giovedì 17 gennaio 2008

CAPITOLO 3: L'EPOCA DELLA CHIESA EFESINA

Introduzione Alle Epoche Della Chiesa
Affinché vi sia possibile comprendere appieno il messaggio delle Epoche della Chiesa, io vorrei esporre i vari principi che mi hanno permesso di arrivare ai nomi dei messaggeri, alla durata delle epoche, come pure agli altri fattori che vi sono coinvolti.
Dato che questo studio doveva essere il più serio che abbia mai intrapreso fino ad ora, io cercai il Signore per molti giorni onde avere l'ispirazione dallo Spirito Santo. Solo allora io lessi le Scritture sulle Epoche della Chiesa, e scavai dentro le molte storie della chiesa scritte dagli storici più imparziali che potei trovare. Dio non mancò di rispondere alla mia preghiera, poiché mentre io leggevo la Parola e le storie, fui reso capace tramite lo Spirito Santo di vedere dispiegarsi un modello che, attraverso i secoli, corre proprio fino al presente, all'ultimo giorno.
La chiave datami dal Signore con la quale fui in grado di determinare il messaggero per ogni epoca, è la più Scritturale. Infatti, essa potrebbe essere chiamata la Chiave-Maestra della Bibbia. Essa è la rivelazione che: Dio non muta mai, e che le Sue vie sono pure immutevoli come lo è Lui. In Eb. 13:8 sta scritto: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.” Ecc. 3:14,15: “Io ho riconosciuto che tutto quel che Dio fa è per sempre; niente v’è da aggiungervi, niente da togliervi; e che Dio fa così perché gli uomini Lo temano. Ciò che è, è già stato prima, e ciò che sarà è già stato, e Dio riconduce ciò che è passato.” Eccolo qui: un Dio immutevole, con delle vie pure immutevoli. Ciò che Egli fece la PRIMA volta, Egli lo continuerà a fare fino a che sia fatto per l’ULTIMA volta. Non vi sarà mai alcun cambiamento. Applichiamo questo alle Epoche della Chiesa. Il tipo d’uomo che Dio scelse per la prima epoca, e come Dio si manifestò nel ministero di quell’uomo, sarà l’esempio per tutte le altre epoche. Quello che Dio fece nella prima epoca della chiesa, è ciò che Egli vuol fare anche in tutte le altre epoche.
Noi ora sappiamo con esattezza dalla Parola tramandataci tramite lo Spirito Santo, come la primitiva od originale chiesa fu fondata, e come Dio manifestò Se stesso in lei. La Parola non può né cambiare, né essere cambiata, perché la Parola è Dio. Giov. 1:1: “Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.” Cambiare una parola di Essa, come fece Eva, porta peccato e morte, come anche dice in Ap. 22:18-19: “...Se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal Libro della Vita e dalla città santa e dalle cose descritte in questo libro.” Perciò, il modello è ciò che fu la Chiesa a Pentecoste. Quello è il modello! Non v'è altro modello. Non importa quel che possano dire gli studiosi, quel modello Dio NON l'ha cambiato. Ciò che Dio fece a Pentecoste, Egli deve continuare a farlo fino al termine delle epoche della Chiesa.
Quand’anche gli studiosi vi dovessero dire che l’epoca apostolica è passata, voi non dovete crederlo. Tale affermazione è sbagliata per due motivi. Prima di tutto, è sbagliato supporre che non vi siano più apostoli solo perché i dodici originali sono morti. Apostolo significa ‘inviato;’ ed oggi vi sono molti inviati, soltanto che sono chiamati missionari. Fintantoché gli uomini vengono chiamati ed inviati con la Parola della Vita, c'è un'epoca apostolica che continua. Secondariamente, essi si riferiscono ad un’epoca nella quale venne ‘manifestata la potenza dello Spirito Santo’ e che, dato che la Bibbia è stata completata, tale epoca è passata. Ciò non è affatto vero! Non v'è nessuna Scrittura che possa far supporre questo, anzi, ve ne sono molte che affermano il contrario. Qui c'è la nostra prova che queste affermazioni sono entrambe false. Atti 2:38,39: “Allora Pietro disse loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel Nome di Gesù Cristo, per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, e per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà.” La promessa della potenza con la quale gli apostoli furono investiti a Pentecoste è per “voi (Giudei) e per i vostri figli (Giudei), e per tutti coloro che sono lontani (Gentili), e per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà (entrambi Giudei e Gentili).” Fintanto che Egli non cessa di chiamare, il messaggio e la potenza Pentecostale NON CESSERANNO.
Ciò che la chiesa ebbe a Pentecoste, è il suo inalienabile diritto. Originariamente, ella aveva la pura Parola di Dio. Ella aveva la potenza dello Spirito manifestata in diversi segni e prodigi e doni dello Spirito Santo. Eb. 2:1-4: “Perciò bisogna che ci atteniamo maggiormente alle cose udite, che talora non finiamo fuori strada. Infatti, se la Parola pronunziata per mezzo degli angeli fu ferma e ogni trasgressione e disubbidienza (alla Parola) ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l'avevano udita, mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la Sua volontà.” Quella chiesa originale non fu organizzata dagli uomini. Essa era guidata dallo Spirito Santo. Essa non era molto grande. Essa era odiata e disprezzata. Essa fu oppressa. Essa fu perseguitata a morte. Però essa era fedele a Dio! Essa stette col modello originale della Parola.
Ora qui, non lasciatevi fuorviare. Quando ho detto che Dio e le Sue vie non mutano mai, non intendevo dire che la chiesa ed i suoi messaggeri non sarebbero cambiati. La chiesa non è Dio! Perciò essa può cambiare. Ma ciò che dicevo era che, a motivo dell'immutabile Iddio e delle Sue immutabili vie, noi possiamo ritornare all’inizio e vedere il primiero e perfetto agire di Dio, e giudicare così secondo quel modello. Questo è il modo in cui viene fatto. La Vera Chiesa cerca sempre di essere come l’originale a Pentecoste. La Vera Chiesa di oggi cerca di avvicinarsi a quella primitiva. Ed i messaggeri per le chiese, avendo in loro lo stesso Spirito di Dio, cercheranno d'approssimarsi all'apostolo Paolo. Essi non saranno esattamente come lui, ma i veri messaggeri saranno coloro che assomiglieranno il più possibile a Paolo, il quale era libero da tutti gli uomini, venduto a Dio, annunciando soltanto la Parola di Dio e manifestando lo Spirito Santo con potenza. Nessun’altra cosa può farlo. Voi dovete operare dall'originale. Come il simile anela verso il simile, così la Vera Chiesa sarà sempre quella che cerca di seguire le orme dei suoi fondatori della Pentecoste, ed i suoi messaggeri seguiranno l'apostolo Paolo, il primo messaggero alla prima epoca della Chiesa. È così semplice, eppure tanto meraviglioso!
Con questa chiave così semplice, eppure tanto meravigliosa, io fui capace, con l’aiuto dello Spirito Santo, di leggere il Libro dell’Apocalisse e la storia, per trovarvi là dentro ogni epoca, ogni messaggero, la durata di ogni epoca, e la parte che ognuna ha giuocato nel proposito di Dio dalla Pentecoste fino alla consumazione di quelle epoche.
Poiché ora potete comprendere il modo in cui noi giudichiamo come era la Vera Chiesa (ciò che essa era a Pentecoste, e ciò che essa era nell’epoca apostolica, com'è mostrato nella Parola, nel Libro degli Atti), allora noi possiamo applicare la stessa regola per mostrare come la Chiesa venne meno. L'errore basilare, o errori, che s'infiltrarono nella prima Chiesa e che sono rivelati nel Libro degli Atti e dell'Apocalisse, ed anche nelle Epistole, diverranno sempre più e più visibilmente manifesti in ognuna delle susseguenti epoche, fino a che nell'ultima epoca, o l'Epoca Laodiceana, noi arriviamo ad un totale offuscamento della verità.
Ora, da questo criterio-chiave che abbiamo ricevuto dal Signore, viene fuori un'altra più piccola ma meravigliosa verità. Io ho detto che la Vera Chiesa cercherà di essere sempre come quella nel Libro degli Atti. Ciò è giusto. Tuttavia, abbiamo scoperto che la Parola c'insegna anche dell'invasione dell'errore fino a che negli ultimi tempi, proprio quando il Signore starà per apparire, vi sarà un completo oscuramento della verità. Ma ora ci sorge in mente una domanda: abbandonerà Dio i Suoi, lasciandoli cadere in uno stato di completa seduzione? In nessun modo, poiché la Scrittura dice chiaramente in Mat. 24:24, Che gli ‘Eletti’ NON POSSONO essere sedotti. “Perché sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli, tanto da sedurre, SE FOSSE POSSIBILE, anche gli eletti.” Cosa allora? La risposta è ben chiara davanti a noi. Vi è una Vera Chiesa ed una falsa chiesa. Vi è una Vera Vite ed una falsa vite. Ma, naturalmente, quella falsa chiesa o corpo della falsa vite, cercherà sempre di usurpare la posizione della Vera Chiesa sostenendo che lei, e non gli Eletti, sono quelli reali ed autentici. La falsa cercherà di uccidere la Vera. Così fu al tempo del Libro degli Atti, così è stato mostrato nelle sette epoche, e così è dichiarato nelle varie Epistole. È così che è stato. Così è pure ora. Così anche sarà. Essa non può cambiare.
Stiamo ora molto attenti affinché in questo punto non ci confondiamo. Per questo noi cerchiamo nella Parola, per convalidare questa affermazione. Ritorniamo al Libro del principio, la Genesi. Nel Giardino dell’Eden vi erano DUE alberi. Uno era buono; uno era cattivo. Uno produceva VITA, l’altro produceva Morte. Vi erano due figliuoli che originariamente offrirono sacrifici a Dio. Lasciatemi ripetere questo: ENTRAMBI offrirono a Dio sacrifici. Gen. 4:3-5: “E avvenne, di lì a qualche tempo, che Caino fece un’offerta di frutti della terra all’Eterno; e Abele offerse anch’egli dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. E l'Eterno guardò con favore Abele e la sua offerta, ma non guardò con favore Caino e l’offerta sua...” Ma uno (Caino) era maligno, essendo di suo padre (di Quel Maligno), mentre Abele era giusto davanti al Signore. Inoltre, vi erano pure due figliuoli nella carne, di medesimi genitori. Essi erano i gemelli di Isacco e Rebecca. Uno era l'eletto di Dio, e l’altro era un reprobo. Entrambi adorarono Dio. In ogni singolo caso vi era coinvolta l’adorazione a Dio. In ognuno di questi casi il cattivo odiava e perseguitava il giusto. In alcuni casi il malvagio distrusse il giusto. Ma notate, essi erano piantati insieme. Essi vivevano insieme. Entrambi facevano pretese su Dio ed adoravano Dio.
Queste illustrazioni descrivono perfettamente la parabola del Signore Gesù Cristo, quando Egli disse che il regno dei cieli è simile ad un uomo che seminò buon seme, solo per poi avere un nemico che venne a piantare le zizzanie in mezzo al buon seme. Dio non ha piantato le zizzanie. È Satana che piantò quelle zizzanie proprio in mezzo al buon seme di Dio. Questi due specie di piante (persone), di due diverse semenze, crebbero insieme. Essi presero parte del nutrimento della stessa terra, essi condivisero lo stesso sole, pioggia, e tutti gli altri benefici, ed entrambi, al loro turno, furono raccolti. Lo vedete questo? Non dimenticate mai queste verità mentre noi studiamo le epoche della chiesa, e più tardi anche i sigilli. E, soprattutto, non dimenticate che è in questa ultima epoca che le zizzanie vengono legate per essere bruciate, e che esse spingeranno fuori il frumento per essere raccolto dal Signore.
Così, tenendo presente questo pensiero, facciamo un altro passo e andiamo avanti. Avete mai studiato la storia dei risvegli? Ora, un risveglio significa: l’agire di Dio in potenza. Ed ogni volta che Dio agisce, Satana è pure lì, per agire. Esso non manca mai! Nei giorni del grande risveglio del Galles (e questo molta gente non lo sa), i manicomi si riempirono rapidamente, e vi fu un grande dispiegamento di forze demoniache per distrarre l'attenzione da Dio. È scritto che, nei giorni di Wesley, la gente faceva delle cose molto strane e definitamente Sataniche, per cercare di deridere la bontà e la potenza di Dio. Ai giorni di Lutero, è detto che, il miracolo del suo ministero non stava nel fatto che egli protestò con successo contro la Chiesa Cattolica Romana, ma il miracolo stava nel fatto che egli poté, e lo fece, rimanere sano ed incrollabile in mezzo ai fanatici che erano spesso ripieni, e guidati, da spiriti sbagliati. E se voi siete stati coscienti del ministero di questo ultimo tempo, voi avrete notato la stessa invasione di falsi e cattivi spiriti. Ciò deve essere in questo modo. Ora, io spero ed ho fiducia che siate abbastanza spirituali per afferrare ciò, e dargli importanza.
Per confermare questo punto sulla Vera e la falsa vite mescolati e per mostrare come i due spiriti sono all’opera, diamo uno sguardo in I Giov. 4:1-4, e Giuda 3,4,12. “Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo. Da questo potete conoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto in carne, è da Dio. E ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio; e questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, deve venire; e ORA È GIÀ nel mondo. Voi siete da Dio, figlioletti, e li avete vinti (lo spirito dell'anticristo), perché Colui che è in voi (lo Spirito di Dio) è più grande di colui che è nel mondo.” Giuda 3,4,12: “Carissimi, anche se avevo una grande premura di scrivervi circa la nostra comune salvezza, sono stato obbligato a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa una volta per sempre ai SANTI. Si sono infatti infiltrati tra di voi CERTI UOMINI (non Santi. Essi non sono venuti nell’ovile per la PORTA, e perciò sono briganti), che sono stati da tempo designati per questa condanna, EMPI che mutano la grazia del nostro Dio in immoralità, e negano l'unico Padrone Dio e il Signor nostro Gesù Cristo. Costoro sono macchie nelle vostre agapi, mentre banchettano ASSIEME a voi senza timore, pascendo se stessi;...” Di fronte a questi passi della Scrittura non si può negare che la Vera Chiesa e la falsa chiesa sono intrecciate insieme, essendo che sono state piantate insieme, ma di differenti semi.
