SEME, non c’è niente da risvegliare!
Tenete questo ben in mente! Facciamo ora il prossimo passo. Redimere, vuol dire riacquistare. Vuol dire restituire al proprietario originale. Dio, tramite la Sua morte ed il Suo sangue versato, RICOMPRÒ I SUOI. Egli riacquistò la Sposa-Progenie-Parola-Parlata. “Le Mie pecore ascoltano la Mia voce (Parola) ed esse Mi seguono.” Tu sei sempre stato una pecora. Tu non sei mai stato un maiale o un cane cambiato in pecora. Ciò è impossibile, poiché ogni specie di vita produce la stessa specie senza che ci sia alcun cambiamento nella specie. Essendo dunque che noi eravamo nei pensieri di Dio e che poi fummo espressi in carne, allora doveva venire un giorno quando noi avremmo udito la Sua voce (la Parola), e udendo quella voce saremmo divenuti coscienti che il nostro Padre ci chiamava e riconosciuto che siamo i figliuoli di Dio. Noi sentimmo la Sua voce e gridammo come fece il figliuol prodigo: “Oh, Padre mio; Salvami! Io ritorno a Te!”
Un figlio di Dio può andare avanti a lungo prima che riconosca che egli è un figlio. Infatti una gran parte di veri Cristiani sono come la storia del piccolo aquilotto che fu covato sotto una chioccia. Voi sapete che l’aquila è un tipo del vero credente. Ebbene, un contadino prese un uovo da un nido di aquila e lo mise sotto una chioccia. Al tempo stabilito, tutte le uova che erano sotto la chioccia si schiusero. I piccoli pulcini s’intendevano bene con la madre chioccia, ma quel piccolo aquilotto non riusciva a decifrare questo loro chiocciare e razzolare in cerca di cibo in mezzo al letame. Egli cercava di sopravvivere come meglio poteva, però era piuttosto confuso riguardo a tutto questo. Ma un giorno, lontano lassù nell’aria, la madre aquila, che aveva deposto l’uovo, spiava quel piccolo aquilotto sulla terra. Ella piombò giù ad una enorme velocità, e gridò a lui col massimo della sua voce, dicendogli di volare su ad incontrarla. Egli non aveva mai sentito un grido d’aquila, ma quando egli sentì quel primo grido, qualcosa in lui lo fece fremere ed egli bramò lanciarsi verso di esso. Ma egli aveva paura di provare! Di nuovo quella madre gli gridò dicendogli di levarsi in volo e seguirla. Ma egli le rispose dicendole che aveva paura. Ancora una volta ella lo chiamò, dicendogli di provare. Sbattendo le sue ali, egli lanciò se stesso nell’aria e, rispondendo al grido di sua madre, si librò su verso il cielo azzurro! Vedete? Egli era da sempre stato un aquilotto! Per un tempo egli agì come un pollo, però non riusciva ad essere soddisfatto. Ma quando egli udì il richiamo della grande aquila, allora egli venne al suo proprio posto. E quando un vero figlio di Dio ode il grido dello Spirito tramite la Parola, allora anche lui, realizzerà chi egli è, e correrà alla Grande-Aquila-Profeta, per esser seduto con Lui per sempre nei luoghi celesti in Cristo Gesù.
ORA VIENE LA NOSTRA TRIONFANTE PIETRA DELLA VETTA circa il battesimo con lo Spirito Santo. Gal. 4:4-7: “Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato Suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione. Ora, perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio Suo nei vostri cuori, che grida: ‘Abba, Padre.’ Perciò tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di Dio, per mezzo di Cristo.” Eccolo qui! Gesù Cristo venne avanti, morì sulla croce, e compì la Redenzione (riportandoci al proprietario originale tramite l’acquisto, o pagandone il prezzo) e perciò ci STABILÍ QUALI FIGLIUOLI. Egli non ci ha fatti figli, poiché noi eravamo già i Suoi figli, ma Egli ci stabilì quali figli; perché fintanto che noi eravamo nel mondo, nella carne, noi non potevamo essere riconosciuti quali Suoi figli. Noi eravamo tenuti prigionieri dal diavolo. Ma ciononostante, noi eravamo figli. Ed ascoltate questo: “E PERCHÉ VOI SIETE FIGLI, DIO HA MANDATO LO SPIRITO DEL FIGLIO SUO NEI VOSTRI CUORI, TRAMITE IL QUALE VOI POTETE GRIDARE: PADRE, PADRE!” Sopra chi cadde lo Spirito a Pentecoste? Figli! E a Corinto? Sopra i Figli, mentre essi UDIVANO LA PAROLA.
Che cos’è il Battesimo con lo Spirito Santo? Esso è lo Spirito che ti Battezza nel corpo di Cristo. Essa è la Nuova Nascita. Esso è lo Spirito di Dio che entra e riempie il tuo cuore dopo che ti sei ravveduto (avendo udita la Sua Parola), ed essendo battezzato in acqua quale risposta di una buona coscienza verso Dio.
