giovedì 17 gennaio 2008

CAPITOLO 2: LA VISIONE DI PATMOS

Apocalisse 1:9-20
Giovanni A Patmos
Ap. 1:9: “Io Giovanni, vostro fratello e compagno nell’afflizione, nel regno e nella costanza di Cristo Gesù, ero nell’isola chiamata Patmos, a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo.”
Questa serie di visioni, circa la Rivelazione della Persona di Gesù Cristo, furono date a Giovanni allorquando egli si trovava messo al bando sull’Isola di Patmos. Questa piccola isola del Mare Egeo dista circa cinquantasei chilometri dalla costa dell’Asia Minore. Essendo rocciosa ed infestata di serpenti, lucertole e scorpioni, essa aveva poco valore commerciale, e così veniva utilizzata dall’Impero Romano come colonia punitiva dove venivano relegati i prigionieri più disparati, sia politici che criminali, ecc.
Voi notate che Giovanni presenta se stesso ai Cristiani come un fratello nell’afflizione. Era proprio in questo tempo che la chiesa primitiva stava attraversando una grande persecuzione. Non solo la loro religione veniva “ovunque contraddetta,” ma anche le persone stesse venivano imprigionate ed uccise. Giovanni, come molti di loro, stava ora soffrendo la prigionia a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo. Quando fu arrestato, essi cercarono invano di ucciderlo facendolo bollire nell’olio per ventiquattro ore. Allora quei rabbiosi ed impotenti ufficiali, lo condannarono a Patmos quale uno stregone. Ma Dio fu con lui, ed egli fu risparmiato e poté lasciare l’isola e ritornare ad Efeso ove egli continuò di nuovo quale pastore fino al tempo della sua morte.
Le visioni che Giovanni ricevette coprirono un periodo di due anni, 95-96 d.C. Esse sono le più rilevanti di tutte le visioni che sono nella Parola. L’intero libro è messo in forma di simboli, e perciò è il bersaglio di molta critica e disputa. Ciononostante, esso ha sopra il sigillo di Dio. Ciò lo fa essere autentico e di enorme valore per tutti coloro che ascoltano o leggono le sue sacre pagine.
NELLO SPIRITO NEL GIORNO DEL SIGNORE
Ap. 1:10: “Mi trovai nello Spirito nel Giorno del Signore, e udii dietro a me una forte voce, come di una tromba.”
“Mi trovai nello Spirito.” Non è questo meraviglioso? Oh, io questo lo amo! Voi potreste definire queste parole come: “Il tutto della vita Cristiana.” Se noi vogliamo vivere come Cristiani, noi dobbiamo essere nel SUO Spirito. Giovanni non stava parlando circa l’essere nel suo proprio spirito. Ciò non avrebbe portato queste visioni. Esso doveva essere lo Spirito di Dio. Ciò deve essere lo Spirito di Dio anche con noi, altrimenti tutti i nostri sforzi sono vani. Paolo disse: “Io prego nello Spirito, io canto nello Spirito, io vivo nello Spirito.” Se c’è qualcosa di buono che verrà a me, essa deve essere rivelata dallo Spirito, confermata dalla Parola, e resa manifesta dai frutti che porta. Come è certo che Giovanni aveva bisogno di essere nello Spirito per ricevere da Gesù queste fresche e tremende rivelazioni, così anche noi abbiamo bisogno di essere nello Spirito per comprendere le rivelazioni che Dio ci ha dato per vivere tramite la Sua Parola, poiché Esso è il medesimo Spirito.
Guardatelo in questo modo. Molti sono quelli che leggono la Bibbia ove dice in Atti 2:38: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel Nome di Gesù Cristo, per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo,” e passano semplicemente oltre. Essi non lo vedono! Se essi lo vedessero, tramite l’entrare nello Spirito, essi saprebbero che se vogliono ricevere lo Spirito Santo, hanno bisogno di ravvedersi ed essere battezzati nel Nome del Signore Gesù, e poi Dio sarebbe obbligato ad adempiere la Sua Parola e riempirli con lo Spirito Santo. Essi non entrano mai nel Suo Spirito, altrimenti sarebbe successo a loro esattamente come dice la Parola. Prega Dio per una rivelazione tramite il Suo Spirito! Questo è il primo passo. Entrare nello Spirito.
Lasciatemi usare un altro esempio. Supponiamo che tu abbia bisogno di guarigione. Che dice la Parola in merito? Ebbene, tutti noi l’avremo certamente letta molte volte, ma leggendola non siamo entrati nello Spirito. Abbiamo noi chiesto a Dio il Suo Spirito per insegnarci la vera verità di questo? Se lo avessimo, noi avremmo chiamato gli anziani, confessato i nostri peccati, saremmo stati unti con olio, ed essi avrebbero pregato per noi, e ciò sarebbe avvenuta. Forse non sarebbe avvenuta immediatamente, ma nel Suo Spirito, tutto è già compiuto. Non c’è altra corte d’appello. Dio adempirà la Sua Parola. Oh! Noi abbiamo bisogno di entrare nello Spirito, ed allora le cose avverranno. NON PASSATE PRIMA PER I FATTI. ENTRATE NELLO SPIRITO E POI PASSATE AI FATTI E VEDRETE CIÒ CHE DIO FARÀ.
Avete mai notato come il mondo entra nello spirito delle cose che sono nel mondo? Essi vanno alle loro partite di calcio, nelle loro manifestazioni sportive, e nelle loro sale da ballo. Essi entrano nello spirito della cosa. Essi non se ne stanno seduti come fiori di decoro o come vecchi steli secchi. Essi entrano proprio nel sentimento delle cose e diventano una parte di esse. Ma, oh, come odiano essi i Cristiani perché entrano nello Spirito della Parola di Dio! Essi ci chiamano fanatici e santi rotolanti. Non c’è niente che essi non farebbero per mostrare il loro odio e disapprovazione. Ma ignorateli! Voi potete aspettarvelo, sapendo da dove ciò proviene. Andate semplicemente avanti, ed entrate nello Spirito di adorazione.
Il nostro Spirito è puro. Esso è fresco. Esso è reale. Esso è sobrio e serio e, ciononostante, pieno della gioia del Signore. Il Cristiano dovrebbe essere semplicemente esuberante e pieno di gioia nel Signore, come lo è il mondo quando gusta e si diletta nei suoi piaceri. Cristiani e non cristiani, sono entrambi umani; entrambi hanno emozioni. La differenza è che il cuore dei Cristiani e le loro emozioni sono puramente volti sul Signore della Gloria e al Suo amore, mentre il mondo soddisfa la carne.
Ora, Essa dice che Giovanni si trovava nello Spirito nel Giorno del Signore.
Oh, my! Qui c’è un versetto che causa veramente qualche dissensione. Non che ce ne sia bisogno, o che si dovrebbe, ma taluni proprio non arrivano a vedere ciò che la Parola dice veramente.
Innanzitutto troviamo alcune brave persone che chiamano il Giorno del Signore, il Giorno del Sabato. Poi ci sono altri che chiamano il Giorno del Signore la Domenica, il primo giorno della settimana. Ma come poteva essere uno di questi due giorni o persino queste giornate messe assieme, se Giovanni fu nello Spirito ricevendo queste visioni nell’arco di due anni? Ciò che veramente successe fu che Giovanni fu rapito nello Spirito e trasportato nel Giorno del Signore, il quale deve ancora venire. La Bibbia parla del Giorno del Signore che ha da venire nel futuro, e Giovanni sta ora vedendo le cose di quel futuro giorno. Ma nel frattempo, semplicemente per schiarire le nostre menti, facciamo in modo di scoprire esattamente che cos’è oggi il Sabato.