Quindi io penso che vi sia qualcosa d’altro che dovete conoscere. Le sette chiese menzionate da Giovanni sono nell’Asia Minore e sono tutte chiese Gentili. Egli non parla della chiesa di Gerusalemme che consisteva in gran parte di Giudei, con forse in essa qualche Gentile. La ragione è che Dio si era rivolto dai Giudei ai Gentili. Così, in tutte le epoche della chiesa, è Dio che tratta con i Gentili, chiamando fuori una Sposa Gentile per Se stesso. Questo fa sì che le ‘Epoche della Chiesa’ e ‘La Pienezza dei Gentili,’ sono una e la medesima cosa. Atti 13:44-48: “Il sabato seguente, quasi tutta la città si radunò per ascoltare la Parola di Dio. Ma i Giudei, vedendo la folla, furono ripieni d’invidia e si opponevano alle cose dette da Paolo, contraddicendo e bestemmiando. Allora Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: ‘Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci rivolgiamo ai Gentili.’ Poiché così ci ha comandato il Signore: ‘Io ti ho posto come luce delle Genti perché tu porti la salvezza fino all'estremità della terra.’ I Gentili, udendo queste cose, si rallegrarono e glorificavano la Parola del Signore; e tutti coloro che erano preordinati alla vita eterna credettero.” Rom. 11:1-8: “Io dico dunque: Ha Dio rigettato il Suo popolo? Così non sia, perché anch’io sono Israelita, della progenie di Abrahamo, della tribù di Beniamino. Dio non ha rigettato il Suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi ciò che la Scrittura dice nella storia di Elia? Come egli si rivolge a Dio contro Israele, dicendo: ‘Signore, hanno ucciso i Tuoi profeti e hanno distrutto i Tuoi altari, ed io sono rimasto solo, ed essi cercano la mia vita.’ Ma che gli disse la Voce Divina? Io mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.’ Così, dunque, anche nel tempo presente è stato lasciato un residuo, secondo l’elezione della grazia. E se è per grazia, non è più per opere, altrimenti la grazia non è più grazia; ma se è per opere, non è più grazia, altrimenti l’opera non è più opera. Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l'hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti, come sta scritto: ‘Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire.’”
Rom. 11:25-29: “Perché non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele è avvenuto un indurimento parziale, finché sarà entrata la Pienezza dei Gentili, e così tutto Israele sarà salvato come sta scritto: ‘Il Liberatore verrà da Sion, e rimuoverà l’empietà da Giacobbe. E questo sarà il Mio patto con loro, quando Io avrò tolto via i loro peccati.’ Quanto all'Evangelo, essi sono nemici per causa vostra, ma quanto all'elezione, sono amati a causa dei padri, perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento.”
Queste sette chiese situate in Asia Minore, a quel tempo, contenevano in loro certe caratteristiche le quali diverranno il frutto maturo delle susseguenti epoche. Quelle che per l’addietro erano semplicemente delle pianticelle, più tardi vennero a maturazione, proprio come disse Gesù: “Perché, se tali cose si fanno al legno verde, che cosa sarà fatto al legno secco?” Luca 23:31.
IL MESSAGGIO ALL’EPOCA DELLA CHIESA EFESINA
Apocalisse 2:1-7:
“All’angelo della chiesa di Efeso scrivi: Queste cose dice Colui Che tiene le sette stelle nella Sua destra e Che cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro.
Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, che non puoi sopportare i malvagi, e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi.
Tu hai sopportato, hai costanza e per amore del Mio Nome ti sei affaticato senza stancarti.
Ma Io ho questo contro di te, che hai lasciato il tuo primo amore.
Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa’ le opere di prima; se no, verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi.
Tuttavia hai questo, che odi le opere dei Nicolaiti, che odio anch’Io.
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince Io darò da mangiare dell'Albero della Vita, Che è in mezzo al paradiso di Dio.”
IL MESSAGGERO
Il messaggero (angelo) per la chiesa di Efeso fu l’apostolo Paolo. Che egli fosse il messaggero per la prima epoca dell’era Gentile, non può essere negato. Sebbene a Pietro fu concessa l’autorità di aprire le porte ai Gentili, fu a Paolo che venne dato di essere il loro apostolo e profeta. Egli fu il Profeta-Messaggero per i Gentili. Il suo ufficio profetico, tramite il quale egli ricevette la piena rivelazione della Parola per i Gentili, lo confermò quale loro messaggero apostolico. Di questo furono d'accordo anche gli altri apostoli in Gerusalemme. Gal. 1:12-19: “Poiché io non l'ho ricevuto né imparato da nessun uomo, ma l’ho ricevuto per una rivelazione di Gesù Cristo. Avete infatti udito quale fu un tempo la mia condotta nel Giudaismo, come perseguitavo con grande ferocia la chiesa di Dio, e la devastavo. E progredivo nel Giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, essendo estremamente zelante delle tradizioni dei miei padri. Ma, quando piacque a Dio, Che mi aveva appartato fin dal grembo di mia madre e mi ha chiamato per la Sua grazia, di rivelare in me Suo Figlio, affinché Lo annunziassi fra i Gentili, io non mi consultai subito con carne e sangue, né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai in Arabia, e ritornai di nuovo a Damasco. Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per andare a vedere Pietro, e rimasi con lui quindici giorni. E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, il fratello del Signore.” Gal. 2:2: “Or vi salii per rivelazione, ed esposi loro l’Evangelo che io predico fra i Gentili, ma lo esposi privatamente a coloro che godevano maggior credito, perché non corressi o non avessi corso invano.” Gal. 2:6-9: “Ma da parte di quelli che godevano maggior credito (quali fossero stati, non m'importa nulla; Dio non ha riguardo a persona), ebbene, quelli che godono maggior credito non m’imposero nulla di più. Anzi, al contrario, avendo visto che mi era sta affidato l’Evangelo per gli incirconcisi, come a Pietro quello per i circoncisi (Poiché Colui Che aveva potentemente operato in Pietro per l’apostolato dei circoncisi, aveva potentemente operato anche in me per i Gentili), avendo conosciuto la grazia che mi era stata data, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano di associazione, affinché noi andassimo fra i Gentili, ed essi fra i circoncisi.” Rom. 11:13: “Infatti io parlo a voi Gentili, in quanto sono apostolo dei Gentili; io onoro il mio ministero.”
Paolo fondò la chiesa di Efeso circa nella metà del primo secolo. Questo ci permette di stabilire la data dell'inizio dell’Epoca della Chiesa Efesina: circa nel 53 d.C.
Il suo tipo di ministero stabilì il modello a cui tutti i futuri messaggeri si sarebbero ispirati, ed attualmente ne è pure il modello per ogni vero ministro di Dio, anche se egli non arriva ad una tale altezza, nella sfera profetica, come lo fu Paolo. Il ministero di Paolo ebbe una triplice qualità, e fu nel seguente modo:
Prima di tutto, Paolo fu assolutamente fedele alla Parola. Egli non deviò mai da essa, non importa cosa potesse costargli. Gal. 1:8-9: “Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un Evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto. Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un Evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto.” Gal. 2:11,14: “Ma, quando Pietro venne in Antiochia, io gli resistei in faccia, poiché era da riprendere.” “Ma, quando io vidi che non camminavano rettamente secondo la verità dell’Evangelo, dissi a Pietro in presenza di tutti: ‘Se tu, che sei Giudeo, vivi alla Gentile e non alla Giudaica, perché costringi i Gentili a Giudaizzare?’”
1a Cor. 14:36-37: “È la Parola di Dio proceduta da voi o è essa pervenuta a voi soli? Se uno si stima essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che vi scrivo sono comandamenti del Signore.”
Notate che Paolo non era organizzato, ma guidato dallo Spirito, come quando Dio agì su Mosé per condurre Israele fuori dall'Egitto. Paolo non fu mai inviato dal Consiglio di Gerusalemme, e neanche esso ebbe alcun potere o giurisdizione su di lui. Dio, e solo Dio, dette il mandato e la guida. Paolo non era mandato dagli uomini, ma da Dio. Gal. 1:1: “Paolo, apostolo (non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma tramite Gesù Cristo e di Dio Padre che Lo ha risuscitato dai morti).” Gal. 2:3-5: “Ma, neppure Tito che era con me, benché fosse Greco, fu costretto a farsi circoncidere; e ciò, a causa dei falsi fratelli introdottisi abusivamente, i quali si erano insinuati per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di metterci in servitù. A costoro non cedemmo in sottomissione neppure per un momento, affinché la verità dell’Evangelo dimorasse salda fra di voi.”
Secondo, il suo ministero era nella potenza dello Spirito, e quindi la Parola parlata e scritta veniva dimostrata. 1a Cor. 2:1-5: “Ed io, fratelli, quando venni da voi, non venni con eccellenza di parola o di sapienza, annunciandovi la testimonianza di Dio, perché mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesù Cristo e Lui crocifisso. Ed io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore. La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio.” Atti 14:8-10: “Or a Listra c’era un uomo paralizzato ai piedi, che stava sempre seduto e non aveva mai camminato, essendo storpio sin dal grembo di sua madre. Costui udì parlare Paolo che, fissati gli occhi su di lui, e vedendo che egli aveva fede per essere guarito, disse ad alta voce: ‘Alzati in piedi.’ Ed egli saltò su, e si mise a camminare.” Atti 20:9-12: “Un giovane di nome Eutico, che era seduto sul davanzale della finestra, fu colto da sonno profondo; e, mentre Paolo tirava il suo discorso a lungo, preso dal sonno, cadde dal terzo piano e fu raccolto morto. Ma Paolo, sceso giù, si gettò su di lui, l’abbracciò, e disse: ‘Non vi turbate, perché l’anima sua è in lui.’ Quindi risalì, spezzò il pane con loro e mangiò; e dopo aver parlato a lungo fino all’alba, partì. Intanto ricondussero il ragazzo vivo, per cui furono oltremodo consolati.” Atti 28:7-9: “In quei dintorni aveva i suoi poderi il capo dell’isola di nome Publio; egli ci accolse e ci ospitò con tanta cortesia per tre giorni. Or avvenne che il padre di Publio giaceva a letto, malato di febbre e di dissenteria; Paolo andò a trovarlo e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì. Dopo questo fatto, anche gli altri isolani che avevano delle malattie venivano ed erano guariti; e questi ci colmarono di grandi onori e, quando salpammo, ci fornirono delle cose necessarie.” 2a Cor. 12:12: “Ora i segni dell’apostolo sono stati messi in opera fra di voi, con grande pazienza, con segni e prodigi e con potenti operazioni.”
Terzo, egli aveva il frutto evidente che il suo ministero proveniva da Dio. 2a Cor. 12:11: “Sono diventato pazzo, vantandomi; voi mi ci avete costretto, poiché avrei dovuto essere raccomandato da voi, perché non sono stato per nulla inferiore ai sommi apostoli, benché io non sia niente.” 1a Cor. 9:2: “Se non sono apostolo per gli altri, lo sono almeno per voi, poiché voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore.” 2a Cor. 11:2: “o sono infatti geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a uno sposo, per presentarvi a Cristo come una casta vergine.” Paolo è stato il tramite per portare una grande moltitudine di pecore Gentili; egli le nutrì, si curò di loro, fino a che esse portarono frutto di giustizia ed erano preparate per incontrare il Signore quale una parte della sposa Gentile.
Secondo la tradizione, al tempo in cui fu data l’Apocalisse, Paolo era già morto come martire, ma al suo posto continuò Giovanni, esattamente come aveva fatto Paolo durante i giorni del suo ministero. La morte di Paolo, prima che fosse data l'Apocalisse, non annulla affatto che egli fosse il messaggero per l'Epoca della Chiesa Efesina, poiché il messaggero di ogni epoca, indipendentemente da quando appare o a quando va via, è colui che influenza quell’epoca per Dio tramite un ministero della Parola manifestata. Quell’uomo fu Paolo.
LA CITTÀ DI EFESO
La città di Efeso era una delle tre più grandi città dell’Asia. Spesso è stata chiamata la terza città della fede Cristiana, con prima Gerusalemme, e la seconda Antiochia. Essa era una città molto ricca. Il governo era Romano ma la lingua era Greca. Gli storici credono che Giovanni, Maria, Pietro, Andrea e Filippo furono tutti seppelliti in questa bella città. Paolo, il quale fondò in questa città la vera fede, servì qui quale pastore per soli circa tre anni; ma quando egli era assente dal gregge, egli pregava e pensava continuamente a loro. Timoteo ne fu il primo vescovo. 1a Tim. 1:1-3: “Paolo, apostolo di Gesù Cristo, per comando di Dio, nostro Salvatore, e del Signore Gesù Cristo, nostra speranza, a Timoteo, mio vero figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio nostro Padre e da Cristo Gesù, nostro Signore. Come ti esortai quando andai in Macedonia, rimani in Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse.”
Il nome stesso, Efeso, ha un significato stranamente composto: “Aspirato a,” e “Rilassato.” Alle alte aspirazioni di questa epoca che è iniziata con la pienezza dello Spirito, “le profondità di Dio,” delle quali loro ne aspiravano l'alta chiamata di Dio, cominciò a farsi strada un’attitudine di minor vigilanza. Cominciò a manifestarsi un minor zelo nel seguire Gesù Cristo, come un presagio che nelle future epoche il veicolo fisico, chiamato chiesa, sarebbe sprofondato fino alle terribili “profondità di Satana.” Essa si rilassò e cominciò ad andare alla deriva. L’epoca stava già sviandosi. Essa aveva già lasciato il suo primo amore. Il minuscolo seme piantato in quell’Epoca Efesina, un giorno sarebbe cresciuto nello spirito dell’errore fino a che tutti gli uccelli immondi dell'aria si sarebbero annidati nei suoi rami. Al ragionamento umano questa pianta apparve così inoffensiva, tanto che la Nuova Eva (la Nuova Chiesa) sarebbe stata di nuovo sedotta da Satana. L’Epoca Efesina presentò a lei le migliori opportunità di Dio, e per un tempo essa prevalse, poi si rilassò, ed in quel momento di distrazione, Satana piantò il seme della completa rovina.
La stessa religione di Efeso tipifica perfettamente la prima epoca della chiesa, e ne stabilisce il tenore per le epoche a venire. Innanzitutto, il pomposo tempio di Diana, per la cui costruzione occorsero così tanti anni, ospitava nei suoi sacri cortili la più sensuale ed indiscreta immagine di Diana che uno potrebbe immaginarsi. Ella era assolutamente diversa dalle altre sue immagini situate negli altri templi a lei dedicati. Ella era semplicemente una figura femminile quasi senza forma, che finiva con lo sprofondare nel blocco di legno dal quale ella era stata tratta. Le sue due braccia erano fatte di due semplici spranghe di ferro. Come ciò descrive perfettamente lo spirito dell'anticristo che fin da quella prima epoca cominciò a liberarsi! Lì, esso si liberò in mezzo al popolo, eppure non prese ancora nessuna forma, per non allarmare la gente. Ciononostante, le due braccia di spranghe di ferro mostravano che il suo intento era di schiacciare l’opera di Dio con le sue irruzioni. Sembrava che nessuno notasse cosa egli stesse facendo. Però un giorno essi l’avrebbero riconosciuto, quando con queste braccia di ferro le sue ‘opere’ sarebbero divenute ‘dottrina,’ e la sua dottrina sarebbe divenuta la legge di un impero.