Ciò che noi abbiamo appena dimostrato sarebbe per tutti molto più facile da comprendere se tutti credessero alla dottrina dell’unicità della Deità. Poiché nella Deità non vi sono tre persone, ma UNA. Perciò, noi NON siamo nati di nuovo tramite lo Spirito di Vita di Gesù che viene in noi, e susseguentemente dallo Spirito Santo che viene in noi per darci potenza. Se ciò fosse così, noi allora disonoriamo il Padre per il fatto che non diamo a Lui una parte nella nostra completa salvezza, poiché se la salvezza viene dal Signore, e vi sono tre Signori, allora Egli (il Padre) deve anche avere qualcosa da fare! Eppure, è così semplice vedere come Gesù rese veramente chiaro che era Lui, e solo Lui, Colui che è Dio; ed è Lui, e solo Lui, Colui che viene nel credente! Giov. 14:16 dice che il Padre manderà un altro Consolatore. Ma il verso 17 dice che Lui (Gesù) dimora con loro, e più tardi sarà IN loro. Nel verso 18 Lui dice che Egli verrà a loro. Nel versetto 23 parlando ai discepoli Egli disse: “Noi (Padre e Figlio) verremo a lui.” Così è il Padre, Figlio e Spirito Santo che viene dentro; tutto in una sola volta, poiché È UNA PERSONA che compone la Deità. Questo avvento ebbe luogo a Pentecoste. Non vi sono due venute dello Spirito, ma solo una. Il problema è che la gente non conosce la reale verità, ed essi credono semplicemente in Gesù per la remissione dei peccati, ma non vanno avanti per ricevere lo Spirito.
Prima che io chiuda questo soggetto, io so che nella vostra mente c’è una domanda. Voi vorreste sapere se io credo nella dottrina della preesistenza. Io non credo in quella dottrina Mormone circa la preesistenza delle anime, come non credo nella reincarnazione o trasmigrazione delle anime. State attenti qui, onde possiate vederlo. Non è la persona che viene eternamente predestinata da Dio, ma È LA PAROLA, O SEME. Ecco cos’è! Molto tempo addietro, troppo lontano perché la mente umana possa afferrarlo, l’Iddio Eterno, con pensieri eterni, pensò e decretò: “HO AMATO GIACOBBE, MA HO ODIATO ESAÚ, (Rom. 9:13) E NON ERANO NÉ NATI, NÉ AVEVANO FATTO ALCUNCHÉ DI BENE O DI MALE.” Vedete? Esso era il PENSIERO! Poi quel pensiero divenne espresso, e Dio riacquistò Giacobbe, poiché solo Giacobbe era PROGENIE. Solo Giacobbe aveva il seme; ecco perché egli ebbe rispetto al diritto di primogenitura ed al patto di Dio! Se tu sei vero seme, allora tu udrai quella Parola; lo Spirito ti battezzerà nel corpo di Cristo, ti riempirà investendoti di potenza, e tu riceverai la Parola per il tuo giorno e la tua epoca. Vedi come diviene chiara la vera evidenza quando la Parola ti viene rivelata? Ed ancora, notate: Gesù fu la Progenie Reale. Egli visse in un corpo umano. Quando lo Spirito Lo chiamò (il Pensiero Parola-Manifestata), Egli andò al Giordano e lì fu battezzato in acqua. Tramite l’ubbidienza alla Parola, lo Spirito Santo venne su di Lui e la voce disse: “Questo è il Mio diletto Figlio, ascoltateLo.” La voce non disse: “Questo è diventato il Mio Figlio;” Gesù ERA il Figlio! E lo Spirito Santo Lo posizionò quale Figlio davanti a tutti loro. Dopo, avendoLo riempito (e lo stesso modello si ripeté a Pentecoste ed anche dopo), Egli andò dimostrando la potenza, ricevendo la piena rivelazione di Dio e da Dio, per quel giorno.
Or noi abbiamo costantemente detto che, la vera evidenza dell’essere battezzati con lo Spirito Santo è, per il credente, il ricevere la Parola per l’epoca in cui egli vive. Lasciate che ve lo mostri più chiaramente.