Il Sabato, come sappiamo dal Nuovo Testamento, NON è l’osservanza di un certo giorno. Noi non abbiamo alcun comandamento per l’osservanza del Sabato, né abbiamo alcun comandamento per osservare il primo giorno della settimana, che è la Domenica. Ecco qui la verità del Sabato, che significa “riposo.” Eb. 4:8-10: “Perché, se Giosuè avesse dato loro riposo (o giorno di riposo), Dio non avrebbe in seguito parlato di un altro giorno. Resta dunque un riposo (osservanza del Sabato) di sabato per il popolo di Dio. Chi infatti è entrato nel Suo riposo, si è riposato anch’egli dalle proprie opere, come Dio dalle Sue.” Avete inteso quella frase-chiave nell’ultima parte del versetto? “Dio si riposò dalle Sue proprie opere.” Dio diede ad Israele il settimo giorno come loro Sabato, in commemorazione della Sua propria opera quando Egli creò il mondo con tutto ciò che contiene, e poi smise di creare. Egli terminò il Suo lavoro. Egli si riposò. Ora, dare un Sabato di riposo ad un popolo, il quale era tutto in un posto nel medesimo tempo, questa fu una buona cosa, così essi potevano osservare un certo giorno. Oggi però metà mondo è nella luce mentre l’altra metà è nel buio, così vediamo che ciò non può funzionare. Ma questo è solo un argomento dal naturale.
Vediamo cosa c’insegna la Bibbia circa questo riposo Sabbatico. “Chi infatti è entrato nel Suo riposo.” Questo entrare, non è solo entrare, ma restare dentro, nel riposo. Esso è un ‘riposo eterno’ del quale il settimo giorno è soltanto un simbolo. ‘Sette’ è compimento. ‘Otto’ è di nuovo il ‘primo’ giorno. La risurrezione di Gesù avvenne nel primo giorno della settimana, dandoci così vita eterna ed eterno riposo Sabbatico. Perciò noi vediamo perché Dio non poteva darci quale Sabato (riposo) nessun giorno fisso della settimana. Noi siamo ‘entrati in’ e ‘rimaniamo nel nostro riposo, cosa che Israele non fece, avendo solo un’ombra della vera sostanza che noi godiamo. Perché ritornare all’ombra, quando abbiamo ora la realtà?
Ora, noi riceviamo questo riposo, o Sabato continuo, nell’invito di Gesù. Egli disse in Mat. 11:28,29: “Venite a Me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed Io vi darò riposo. Prendete su di voi il Mio giogo e imparate da Me;...e voi troverete riposo (o l’osservanza del Sabato, non un giorno, ma la vita eterna, il Sabato) alle anime vostre.” Non importa quanto a lungo hai faticato sotto il peso del peccato, che sia dieci anni, trent’anni o cinquanta anni, o più a lungo, vieni con la tua vita stanca e tu troverai il Suo riposo (il vero Sabato). Gesù ti darà riposo!
Ora, qual è esattamente il riposo che darà Gesù? Is. 28:8-12: “Tutte le tavole sono piene di vomito, di lordure, non v’è più posto pulito. —‘A chi vuol Egli dare insegnamenti? A chi vuol Egli far capire la lezione? A dei bambini appena divezzati, staccati dalle mammelle? Poiché è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui un poco là!’— Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua barbara che l’Eterno parlerà a questo popolo. Egli aveva detto loro: ‘Ecco il Riposo (Sabato): lasciar riposare lo stanco (o l’osservanza del Suo Sabato); questo è il refrigerio!’ Ma quelli non hanno voluto ascoltare.” Eppure questo fu profetizzato proprio qui, in Isaia. Ed avvenne che alla Pentecoste, circa settecento anni più tardi, quando essi furono ripieni con lo Spirito Santo, avvenne esattamente come fu detto che sarebbe avvenuto. Questo è il vero Sabato che fu promesso. Così, quando loro furono ripieni con lo Spirito Santo, essi cessarono di fare le loro opere mondane, le loro azioni mondane e le loro malvagie maniere. Lo Spirito Santo prese controllo della loro vita. Essi entrarono nel riposo! Il tuo riposo è lì. Quello è il tuo Sabato. Esso non è un giorno, non un anno, ma è l’essere benedetti e ripieni dello Spirito Santo per l’eternità. Questo avviene quando voi vi fermate, e lasciate operare Dio. Esso è Dio in voi, che opera volenterosamente secondo il Suo beneplacito.
Mi si permetta di fare ancora una nota in merito ai Sabatisti, i quali affermano che noi ci riuniamo nel giorno errato della settimana, quando ci raduniamo la Domenica, il primo giorno. Qui è ciò che disse Giustino nel secondo secolo. “Alla Domenica si tiene una riunione per tutti quelli che abitano nelle città e nei villaggi, e viene letta una porzione delle memorie degli apostoli, e degli scritti, tanto a lungo quanto il tempo lo permetta. Quando la lettura è terminata, colui che presiede con un discorso esorta ed incoraggia ad imitare queste nobili cose. Dopo questo ci alziamo per offrire una preghiera in comune. Alla fine della preghiera, come abbiamo descritto, ci viene messo davanti pane e vino, e dopo aver fatto azioni di grazie, la congregazione risponde: “Amen.” Poi vengono distribuiti gli elementi a ciascuno che vi partecipa, ed i diaconi li portano anche nelle case degli assenti. I ricchi ed i volenterosi danno la loro contribuzione secondo la propria libera volontà, e questa colletta viene poi data a colui che presiede affinché egli possa aiutare gli orfani, le vedove, i prigionieri ed i forestieri che si trovano nel bisogno.” Perciò noi vediamo che coloro i quali affermano che la chiesa primitiva si teneva alla tradizione Giudaica del riunirsi nell’ultimo giorno della settimana, sono grandemente ignoranti di ciò che mostra realmente la storia, e quindi non sono degni di fiducia.
Oh, se gli uomini potessero venire a Lui e trovare questo riposo! In tutti i cuori c’è una brama per questo riposo, però la maggioranza non conosce la risposta. Così essi cercano di calmare questa brama tramite un processo religioso dell’osservanza di certi giorni, o con l’accettare i credi e dogmi denominazionali. Ma fallendo in questo, molti lo cercano nel bere, gozzoviglie, ed ogni eccesso fisico, pensando che tramite i piaceri mondani vi possa essere qualche soddisfazione. Ma in tali cose non c’è riposo! Essi fumano e prendono pillole per calmare i loro nervi. Ma non v’è riposo nelle pozioni terrene. Essi hanno bisogno di Gesù! Essi hanno bisogno del rimedio celeste, il riposo dello Spirito.
Poi molti di loro la Domenica vanno in chiesa. Questo è buono, ma anche qui essi non hanno idea su come avvicinarsi a Dio e come adorarLo. Gesù disse che la vera adorazione è in Spirito e in verità; Giov. 4:24. Ma che tipo di adorazione potete avere in una chiesa che sa così poco di Dio, e che a Natale mette su un Babbo Natale e dei conigli a Pasqua? Da dove hanno essi preso ciò? Essi hanno preso questo dai pagani, e l’hanno fatto esser parte della dottrina della chiesa. Però quando uno si rivolge al Signore ed è ripieno dello Spirito Santo, egli smette di fare tutte quelle cose. Egli ha riposo nella sua anima. Egli comincia a vivere veramente, ama Dio e Lo adora.