Anche gli ordini di servizio nel tempio rivelavano molte cose. Vi erano, prima di tutto, dei sacerdoti che erano eunuchi. Questo sacerdozio sterile presagiva la sterilità di un popolo che si sarebbe separato dalla Parola, poiché un popolo che pretende di conoscere Dio al di fuori dalla Parola, è sprovvisto di vita come lo è uno sterile eunuco. Secondariamente, dentro ai suoi confini, il tempio aveva delle vergini sacerdotesse che svolgevano le cerimonie religiose del tempio. Questo mostrava già il giorno quando cerimonie e formalità, riti ed opere, avrebbero preso il posto dello Spirito Santo e le carismatiche manifestazioni non avrebbero più riempito il tempio di Dio. Al di sopra di tutti loro c'era il sommo sacerdote, un uomo di potenza politica e di influenza pubblica, mostrando ciò che già stava progredendo, benché non molto manifesto, e cioè: che la chiesa sarebbe stata data presto alla direzione dell’uomo, con i piani ed ambizioni dell’uomo, e che il “così dice lo Spirito Santo” non sarebbe stato più a lungo una vivente realtà. Al di sotto di loro, vi erano gli schiavi del tempio i quali non avevano altra scelta che obbedire alla gerarchia religiosa. Cosa poteva significare tutto questo, se non che il giorno sarebbe venuto in cui il cosiddetto clero, tramite la manovra politica, l'aiuto dello Stato, la sostituzione della Parola e dello Spirito con credi, dogmi e conduzione umana, avrebbe schiavizzato i laici, mentre i capi lussureggiavano in ricchezze male acquistate rallegrandosi nei loro sporchi piaceri; e la povera gente, che secondo Dio avrebbe dovuto essere servita, era ora divenuta schiava.
GESÙ, IL SUO MESSAGGERO E LE CHIESE
Ap. 2:1: “...Queste cose dice Colui Che tiene le sette stelle nella Sua destra e Che cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro.” Questo è Lui, Colui del quale è detto, ‘Questo Stesso Gesù è ENTRAMBI Signore e Cristo.’ EccoLo lì, l’Unico e Solo Signore Iddio Onnipotente, ed oltre a Lui non v’è nessun altro. EccoLo lì, il Salvatore (“...la salvezza appartiene all'Eterno,” Giona 2:10) che cammina in mezzo alle Chiese attraverso le sette epoche. Ciò che Egli fu nella prima epoca, Egli lo è in tutte le epoche. Per ogni credente, Egli è Gesù Cristo, lo stesso, ieri, oggi ed in eterno. Ciò che Egli fece una volta, Egli lo continua a fare, e continuerà a farlo.
Ora, voi noterete che Gesù cammina da solo in mezzo alla Sua chiesa. Nessun altro è con Lui, e nemmeno potrebbe esservi, poich’Egli solo le ha portato la salvezza, ed avendola acquistata col Suo proprio sangue, ella Gli appartiene. Egli è il Suo Signore e Maestro. Ella dà a Lui tutta la gloria, e questa gloria Egli non la condivide con nessun altro. Con Lui non v’è alcun papa. Con Lui non v’è alcun arcivescovo. Maria, la madre del Suo corpo terreno, non è con Lui. Egli non parla e poi si rivolge ad un Padre, poiché Egli è il Padre. Egli non si volta per dare ordini ad uno Spirito Santo, poich’Egli è Dio, lo Spirito eterno, ed esso è la Sua Vita che scorre e pulsa nella Chiesa dandole vita, poiché senza di Lui non vi sarebbe vita alcuna. La salvezza viene dal Signore!
Nessuno fu con Lui quando Egli calcò l’ardente ira della fornace di fuoco. Non fu un altro, ma fu LUI Che venne appeso alla croce e dette il Suo sangue. Egli è l’Autore e Compitore della nostra fede. Egli è l’Alfa e l’Omega della nostra salvezza. Noi siamo fidanzati a Lui e a nessun altro. Noi non apparteniamo alla chiesa. Noi apparteniamo a Lui! La Sua Parola è legge. Credi, dogmi, regole sussidiarie e costituzioni, non hanno alcun effetto su di noi. Sì, è Gesù SOLO Colui che cammina in mezzo alla chiesa. È Dio in lei, che opera secondo il Suo piacere. Non dimenticate mai questo! Voi avete un solo legame con Dio e Dio pure ha un solo legame verso di voi—questo è GESÙ, e GESÙ SOLTANTO!
EccoLo lì, con le sette stelle nella Sua mano destra. La mano, o il braccio destro, significa la potenza ed autorità di Dio. Sal. 44:3: “Infatti non fu con la loro spada che conquistarono il Paese, né fu il loro braccio che li salvò, ma fu la Tua destra, il Tuo braccio, e la luce del Tuo volto, perché Tu li gradivi.” In quella potenza della mano destra sono sette stelle, le quali, secondo Ap. 1:20, sono i sette messaggeri della Chiesa. Questo significa che dietro ai Suoi messaggeri di ogni epoca, v’è la vera potenza ed autorità di Dio. Essi agiscono infuocati dalla potenza dello Spirito Santo e con la Parola. Essi sono stelle, perché riflettono la luce. La luce che essi riflettono, è la Sua luce. Essi non hanno della luce propria. Essi non alimentano il proprio fuoco facendo sì che gli uomini camminino alla luce delle loro scintille. Is. 50:11. È notte, perché è di notte che le stelle vengono fuori. È la notte delle tenebre del peccato, poiché tutti (anche tutto il mondo) hanno peccato e sono costantemente privi della gloria di Dio. Rom. 3:23.
Questi sette messaggeri fanno conoscere Dio alla gente. Colui che li riceve, riceve Colui Che li ha inviati. Giov. 13:20. Essi parlano ed agiscono nella Sua autorità. Egli li accompagna con tutta la potenza della Deità. Mat. 28:18-20: “E Gesù, accostatosi, parlò loro, dicendo: ‘OGNI POTESTÀ Mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate dei discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che Io vi ho comandate. Or ecco, IO SONO CON VOI IN OGNI TEMPO, fino alla fine dell'età presente (compimento delle epoche). Amen.’” Così, eccoli qui, ripieni di Spirito Santo e di fede, infuocati col fuoco di Dio, sostenendo la Parola di Verità, ed Egli sta lì, per sostenerli. E, pensateci bene, nessun credente di qualunque epoca ha bisogno di gridare nel suo cuore: “Oh, fossi almeno vissuto per l’addietro nella prima epoca, quando furono inviati gli apostoli!” Non v’è NESSUN bisogno di guardare indietro. GUARDATE IN ALTO! Guardate a Colui Che anche ora cammina in mezzo alle chiese attraverso tutte le epoche! Guardate a Colui Che è lo stesso, ieri, oggi, ed in eterno, e Che non muta mai sia nell’essenza sia nelle Sue vie! Ovunque due o tre sono riuniti insieme nel Suo Nome, Egli è là in mezzo a loro! Non è soltanto in mezzo a loro come osservatore, o quale angelo rapportatore, bensì Egli è presente per esprimere esattamente ciò che Egli è—la Vita, il Sostentatore ed il Donatore di ogni buon dono alla Chiesa. Alleluia!
“Colui che cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro.” Come sono significative queste parole, se viste alla luce della Scrittura, le quali Lo descrivono quale “Cristo, Colui che è la nostra Vita!” Infatti, Cristo, in verità, è la vita della chiesa. Ella non ha altra vita. Senza di Lui essa è semplicemente un'associazione religiosa, un club, un'insignificante riunione di persone. Come una salma adornata e vestita rimane pur sempre una salma, così è la chiesa; non importa quello che i suoi programmi ed i suoi graziosi sforzi possano acquisire, senza Cristo, ella è pur sempre un cadavere. Ma con Lui nel suo mezzo, con Lui che la motiva, ella diventa la meraviglia di tutto il “Suo corpo, la pienezza di Colui che riempie tutto in tutto.” Ed in questa stessa ora, Egli sta camminando in mezzo al candelabro d’oro dell'ultima epoca. Ciò che Egli era quando camminava nella prima epoca, tale Egli è anche ora in questa ultima epoca. Gesù Cristo è lo STESSO, IERI, OGGI ed in ETERNO.
“Sette candelabri d’oro.” In Es. 25:31, sta scritto: “Farai anche un candelabro d'oro PURO; il candelabro, il suo piede e il suo tronco saranno LAVORATI al martello; i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori saranno tutti d’un pezzo col candelabro.” La vera Chiesa di Gesù Cristo, la sposa, è paragonata all’oro PURO. La giustizia della sposa è quella dello Sposo. Gli attributi della sposa sono i gloriosi attributi dello Sposo. La sua identità è fondata in Lui. Ella riflette ciò che Egli è. Ciò che Egli è, ella lo manifesta. In lei non c’è macchia alcuna. Ella è tutta gloriosa, di dentro e di fuori. Dall’inizio alla fine, ella è l’opera del suo Signore, e tutte le Sue opere sono perfette. Infatti, in lei è sommata e manifestata l’eterna saggezza e proposito di Dio. Come può uno scandagliare ciò? Come può uno comprendere questo? Anche se ciò non lo possiamo fare, noi lo possiamo accettare per fede, poiché Dio l’ha detto.
Ma il candelabro non è solo d’oro, bensì è d’oro LAVORATO. Oro lavorato a mano, secondo il disegno datole dallo Spirito. All’infuori del suo Signore e Maestro, Gesù Cristo, vi fu mai un popolo che sia stato tanto colpito e martirizzato quanto la sposa di Gesù Cristo? Certo, ella sta completando le sofferenze che Cristo si è lasciato dietro. I suoi beni sono saccheggiati. La sua vita è in repentaglio. Ella è considerata come pecora da macello. Ella viene uccisa ogni giorno. Ella soffre molto, ma in tutto ciò ella non si vendica, neppure fa sì che altri soffrano. Questa amata sposa di Cristo è degna dell’Evangelo. E come l'oro è malleabile, mentre invece il rame battendolo si spezzerebbe, così quest’oro di Dio porterà le sofferenze per il Signore, senza piegarsi, senza rompersi, senza distruggersi, ma tramite le tribolazioni e prove di questa vita, viene formato come una cosa di bellezza e di gioia eterna.
CRISTO LODA I SUOI
Ap. 2:2,3: “Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, che non puoi sopportare i malvagi, e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Tu hai sopportato, hai costanza e per amore del Mio Nome ti sei affaticato senza stancarti.”
Come il Salvatore loda e complimenta meravigliosamente i Suoi figliuoli! Egli prende pienamente nota della loro bella attitudine spirituale e della loro condotta. Egli sa che fra loro v’è della debolezza, eppure Egli per questo non li rimprovera. Non è forse così il Signore? Egli sa come incoraggiarci nelle cose giuste e dissuaderci da quelle che non sono rette. Proprio qui noi potremmo imparare una buona lezione: come condurre la chiesa e le nostre famiglie. Ed ancor meglio, noi tutti possiamo qui imparare una buona lezione, poiché Dio agisce con ognuno di noi esattamente in questo modo. Santi di Dio, non siate mai scoraggiati, poiché Dio non è spietato da dimenticare le vostre fatiche d’amore! Qualunque cosa facciamo ha una ricompensa e la benedizione dal Signore, anche se si tratta di un sol bicchiere d’acqua fresca che diamo a qualcuno.
Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza. Mentre Egli cammina in mezzo alla Sua Chiesa, Egli è conscio delle sofferenze del Suo popolo, ed Egli se ne prende cura. Come fu nei giorni della schiavitù in Egitto, quando Egli udì i loro gridi, Lui che non muta mai, ode pure ora i gridi di coloro che sono oppressi, poiché Egli cammina in mezzo a loro. La stessa parola, fatica, significa: stanchezza tramite oppressione. Il popolo di Dio non solo opera per Lui in una fatica d’amore, ma essi soffrono per Lui anche con gioia. Essi sono pazienti e portano il giogo. Questa prima epoca soffrì una grande persecuzione. Essa dovette lavorare duramente per predicare l’Evangelo e diffondere la verità. L’alta vocazione della loro vita era di servire Dio, e quando le loro speranze della vita erano svanite, essi rimasero pazienti rimettendo tutto a Colui Che aveva promesso una eterna ricompensa in cielo, per tutto quello che essi avevano rinunciato su questa terra a motivo di Lui.
Io penso che dovremmo soffermarci qui un tantino e trattare questo pensiero: che il popolo di Dio fu e sarà sempre perseguitato. Voi sapete che la Genesi è il libro degl’inizi, e ciò che voi trovate che là ebbe inizio, continuerà fino all’Apocalisse, senza mai mutare. Lì noi vediamo che Caino perseguitò ed uccise Abele, perché quest'ultimo era piaciuto a Dio. Poi vediamo una perfetta figura del figlio di Abrahamo secondo la carne, Ismaele, il quale molestò e lottò contro il figlio della promessa, Isacco. Vi fu pure Esaù, il quale odiò Giacobbe tanto d’ucciderlo, se Dio non fosse intervenuto. Nel Nuovo Testamento troviamo Giuda che tradisce Gesù, mentre l’ordine religioso del primo secolo cercò di distruggere i credenti primitivi. I figli di questo mondo, controllati dal diavolo, odiano i figliuoli di Dio che sono controllati dallo Spirito.
Non importa quanto giusto e corretto sia un Cristiano in pubblico, o quanto buono sia verso i suoi colleghi, facendo nient’altro che bene, ma lasciate che confessi Cristo quale suo Salvatore e riconosca l’opera dei doni dello Spirito Santo come, il parlare in lingue, profetizzare, guarigioni e miracoli, ed egli sarà condannato. Lo spirito di questo mondo odia lo Spirito di Dio, e siccome esso non può sopraffare lo Spirito del Signore, allora cerca di distruggere i recipienti nei quali dimora lo Spirito della Verità.
Persecuzioni e prove sono una naturale e normale parte della vita Cristiana. C'è solo una cosa che tu puoi fare a riguardo: rimettere il tutto a Dio, non giudicare, ma lasciare a Lui le loro opere ed il giudizio finale.
“Non puoi sopportare i malvagi, e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi.” Questi Efesini credevano che il popolo di Dio doveva essere santo. Secondo questo versetto, essi fecero dei passi per tenere il corpo incontaminato dal peccato. Evidentemente l’apostasia era già cominciata. Il peccato era entrato nella Chiesa. Ma essi erano ubbidienti alle parole di Paolo, quando disse di togliere via il malvagio d’infra loro. Essi erano un popolo separato. Essi erano usciti dal mondo, ed ora non permettevano che il mondo entrasse in mezzo a loro. Essi non potevano sopportare alcun peccato nella Chiesa. Santità, per loro, non era soltanto una frase o una maniera qualunque di parlare: essa era un modello di vita.
“Hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi.” Oh, questa è una dichiarazione categorica! “Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli.” Non è questo presuntuoso? Che diritto aveva il popolo di mettere alla prova coloro che si chiamavano apostoli da se stessi? Ed in che modo li hanno provati? Oh, io amo questo! Eccolo qui, in Gal. 1:8: “Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo (già) predicato, sia maledetto.” Erano gli apostoli, che recavano al popolo la Parola originale. Quella Parola originale non poteva mutare, nemmeno in una virgola o in un punto. Paolo sapeva che era stato Dio Colui che gli aveva parlato, perciò egli disse: “Anche se venissi io stesso e tentassi di dare una seconda rivelazione, cercando di fare un piccolo cambiamento in quello che vi detti originariamente, che anche io sia maledetto.” Vedete, Paolo sapeva che la prima rivelazione era corretta. Dio non può dare una prima rivelazione, e poi una seconda rivelazione. Se Lo facesse, Egli muterebbe la Sua mente. Egli però può dare una rivelazione e poi aggiungerne ancora, come fece nel Giardino dell’Eden, quando Egli promise la Progenie alla donna, e poi più tardi stabilì che tale Progenie doveva venire tramite Abrahamo; poi più tardi disse che essa sarebbe venuta tramite la stessa linea di sangue di Davide. Però, essa era la medesima rivelazione. Questo dette al popolo soltanto ancor più informazione, per aiutarli a riceverla ed a comprenderla. Ma la Parola di Dio non può mutare. La Progenie venne esattamente come era stato rivelato. Alleluia! Guardate ora cosa facevano questi falsi apostoli. Essi vennero con la loro propria parola. Questi Efesini conoscevano la Parola tale quale gliel’aveva insegnata Paolo. Essi erano ripieni dello Spirito Santo mediante l’imposizione delle mani di Paolo. Perciò essi guardarono questi falsi apostoli negli occhi, e dissero: “Voi non dite ciò che disse Paolo. Perciò, voi siete falsi.” Oh, ciò infiamma il mio cuore! Ritornate alla Parola! In realtà, non siete voi che provate un apostolo, o un profeta, o un maestro, BENSÌ È LA PAROLA CHE LI METTE ALLA PROVA. In uno di questi giorni deve venire un profeta per l’Epoca della Chiesa Laodiceana, e voi vedrete se egli è veramente inviato da Dio o no. Sì, lo riconoscerete, perché, se egli è da Dio, EGLI STARÀ ESATTAMENTE IN QUELLA PAROLA CHE DIO DIEDE A PAOLO. DA QUESTA PAROLA EGLI NON SI ALLONTANERÀ NEMMENO UN ATTIMO, NEMMENO DI UNO IOTA! In quella ultima epoca, quando sorgeranno molti falsi profeti, osservate e vedrete come essi continueranno a dirvi che se non credete a loro ed a quello che dicono, allora sarete perduti; ma quando quel PROFETA DELL’ULTIMO GIORNO verrà sulla scena, se egli è veramente quel profeta, egli griderà dicendo: “Ritornate alla Parola, altrimenti siete perduti!” Egli non edificherà su rivelazioni o interpretazioni private, ma sulla Parola. Amen, e Amen!
Questi falsi apostoli sono quei lupi rapaci di cui parlò Paolo. Egli disse: “Quando io me ne sarò andato, essi cercheranno di entrare pretendendo di avere la stessa rivelazione; ma il loro scopo non è di aiutarvi, ma di distruggervi.” Atti 20:27-32: “Poiché io non mi sono tratto indietro dall’annunziarvi tutto il consiglio di Dio. Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che Egli ha acquistata col proprio sangue. Infatti io so che, dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge, e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse (la loro propria parola ed idea, e non quella di Dio), per trascinarsi dietro i discepoli. Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, giorno e notte, non ho mai cessato di ammonire ciascuno con lacrime. Ed ora, fratelli, io vi raccomando a Dio e alla Parola della Sua grazia, che è in grado di edificarvi e darvi l’eredità in mezzo a tutti i santificati.”
Anche Giovanni sapeva di loro, dato che egli disse in 1a Giov. 4:1: “...perché molti falsi profeti sono (già) usciti fuori nel mondo.” Quello spirito anticristo si stava già infiltrando nella chiesa, e faceva questo tramite l’andare contro alla Parola. Ed è proprio qui che tutto iniziò. Proprio qui, nella prima epoca della chiesa. Essi stavano già negando la Parola e stabilendo i loro propri credi e filosofie, invece della Parola. Ciò è anticristo, poiché Gesù è la Parola. Essere anti-Parola significa essere anti-Gesù. Essere anti-Parola significa essere anticristo, poiché lo Spirito e la Parola sono UNO. Se tu sei anti-Parola, allora tu dovrai essere anticristo. E SE QUESTO COMINCIÒ NELLA PRIMA CHIESA, ESSO CONTINUERÀ A CRESCERE FINO ALLA FINE, QUANDO PRENDERÀ IL SOPRAVVENTO. Questo è esattamente ciò che vedrete man mano che tratteremo tutte le diverse epoche. Questo cominciò nell’Epoca Efesina in forma veramente molto piccola, e crescerà sempre di più in ogni epoca fino a che, l’anti-Parola, il sistema anticristo, ne prenderà il sopravvento e l’infallibilità della Parola verrà ripudiata dai falsi apostoli della falsa chiesa.
Ora, può essere facile che abbiate un’errata impressione di quanto stiamo dicendo, dato che lo sto facendo in modo così drastico. Ciò può sembrarvi come se questo anti-Parola, o spirito anticristo, sia un completo ripudio della Parola, un rinnegare la Bibbia, e che culmini in un suo totale rigetto. Nossignore, non è così! Ciò che è, è Ap. 22:18,19: “Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro, che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal Libro della Vita e dalla santa città e dalle cose descritte in questo libro.” Si tratta addirittura del cambiamento di UNA parola, o del toglierne od aggiungerne ad Essa una. Questo è appunto il trucco originale di Satana usato nel Giardino dell’Eden. A ciò che Dio disse, egli aggiunse semplicemente una piccola parola. Questo fu tutto! Ciò portò morte e distruzione. Ed in Efeso, fu proprio lo stesso. Solo una parola aggiunta, solo una parola tolta via, e l’anti-Parola, lo spirito anticristo, cominciò a fiorire.
L’avete afferrato ora? Eccoli di nuovo qui, quei due gemelli! Eccoli di nuovo qui, quei due alberi: crescono sulla stessa terra l’uno a fianco all’altro, prendendo parte allo stesso nutrimento, bevendo della stessa pioggia e beneficiando dello stesso sole. Ma essi provengono da semi DIFFERENTI! Un albero è PER la Parola di Dio, esattamente come Dio l’ha data; l’ama e l’ubbidisce. L’altro albero proviene dal seme che è anti-Parola di Dio, e la altera dove esso vuole. Esso sostituisce la Parola vivente e vera con i propri credi e dogmi, esattamente come fece Caino, che finì con l’uccidere Abele. Ma, non temere piccolo gregge! Stai con la Parola! Poni quella Parola fra te ed il diavolo! Eva non fece questo, e perciò ella fallì. Così anche la Chiesa, quando abbassa la Parola, allora ella sprofonda negli abissi tenebrosi di Satana.
“Tu hai sopportato, hai costanza e per amore del Mio Nome, ti sei affaticato senza stancarti.” Questo è pressappoco lo stesso come è detto nel versetto due. Ma nel secondo versetto, l’opera, la fatica e la pazienza, erano per salvaguardare la sacra Parola la quale era stata loro affidata. Oh, come essi tenevano lontani gli avversari! Quale onore erano essi per Paolo! Ma in questo versetto, le loro persecuzioni e tribolazioni e pazienza, erano a motivo del benedetto Nome di Gesù.
Voi sapete che non è affatto strano, poiché è la Parola ed il Nome, che porta il nemico a riversarsi su di noi come una fiumana. Quella potente Parola, la quale si manifestò nelle guarigioni, segni, prodigi, ed altre manifestazioni, fece sì che i Farisei gridassero a gran voce che questi veri credenti fossero messi a morte. Ed ora quel Nome, odiato e rigettato dai Giudei, è schernito dagli intellettuali, dato che essi si ridono e pensano come si possa essere così sciocchi da credere in un uomo che è morto, che è di nuovo risuscitato, e che ora siede in cielo. Così, qui c’erano i religiosi persecutori, i Giudei, che maledicevano questo Gesù, Colui che per loro era il falso Messia; e qui c'erano altri che ridevano con passione e beffavano sarcasticamente il Nome del nuovo dio, Colui che per loro non era nemmeno dio.
Ora, qui v’è ancora qualcosa che cominciò in quell’epoca e continuerà lungo tutte le epoche, sprofondando sempre di più e divenendo sempre più buio, cioè: la gente che ripudia quel Nome. Non fu la vera Chiesa Efesina che faceva ciò. Nossignore! Furono i falsi apostoli! Erano quelli di fuori, che cercavano d’entrare per insudiciare i credenti. Gli Efesini conoscevano quel Nome, e lo amavano. Ritorniamo all’origine della Chiesa Efesina. Erano un piccolo gruppo di persone che aspettavano il Messia, ed udirono di un profeta che si definiva il precursore del Messia e che era apparso nel deserto della Palestina, battezzando la gente a ravvedimento per i loro peccati. Questi, dunque, ricevettero il battesimo di Giovanni. Ma quando Paolo venne a loro, egli mostrò loro che il profeta ora era morto e che Gesù era venuto, dando la sua vita quale sacrificio per il peccato, e che ORA lo Spirito Santo era venuto ed avrebbe riempito tutti i veri credenti in Gesù, il Messia. Quando essi udirono questo, FURONO BATTEZZATI NEL NOME DEL SIGNORE GESÙ, poi Paolo impose le sue mani su di loro, ed essi furono ripieni dello Spirito Santo. Essi sapevano cosa significava obbedire la Parola ed essere battezzati nel Suo Nome (Signore Gesù Cristo), ed in questo modo sapevano che sarebbero stati riempiti con lo Spirito Santo. Voi non avreste potuto far cambiare idea a quella gente. Essi conoscevano la verità. Atti 19:1-7.
Essi conoscevano la potenza di quel Nome. Essi videro come quel Nome era così potente tanto che, asciugatoi e grembiuli, presi dal corpo di Paolo, venivano mandati nel Nome di Gesù alle persone sofferenti, che venivano guarite da ogni tipo di malattia e liberate da ogni spirito malvagio. Questo Nome fece delle cose così straordinarie al punto tale che, quei reprobi Giudei di Efeso, cercarono di usarlo per esorcizzare i demoni. Atti 19:11-17: “E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo, al punto che si portavano sugli infermi degli asciugatoi e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le infermità si allontanavano da loro e gli spiriti maligni uscivano da loro. Or alcuni itineranti esorcisti Giudei, tentarono di invocare il Nome del Signore Gesù su coloro che avevano degli spiriti maligni, dicendo: ‘Vi scongiuriamo per Gesù, che Paolo predica!’ E quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, un Capo sacerdote Giudeo. Ma lo spirito maligno rispose e disse: ‘Io conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?’ E l’uomo che aveva lo spirito maligno si avventò su due di loro e, sopraffattili, fece loro tal violenza, che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. Or questo fu risaputo da tutti i Giudei e Greci che abitavano ad Efeso, e furono tutti presi da paura, e il Nome del Signore Gesù era magnificato.”
Essi conoscevano la giusta vita che accompagna colui che porta quel Nome, perché, chiunque nomina il Nome del Signore, si ritragga dal peccato. Siate santi, voi che portate i vasi dell’Eterno. Non usare il Nome dell’Eterno, che è l’Iddio tuo, invano. Questi Efesini erano CRISTIANI. Essi portavano un Nome, e quel Nome era Cristo, il Quale era lo Spirito di Dio in loro, e Che era uno dei triplici Nomi del loro Signore.
“...E per amore del Mio Nome ti sei affaticato senza stancarti.” Questi credenti non lavoravano per Paolo o per una organizzazione. Essi non erano occupati in programmi ed istituzioni per mezzo delle quali avrebbero edificato qualcosa di valore. Essi lavoravano per il Signore. Essi erano i Suoi servitori, e non le pedine di un’organizzazione. Essi non andavano in chiesa la Domenica per parlare circa quel Nome e poi dimenticarselo per il resto della settimana. Essi non servivano quel Nome solo con le labbra. Nossignore! Erano le loro stesse vite che davano.
Tutto quel che facevano, lo facevano in quel Nome. Essi agivano in quel Nome, e se non potevano agire in quel Nome, allora si astenevano dall’agire. Questi erano Cristiani del cielo, la cui condotta era nel Signore.
Ma quel gruppo della falsa vite che voleva insozzare quel Nome, spiava come fanno i lupi nell’oscurità, aspettando di entrare e buttare tutto in rovina. Però i santi resistettero alla prova, e serbarono la Parola ed il Nome.
IL RIMPROVERO DI DIO
Ap. 2:4: “Ma Io ho questo contro di te, che hai lasciato il tuo primo amore.” Per comprendere questo, voi dovete riconoscere che lo Spirito non sta parlando soltanto ai primitivi santi di Efeso. Questo messaggio è per l’intera epoca che durò circa centoventi anni. Questo messaggio, dunque, è per tutte le generazioni comprese in quel periodo di tempo. Ora, la storia si ripete da sé. Nelle generazioni d’Israele noi notiamo che, il fuoco di risveglio di una generazione, lo vediamo venir meno nella seguente. Nella terza generazione, i tizzoni forse scintillano debolmente, ma nella quarta forse non v’è più traccia alcuna di quella fiamma originale. Allora Dio riaccende di nuovo il fuoco, ripetendo lo stesso processo. Questa è la semplice manifestazione che, ‘Dio non ha nipoti.’ La salvezza non si tramanda attraverso la nascita naturale, come pure non v’è verità circa la successione apostolica. Ciò non è nella Parola. Voi cominciate con credenti veramente nati di nuovo, ma quando viene la seguente generazione, essi non sono più Cristiani genuini, ma hanno preso un nome denominazionale ed ora sono Battisti, Metodisti, ecc. Ciò è quel che veramente sono. Essi non sono Cristiani. Per essere salvato, tu devi nascere dalla volontà di Dio e non dalla volontà dell’uomo. Ma ora questa gente si raduna per la volontà dell’uomo. Io non dico che alcuni di loro non siano in regola con Dio. Non voglio menzionare ciò nemmeno per un solo istante; ma il fuoco originale si è spento! Essi non sono più gli stessi!