Le Sette Epoche, come sono descritte in Ap. cap. 2 e 3, comprendono tutto l’intero periodo della Pienezza dei Gentili, oppure: tutto il tempo nel quale Dio si occupa dei Gentili per la loro salvezza. In ogni singola epoca, senza escluderne nessuna, essa dice la stessa cosa, sia quando inizia, sia quando chiude il messaggio di ciascuna epoca. “Al messaggero di (Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Sardi, Filadelfia, Laodicea) scrivi; Queste cose dice Colui, ecc. ecc. “...Chi ha orecchi, ascolti (singolare), ciò che lo Spirito dice alle chiese.” Notate qui che Gesù (tramite lo Spirito) in OGNI epoca, rivolge Se stesso SOLTANTO AD UNA persona in merito alla Parola per quella epoca. Solo UN messaggero per ciascuna epoca, riceve ciò che lo Spirito ha da dire a quell’epoca, e quell’UNICO MESSAGGERO è il messaggero per la vera chiesa. Egli, tramite rivelazione, parla da parte di Dio alle “chiese”, ad entrambe, alla vera ed alla falsa. Il messaggio poi viene trasmesso a tutti. Ma benché esso venga trasmesso a tutti quelli che vengono a trovarsi entro il raggio del messaggio, quel messaggio è ricevuto individualmente solo tramite un certo gruppo qualificato in un certo modo. Ogni individuo di quel gruppo è uno che ha la facoltà di udire ciò che lo Spirito sta dicendo tramite il messaggero. Coloro che odono non ricevono una loro privata rivelazione, né è un gruppo che riceve la sua rivelazione collettiva, MA CIASCUNA PERSONA ODE E RICEVE CIÒ CHE IL MESSAGGERO HA GIÀ RICEVUTO DA DIO.
Ora, non pensate che questo caso sia strano, poiché Paolo pose questo modello sotto la mano di Dio. Solo Paolo ebbe la piena rivelazione per il suo giorno, come è evidenziato dal suo confronto con gli altri apostoli i quali ammisero che Paolo era il Profeta-Messaggero per i Gentili di quel giorno. E notate, pure, tramite un’illustrazione nella Parola, che quando Paolo desiderò andare in Asia, Dio glielo vietò, perché le pecore (i Suoi figliuoli) erano in Macedonia, ed esse (i Macedoni) avrebbero ascoltato ciò che lo Spirito aveva da dire tramite Paolo, mentre la gente dell’Asia non lo avrebbe fatto.
In ogni epoca, noi abbiamo esattamente lo stesso modello. Ecco perché la luce viene tramite il messaggero inviato da Dio in una certa zona, e poi da quel messaggero la luce si propaga attraverso il ministero di altri i quali sono stati fedelmente istruiti. Ma, naturalmente, tutti coloro che escono non sempre imparano quanto sia necessario dire SOLO ciò che il messaggero ha detto. (Ricordatevi, Paolo ammonì il popolo a dire solo ciò che egli disse; 1a Cor. 14:36-37: “È la parola di Dio proceduta da voi o è essa pervenuta a voi soli? Se uno si stima essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che vi scrivo sono COMANDAMENTI DEL SIGNORE.”) Essi aggiungono qui, o tolgono via là, e presto il messaggio non è più puro, ed il risveglio muore. Come dobbiamo stare attenti nell’udire UNA voce! Poiché lo Spirito ha soltanto una voce, la quale è la voce di Dio. Paolo li ammonì a dire ciò che egli disse, come anche Pietro fece similmente. Egli li ammonì che NEPPURE LUI (Paolo) poteva cambiare anche una sola parola di ciò che egli aveva dato tramite rivelazione. Oh, quanto è importante ascoltare la voce di Dio tramite il mezzo dei Suoi messaggeri, e poi dire ciò che è stato a loro dato di dire alle chiese!
Spero che ora voi cominciate a vederlo! Forse ora voi potete comprendere perché io non posso tenermi con i fondamentalisti ed i Pentecostali. Io devo tenermi alla Parola nel modo che il Signore l’ha rivelata. Certo, io ora non ho potuto esporre tutto. Questo richiederebbe un libro a sé, ma con l’aiuto del Signore noi avremo molti sermoni, nastri e messaggi, in merito a tutti questi punti, per aiutarvi a comprendere ed a collegare tutta la Scrittura.
“Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese di ciascuna epoca.” In ogni epoca esso fu lo stesso grido. Ascoltate ciò che dice lo Spirito! Se tu sei un Cristiano, allora tu ritornerai a ciò che lo Spirito sta insegnando, e cioè: la Parola di questa epoca. Ogni messaggero di ogni epoca, predicherà quella Parola. Ogni fresco e vero risveglio avrà luogo perché gli uomini si saranno rivolti alla Parola per la loro epoca. Il grido di ogni epoca è un rimprovero: “Tu hai abbandonato la Parola di Dio. Ravvediti, e ritorna alla Parola!” Dal primo libro della Bibbia (Genesi) fino all’ultimo (Apocalisse), v’è solo un modo per dispiacere a Dio—abbandonare la Parola; e c’è solo un rimedio per riacquistare il Suo favore—ritornare alla Parola.
Nell’Epoca Efesina, come in questa epoca, ed in ogni epoca che mediteremo, noi vedremo che questo è vero. E nell’ultima epoca, che è la nostra epoca, noi troveremo l’oscuramento della Parola, la completa apostasia che terminerà nella grande tribolazione.
Se tu sei della vera progenie, se sei veramente battezzato con lo Spirito Santo, allora tu stimerai la Sua Parola al di sopra del tuo nutrimento necessario, e sarai bramoso di vivere tramite OGNI Parola che procede dalla bocca di Dio.
Questa è la mia più viva preghiera per tutti noi: che possiamo udire ciò che lo Spirito oggi sta portando per noi dalla Parola.