Ritorniamo ora alla nostra Scrittura. Noi sappiamo cosa non è il Giorno del Signore. Se esso non è né il Sabato, né la Domenica, che cos’è dunque? Bene, vediamo di metterlo in questo modo. Oggi non è di certo il Giorno del Signore. Questo è il giorno dell’uomo. Esso è l’operare dell’uomo, il lavoro dell’uomo, la chiesa dell’uomo, l’adorazione secondo l’idea dell’uomo, ogni cosa dell’uomo, perché questo è il mondo (cosmo) dell’uomo. MA IL GIORNO DEL SIGNORE STA PER VENIRE. Sì, lo è! Ed è proprio questo il tempo della Rivelazione di Gesù Cristo in cui Giovanni fu elevato dallo Spirito e trasportato, tramite lo Spirito, a quel Grande Giorno che sta per venire. Il Giorno del Signore è quando i giorni dell’uomo sono finiti. I regni di questo mondo allora diverranno i regni del nostro Dio. Il giorno del Signore è quando verrà il giudizio, e dopo quello verrà il millennio. Proprio ora il mondo fa al Cristiano quello che vuole. Essi lo chiamano con ogni specie di nome malvagio, e si beffano di lui. Ma sta per venire quel grande e terribile giorno quando essi faranno cordoglio ed urleranno, giacché l’Agnello verrà con ira a giudicare il mondo. Questo è quando i giusti avranno il loro giorno col Signore, poiché i malvagi bruceranno ed i giusti cammineranno sulle loro ceneri entrando nel millennio. Malachia 4:3: “E calpesterete gli empi, perché saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno ch’Io preparo, dice l’Eterno degli eserciti.”
COME LA VOCE DI UNA TROMBA
Ap. 1:10: “...E udii dietro a me una forte voce, come di una tromba.” Giovanni fu nello Spirito, e quando lo fu, egli vide il grande e meraviglioso giorno del Signore Gesù, e tutta la Sua santa potenza. Il futuro gli si stava schiudendo, poiché Dio stava per istruirlo. Giovanni non dice che essa fosse una tromba. Essa era come una tromba. Ora, quando suona la tromba essa segnala un’emergenza. Essa è come un araldo, il messaggero del re che viene al popolo. Egli soffia su una tromba. Esso è un richiamo urgente. Il popolo si raduna per ascoltare. (Israele fu sempre riunito tramite il suono di una tromba.) Qualcosa d’importante è in arrivo. “Date ascolto ad essa!” Così questa voce aveva la stessa urgenza di appello come l’aveva la tromba. Essa era chiara e forte, risvegliando ed allarmando. Oh! Che noi potessimo in questo giorno udire la voce di Dio, che è come una tromba, poiché essa è la ‘Tromba del Vangelo,’ suonando la ‘Parola della Profezia’ per renderci coscienti e prepararci per ciò che sta per venire sulla terra.
L’ORDINE DI SCRIVERE
Ap. 1:11: “Diceva: Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo l’Ultimo, e Ciò che tu vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese che sono in Asia: ad Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea.” Eccolo qui! Il Primo e l’Ultimo, l’Alfa e l’Omega, cioè: il TUTTO. Il vero ed Unico Dio. La Voce e Parola di Dio. Realtà e verità sono vicine. Quanto è meraviglioso essere nello Spirito! Oh, essere nella presenza di Dio ed ascoltarLo...! “Ciò che tu vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese.” La voce che annunziò la Sua Parola nel Giardino dell’Eden e sul monte Sinai, la cui voce fu anche sentita nell’eccellente gloria sul Monte della Trasfigurazione, fu ancora una volta fatta risuonare, e questa volta per le sette chiese con una finale e completa rivelazione di Gesù Cristo.
“Giovanni, scrivi le visioni. Fai di esse una documentazione per le epoche che seguiranno, poiché esse sono le vere profezie che DEVONO adempiersi. Scrivile ed inviale, facendole conoscere.”
Giovanni riconobbe quella voce. Oh! Se sei uno dei Suoi, allora, quando Egli ti chiama, anche tu riconoscerai quella voce.
LE LAMPADE D’ORO
Ap. 1:12: “Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me. E, come mi fui voltato, vidi sette candelabri d’oro.” Giovanni non dice che si era voltato per vedere colui del quale aveva udito la voce, bensì si voltò per vedere la voce. Oh, questo mi piace! Egli si voltò per vedere la voce! La voce e la persona sono uno e la stessa cosa. Gesù è la PAROLA. Giov. 1:1-3: “Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di Lui, e senza di Lui nessuna delle cose fatte è stata fatta.” Se tu arrivassi realmente a vedere la Parola, allora tu vedresti Gesù.
Quando Giovanni si voltò, egli vide sette candelabri d’oro. In realtà essi erano delle lampade. E secondo il vs. 20, esse sono le sette chiese: “I sette candelabri che hai visto sono le sette chiese.” Per raffigurare le chiese, difficilmente si potevano usare candele. La candela brucia per un po’ e poi si spegne. Essa muore. Non esisterà più niente d’essa. Non però le lampade che hanno una proprietà di durata che non si trova nelle candele.
Se volete avere una bella figura della lampada, allora leggete a riguardo in Zac. 4:1-6: “E l’angelo che parlava meco tornò, e mi svegliò come si sveglia un uomo dal sonno. E mi disse: ‘Che vedi?’ Io risposi: ‘Ecco, vedo un candelabro tutto d’oro, che ha in cima un vaso, ed è munito delle sue sette lampade, e di sette tubi per le lampade che stanno in cima; e vicino al candelabro stanno due ulivi; l’uno a destra del vaso, e l’altro alla sua sinistra.’ E io presi a dire all’angelo che parlava meco: ‘Che significano queste cose, Signor mio?’ L’angelo che parlava meco rispose e mi disse: ‘Non sai quel che significhino queste cose?’ E io dissi: ‘No, mio Signore.’ Allora egli rispondendo, mi disse: ‘È questa la parola che l’Eterno rivolge a Zorobabele: Non per potenza né per forza, ma per lo Spirito Mio, dice l’Eterno degli Eserciti.’” Qui c’è un’altra lampada d’oro puro. Essa brucia brillantemente perché essa ha molto olio che prende dai due alberi d’ulivo, i quali stanno d’ambo i lati. I due alberi rappresentano il Vecchio ed il Nuovo Testamento e, naturalmente, l’olio raffigura lo Spirito Santo, Colui che è il solo a poter dare alla gente la luce di Dio. L’angelo che parlò a Zaccaria, voleva dirgli, in altre parole: “Questo che hai visto significa che la chiesa non può far nulla tramite la sua propria potenza o forza, bensì solo per mezzo dello Spirito Santo.”
Esaminiamo ora questo candelabro. Tu noterai che esso ha un largo vaso, o contenitore, che è in centro ai sette bracci che fuoriescono da esso. Questo vaso è riempito con olio d’oliva il quale scorre attraverso i sette stoppini che sono messi nei sette bracci. Esso è lo stesso olio che brucia e fa luce all’estremità dei sette lucignoli. Questa luce non si spegneva mai. I sacerdoti semplicemente continuavano a versare olio nel vaso.
La lampada fu accesa in un modo speciale. Prima il sacerdote prese il fuoco dall’altare consacrato, il quale all’origine era stato acceso dal fuoco di Dio. Egli, prima di tutto, accese la lampada che era in cima al vaso. Poi egli accese la seconda lampada dalla fiammella della prima lampada. La terza lampada ricevette il fuoco dalla seconda lampada, la quarta lo ricevette dalla terza, e così via, fino a che tutte le sette lampade furono accese. Questo santo fuoco dell’altare, che passò da una lampada all’altra, è una meravigliosa figura dello Spirito Santo nelle sette Epoche della Chiesa. L’effusione originale della Pentecoste (la quale effusione venne direttamente da Gesù, dal Trono della Misericordia) sta rivestendo la Sua Chiesa attraverso tutte le sette epoche, e mostrando perfettamente che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, ed in eterno, l’immutabile Iddio nella Sua essenza e nelle Sue vie.