Il fervente desiderio di piacere a Dio, la brama di conoscere la Sua Parola, il grido per vivere nello Spirito, tutto comincia a dileguarsi e quella chiesa, invece d’essere infuocata col fuoco di Dio, s’è raffreddata ed è divenuta formalista. Questo è ciò che stava accadendo là, agli Efesini. Essi stavano divenendo un poco formali. L’abbandonarsi a Dio stava morendo e la gente non si curava più di quel che Dio pensava di loro, e cominciò a preoccuparsi di ciò che il mondo pensava di loro. Quella seconda generazione era esattamente come Israele. Essi chiesero un re, per essere come le altre nazioni. Quando fecero questo, essi rigettarono Dio. Ma essi lo fecero in ogni caso! Questa è pure la storia della chiesa. Quando essa pensa di conformarsi al mondo anziché a Dio, allora non ci vorrà molto per vederli smettere di fare le cose che solevano fare, ed iniziare a fare cose che non avrebbero fatto inizialmente. Essi cambiano il loro modo di vestirsi, le loro attitudini e la loro condotta. Essi si rilassano. Questo è ciò che “Efeso” significa: rilassato—vagante.
Questo alternarsi di risveglio e morte, non è mai venuto meno. Tutto ciò che avete da fare è di ricordare l’ultimo agire di Dio tramite lo Spirito, quando uomini e donne si vestivano come Cristiani, andavano in chiesa, pregavano per tutta la notte, e percorrevano le strade senza vergognarsi delle manifestazioni dello Spirito. Essi lasciarono le loro vecchie chiese morte e, per adorare, si riunivano nelle case e in vecchi edifici. Essi avevano la realtà. Però non passò molto tempo da quando iniziarono ad avere abbastanza denaro per costruire delle belle e nuove chiese. Vi misero dentro una corale; invece di cantare a Dio da se stessi. Misero alla corale delle uniformi. Essi organizzarono un movimento guidato dall’uomo. Presto cominciarono a leggere libri che non s’addiceva leggere. Essi abbassarono gli steccati ed i caproni fecero irruzione e ne presero le redini. Il grido di gioia svanì. La libertà dello Spirito se ne andò. Oh! Essi continuarono nella forma, ma il fuoco si era spento e ciò che rimase non fu altro che il nero della cenere.
Pochi momenti fa io ho menzionato che Giovanni comprese cosa significava amare Dio. Quel grande apostolo dell’amore certamente se ne avvide quando la chiesa cominciò a perdere quel primo amore per Dio! In 1a Giov. 5:3 egli dice: “Perché questo è l’amore di Dio: che osserviamo i Suoi comandamenti (la Sua Parola).” Una piccola deviazione da quella Parola, era un passo d’allontanamento da Cristo. La gente dice d’amare Dio, essi vanno in chiesa, e persino gridano, si rallegrano e cantano, ed hanno dei grandi momenti d’emozione. Ma quando tutto è passato, osservate e vedete se essi sono in quella PAROLA, se camminano in essa, e vivono in essa. Se essi hanno tutto il resto e poi non camminano in quella Parola, allora essi possono ben dire di amare Dio, ma la loro vita racconta una storia ben diversa. Io mi chiedo se Giovanni non avesse già visto molto di questo ancor prima di morire: la gente diceva d’amare Dio, ma non ubbidiva alla Sua Parola. Oh, Chiesa Efesina, qualcosa ti sta succedendo! Qualcuno sta cercando di aggiungere o di togliere qualcosa a quella Parola! Ma essi lo stanno facendo così subdolamente tanto che tu non te ne accorgi. Essi non hanno fatto un grande spostamento tanto da poterlo vedere allo scoperto. Esso è mascherato, e fanno ciò tramite il ragionamento e la comprensione umana e, a meno che tu non lo rifiuti, ciò avrà il sopravvento. Ritornate a Pentecoste, prima che sia troppo tardi! Ma, come avviene usualmente, la gente non tiene conto dell’avvertimento di Dio. Il fuoco del risveglio, fondato sulla sacra Parola, è così meraviglioso, e la manifestazione dello Spirito è così benedetta, tanto che un piccolo timore s'infiltra e sussurra al cuore, dicendo: “Come possiamo fare per proteggere questa verità che abbiamo? Cosa possiamo fare per veder continuare questo risveglio?” È qui che lo “spirito anticristo” viene dentro sussurrando: “Guardate, ora voi avete la verità, badate che non vada perduta! Organizzatevi, e stabilite i credi di ciò che voi credete. Mettete il tutto in un manuale di chiesa.” Ed essi lo fanno. Si organizzano. Essi aggiungono qualcosa a quella Parola. Così, per aver preso Una parola errata, essi muoiono esattamente come Eva. È la Parola di Dio che reca vita! Quel che conta non è quel che possiamo dire noi circa la Parola, ma è ciò che Dio dice.
L'AVVERTIMENTO DI DIO
Ap. 2:5: “Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa’ le opere di prima; se no, verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi.”
Dio dice loro di RICORDARSI. Evidentemente qualcosa era andata via dalla loro memoria. Essi avevano dimenticato qualcosa. Egli disse loro di rivedere le loro menti e ritornare al loro punto d’origine. L’origine della prima epoca fu la Pentecoste. Essi si erano allontanati da essa. Essi ne avevano dimenticata la gloria e la meraviglia. Era tempo di farla ritornare prima in mente, e poi nella realtà. Ritornare al tempo quando potevano dire: “Per me il vivere è Cristo.” Ritornare alla purezza con cui furono trattati Anania e Saffira. Ritornare alla Porta detta Bella. Oh, che vergogna è allontanarsi da Dio e favorire quegli atti che profanano il Suo Nome! Che tutti coloro i quali nominano il Suo Nome si dipartano dal peccato e tengano i loro vasi puri per Dio. Considerate a come eravate un tempo nel vostro cuore, nella vostra mente e nella vostra vita, e poi ritornate a quello stato d’animo.
E Qual’è la strada per ritornarvi? La via è quella del ravvedimento. Se un peccatore deve venire a Dio per la via del ravvedimento, allora un tiepido o uno sviato, avrà ancor più da ravvedersi. Ravvedetevi! Fate dei frutti degni di ravvedimento! Provatelo tramite la vostra vita! “Se non ti ravvedi,” dice Dio, “Io rimoverò la tua lampada.” Certamente! Una chiesa in quelle condizioni non può dar luce al mondo. La sua luce s’è mutata in tenebre. Dio allora toglierà via il suo fedele messaggero ed i suoi fedeli pastori, e li lascia in balia di se stessi, ed essi andranno avanti parlando intorno al Cristianesimo, ma senza avere più nulla di esso.
Ravvedetevi prestamente! Non esitate! Evidentemente Efeso esitò, perché la sua vita non ebbe lunga durata. La gloria di Dio diminuì sempre più rapidamente. Non passò molto tempo che la città fu in rovina. Il suo glorioso tempio divenne un cumulo senza forma. La campagna divenne una palude abitata da uccelli acquatici; la popolazione se n’era andata, eccetto che pochi increduli in uno squallido villaggio. Non vi rimase nemmeno UN Cristiano. La lampada era stata strappata dal suo posto!
Ora, questo non vuol dire che essa non si fosse ravveduta. Ciò non vuol dire che noi non possiamo ravvederci. Noi lo possiamo. Ma deve essere fatto prestamente! Esso deve essere un cuore veramente afflitto che grida a Dio, ed allora Dio potrà restaurare, e la gloria ritornerà di nuovo.
IL SEME DEL NICOLAITISMO
Ap. 2:6: “Tuttavia hai questo, che odi le opere dei Nicolaiti, che odio anch’Io.”
Ora, vi sono due pensieri per quanto riguarda ciò che erano i Nicolaiti. Alcuni dicono che essi erano un gruppo di apostati e che avevano come loro fondatore, Nicola di Antiochia, un proselito, il quale divenne uno dei sette diaconi di Gerusalemme. Essi avevano feste pagane ed erano molto impuri nella loro condotta. Essi insegnavano che, allo scopo di poter dominare la sensualità, uno doveva prima conoscere per esperienza la sua intera estensione. Da ciò ne consegue naturalmente che essi si abbandonarono talmente a queste cose tanto che la loro degradazione fu completa. Ecco perché essi applicarono a loro i due nomi dell’Antico Testamento: Balaam e Iezebel, per simboleggiare appunto tali stravaganze. Dato che Balaam aveva corrotto la gente, ed in questo modo poté conquistarli, si disse che anche Nicola fece lo stesso. Si suppone che questo gruppo fosse stato forzato ad uscire da Efeso, e che poi trovò a Pergamo un posto per stabilirvisi.
Ma il problema a riguardo è che questa credenza non è vera. In merito non esiste assolutamente alcuna storia. Si tratta di pura tradizione. Adottare tale punto di vista, farebbe sì che l’epoca della chiesa di Efeso sarebbe oggi assolutamente senza storia. Questo non è vero, perché qualunque cosa iniziò nella chiesa primitiva, dovrà continuare in ogni epoca fin quando, o essa viene finalmente benedetta ed esaltata da Dio, o viene distrutta nello stagno di fuoco come una cosa impura. Che questa tradizione sia veramente contro la Scrittura basta notare che, in Ap. 2:2, la Chiesa Efesina NON POTEVA SOPPORTARE i malvagi. Così essi dovettero metterli fuori, altrimenti non avrebbe alcun senso dire che non potevano sopportarli. Se non li avessero messi fuori, allora voleva dire che li sopportavano. Ora, nel versetto sei è detto, che essi odiavano le loro opere. Così, questo gruppo di Nicolaiti rimase una parte della prima epoca, facendo le sue opere. Le opere erano odiate, ma la gente non era stata resa impotente. Perciò noi vediamo che tale semenza in Efeso continuerà, e diventerà una dottrina la quale terminerà dritta nello stagno di fuoco.
Chi sono questi Nicolaiti? La parola proviene da due parole Greche. Nikao, che significa conquistare, e Lao, che vuol dire i laici. In altre parole, in quella chiesa primitiva qualcuno stava brigando qualcosa che stava conquistando i laici. Se i laici dovevano essere conquistati, allora lì deve esservi stata qualche “autorità” per poterlo fare.
Che cos’era quel che Dio odiava e che stava accadendo in quella chiesa? Ciò che si stava tessendo allora, e che va avanti ancor oggi, è esattamente ciò che significa la parola Nicolaita. In qualche modo, la gente veniva assoggettata in una maniera assolutamente contraria alla Parola di Dio.
Ora, per afferrare il reale significato di ciò in cui stiamo per andare, io vi prego di tener sempre in mente che, la religione (o se volete, le cose spirituali) è composta di due parti che si intrecciano, ma che tuttavia sono opposte fra loro come il nero ed il bianco. La religione ed il mondo spirituale sono fatti da quei due alberi i quali avevano le loro radici in Eden. Entrambi, l’Albero Della Vita e l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male, stavano in mezzo al giardino e, senza dubbio, i loro rami s’intrecciavano l’un l’altro. Così, nella Chiesa Efesina, troviamo il medesimo paradosso. La chiesa è formata di bene e di male. Due viti formano la chiesa. Essi sono come il frumento e la zizzania, che crescono l’uno a fianco all’altro. Però, uno è il VERO, l’altro è il FALSO. Dio ora parlerà a ciascuno, e parlerà in MERITO a ciascuno. Egli li chiama: la chiesa. Ma solo gli eletti conosceranno realmente quale sia il vero Spirito. Solo gli eletti non saranno sedotti. Mat. 24:24: “Perché sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli, tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.” Così, fin da quei tempi remoti della prima chiesa (poco tempo dopo la Pentecoste), la falsa vite arrivò ad intrecciare se stessa attorno alla Vera Vite, e noi troviamo già queste opere dei Nicolaiti. Questo spirito lo troviamo che sta ancora combattendo la Vera Vite, fino a quando esso sarà distrutto da Dio. L’avete afferrato ora?
Benissimo! Ora, qual era il clima spirituale di quella chiesa? Essa aveva lasciato il suo primo amore. Abbandonare il suo primo amore per la Parola di Dio, ci mostra che equivale alla caduta dalla sua origine, che era la Pentecoste. In buon inglese, ciò significa che questa chiesa era in pericolo d’essere portata via dalla guida dello Spirito Santo, cioè dal controllo dello Spirito. Questo è ciò che esattamente avvenne dopo che Mosé condusse Israele fuori dall’Egitto. La via di Dio era di dirigerli tramite la nuvola di fuoco, con profetiche espressioni, segni e miracoli, e meraviglie operate da Dio. Tutto questo doveva essere compiuto tramite uomini ‘scelti da Dio,’ ordinati ‘da Dio,’ equipaggiati ‘da Dio,’ ed inviati ‘da Dio,’ e con tutto il campo dominato dal movimento dello Spirito Santo. Ma essi si ribellarono e vollero avere una sequela di regole e credi con cui camminare. Poi essi vollero un re. Quindi essi vollero essere esattamente come il mondo e, così facendo, andarono in una completa apostasia ed oblio. Questo è esattamente il modo in cui iniziò la prima epoca della chiesa, e ciò andrà di male in peggio, fino a che lo Spirito Santo sarà completamente rigettato, e Dio dovrà distruggere il popolo.
Vedete in che modo questo ebbe inizio nella chiesa primitiva? Esso fu chiamato: opere. Poi divenne: dottrina. Esso ne divenne il modello. Esso divenne un modello irremovibile. Alla fine esso prese il sopravvento, e Dio fu messo in disparte. Oh, esso cominciò così piccolo, così silenzioso, così inoffensivo! Esso sembrava così buono! Sembrava così sano! Poi esso fece presa, e come un pitone, esso ne strozzò il soffio ed uccise tutta la spiritualità che era nella chiesa. Oh, quanto è subdola quella falsa vite! Essa è come un angelo di luce, fin tanto che non abbia la presa su voi. Ora, io voglio dirvi che credo nella guida. Ma non è nella direzione degli uomini in cui io credo. Io credo nella guida dello Spirito Santo che viene tramite la Parola. Io credo anche che Dio abbia inviato degli uomini nella chiesa, uomini dotati dello Spirito; ed essi terranno la chiesa in ordine. Questo io lo credo! Io credo pure che la chiesa è governata da uomini che Dio manda per prendersene cura. Ma tale direzione è PER MEZZO DELLA PAROLA, sì che in verità non sono gli uomini che la governano, ma è lo SPIRITO DI DIO, poiché la Parola e lo Spirito sono UNO. Eb. 13:7: “Ricordatevi dei vostri conduttori, che vi hanno annunziato la Parola di Dio e, considerando il risultato della loro carriera, imitate la loro fede.”
Ma, vedete cosa stava avvenendo a quel tempo? Quella falsa vite stava prendendo piede, insegnando che la direzione esercitata dall’uomo era giusta. Essa insegnava che la chiesa doveva essere governata. Essa insegnava di controllare il popolo, ma anziché farlo nella maniera di Dio, essi presero semplicemente autorità, presero nelle loro mani ogni potere spirituale, e vennero fuori con un santo sacerdozio che sta fra Dio ed il popolo. Essi ritornarono al vecchio sistema Aaronico. Così divennero anticristo, perché misero da parte la Sua mediazione, ed imposero la loro propria. Questo Dio l’odiava. Gli Efesini odiavano questo, ed ogni vero credente l’odierà pure. Noi dovremmo essere totalmente ciechi per non vedere la medesima cosa all’opera in tutte le epoche, e che proprio ora è la peggiore di tutte. Che cos’era? Organizzazione! È questo che separò la gente. Il popolo di Dio dovrebbe essere uno. Tramite UNO Spirito essi sono TUTTI battezzati in un unico corpo, e CIASCUNO deve essere condotto dallo Spirito Santo, ed OGNUNO deve partecipare all’adorazione di Dio. Ma gli uomini vollero la preminenza, così essi presero il controllo, ed i vescovi divennero arcivescovi e, con l’imposizione dei loro titoli, essi oltrepassarono la Parola di Dio ed insegnarono le loro proprie dottrine. Fecero sì che la gente obbedisse a loro, fino a che giunse il tempo in cui il loro modo di adorazione non assomigliò più in nulla a quello dei primi giorni, dopo la Pentecoste. Questi fatti furono l’inizio della cosiddetta successione apostolica. Dalla successione apostolica fu assai facile fare un rapido passo alla “appartenenza ad una chiesa” quale mezzo della grazia salvifica. La Parola fu ridotta ad un credo. Tramite il suo spirito, l’anticristo stava già predominando la chiesa.
Osservatelo oggi. Se voi leggeste Atti 2:4 nel modo in cui alcuni agiscono, allora dovreste leggere in questo modo: “E come il giorno della Pentecoste fu giunto, venne un sacerdote con un’ostia dicendo, ‘mettete fuori la lingua,’ poi vi posò sopra l’ostia e bevve un po’ di vino per se stesso dicendo, ‘ora voi avete ricevuto lo Spirito Santo.’” Incredibile? Questo è esattamente il punto a cui è giunto il Nicolaitismo! Essi dicono: “Non importa quel che dice la Parola di Dio. Voi non potete comprenderLa! Sta a noi interpretarLa per voi. Per di più, la Bibbia non è finita. Col tempo Essa deve cambiare, e noi vi diremo quali siano tali cambiamenti.” Com’è contrario ciò alla Parola di Dio la quale, ogni volta che vi sia un conflitto con la verità, enfaticamente dichiara che: “Sia Dio riconosciuto verace, ma ogni uomo bugiardo!” Il cielo e la terra passeranno, ma NON UNA SOLA PAROLA di Dio verrà meno. Così la gente è condotta da persone che presumono di essere ciò che in realtà non sono. Essi dicono di essere i vicari di Cristo, ma ciò che sono in realtà è anticristo.
Qui c’è un'altra triste storia. Essa è quella del battesimo nell’acqua. Ai tempi di Gesù, e dopo la Pentecoste, essi venivano immersi nell’acqua. Nessuno può negare questo. Degli uomini istruiti dicono che tutto quel che facevano era di aspergere l’acqua su di loro, dato che in molti luoghi era più facile trovare piccole quantità d’acqua. E quando essi versano l’acqua su di loro, lo fanno nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, come se questi titoli fossero realmente dei nomi, e come se vi fossero tre Dèi, invece di uno solo. Ma provate a stare in quella organizzazione e cercate di predicare la verità dell’immersione nel Nome del Signore Gesù Cristo, e vedrete che sarete messi fuori! Voi non potete essere guidati da Dio e rimanere là dentro. Ciò è impossibile!
Ora, Paolo era un profeta, istruito dallo Spirito Santo. Se Paolo dunque battezzò nel Nome del Signore Gesù Cristo, e disse che sarebbe stato maledetto chiunque avesse fatto diversamente dalla sua predicazione, allora è veramente tempo di svegliarsi e constatare che la chiesa non è più controllata dallo Spirito Santo, bensì è controllata dai Nicolaiti. Atti 20:27-30: “Poiché io non mi sono tratto indietro dall'annunziarvi tutto il Consiglio di Dio. Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che Egli ha acquistata col proprio sangue. Infatti io so che, dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge, e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse, per trascinarsi dietro i discepoli.”
Paolo lo prevedeva. Perciò egli li premunì in merito a questo scaltro sacerdozio che sarebbe venuto per dominarli con le sue false dottrine. Egli sapeva che essi avrebbero introdotto un modo d’adorazione che avrebbe escluso il popolo a prendere parte alcuna nel ministero dello Spirito Santo. Ed anche oggi, fra quelli che si dicono liberi e ripieni di Spirito, non v’è molta libertà per i laici, ed il meglio che possiamo vedere sono solo pochi predicatori con una predicazione ispirata, mentre il gregge se ne sta là seduto, cercando d’assorbirla. Questo è ancora lontano dal grido di Paolo il quale disse che, quando si radunavano tutti insieme, tutti avevano la guida dello Spirito, e tutti partecipavano all’adorazione Spirituale.
Ma i responsabili della chiesa non hanno mai imparato tale lezione, né dalla Scrittura, né dalla storia. Ogni volta che Dio dà una visitazione dello Spirito Santo e la gente viene liberata, dopo un po’ essi si legano di nuovo alla stessa cosa dalla quale erano usciti. Quando Lutero venne fuori dal Cattolicesimo, per un certo tempo la gente stette nella libertà. Ma quando egli morì, il popolo cominciò semplicemente ad organizzare ciò che essi pensavano che egli credeva, e così stabilirono i loro propri credi ed idee, rifiutando chiunque diceva il contrario a ciò che essi dicevano. In tal modo essi ritornarono dritti al Cattolicesimo, anche se un po’ diversi nella forma. E proprio oggi, molti Luterani sono pronti a ritornare completamente indietro.
Oh, sì! In Apocalisse 12, quella vecchia prostituta aveva molte figlie! Queste figlie sono proprio come la madre. Esse mettono da parte la Parola, negano l’opera dello Spirito di Dio, soggiogano i laici, e rendono impossibile per i laici l’adorazione a Dio, a meno che essi non vengano tramite loro o secondo il loro modello, il che non è altro che un programma dell’incredulità di Satana stesso.
Dove, oh! dove siamo spiritualmente? Noi siamo in un deserto di tenebre! Quanto lontani siamo andati dalla chiesa primitiva! La Pentecoste non si vede più in nessun luogo, e la Parola non la si trova affatto. La successione Apostolica, tanto abbondante oggigiorno, è impossibile trovarla nella Parola. Ciò è un espediente fatto dall’uomo. Ciò scavalca illegalmente la verità secondo cui DIO, NON L’UOMO, ha stabilito i Suoi conduttori nella chiesa. Pietro non è nemmeno stato a Roma. Ciononostante essi mentono e dicono che egli v’è stato. La storia prova che egli non v’è stato. V’è gente che legge la storia, ma alza le spalle e ritorna a credere ad una menzogna. Dove potete trovare nella Parola il ‘vicario di Cristo?’ Nessuno può prendere il Suo posto, eppure ciò è stato fatto, e la gente lo accetta. Dove potete trovare che la ‘rivelazione aggiunta’ sia accettata da Dio, specialmente quella rivelazione contraria a quella già data? Eppure essi l'accettano e si basano su essa. Dove trovate un ‘purgatorio?’ Dove trovate una ‘messa?’ Dove trovate che ‘si esce dall'inferno pagando soldi?’ Questo non è nella Parola, ma gli uomini hanno messo questo nel loro proprio libro, e tramite esso hanno sopraffatto il popolo, dominandolo con la paura. Dove trovate che ‘l’uomo abbia la potestà di perdonarci come se egli fosse Dio?’ “Lupi rapaci,” non è abbastanza forte per descriverli. Nicolaitismo! Organizzazione! Uomo che domina uomo!
Ritornate a Dio! Ravvedetevi prima che sia troppo tardi! Osservate la mano che sta scrivendo sulla parete! Essa sta scrivendo il giudizio. Come quando i vasi sacri furono profanati provocando in tal modo l’ira di Dio, così è ora profanata la sacra Parola, e lo Spirito Santo è contristato, sì che il giudizio è ormai qui, proprio alla porta. Ravvedetevi! Ravvedetevi! Ritornate indietro alla Pentecoste! Ritornate alla guida dello Spirito Santo! Ritornate alla Parola di Dio, altrimenti, perché vorreste morire?
LA VOCE DELLO SPIRITO
Ap. 2:7: “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince Io darò da mangiare dell’Albero Della Vita, Che è in mezzo al paradiso di Dio.”
“Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.” Può darsi che vi siano milioni che udranno o leggeranno queste parole. Ma quanti saranno che vi presteranno attenzione? Questo noi non lo sappiamo. Ma colui che porgerà l’orecchio per ascoltare, desideroso di conoscere le parole di verità, scoprirà che lo Spirito di Dio lo illuminerà. Se il vostro orecchio è aperto alla Parola, allora lo Spirito di Dio farà sì che la Parola sia reale per voi. Ora, questa è opera dello Spirito. Io posso insegnarti la verità, ma se tu non apri il tuo orecchio per ascoltarLa ed il tuo cuore per riceverLa, allora tu non otterrai la rivelazione.
Ora notate, essa dice che lo Spirito sta parlando alle chiese. Ciò è al plurale, non al singolare. Lo Spirito non fece scrivere questo a Giovanni soltanto per la locale chiesa Efesina, né per la sola prima epoca. Esso è per tutte le epoche della chiesa. Ma questa è la chiesa degli inizi. Perciò è come il Libro della Genesi. Ciò che cominciò in Genesi, continua fedelmente attraverso l’intera Parola per, alla fine, terminare nell'Apocalisse. Così, questa chiesa che inizia in Atti, è il modello di Dio per tutte le epoche fino a che essa termina nell’Epoca Laodiceana. Osservatelo attentamente! Che ogni epoca prenda nota, perché ciò che sta succedendo qui è solo l’inizio. Quel piccolo albero che è stato piantato, continuerà a crescere. Esso continuerà a crescere attraverso le varie epoche. Questo, dunque, è un messaggio per ogni Cristiano, attraverso ogni epoca, fino a che Gesù ritorna. Sì, lo è, poiché è lo Spirito che parla. Amen!
LA RICOMPENSA PROMESSA
Ap. 2:7: “...A chi vince Io darò da mangiare dell'Albero Della Vita, Che è in mezzo al paradiso di Dio.” Questa è la futura ricompensa per tutti i vincitori, di tutte le epoche. Quando l’ultimo appello alla battaglia sarà suonato, quando la nostra armatura verrà deposta, allora noi ci riposeremo nel paradiso di Dio, e la nostra porzione sarà: l’Albero della Vita, per sempre.
“L’Albero Della Vita.” Non è questo un bel genere di linguaggio? Esso è menzionato tre volte nel Libro della Genesi, e tre volte pure nel Libro dell’Apocalisse. In tutti questi sei punti, esso è lo stesso albero e simboleggia esattamente la stessa cosa.
Ma che cos’è l’Albero Della Vita? Bene, innanzitutto noi dovremmo sapere che cos’è l’albero in se stesso. In Num. 24:6, allorché Balaam descrisse Israele, egli disse che essi erano “come alberi d’aloe piantati dall'Eterno.” Alberi, in tutta la Scrittura, si riferisce alle persone, come ad esempio nel Salmo 1. Così, l’Albero Della Vita, deve essere la Persona della Vita; e questa è Gesù.
Ora, là in mezzo al Giardino dell’Eden, vi erano due alberi. Uno era l’Albero Della Vita, l'altro era l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male. L’uomo doveva vivere tramite l’Albero Della Vita; ma egli non doveva toccare l’altro albero, altrimenti sarebbe morto. Ma l’uomo prese dell’altro albero, e quando lo fece, tramite il suo peccato la morte entrò in lui ed egli venne separato da Dio.
Ora, quell’Albero laggiù in Eden, quell’Albero che era la sorgente della vita, era Gesù. In Giovanni, dal sesto all’ottavo capitolo, Gesù presenta Se stesso quale la sorgente della vita eterna. Egli chiamò Se stesso il Pane venuto dal cielo. Egli parlò d’aver dato Se stesso, e che se un uomo si nutriva di Lui, non sarebbe mai morto. Egli dichiarò di conoscere Abrahamo, e che prima che Abrahamo fosse, Egli ERA. Egli profetizzò che Lui stesso avrebbe dato loro l’acqua viva, e che se l’uomo ne avesse bevuto, non avrebbe mai più avuto sete, bensì sarebbe vissuto eternamente. Egli mostrò Se stesso quale il GRANDE IO SONO. Egli è il Pane Della Vita, la Sorgente Della Vita, L’Eterno, l’ALBERO DELLA VITA. Egli era l’addietro, in Eden, in mezzo al giardino, proprio come Egli lo sarà pure nel mezzo del paradiso di Dio.
Alcuni hanno l’idea che i due alberi nel giardino non erano altro che due piante in più, uguali agli altri che Dio aveva messo là. Però, gli studiosi accurati sanno bene che non è così. Quando Giovanni Battista gridava, dicendo che la scure era già posta alla radice degli alberi, egli non stava parlando di semplici alberi naturali, bensì di principi spirituali. Ora, in I Giov. 5:11 è detto: “E la TESTIMONIANZA è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Suo Figlio.” In Giov. 5:40 Gesù disse: “Ma voi non volete venire a Me per avere la vita!” Così, la testimonianza, la Parola di Dio, stabilisce apertamente e chiaramente che la VITA, LA VITA ETERNA, è nel Figlio. Essa non è in nessun altro posto. 1a Giov. 5:12: “Chi ha il Figlio, ha la VITA; chi non ha il Figlio di Dio, NON ha la Vita.” Ora, dato che la testimonianza non può cambiare, né si possa aggiungervi né togliervi qualcosa, allora tale verità rimane che LA VITA È NEL FIGLIO... Dato che è così, L’ALBERO NEL GIARDINO DEVE ESSERE GESÙ.
Benissimo! Se dunque l’Albero Della Vita è una persona, allora l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male è PURE una persona. Ciò non può essere diversamente. Così, Colui che è Giusto e Colui che è Malvagio, stettero fianco a fianco, laggiù, in mezzo al Giardino dell’Eden. Ez. 28:13: “Tu (Satana) eri in Eden, nel giardino di Dio.”