In Giovanni 15, Gesù disse: “Io sono la Vite, voi siete i tralci.” Egli è la Vite principale, quella che viene fuori dalla radice originale, dal seme originale che ha vita in sé. Ora, la vite non porta il frutto; bensì sono i tralci che lo fanno. Ora, osservate questo: voi potete prendere un albero di cedro come anche un albero d’arancio, ed innestargli un ramo di pompelmo, un ramo di limone, un ramo di mandarino, ed altri tipi di questa varietà, e tutti questi rami cresceranno. Ma quei rami innestati non porteranno mai arance. Nossignore! Il ramo di limone porterà limoni, quello di pompelmo farà pompelmi, e così via. Eppure questi rami traggono la vita dall’albero! Però se quell’albero avesse a metter fuori un altro ramo da se stesso, esso sarà un ramo d’arancio e porterà arance. Perché? Perché la vita del ceppo e quella del ramo sono identiche, mentre non è così con quei rami innestati. Quei rami innestati hanno le loro origini da altre specie di vita, da altri alberi, da altre radici, da altri semi. Oh! Certo, essi porteranno frutto, ma non faranno arance. Essi non lo possono, poiché essi non sono l’originale.
Questo è il modo in cui è la chiesa. La vite è stata divisa e dei rami sono stati innestati. Essi vi hanno innestato rami Battisti, rami Metodisti, rami Presbiteriani e rami Pentecostali. E questi rami stanno producendo frutto Battista, Metodista, Pentecostale e Presbiteriano. (Semi Denominazionali dai quali ognuno produce il proprio frutto.) Però, se mai la vite mettesse fuori un altro ramo da se stessa, quel ramo sarà esattamente come la vite stessa. Esso sarà lo stesso tipo di ramo che venne messo fuori a Pentecoste. Esso parlerà in lingue, profetizzerà, ed avrà in esso la potenza ed i segni del Cristo Gesù risorto. Perché? Perché esso si alimenta dalla sorgente naturale della vite stessa. Vedete, esso non fu innestato nella vite; esso NACQUE nella vite. Quando quegli altri rami vennero innestati, tutto quello che essi potevano fare era di portare il loro proprio frutto, giacché essi non erano nati da quella vite. Essi non sanno niente riguardo alla vita originale ed il frutto originale. Essi non possono saperlo, perché essi non nacquero da essa. Ma se essi fossero nati da essa, allora quella stessa vita che fu nel ceppo originale (Gesù) sarebbe venuta attraverso loro, e si sarebbe manifestata tramite loro. Giov. 14:12: “In verità, in verità Io vi dico: chi crede in Me farà anch’egli le opere che Io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché Io vado al Padre.”
Le denominazioni, le quali sono dirette dall’uomo, non possono essere nate da Dio; poiché è lo Spirito che dà la vita, NON L’UOMO.
Come è emozionante pensare a quelle sette lampade che attingono la vita e la luce dalla sorgente di quel vaso principale, giacché esse hanno i loro stoppini immersi là dentro. Qui è raffigurato ogni messaggero dell’epoca della chiesa. La sua vita è infiammata con lo Spirito Santo. Il suo stoppino (vita) è stato immerso in Cristo. Attraverso quello stoppino egli attinge la stessa vita di Cristo e, tramite esso, emana la luce alla chiesa. Che tipo di luce sta egli dando? Esattamente la stessa luce che fu accesa nella prima lampada. E dritto giù attraverso le epoche, fino al tempo presente del messaggero dell’ultimo giorno, la stessa vita e la stessa luce, viene manifestata tramite una vita che è nascosta con Cristo in Dio.
Non solo possiamo parlare così dei messaggeri, ma pure ogni vero credente è qui grandemente raffigurato. Essi tutti traggono dalla stessa fonte. Essi tutti sono immersi nello stesso vaso. Essi sono morti a se stessi, e la loro vita è nascosta con Cristo in Dio. Essi sono sigillati lì dentro dallo Spirito Santo. Ef. 4:30: “E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione.” Nessun uomo può strapparli dalla Sua mano. La loro vita non può essere corrotta. La vita visibile è infiammata e splende, dando luce e manifestazioni dello Spirito Santo. La vita interiore, l’invisibile, è nascosta in Dio e nutrita dalla Parola del Signore. Satana non può toccarli. Nemmeno la morte può toccarli, giacché la morte ha perso il suo dardo; la tomba ha perso la sua vittoria. Ringraziato sia Iddio, essi hanno questa vittoria in e tramite il Signore Gesù Cristo. Amen e amen!
NON PIÙ IL SACERDOTE
Ap. 1:13: “E, in mezzo ai sette candelabri, Uno simile a un Figlio d’Uomo, vestito d’una veste lunga fino ai piedi e cinto d’una cintura d’oro al petto.”
EccoLo stare lì, Uno somigliante al Figlio dell’Uomo. Come un gioiello è reso bello tramite il suo montaggio in un anello, così è Lui, glorificato in mezzo alle chiese. Questo è il Giorno del Signore; poiché Giovanni Lo vede stare non come un sacerdote, bensì come il Giudice che viene. La cintura d’oro non è più stretta attorno ai fianchi, ove doveva indossarla il sacerdote mentre egli serviva Dio nel Luogo Santissimo, bensì essa ora è attorno al Suo petto, poiché Egli ora non è il sacerdote, ma il GIUDICE. Ora si è adempiuto Giov. 5:22: “Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio.” Il suo servizio è stato fatto. Il sacerdozio è finito. I giorni della profezia sono terminati. Egli si erge cinto quale il GIUDICE.
LA SETTUPLICE GLORIA DELLA SUA PERSONA
Ap. 1:14-16: “Il Suo capo e i Suoi capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i Suoi occhi somigliavano ad una fiamma di fuoco. I Suoi piedi erano simili a rame lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace e la Sua voce era come il fragore di molte acque. Egli aveva nella Sua mano destra sette stelle e dalla Sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il Suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza.”
Quanto deve essere stata profondamente commovente e piena d’ispirazione l’apparizione di Gesù a Giovanni, il quale era in esilio a motivo della Parola, ed ecco, la PAROLA Vivente ora stava davanti a lui! Che visione raggiante, giacché ogni attributo ivi descritto ha un significato. Che rivelazione della Sua gloriosa Persona!
1. I Suoi Capelli Bianchi come Neve.
Prima di tutto Giovanni nota e menziona la candidezza dei Suoi capelli. Essi erano bianchi, e candidi come neve. Ciò non era a motivo della Sua età. Oh, no! I capelli bianchi e scintillanti non significano età, ma esperienza, maturità e saggezza. L’Eterno non invecchia. Che cos’è il tempo per Dio? Per Dio il tempo significa poco, mentre la saggezza significa molto. È come quando Salomone chiese a Dio saggezza per governare il popolo d’Israele. Ora Egli viene, il Giudice di tutta la terra. Egli sarà coronato di saggezza. Ecco cosa significano i capelli bianchi e splendenti. Osservate questo in Dan. 7:9-14: “Io continuai a guardare fino al momento in cui furono collocati dei troni, e un Vegliardo s’assise. La Sua veste era bianca come la neve, e i capelli del Suo capo erano come lana pura; fiamme di fuoco erano il Suo trono e le ruote d’esso erano fuoco ardente. Un fiume di fuoco sgorgava e scendeva dalla Sua presenza; mille migliaia Lo servivano, e diecimila miriadi Gli stavano davanti. Il Giudizio si tenne, e i libri furono aperti. Allora io guardai a motivo delle parole orgogliose che il corno proferiva; guardai, finché la bestia non fu uccisa, e il suo corpo distrutto, gettato nel fuoco per essere arso. Quanto alle altre bestie, il dominio fu loro tolto; ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un tempo determinato. Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo Uno simile a un Figliuol d’Uomo; Egli giunse fino al Vegliardo, e fu fatto accostare a Lui. E Gli furono dati dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue Lo servissero; il Suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il Suo regno, un regno che non sarà distrutto.” EccoLo qui! Daniele Lo vide con quei capelli bianchi. Egli era il Giudice che apriva i libri e con essi giudicava. Daniele Lo vide venire con le nuvole. Questo è esattamente ciò che vide Giovanni. Entrambi loro Lo videro esattamente lo stesso. Essi videro il Giudice con la Sua cintura di giudizio sopra il Suo petto, ed era puro e santo, pieno di sapienza, pienamente qualificato per giudicare il mondo con giustizia. Alleluia!
Persino il mondo capisce questa simbologia giacché, nei tempi passati, il giudice appariva nella corte vestito con una parrucca bianca e con una lunga toga, che significava la sua piena autorità (rivestito dalla testa ai piedi) per esercitare la giustizia.
2. I Suoi Occhi come Fuoco.
Pensate a questo. Quegli occhi che un tempo furono pieni di lacrime, di dolori e sofferenze! Quegli occhi che piansero di compassione alla tomba di Lazzaro! Quegli occhi che non vollero vedere la cattiveria degli assassini che Lo appendevano alla croce, ma che con sofferenza gridò: “Padre, perdonali!” Ora questi occhi sono una fiamma di fuoco, gli occhi del Giudice, Colui che ricompenserà coloro che Lo hanno rigettato.
Di tutte le emozioni umane, quando Egli apparve quale il Figlio dell’Uomo, questa fu quella che Egli manifestò di più: Egli pianse sovente. Eppure, dietro a quel pianto e a quella sofferenza, vi era pur sempre Dio.
Quegli stessi occhi videro visioni. Essi guardarono profondo nei cuori degli uomini e lessero i loro pensieri, e conoscevano tutte le loro varie vie. Da quegli occhi mortali sfavillava Dio, Colui che gridò a quelli che non Lo conoscevano per quello che Egli era: “...se non credete che Io sono, voi morrete nei vostri peccati.” Giov. 8:24. “Se non faccio le opere del Padre Mio, non credeteMi, ma se le faccio, (le opere di Mio Padre) anche se non credete a Me, credete almeno alle opere...” Giov. 10:37,38. Come il Geremia del passato, Egli fu il profeta del pianto, a motivo degli uomini che non ricevettero la Parola di Dio e respinsero la rivelazione.
Quei fiammeggianti occhi del Giudice, stanno anche ora prendendo atto della vita di ogni carne. Scorrendo avanti ed indietro attraverso la terra, non c’è nulla che Egli non sappia. Egli conosce i desideri del cuore e quello che ognuno intende fare. Non v’è nulla di nascosto che non abbia ad essere rivelato, poiché tutte le cose sono nude davanti a Colui con Cui noi abbiamo a che fare. Pensa a questo: perfino adesso Egli sa ciò che tu stai pensando.
Sì, eccoLo stare lì, quale Giudice, con gli occhi fiammeggianti per fare giudizio. Il giorno della misericordia è passato. Oh, che gli uomini possano ravvedersi, e cercare la Sua faccia con giustizia, mentre v’è ancora tempo! Che essi facessero del Suo petto il loro cuscino, prima che il mondo si dissolvi nel fuoco.
3. I Piedi Di Rame.
“I Suoi piedi erano simili a rame lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace.” Il rame è conosciuto per la sua notevole durezza. Non v’è nulla che si conosca, che possa far lega con esso per temperarlo. Ma questo rame che descrive i Suoi piedi è più eccezionale giacché ha sostenuto il test della fornace di fuoco, un test dal quale nessun altro è passato. E questo è esattamente vero. Poiché il rame significa Giudizio Divino: un giudizio che Dio ha decretato e che ha adempiuto. Giov. 3:14-19: “E, come Mosé innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’Uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna. Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna. Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di Lui. Chi crede in Lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel Nome dell’unigenito Figlio di Dio. Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.” Num. 21:8,9: “E l’Eterno disse a Mosé: ‘fatti un serpente ardente, e mettilo sopra un’antenna; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, scamperà.’ Mosé allora fece un serpente di rame e lo mise sopra un’antenna; e avveniva che, quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, scampava.” Israele aveva peccato. Il peccato doveva essere giudicato. Così Dio ordinò a Mosé di innalzare su di un palo un serpente di rame, e colui che lo guardava veniva salvato dalla condanna del suo peccato.
Il serpente di rame sopra quell’antenna, simboleggiava il peccato del Giardino dell’Eden, ove il serpente sedusse Eva, facendo sì che ella peccasse. Il rame parla di giudizio, come è anche visto nell’altare di rame sul quale si poneva il sacrificio per il peccato, poiché il peccato veniva espiato col sacrificio che era sull’altare. Al tempo d’Elia, quando Dio giudicò Israele a causa dei suoi peccati, Egli non fece più piovere ed il cielo divenne come di rame. Ora, in questa illustrazione, noi vediamo che il serpente sull’antenna rappresenta il peccato già giudicato, poiché esso è fatto di rame, mostrando che il giudizio Divino è già caduto sul peccato. Dunque, chiunque volgeva lo sguardo al serpente che era sull’antenna, accettandone il significato, veniva guarito, poiché questa era l’opera o la salvezza del Signore.
Il serpente sul palo è un tipo di ciò che Gesù venne ad adempiere sulla terra. Egli fu fatto carne onde prendesse su Se stesso i giudizi di Dio per il peccato. La base dell’altare del sacrificio era di rame solido, tipificando l’Agnello immolato prima della fondazione del mondo. Il giudizio era già passato su di Lui prima ancora che vi fossero dei peccatori. Essendo che la salvezza viene interamente dal Signore, Egli pigiò da solo il tino del vino dell’ardente ira di Dio. Le Sue vesti furono intinte di rosso col Suo proprio sangue. La fornace di fuoco del giusto giudizio e furore di Dio, fu la Sua porzione. Egli soffrì, il giusto per l’ingiusto. “Tu sei degno, O Agnello di Dio, poiché Tu ci hai redenti col Tuo proprio sangue.” Egli fu trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, Egli fu fiaccato a motivo delle nostre iniquità, il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su di Lui, e per le Sue lividure noi abbiamo avuto guarigione. Il Signore ha messo su di Lui l’iniquità di tutti noi. Egli soffrì come nessun uomo ha mai sofferto. Perfino prima della croce Egli versò dal Suo corpo grosse gocce di sudore come di sangue, mentre nell’intensa agonia del giudizio che gli stava innanzi, il sangue stesso si separò nelle Sue vene. Luca 22:44: “Ed Egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il Suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra.”
Ma un giorno, quei piedi di rame staranno sulla terra! Ed Egli sarà il Giudice di tutta la terra, ed Egli giudicherà l’umanità con equità e perfezione. E non vi sarà scampo a quel giudizio! Quella giustizia non si può evadere. Non vi sarà alcuna cosa da dire su essa. Colui che è ingiusto, resterà ancora ingiusto; colui che è impuro sarà ancora impuro. L’Immutabile allora non muterà, poiché Egli non l’ha mai fatto, e mai lo farà. Quei piedi di rame calpesteranno il nemico. Essi distruggeranno l’anticristo, la bestia e la sua immagine, e tutto ciò che ai Suoi occhi è vile. Egli distruggerà i sistemi della chiesa, che hanno preso il Suo Nome solo per corrompere il suo splendore, e li calpesterà insieme all’anticristo. Tutti i malvagi, gli ateisti, gli agnostici, i modernisti, i liberali, saranno tutti là. Saranno là: la morte, l’inferno e le tombe. Sì, lo saranno. Poiché quando Egli viene, i libri saranno aperti. Questo è quando compariranno la chiesa tiepida e le cinque vergini stolte. Egli separerà le pecore dai capri. Quando Egli verrà, Egli prenderà possesso del regno, poiché esso è Suo, e con Lui saranno le diecimila miriadi, la Sua Sposa, la quale verrà per servirLo. Gloria! Oh! O è ora, o giammai. Ravvediti prima che sia troppo tardi! Risvegliati dai morti e cerca Dio che ti riempia col Suo Spirito, altrimenti tu mancherai la vita eterna. Fallo ora, fintanto che v’è tempo.