Qui è appunto dove noi riceviamo la vera rivelazione della ‘progenie del Serpente.’ Qui è ciò che veramente accadde nel Giardino dell’Eden. La Parola dice che Eva fu ingannata dal serpente. In realtà ella fu sedotta dal serpente. In Gen. 3:1 dice: “Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatti.” Questa bestia era tanto somigliante ad un essere umano (sebbene fosse puramente un animale), che poteva ragionare e parlare. Essa era una creatura eretta, ed era pressappoco una via di mezzo fra lo scimpanzé ed un uomo, ma più simile ad un uomo. Essa era tanto vicina all’umano al punto tale che, il suo seme poteva e si mescolò con quello della donna, facendo sì che ella concepisse. Quando ciò avvenne, Dio maledì il serpente. Egli trasformò ogni osso nel corpo del serpente sì che questi ebbe a strisciare come una biscia. La scienza può tentare tutto quel che vuole, ma non troverà mai l’anello mancante. A questo ci ha pensato Dio. L’uomo è intelligente ed egli vede che c’è una certa connessione dell’uomo con l’animale, e cerca di provarlo attraverso l’evoluzione. Ma non v’è alcuna evoluzione. Il fatto è che: l’uomo e l’animale si mescolarono. Questo è uno dei misteri di Dio che è rimasto nascosto, ma qui esso è rivelato. Ciò avvenne esattamente l’addietro, in mezzo al giardino dell’Eden, allorquando Eva si stornò dalla Vita per accettare la Morte.
Notate ciò che Dio disse loro nel giardino. Gen. 3:15: “Ed io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la Progenie di lei; questa Progenie ti schiaccerà il capo, e tu Le ferirai il calcagno.” Se noi diamo credito alla Parola, che la donna ebbe una Progenie, allora di certo anche il serpente deve aver avuto una progenie. Se la Progenie della donna fu un figlio-uomo senza l’intervento dell’uomo, allora anche la progenie del serpente deve essere nello stesso modo, e cioè, che un altro maschio deve nascere senza l’umana azione strumentale maschile. Non v’è nessun studioso che non sappia che la Semenza della donna era il Cristo, il Quale venne tramite la strumentalità di Dio, senza un rapporto umano. Ed è altrettanto ben conosciuto che, il predetto schiacciare il capo del serpente, era in sostanza una profezia che concerneva ciò che Cristo avrebbe compiuto alla croce contro Satana. Laggiù, alla croce, Cristo avrebbe schiacciato la testa di Satana, mentre Satana avrebbe ferito il calcagno del Signore.
Questa porzione della Scrittura è la rivelazione di come la vera semenza del serpente fu seminata sulla terra, lo stesso come noi ne abbiamo il racconto in Luca 1:26-35, nel quale è mostrato l'esatto racconto come la Progenie della donna venne in fisica manifestazione, senza l’umana strumentalità maschile. “Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, ad una vergine fidanzata ad un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; il nome della vergine era Maria. E l’angelo, entrato da lei, disse: ‘Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne.’ E quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto. E l’angelo le disse: ‘Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, tu concepirai nel grembo, e partorirai un Figlio, e Gli porrai Nome GESÙ. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio Gli darà il trono di Davide, Suo padre; e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il Suo regno non avrà mai fine.’ E Maria disse all’angelo: ‘Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?’ E l’angelo, rispondendo, le disse: ‘Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà; pertanto Il Santo Che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio.’” Dato che la Progenie della donna fu letteralmente Dio che riprodusse Se stesso in carne umana, così la progenie del serpente è la via letterale che Satana trovò tramite la quale egli fu capace di aprire a se stesso una porta ed entrare nella razza umana. Era impossibile per Satana (giacché egli è solo un essere spirituale CREATO) riprodurre se stesso nel modo in cui Dio riprodusse Se stesso, e così il racconto in Genesi ci dice come egli produsse la sua progenie introducendo o iniettando se stesso nella razza umana. Ricordatevi anche che, Satana è chiamato il ‘serpente.’ È del suo seme, o dell’iniettarsi nella razza umana, di cui noi stiamo parlando.
Prima che Adamo avesse mai avuto conoscenza carnale di Eva, il serpente ebbe questa conoscenza prima di lui. Colui che nacque da questo rapporto, fu Caino. Caino era (nato, o generato) da “Quel Maligno.” 1a Giov. 3:12. Lo Spirito Santo in Giovanni non poteva in alcun modo chiamare Adamo il “Maligno,” (poiché tale egli sarebbe stato, se fosse stato il padre di Caino) ed in un altro posto chiamare Adamo il “Figlio di Dio,” il quale lo era per creazione. Luca 3:38. Nel carattere, Caino si rivelò essere come suo padre: un portatore di morte, un assassino. Il suo totale disprezzo di Dio, quando egli si trovò davanti all’Onnipotente in Gen. 4:5,9,13,14, lo dimostra essere assolutamente dissimile nelle sue caratteristiche all’essere umano, sembrando persino sorpassare ogni racconto che noi abbiamo nella Scrittura concernente un confronto tra Satana e Dio. “Ma Egli non guardò con favore Caino e l’offerta sua. E Caino ne fu molto irritato e il suo viso ne fu abbattuto. E l’Eterno disse a Caino: ‘Dov’è Abele tuo fratello?’ Ed egli rispose: ‘Non lo so; sono io forse il guardiano di mio fratello?’ E Caino disse all’Eterno: ‘Il mio castigo è troppo grande perché io lo possa sopportare. Ecco, Tu mi scacci oggi dalla faccia di questo suolo, ed io sarò nascosto dal Tuo cospetto, e sarò vagabondo e fuggiasco per la terra; e avverrà che chiunque mi troverà mi ucciderà’”.
Notate la maniera esatta con la quale il racconto di Dio mette in luce le nascite di Caino, Abele e Seth. Gen. 4:1: “Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: ‘Ho acquistato un uomo dal Signore.’ Poi partorì ancora suo fratello Abele.” Gen. 4:25: “E Adamo conobbe ancora la sua moglie ed ella partorì un figlio, a cui pose nome Seth...” [Questi brani sono tratti dalla versione Inglese King James—N.d.T.] Vi sono TRE figli nati tramite DUE atti di conoscenza carnale di Adamo. Poiché la Bibbia è l’esatta e perfetta Parola di Dio, questo non è un errore, bensì una testimonianza per la nostra illuminazione. Giacché nacquero TRE figli tramite DUE soli atti di Adamo, voi potete dedurre POSITIVAMENTE che UNO di questi tre NON ERA il figlio di Adamo. Dio ha annotato ciò in questo esatto modo, per mostrarci qualcosa. La verità di questa faccenda è che: Eva aveva nel suo grembo DUE figliuoli (gemelli) provenienti da fecondazioni SEPARATE. Ella portava dei gemelli, col concepimento di Caino avvenuto qualche tempo prima che quello di Abele. Vedete di nuovo quei GEMELLI? Come sempre, una figura perfetta! Per coloro i quali pensano che ciò sia impossibile, sappiate che i rapporti medici sono pieni di casi in cui le donne hanno portato gemelli provenienti da uova e fecondazioni separate, ove la fertilizzazione degli ovuli avvenne in giorni diversi e, NON SOLO QUESTO, ma alcuni rapporti mostrano perfino che dei gemelli sono stati generati da maschi separati. Recentemente fu mondialmente data molta enfasi ad una madre Norvegese, la quale citava suo marito per il suo sostentamento e per quello dei suoi gemelli, uno dei quali era bianco e l’altro negro. Ella ammise di aver avuto un amante Negro. I due concepimenti erano avvenuti ad una distanza di tre settimane. A Beaumont, Texas, nel 1963, i rapporti medici misero di nuovo in luce un caso di una nascita multipla, ove i concepimenti erano avvenuti con molti giorni di distanza l’uno dall’altro, tanto che la donna per poco non morì mentre partoriva uno dei bambini.
Ora, perché questo doveva essere così? Perché la progenie del serpente doveva venire in questo modo? L’uomo fu creato per Dio. L’uomo doveva essere il tempio di Dio. Il luogo del riposo di Dio (lo Spirito Santo) era l’uomo, il tempio. Atti 7:46-51: “Il quale trovò grazia davanti a Dio, e chiese di poter trovare una dimora per il Dio di Giacobbe. Fu invece Salomone quello che Gli edificò una casa. Ma l’Altissimo non abita in templi fatti da mani d’uomo, come dice il profeta: ‘Il cielo è il Mio trono, e la terra lo sgabello dei Miei piedi; quale casa Mi edifichereste voi, dice il Signore, o quale sarebbe il luogo del Mio riposo? Non ha la Mia mano fatto tutte queste cose?’ Uomini di collo duro, ed incirconcisi di cuore e di orecchi, voi resistete sempre allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi.” Questo Satana l’ha sempre saputo. Pure lui vorrebbe abitare nell’uomo, allo stesso modo come lo fa Dio. Ma questo diritto, Dio l’ha riservato per Se stesso. Questo, Satana non può farlo. Solo Dio apparve in carne umana. Satana questo non lo poteva e non lo può fare. Egli non ha alcun potere creativo. L’unico modo per Satana di compiere ciò che voleva fare, era di entrare nel serpente, in Eden, allo stesso modo in cui egli entrò nei porci di Gadara, tramite gli spiriti maligni. Dio non entra negli animali; però Satana sì; e lo vuole, per adempiere i suoi fini. Egli non poteva avere un figlio direttamente da Eva, come l’ebbe Dio tramite Maria, così egli entrò nel serpente, e poi ingannò Eva. Egli la sedusse e, tramite lei, Satana ebbe un figlio che lo rappresentasse. Caino portava tutte le caratteristiche spirituali di Satana, e le animalesche (sensuale, carnale) caratteristiche del serpente. Non c’è allora da stupirsi se lo Spirito Santo disse che Caino era da quel maligno. Egli lo era!
Ora, io vorrei entrare in alcune prove certe che abbiamo, e cioè: che v’è una ben definita affinità tra l’uomo e l’animale. Si tratta di una cosa fisica. Lo sapevate voi che potete prendere delle cellule d’embrione da un feto non ancora nato, ed iniettarle nell’essere umano? Poi quelle cellule di tiroide andranno dritte nella tiroide umana, le cellule renali andranno dritte nei reni umani. Realizzate voi come ciò è stupendo? Qualche intelligenza guida quelle cellule animali esattamente al loro giusto posto. Quest’intelligenza accetta quelle cellule, e le mette esattamente nel giusto posto. V’è un'affinità fra l’uomo e l’animale. Essi non possono frammischiarsi e riprodursi. Ciò è stato provato. Ma laggiù, nel giardino, quel miscuglio ebbe luogo, e l’affinità chimica che ancora esiste, lo prova. Poiché, l’addietro in Eden, il serpente era una creatura eretta. Esso era simile all’uomo. Esso era quasi un uomo. Satana prese vantaggio dalle caratteristiche fisiche del serpente, e l’usò per ingannare Eva. Poi Dio distrusse quel tipo di serpente. Nessuna altra bestia può mescolarsi con l’uomo. Ma l’affinità è lì!
Ora che siamo arrivati a questo punto, permettetemi che cerchi di cristallizzare il vostro pensiero su questo soggetto, affinché possiate vedere la necessità del nostro andare nella ‘dottrina della progenie del serpente’ così come ce l’ho io. Noi iniziamo col fatto che vi erano DUE alberi in mezzo al giardino. L’Albero della Vita era Gesù. L’altro albero era definitamente Satana, a giudicare da ciò che venne fuori, cioè: il frutto di quell’albero. Ora, dunque, noi sappiamo che entrambi quegli alberi avevano una relazione con l’uomo, altrimenti essi non sarebbero mai stati messi là. Essi devono aver avuto una parte nel sovrano piano e proposito di Dio, nella loro relazione con l’umanità, e con Se stesso, altrimenti noi non potremmo mai attribuire a Dio l’onniscienza. Fin qui questo è tutto vero, non è così? Ora, la Parola dichiara molto definitamente che, fin PRIMA della fondazione della terra, il proposito di Dio era di condividere la Sua Vita Eterna con l’uomo. Ef. 1:4-11: “Allorché in Lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a Lui, nell’amore, avendoci predestinati ad essere adottati come Suoi figli per mezzo di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della Sua volontà, a lode della gloria della Sua grazia, mediante la quale Egli ci ha grandemente favoriti nell'amato Suo Figlio, in Cui abbiamo la redenzione per mezzo del Suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della Sua grazia, che Egli ha fatto abbondare verso di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della Sua volontà secondo il Suo beneplacito, che Egli aveva determinato in Se stesso, per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol Capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra. In Lui siamo anche stati scelti per un’eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di Colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della Sua volontà.” Ap. 13:8: “E l'adoreranno (Satana) tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel Libro della Vita dell’Agnello, che è stato ucciso fin dalla fondazione del mondo.” Ma quella Vita non poteva, e non doveva, essere condivisa in alcun altro modo che tramite il modo di “Dio manifestato in carne.” Questo era una parte del Suo predestinato ed eterno proposito. Questo piano doveva essere alla lode ed alla gloria della Sua grazia. Esso era il piano della Redenzione. Esso era il piano della Salvezza. Ora, ascoltatemi attentamente. “Dio, essendo il Salvatore, era necessario che Egli predestinasse un uomo il quale richiedesse la salvezza, alfine di dare a Se stesso la ragione e lo scopo di essere.” Questo è corretto al cento per cento, e moltissime Scritture lo dimostrano, come lo fa il bel noto verso di Rom. 11:36: “Poiché da Lui, per mezzo di Lui e in vista di Lui sono TUTTE LE COSE. A Lui sia la GLORIA in eterno. Amen.” L’uomo non poteva venire direttamente a prendere parte di quell’Albero Della Vita che era in mezzo al giardino. La Vita Eterna di quell’Albero doveva prima diventare carne. Ma prima che Dio potesse levarsi e salvare un peccatore, Egli doveva avere un peccatore da suscitare e da salvare. Così, l’uomo doveva cadere. La caduta, che sarebbe stata causata da Satana, per avvenire necessitava della carne. Satana doveva dunque venire tramite la carne. Però Satana non poteva venire attraverso la carne umana per realizzare la caduta, come invece sarebbe venuto Cristo in carne umana, per restaurare la caduta. Ma v’era però un animale, il serpente, così simile all’uomo tanto che Satana poté entrare in questa bestia e, attraverso questa bestia, egli poté entrare nella carne umana e provocarne la caduta, iniettando perciò se stesso nella razza umana, allo stesso modo come anche Gesù sarebbe venuto un giorno ad iniettare Se stesso nella razza umana, nei corpi umani, e perfino a tal punto che, alla risurrezione, noi avremo dei corpi glorificati come il Suo. Perciò, quel che Dio aveva fatto qui nel giardino, era il Suo predestinato disegno. E quando Satana causò ciò che era necessario per il proposito di Dio, allora l’uomo non poté più avvicinarsi all’Albero Della Vita che era nel giardino. Certamente che no! Non ne era il tempo. Ma un animale (l’animale causò il fallo, non è vero? Lasciamo dunque che si sparga la vita animale) fu preso ed il suo sangue venne sparso, ed allora Dio poté avere di nuovo comunione con l'uomo. Poi sarebbe venuto un giorno quando Dio sarebbe apparso in carne, e per mezzo della Sua umiliazione, Egli avrebbe restaurato l’uomo caduto rendendolo partecipe di quella Vita Eterna. Una volta visto questo, voi allora potete ben comprendere la progenie del serpente e sapere che: non fu una mela che Eva mangiò. No! Ma fu la degradazione dell’umanità tramite il mescolarsi della semenza.