4. La Sua Voce Era come il Fragore di Molte Acque.
Ora, cosa rappresentano queste acque? Ascoltate questo in Ap. 17:15: “...le acque che hai visto,...sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue.” La Sua voce era come il suono di moltitudini che parlano. Che cos’è? Esso è il giudizio! Poiché queste sono le voci di moltitudini di testimoni i quali, nelle diverse epoche, hanno testimoniato Cristo tramite lo Spirito Santo ed hanno predicato il Suo Vangelo. Essa sarà la voce di ogni uomo che si leverà in giudizio contro il peccatore che non ha accettato l’avvertimento. Le voci dei sette messaggeri saranno fortemente e chiaramente udite. Quei fedeli predicatori che hanno predicato la forza salvifica di Gesù, che predicarono il battesimo in acqua nel Nome di Gesù, che hanno predicato la pienezza e la potenza dello Spirito Santo, che stettero con la Parola più di quanto stettero con la loro propria vita, tutti costoro furono la voce di Gesù Cristo tramite lo Spirito Santo, giù attraverso le epoche. Giov. 17:20: “Or Io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in Me per mezzo della loro parola.”
Hai mai pensato quanto sia terrificante per un uomo che viene spinto irresistibilmente verso una cascata? Pensa ora a quel grido mentre egli si avvicina alla sua certa ed inevitabile condanna. Ed il giorno del giudizio sta per venire esattamente nello stesso modo, quando il grido di una moltitudine di voci ti condannerà perché non hai prestato attenzione, ed ecco che ora è troppo tardi. Presta attenzione in questo stesso momento! Poiché in questo momento i tuoi pensieri sono registrati in cielo. Lì, i tuoi pensieri parlano più forte che le tue parole. Come il Fariseo il quale pretendeva molto con la sua bocca, ma non ascoltava il Signore, ed il suo cuore divenne corrotto e malvagio fino a che fu troppo tardi, così anche ora questo potrebbe essere il tuo ultimo appello per ascoltare la Parola e riceverLa per la vita eterna. Sarà troppo tardi quando ti avvicinerai al grido delle molti voci del giudizio e della condanna!
Ma avete mai notato come può essere dolce e rilassante il suono dell’acqua? A me piace pescare, e mi piace trovare un posticino dove c’è il fruscio ed il gorgoglio dell’acqua. Io mi sdraio all’indietro e l’ascolto mentre essa parla di pace, di gioia e di contentezza al mio cuore. Come sono contento di essere ancorato nel cielo del riposo ove la Voce del Signore parla di pace, come la Parola delle acque della separazione hanno dichiarato! Come dovremmo essere riconoscenti di udire la Sua Voce di amore, di cura, di direttiva e di protezione! Ed un giorno noi udremo parlare quella stessa amorevole Voce, non in giudizio, ma per dare il benvenuto a noi, a cui i peccati sono stati rimessi tramite il Suo sangue, le cui vite sono state riempite di Spirito Santo, e la cui condotta fu secondo la Parola. Cosa vi potrebbe essere di più prezioso che l’udire le moltitudini di voci che ci danno il benvenuto, ed essere circondati da quelle moltitudini che hanno creduto alla vita eterna? Oh, non v’è nulla di simile a questo! Io prego che tu possa ascoltare la Sua voce e non indurire il tuo cuore, ma che Lo ricevi quale tuo Re.
Oh, se tu soltanto potessi vederlo! Fu l’acqua che distrusse il mondo, ma fu la stessa acqua che salvò Noè, e per Noè salvò anche tutta la terra. Dai ascolto alla Sua voce, alla voce dei Suoi servitori, mentre essa ti chiama al ravvedimento ed alla vita!
5. Nella Sua Mano Destra Vi Erano Sette Stelle.
“Egli aveva nella Sua mano destra sette stelle.” Ora, naturalmente, secondo il verso venti, noi già sappiamo cosa siano realmente le sette stelle. “Il mistero delle sette stelle sono gli angeli (messaggeri) delle sette chiese.” Ora qui noi non possiamo fare errore alcuno, giacché Egli lo interpreta per noi. Queste sette stelle sono i sette messaggeri alle susseguenti sette epoche della chiesa. Essi non sono chiamati per nome. Essi sono semplicemente descritti quali sette, uno per ogni epoca. Cominciando dall’Epoca Efesina e giù fino a questa Epoca Laodiceana, ogni messaggero ha portato al popolo il messaggio della verità, non venendo mai meno nell’attenersi alla Parola di Dio per quella particolare epoca della chiesa. Ognuno di essi si tenne attaccato a questo. Essi furono fermi nella loro lealtà alla luce originale. Come ogni epoca si allontanò da Dio, così il Suo fedele messaggero ricondusse quella epoca indietro, alla Parola. La loro forza veniva dal Signore, altrimenti essi non avrebbero mai potuto andare controcorrente. Essi erano al sicuro nella Sua protezione, poiché niente poteva strapparli via dalla Sua mano, e niente poteva separarli dall’amore di Dio, sia che fosse malattia, pericoli, nudità, fame, spada, vita o morte. Essi erano completamente arresi a Lui e preservati tramite la Sua onnipotenza. Essi non si curavano della persecuzione che capitava lungo la loro strada. Dolore e derisione erano nient’altro che occasione per dare gloria a Dio, per essere stati fatti degni di soffrire per Lui. Essi bruciavano con la luce della Sua vita, e di gratitudine per la Sua salvezza, e riflettevano il Suo amore, pazienza, mitezza, temperanza, gentilezza e fedeltà. E Dio li confermava con meraviglie, segni e miracoli. Essi erano accusati di essere fanatici e santi rotolanti. Essi erano denunciati dalle organizzazioni e scherniti, ma essi si tennero fedeli alla Parola.
Ora, non è difficile alzarsi e tenersi fedeli ad un credo. Questo è facile, poiché il diavolo è proprio dietro a tutto ciò. Però è tutta altra cosa essere fedeli alla Parola di Dio, e ritornare a ciò che originariamente la Parola produsse dopo la Pentecoste.
Or non fa molto, un uomo mi disse che la chiesa Cattolica Romana deve essere la vera chiesa, giacché essa è stata fedele a ciò che essa ha creduto attraverso tutti questi anni, ed ha continuato a crescere senza cambiare. Questo non è assolutamente vero. Qualunque chiesa con dietro lo Stato, e con i suoi credi che non sono assolutamente la Parola, e con nessun ministero manifestato, sì da causare al diavolo di reagire, può certamente continuare ad andare avanti. Quello non era un buon criterio. Ma quando pensate a quel piccolo gruppo a cui furono segate le membra, dati in pasto ai leoni, perseguitati, respinti qua e là e ciononostante rimasero fedeli alla Parola, allora quello doveva di certo essere da Dio. Come essi vinsero la loro battaglia della fede, e continuarono ad andare avanti: QUESTO è il miracolo!
E questo conforto non è solo per i messaggeri delle sette epoche della chiesa. Ogni vero credente è nella mano di Dio e può attingere dal Suo amore e potenza, e ricevere il pieno beneficio di tutto quel che Dio è per il credente. Ciò che Dio dà al messaggero, e come Egli benedice e usa il messaggero, è per tutti i credenti un esempio della Sua bontà e cura per TUTTI i membri del Suo corpo. Amen!
6. La Spada a Due Tagli.
“E dalla Sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta.” In Ebrei 4:12: “La Parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.” Dalla Sua bocca usciva la spada a due tagli che è la PAROLA DI DIO. Ap. 19:11-16: “Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco, e Colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed Egli giudica e guerreggia con giustizia. I Suoi occhi erano come fiamma di fuoco, e sul Suo capo vi erano molti diademi, ed aveva un nome scritto che nessuno conosce se non Lui; era vestito di una veste intrisa nel sangue, e il Suo Nome si chiama: ‘La Parola di Dio.’ E gli eserciti che sono nel cielo Lo seguivano su cavalli bianchi, vestiti di lino finissimo, bianco e puro. Dalla Sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; ed Egli governerà con uno scettro di ferro, ed Egli stesso pigerà il tino del vino della furente ira di Dio Onnipotente. E sulla Sua veste e sulla coscia, portava scritto un nome: IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI.”
Giov. 1:48: “Natanaele Gli disse: ‘Come fai a conoscermi?’ Gesù gli rispose, dicendo: ‘Io ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse.’” Ecco qui! Quando Egli verrà, quella Parola verrà contro tutte le nazioni e tutti gli uomini. E nessuno sarà capace di opporsi ad Essa. Essa rivelerà ciò che era in ogni cuore, come Egli fece con Natanaele. La Parola di Dio mostrerà chi ha fatto la volontà di Dio e chi non l’ha fatta. Essa farà conoscere le opere segrete di ogni uomo e perché le ha fatte. Essa discernerà tutto. Questo è ciò che dice in Rom. 2:3: “E pensi forse, o uomo che giudichi coloro che fanno tali cose e tu pure le fai, di scampare al giudizio di Dio?” Poi va avanti dicendo come Dio giudicherà gli uomini. Questo è dal versetto 5 al 17. Il cuore duro ed impenitente, sarà giudicato. Le opere saranno giudicate. I motivi saranno giudicati. Davanti a Dio, non ci sarà alcuna parzialità; ma tutti saranno giudicati tramite quella Parola, e nessuno può sfuggirLa. Quelli che hanno udito e non hanno voluto ascoltare, saranno giudicati secondo quanto hanno udito. Quelli che si sono fermati in Essa dicendo che La credevano, ma non L’hanno vissuta, saranno giudicati. Ogni segreto verrà fuori all’aperto e sarà proclamato sui tetti delle case. Oh, allora noi comprenderemo veramente la storia! Poiché, di tutte le epoche, non sarà tralasciato neanche un solo mistero.
Ma sapevate che Egli sta rivelando i segreti dei cuori degli uomini e delle donne in questa epoca in cui noi stiamo vivendo? Chi altro potrebbe rivelare i segreti del cuore se non Egli stesso, la Parola? Eb. 4:12: “La Parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.” È la Parola! Essa sta compiendo ciò per cui Essa è stata inviata, poiché Essa (la Parola) è piena di potenza. Essa è lo stesso Spirito che fu in Gesù (la Parola), e che ora è di nuovo presente nella chiesa in questa ultima epoca, quale ultimo segno, cercando di tirare la gente fuori dal giudizio, poiché quelli che rigettano Lui (la Parola) sono già ora venuti in giudizio, in quanto Lo crocifiggono di nuovo. Eb. 6:6: “Se cadono, è impossibile riportarli un’altra volta al ravvedimento, poiché per conto loro crocifiggono nuovamente il Figlio di Dio e Lo espongono a infamia.”
Ora, Paolo disse che la Parola era venuta in potenza come anche in voce. La Parola predicata, si manifestò da Se stessa. Come una spada fiammeggiante e tagliente, Essa andò nelle coscienze degli uomini, e come il bisturi di un chirurgo, Essa tagliò fuori il male e lasciò liberi i prigionieri. In ogni luogo in cui andarono quei primitivi credenti: “essi andavano predicando il Vangelo (Parola), e Dio confermava quella Parola con i segni che ne seguivano.” Gli ammalati venivano guariti, i demoni venivano scacciati, ed essi parlavano in nuove lingue. Quella era la Parola in azione! Quella Parola non ha mai fallito nelle bocche dei Cristiani credenti. Ed in questa ultima epoca Essa è qui, nella vera sposa-Parola, più forte e più grande che mai. Oh! Piccolo gregge, voi piccola minoranza, tenetevi saldamente alla Parola, riempitevi con Essa la bocca ed il cuore, ed un giorno Dio vi darà il regno.
7. Il Suo Volto Come Il Sole.
“Il Suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza.”
Mat. 17:1-13: “Sei giorni dopo, Gesù prese con Sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte; e fu trasfigurato alla loro presenza: la Sua faccia risplendette come il sole e le Sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosé ed Elia, che conversavano con Lui. Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: ‘Signore, è bene che noi stiamo qui; se vuoi, faremo qui tre tende: una per Te, una per Mosé e una per Elia.’ Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò; e si udì una voce dalla nuvola che diceva: ‘Questi è il Mio amato Figlio, in Cui mi sono compiaciuto: ascoltateLo!’ E i discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran spavento. Ma Gesù, accostatosi, li toccò e disse: ‘Alzatevi e non temete!’ Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno se non Gesù tutto solo. Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest’ordine dicendo: ‘Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’Uomo non sia risuscitato dai morti.’ E i Suoi discepoli Lo interrogarono, dicendo: ‘Come mai dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?’ E Gesù rispose loro, dicendo: ‘Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa. Ma Io vi dico che Elia è già venuto ed essi non l’hanno riconosciuto, anzi l’hanno trattato come hanno voluto; così anche il Figlio dell’Uomo dovrà soffrire da parte loro.’ Allora i discepoli compresero che aveva parlato loro di Giovanni Battista.”
Ora in Mat. 16:28, preludendo Mat. 17:1-13, Gesù aveva detto: “...alcuni di coloro che sono qui presenti non morranno prima d’aver visto il Figlio dell’Uomo venire nel Suo Regno.” Ed i tre apostoli videro esattamente questo—la maniera della Sua seconda venuta. Essi Lo videro trasfigurato lassù in cima alla montagna. La Sua veste era di un bianco sfolgorante ed il Suo viso risplendente come il sole nel suo zenit. E lì, mentre Egli apparve, da ambo i lati stavano Mosé ed Elia. Questo è esattamente come Egli verrà di nuovo. Certo, Elia verrà prima per ricondurre indietro i cuori dei figli (la sposa) alla Parola Dottrinale dei padri Apostolici. Mal. 4:5,6 “Ecco, io vi mando Elia, il profeta, prima che venga il giorno dell’Eterno, giorno grande e spaventevole. Egli ricondurrà il cuore dei padri verso i figliuoli, e il cuore dei figliuoli verso i padri, ond’Io, venendo, non abbia a colpire il paese di sterminio.”
Israele è già una Nazione. Essa è ora di nuovo ristabilita con il suo esercito, marina, sistema postale, bandiera, e tutto ciò che appartiene ad una nazione. Tuttavia, deve ancora adempiersi la Scrittura che dice: “...una Nazione viene alla luce in una volta?...” Is. 66:8. Quel giorno è vicinissimo! Il fico ha già messo fuori i suoi germogli. Gli Israeliti sono in attesa per il Messia. Essi Lo stanno aspettando, e la loro attesa sta per essere adempiuta. Israele rinascerà Spiritualmente, poiché la sua Luce e la sua Vita stanno per esserle rivelate.
In Ap. 21:23 dice: “E la città non ha bisogno del sole né della luna, che risplendano in lei, perché la gloria di Dio la illumina e l’Agnello è il suo luminare.” Questa è la nuova Gerusalemme. L’Agnello sarà in quella città, ed a motivo della Sua presenza, non si avrà bisogno di nessuna luce. Là il sole non splenderà né si leverà, poiché Egli Stesso è il Sole e la Luce. Le nazioni che verranno in essa cammineranno alla Sua Luce. Non siete felici che questo giorno è su di noi? Giovanni vide venire quel giorno. Sì, Signore Gesù, vieni presto!