Ora, io so che rispondendo ad una domanda, un’altra è pronta a venire fuori, e la gente mi chiede: “Se Eva cadde in quel modo, che cosa fece Adamo visto che Dio mise la colpa anche su Adamo?” Questo è semplice. La Parola di Dio è stabilita per sempre nel cielo. Prima che fosse creata la più piccola polverina di stella, quella Parola (la legge di Dio) era là ESATTAMENTE COME LO È SCRITTA NELLA NOSTRA BIBBIA. Ora, la Parola ci insegna che, se una donna lascia suo marito e se ne va con un altro uomo, ella è un’adultera e non è più sposata, ed il marito non dovrebbe più riprendersela. Questa Parola era vera pure nell’Eden, come lo fu vera quando Mosé la scrisse nella legge. La Parola non può cambiare. Adamo se la riprese. Egli sapeva esattamente cosa stava facendo, ma lo fece in ogni caso. Ella era una parte di lui, ed egli prese volontariamente su se stesso la responsabilità di lei. Egli non l’avrebbe lasciata andare. Così, tramite lui, Eva concepì. Egli lo sapeva che ella lo sarebbe stata. Egli sapeva esattamente cosa sarebbe accaduto alla razza umana, ed egli, pur di avere Eva, vendette la razza umana al peccato, poiché egli l’amava.
E così nacquero quei due figliuoli. Figliuoli che sarebbero stati i padri della razza umana, e che fin d’allora era inquinata. E cosa dice di loro la testimonianza? Leggetelo! Giuda 14: “Per loro pure profetizzò Enoc, il settimo da Adamo...” Genesi 5 è il capitolo della genealogia di Enoc. Esso ci dà detta genealogia in questo modo: 1. Adamo, 2. Seth, 3. Enosh, 4. Kenan, 5. Mahalaleel, 6. Jared, 7. Enoc. Notate; Caino non è menzionato! La linea di Adamo passa attraverso Seth. Se Caino fosse stato il figlio d’Adamo, la legge della primogenitura avrebbe dato a Caino il diritto di lignaggio. Questo deve anche essere notato accuratamente, poiché in Genesi 5:3, è detto che: “Adamo visse centotrent'anni, generò un figlio, a sua somiglianza, conforme alla sua immagine, e gli pose nome Seth.” In nessun posto essa dice che Caino era all’immagine di Adamo; eppure egli avrebbe dovuto esserlo, se egli era suo figlio, giacché la legge della riproduzione è categorica nell’affermare che ognuno riproduce secondo la sua somiglianza. Noi dobbiamo pure dar credito al fatto che, in entrambe le genealogie in Genesi e in Luca, vi manca Caino. Se Caino era figlio di Adamo, da qualche parte di lui sarebbe stato detto che: “Caino, era figlio di Adamo, il quale era figlio di Dio.” Essa non dice questo, perché ciò NON PUÒ esser detto.
Naturalmente, per lungo tempo gli studiosi hanno mostrato due linee di uomini: una di esse era la linea pia che si trovava in Seth, e l’altra la linea empia come fondata da Caino. Ed è strano, ma vero, che questi stessi studiosi non ci abbiano mai potuto dire come mai Caino fu quel genere di persona che era, mentre Abele e Seth erano della linea spirituale e pia. In fondo, Caino, avrebbe dovuto essere più spirituale di Abele, Seth ancor meno, e così giù lungo tutta la linea, giacché ogni generazione successiva si è sempre più allontanata da Dio. Ma no! Caino si mostrò quale empio come nessun uomo sia mai stato descritto, dato che egli resistette violentemente a Dio ed alla Parola.
Ora, sia questo ben chiaro: la Scrittura non gioca con le parole! Tutto ciò che è nella Testimonianza, è lì affinché gli occhi unti lo vedano. Esso è lì, per uno scopo. In quella Parola è detto, Gen. 3:20: “Ed Adamo pose nome Eva alla sua moglie, perché è stata la madre di tutti i viventi.” Ma non c’è Scrittura che dica mai che Adamo sia il padre di tutti i viventi. Se questa annotazione non è messa in Gen. 3:20, perché allora doveva essere menzionato che Eva è la madre di tutti, mentre nessuna parola è detta riguardo ad Adamo? Il fatto è che, sebbene Eva fosse la madre di tutti i viventi, Adamo non fu il padre di tutti i viventi.
In Gen. 4:1, Eva disse: “Io ho acquistato un uomo dal Signore.” Ella non accreditò ad Adamo la paternità di Caino. Ma in Gen. 4:25, ella dice: “...Poiché Iddio, disse ella, mi ha riposta UN’ALTRA progenie, AL POSTO DI ABELE, che Caino uccise.” Ella non dice che Dio le aveva DATO un’altra progenie—quella sarebbe stata Cristo, poiché è Lui che è DATO. Questo figlio, Seth, era stato RIPOSTO al posto di Abele. Ella riconosce che questo suo figlio venne tramite Adamo; ella non riconosce invece Caino, poiché egli venne tramite il serpente. Quando ella dice UN’ALTRA PROGENIE invece di Abele, ella sta dicendo che Caino era differente da Abele, perché se essi fossero stati dello stesso padre, ella avrebbe dovuto dire: “Mi è stata aggiunta ancor PIÙ PROGENIE.” [Questi brani biblici sono tratti dalla versione Inglese King James—N.d.T.]
Io non credo ad ogni cosa che leggo, però è certamente una cosa curiosa che il primo Marzo, 1963, la rivista LIFE riportava un articolo in cui i rapporti psichiatrici dicevano esattamente la stessa cosa di cui noi stiamo discutendo. Ora, io so che tutti gli psichiatri non sono d’accordo l’uno con l’altro, eppure eccolo qui! La paura dei serpenti non è una cosciente ripulsione, ma è bensì incosciente. Se fosse una paura naturale, allora la gente sarebbe affascinata allo stesso modo come lo è davanti ad una gabbia di gorilla o di leoni. I loro inconsci pensieri li forzano a sgranare gli occhi davanti ai serpenti. Quella attrazione del serpente, è inconsciamente sessuale. Che questo sia andato avanti attraverso i secoli è visto tramite la gente che, di generazione in generazione, è passata attraverso la stessa cosa. I serpenti sono sempre stati, e sempre lo saranno, attrattivamente ripugnanti. Il serpente ha sempre simboleggiato ciò che è entrambi, bene e male. Attraverso le epoche, esso è sempre stato il simbolo fallico. Esattamente proprio come nella descrizione del Giardino dell’Eden, noi troviamo nel serpente la personificazione della passione maligna.
Fra le varie tribù primitive, è universalmente riconosciuto che il serpente è associato al sesso, e sovente è adorato in connessione a ciò. Lo studio della sessuologia questo lo mette in luce in molti casi. Ora, a me piacerebbe sapere donde abbia appreso ciò questa gente primitiva, vedendo che sono incolti e non hanno mai letto la Bibbia. Ma come la storia del diluvio è nota da un capo all’altro del mondo, così è pure conosciuta questa verità della caduta dell’uomo. Essi sanno ciò che avvenne in Eden!
Ora, proprio qui qualcuno potrebbe farmi questa domanda: Disse Dio ad Eva di stare attenta al serpente, altrimenti il serpente l’avrebbe sedotta? Ora, ascoltate; Dio non aveva bisogno di dire una sola cosa circa ciò che sarebbe accaduto. Afferrate semplicemente il senso della storia. Egli dette semplicemente la Parola. Egli disse loro di non prendere dalla CONOSCENZA. Prendete dalla VITA. E LA VITA ERA LA PAROLA DI DIO. MORTE FU QUALCOSA CHE NON ERA LA PAROLA DI DIO. Ella permise che UNA PAROLA venisse cambiata, ed ecco che proprio in quel momento Satana l’afferrò. Dio avrebbe potuto dire: “Non cogliete dagli alberi più frutti di quanti possiate mangiarne.” Satana avrebbe potuto dire: “Guarda, ciò è giusto! Vedi, se tu ne cogli troppi, essi marciranno! Ma, ecco qui un metodo per preservare i frutti, e nel contempo coglierne quanti ne vuoi. Così, vedi, tu puoi avere, nello stesso tempo, la tua maniera e la maniera di Dio!” In quel modo il diavolo l’avrebbe avuta. Colui che è colpevole in UN solo punto della legge, ha infranto l’INTERA legge. Non scherzate con quella Parola! Quello è ciò che esattamente avvenne nell’Epoca Efesina, ancor prima che essa terminasse, circa nel 170 d.C.
E, cosa produsse quell’albero? L’Albero della Conoscenza produsse morte. Caino uccise suo fratello, Abele. L’empio uccise il giusto. Questo ne stabilì il modello. E questo modello continuerà fino alla restaurazione di tutte le cose, come predetto dai profeti.
L’Albero della Conoscenza produsse uomini ingegnosi: uomini di rinomanza. Ma le loro vie sono le vie della morte. Il popolo di Dio invece è semplice ed incline allo spirituale, appoggiandosi verso Dio ed alla natura, coltivando con calma il suolo, e curandosi della verità piuttosto che della ricchezza. La progenie del serpente ha recato un grande commercio, delle meravigliose invenzioni, ma con tutto ciò viene anche la morte. I loro esplosivi e bombe atomiche, uccidono in tempo di guerra; mentre, in tempo di pace, le loro invenzioni meccaniche, come ad esempio l’automobile, uccidono di più in tempo di pace di quanto distruggano le invenzioni di guerra in tempo di crisi. Morte e distruzione sono i frutti della sua fatica.
Eppure essi sono religiosi! Essi credono in Dio! Essi sono come il loro padre, il diavolo, ed il loro antenato, Caino. Entrambi loro credevano in Dio. Essi vanno in chiesa, e si mescolano coi giusti come fanno le zizzanie con il frumento. Così facendo, essi corrompono e producono una religione Nicolaita. Essi propagano il loro veleno con ogni sforzo, per distruggere la progenie di Dio allo stesso modo come Caino uccise Abele. Dinanzi ai loro occhi, non v’è timor di Dio.
Ma Dio non perde nessuno dei Suoi! Egli li protegge perfino nella morte, ed ha promesso che nell’ultimo giorno li risusciterà.
CONCLUSIONE
“...A chi vince Io darò da mangiare dell’Albero Della Vita, Che è in mezzo al paradiso di Dio.” Che pensiero palpitante è questo! Quell'Albero Della Vita nel Giardino dell’Eden il Quale non si poteva avvicinare a causa del fallo di Adamo, è ora dato al vincitore. La spada fiammeggiante del cherubino guardiano è stata rimessa nella guaina. Però essa non è entrata nella guaina che dopo aver intriso la sua lama col sangue dell’Agnello. Meditiamo un poco su questa verità, mentre consideriamo perché l’Albero fu vietato ad Adamo ed ai suoi discendenti mentre ora è di nuovo permesso.
L’intento di Dio per la Sua creazione, cioè l’uomo, è di esprimergli le Sue Parole. In Genesi, ad Adamo fu data la Parola con la quale vivere. Una vita vissuta tramite la Parola, sarà la Parola espressa. Questo è vero, non è così? Ma visse Adamo tramite quella Parola? No, poiché egli doveva vivere tramite OGNI Parola, invece egli mancò di fare attenzione ad ogni Parola. Allora sorse Mosé. Quale grande e potente uomo fu lui! Eppure anche lui fallì di vivere tramite ogni Parola, e quel profeta, il tipo del Grande Profeta che doveva venire, nell’ira, mancò di obbedire alla Parola. Poi vi fu pure Davide, il grande re d’Israele, un uomo secondo il cuore di Dio. Egli fallì tramite l’adulterio, quando egli fu tentato. Ma ecco che, nella pienezza dei tempi, venne Uno, il Capo, lo stesso Gesù, Colui che pure doveva essere tentato per vedere se Egli avrebbe vissuto tramite OGNI Parola che procede dalla bocca di Dio. Fu allora che Satana venne confuso! Poiché qui c’era Uno Che visse tramite il “Sta scritto,” e quel Capolavoro di Dio vinse per aver riflesso la Parola di Dio. Poi quest’Uno Perfettamente manifestato fu dato alla croce, quale il Perfetto Agnello di Dio, per il sacrificio perfetto. E, sul ‘legno,’ Egli ricevette le ferite mortali, affinché noi, tramite Lui ed a motivo di Lui, potessimo mangiare dall’Albero Della Vita, e che quella Vita, data liberamente, ci avrebbe resi capaci di vincere ed esprimere così la Parola di Dio.
Ed ora, a questi Figli di Dio, i quali tramite Lui sono vincitori, è dato il privilegio del paradiso di Dio e la costante comunione di Gesù Cristo. Non vi sarà mai più alcuna separazione da Lui. Ovunque Egli vada, andrà la Sua Sposa. Tutto ciò che è Suo, Egli lo condivide con la Sua amata in una correlazione di legame ereditario. Le cose segrete saranno rivelate. Le cose oscure saranno chiarite. Noi conosceremo proprio come siamo conosciuti. E noi saremo simili a Lui. Questa è l’eredità del vincitore che ha vinto tramite il sangue dell’Agnello, e la Parola di testimonianza a Gesù Cristo.
Come bramiamo quel giorno, quando le vie storte saranno tutte raddrizzate, e noi saremo con Lui, nel tempo senza fine! Possa quel giorno affrettare la sua apparizione e che noi possiamo affrettarci ad obbedire alla Sua Parola, mostrando così di essere degni di condividere la Sua Gloria!
“Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.” Quanto è tragico constatare che questa prima epoca non dette ascolto allo Spirito! Al contrario, essa ascoltò l'uomo. Ma grazie a Dio, nell’ultima epoca vi sarà un gruppo che si leverà, la Vera Sposa dell’ultimo giorno, ed ella darà ascolto allo Spirito. In quel giorno di fitte tenebre, la luce ritornerà tramite la pura Parola, e noi ritorneremo alla potenza della Pentecoste per dare il bentornato al Signore Gesù Cristo.