Mal. 4:1-3: “Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti i superbi e chiunque opera empiamente saranno come stoppia; e il giorno che viene li divamperà, dice l’Eterno degli Eserciti, e non lascerà loro né radice né ramo. Ma per voi che temete il Mio Nome si leverà il Sole della Giustizia, e la guarigione sarà nelle Sue ali; e voi uscirete e salterete, come vitelli di stalla. E calpesterete gli empi, perché saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno ch’Io preparo, dice l’Eterno degli Eserciti.” Eccolo qui di nuovo. Il SOLE splende nella sua forza. Oh! La forza del Figlio di Dio brilla in mezzo ai sette candelabri d’oro. EccoLo stare lì, il Giudice, Colui che soffrì e morì per noi. Egli prese su Se stesso l’ira del giudizio Divino. Egli pigiò da solo il tino della furia e dell’ira di Dio. Come abbiamo già visto, per il peccatore la Sua voce è come il suono della cascata o il frangersi delle onde della morte che battono su di uno scoglio roccioso. Ma per il santo, la Sua voce è come il suono di un dolce ruscello mentre tu ti riposi, soddisfatto in Cristo. Splendendo su di noi con i Suoi caldi raggi d’amore, Egli dice: “Non temere, Io sono Colui Che Era, Che È, e Che Viene; Io sono l’Onnipotente. Non v’è nessun altro fuori di Me. Io sono l’Alfa e l’Omega, il TUTTO di questo.” Egli è il Giglio della Valle, la Splendente Stella Mattutina. Egli, per il mio cuore, è il più bello d’infra diecimila. Sì, quel grande giorno sta per spuntare, ed il Sole della Giustizia si leverà con la guarigione nelle Sue ali.
IL CRISTO VITTORIOSO
Ap. 1:17,18: “Quando Lo vidi, caddi ai Suoi piedi come morto. Ed Egli mise la Sua mano destra su di me, dicendomi: ‘Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente; Io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli, Amen;’ e ho le chiavi della Morte e dell’Ades.”
Nessun essere umano avrebbe potuto sopportare il pieno effetto di quella visione. La sua forza se n’era andata completamente, e Giovanni cadde ai Suoi piedi come morto. Però, la mano del Signore lo toccò con amore, e la benedetta voce disse: “Non temere! Non aver paura! Io sono il Primo e l’Ultimo. Io sono Colui Che vive, Io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli.” Che cosa c’è da temere? Il Giudizio che alla croce cadde su Lui, e quando Egli discese nella tomba, fu per noi. Egli assorbì il pieno impatto della ferita del peccato, e perciò ora non v’è più nessuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù. Vedete di certo che il nostro “Avvocato” è il nostro “Giudice.” Egli è entrambi: “Avvocato” e “Giudice.” Quale Giudice, il “caso è risolto”—esso è chiuso. Non c’è dunque più alcuna condanna. Perché dunque la chiesa dovrebbe temere? Qual’è la promessa che Egli abbia mai mancato di manifestare davanti a noi? Perché essa dovrebbe temere punizione e morte? Tutto è stato superato. EccoLo qui, il potente conquistatore! Qui c’è Colui il Quale conquistò entrambi i mondi: il visibile e l’invisibile. Non come Alessandro, il quale conquistò il mondo all’età di trentatré anni, e non conobbe maniera alcuna per smettere di conquistare, e così morì vittima del peccato e della vita dissoluta. Non come Napoleone che conquistò tutta l’Europa ma alla fine venne sconfitto a Waterloo e confinato ad Elba, solo per ritrovarsi conquistato. Però, niente può conquistare Cristo. Colui che è sceso, è ora asceso sopra tutto, ed a Lui è stato dato un Nome che è al di sopra di ogni nome. Sì, Egli conquistò la morte, l’inferno e la tomba, e perciò ne detiene le chiavi. Ciò che Egli scioglie è sciolto, e ciò che Egli lega è legato. Non v’è nulla che possa cambiare questo. Prima di Lui non vi fu mai un conquistatore, ed oltre a Lui non ve né altro. Egli solo è il Salvatore, il Redentore. Egli è l’UNICO Dio: ed il Suo Nome è “Signore Gesù Cristo.”
“Non temere, Giovanni! Non temere, piccolo gregge! Voi siete eredi di tutto ciò che sono Io. Tutta la Mia potenza è vostra. La Mia onnipotenza è vostra, poiché Io sto in mezzo a voi. Io non sono venuto per recare paura e sconfitta, bensì amore, coraggio ed abilità. Ogni potenza Mi è stata data, ed essa è vostra, per farne uso. Voi pronunciate la Parola, ed Io l’adempirò. Questo è il Mio patto, ed esso non può venir mai meno.”
LE SETTE STELLE ED I CANDELABRI
Ap. 1:20: “Il mistero delle sette stelle che hai visto nella Mia destra, e quello dei sette candelabri d’oro. Le sette stelle sono gli angeli (messaggeri) delle sette chiese, e i sette candelabri che hai visto sono le sette chiese.”
Noi abbiamo già scoperto la verità di questi due misteri. Oh! Noi non abbiamo rivelato chi erano questi sette messaggeri, ma con l’aiuto di Dio lo faremo e quel mistero sarà compiuto. Noi conosciamo le sette epoche. Esse sono elencate nella Parola, e noi tratteremo con ognuna, così che possiamo venire su fino a questa ultima epoca in cui stiamo vivendo.
Ma, come ultimo scorcio di questo capitolo, Lo vediamo mentre Egli sta là, in mezzo ai candelabri d’oro, con le sette stelle nella Sua mano destra. Oh, il vederLo stare là nella Sua Suprema Deità, ci lascia senza fiato! Egli è il Giudice, il Sacerdote, il Re, l’Aquila, l’Agnello, il Leone, l’Alfa, l’Omega, il Principio e la Fine, il Padre, Figlio, Spirito Santo, Colui Che Era, Che È, Colui Che Viene, L’Onnipotente, il TUTTO IN TUTTO! EccoLo lì, l’Autore e Compitore. Degno è questo Agnello! Egli provò la Sua dignità quando Egli stesso comprò la nostra salvezza. Ora Egli si tiene in tutta la Sua potenza ed in tutta la Sua gloria, con tutte le cose affidate a Lui, quale Giudice.
Sì, eccoLo stare in mezzo alle lampade, con le stelle nella Sua mano. È notte, perché è lì quando noi usiamo le lampade per la luce, ed è lì quando le stelle si vedono brillare riflettendo la luce del sole. Ed è buio! La chiesa cammina nelle tenebre per fede. Il suo Signore si dipartì da questa terra, ma lo Spirito Santo continua a risplendere tramite la chiesa, dando luce a questo vecchio maledetto mondo di peccato. E quelle stelle riflettono anche la Sua luce. L’unica luce che essi abbiano, è la Sua luce. Com’è buio! Com’è freddo spiritualmente! Ciononostante, quando Egli viene nel mezzo, c’è luce e caldo, e la chiesa viene potenziata e, tramite Lui, fa le opere che fece Lui.
Oh, se noi potessimo afferrare un lembo di Lui, come fece Giovanni! Quale genere di gente noi dovremmo essere, sapendo che in quel giorno staremo dinanzi a Lui!
Se tu non hai ancora dato la tua vita a Lui, possa tu rivolgere in questo momento il tuo cuore a Dio, e inginocchiarti proprio dove ti trovi, invocando il Suo perdono per i tuoi peccati e rimettendo la tua vita a Lui. Poi, insieme, noi cercheremo di accostarci alle Sette Epoche della Chiesa; e mentre lo facciamo, io prego che Dio aiuti questo indegno servitore a rivelare a te la Sua Parola.